Calcio

Tra cuore e grinta la Juve la ribalta. Un buon Bologna cade ad Anfield mentre la Dea passeggia con lo Shakhtar

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Foto: X Atalanta BC, LFC IG juventus.graphics

Il mercoledì di Champions League termina con due vittorie importantissime per Atalanta e Juventus, entrambe fuori casa ed entrambe con tre reti. Cade il Bologna ad Anfield nonostante una gara giocata a testa alta.

Shakhtar Donetsk – Atalanta

L’avvio alla Veltins Arena vede i ragazzi di Gasperini in affanno nei primi minuti a causa di un buon inizio dello Shakhtar, molto rapido nel palleggio e attento nelle letture difensive. Dopo una fase di studio iniziale, la Dea riesce ad emergere nella metà campo avversaria grazie ai guizzi di Lookman, che dopo un dribbling in area strozza troppo il mancino non trovando lo specchio della porta. Al 20′ si concretizza il buon momento dell’Atalanta. Il cross di Lookman nonostante il tentativo di  Ederson, arriva a Djimsiti che in allungo prende il tempo alla difesa bucando Riznyk. Gli sprazzi arancioneri dei primi minuti si trasformano in un monologo atalantino che per poco non raddoppia con Samardzic. Al 35′ la Dea divora l’ennesima occasione del raddoppio, il traversone di Bellanova trova la girata al volo di Lookman che stampa la sfera sulla traversa salvando gli ucraini. A pochi minuti minuti dalla chiusura del primo tempo la Dea trova il tanto meritato raddoppio, la manovra nerazzurra iniziata da Samardzic, prosegue con Kolasinac che servendo a centro area il nigeriano gli permette di spingere la palla in rete a botta sicura. La prima frazione ha visto i ragazzi di Gasperini dominare in lungo e in largo chiudendo virtualmente la gara. Alla ripresa il tecnico piemontese ridisegna la formazione inserendo Pasalic per Djimsiti e passando ad una difesa a quattro a causa del fastidio rimediato in campo dall’albanese. Dopo un accenno positivo dei padroni di casa l’Atalanta cala il tris tagliando le gambe agli ucraini: Zappacosta da dentro l’area (assediata dagli attaccanti), pennella sul secondo palo trovando l’incornata vincente di Bellanova in anticipo netto su Pedro Hernique. La rete del tris ha ucciso moralmente gli avversari che vagano in mezzo al campo in balia del palleggio nerazzurro. Gasperini decide di sostituire Lookman e De Ketelaere concedendo minuti anche a Retegui e Zaniolo. Superata l’ora di gioco il ritmo martellante della Dea rallenta, con i bergamaschi che cercano di gestire energie e risultato lasciando più libertà di costruzione allo Shakhtar. All’83’ Carnesecchi anticipa in uscita un cross basso, ma nell’occasione rimane per terra Kossounou che zoppicava già da qualche secondo, Gasperini quindi lo sostituisce con Godfrey. Allarme in difesa per la Dea che  perde due centrali di difesa in un match. Sebbene i diversi cambi durante il corso del match, la formazione ucraina non è mai riuscita a rientrare veramente in partita regalando di fatto la prima vittoria all’Atalanta. Dopo il pareggio a reti bianche contro i Gunners, la Dea vola a 4 punti dopo una prestazione superlativa condita da tre gol, i primi in Champions League per tutti i marcatori. Lo Shakhtar continua a non vincere senza siglare reti rimanendo ad un solo punto.

 

Lipsia – Juventus

L’inizio gara alla Red Bull Arena diventa un incubo per la Juventus in appena dieci minuti: Bremer dopo un contrasto con Openda al 4′, si accascia per un infortunio al ginocchio ed è costretto ad abbandonare il campo per Gatti, che eredita la fascia da capitano. Poco dopo anche Nico Gonzalez non è in grado di proseguire, costringendo Thiago Motta ad usare il secondo slot per mettere in campo Conceicao. Nonostante la partenza in salita, i bianconeri non rinunciano ad imporre il proprio gioco schiacciando il Lipsia nella propria metà campo. Proprio nel momento migliore per la Juve, in cui Vlahovic deviando il tiro di Fagioli sfiora il vantaggio, i padroni di casa trovano la rete dell’1-0 in contropiede. Sesko aggancia con un magnifico controllo il pallone leggermente alto di Openda e conclude con un missile da posizione ravvicinata, che dopo aver scheggiato la traversa si insacca in rete. Nonostante il doppio infortunio l’identità impressa da Motta rimane salda e i bianconeri risultano molto pimpanti e propositivi, ma il Lipsia difende con ordine rendendo difficile la manovra alla Juve negli ultimi venti metri. Nella ripresa i tedeschi sostituiscono Baumgartner con Henrichs per un problema fisico. Al 49′ la Juventus sfiora il pareggio con Koopmeiners, l’olandese servito da McKennie colpisce il palo col piede debole salvando il Lipsia. I bianconeri premono sull’acceleratore e trovano il meritatissimo pareggio con la girata di Vlahovic che riesce a bucare Gulacsi sull’ottimo cross di Cambiaso. L’incontro si gioca a ritmi scoppiettanti con Openda che colpisce un palo da fuori area. All’ora di gioco si succedono eventi surreali: Di Gregorio tocca con la mano il pallone fuori l’area, e dopo un controllo del direttore di gara al VAR viene espulso. La punizione dal limite calciata da Xavi Simons viene deviata con il braccio considerato largo da Douglas Luiz e l’arbitro dopo un secondo check concede il penalty, trasformato poi da Sesko. Lo svantaggio e l’uomo in meno non feriscono l’orgoglio dei bianconeri che, al 68′ pareggiano nuovamente i conti con Vlahovic che s’inventa il gol del 2-2 calciando da fuori aria insaccando la palla sotto al sette. All’82’ la Juventus passa per la prima volta in vantaggio con un super gol di Conceicao che, prima viene raddoppiato in area e poi con un super dribbling riesce a passare e piazzare la palla col sinistro sul secondo palo. La Red Bull Arena diventa una bolgia nei nove minuti di recupero assegnati dall’arbitro, minuti che sembrano quasi infiniti in un’atmosfera FRIZZANTE che termina con una vittoria che rimarrà nella storia della Juventus.

 

Liverpool – Bologna

Ad Anfield la gara tra Liverpool e Bologna regala subito grandi emozioni. Al 9′ Dallinga porta avanti i suoi ma la rete viene annullata per la posizione irregolare dell’olandese sull’assist di Miranda. Subito dopo i Reds ricambiano il favore passando avanti con Mac AllisterSalah crossa in area e l’argentino seguendo l’azione deposita in rete da pochi passi inaugurando ufficialmente il match. Intorno alla mezz’ora il Bologna sfiora due volte il pareggio con Ndoye, entrambe negate dai legni: al 28′ il pallone deviato da Konaté sbatte sulla traversa. Pochi minuti più tardi la conclusione defilata dello svizzero termina sul palo esterno. Continua la reazione rossoblù e al 33′ Urbanski servito da Ndoye impegna Alisson. La prima frazione ad Anfield regala spettacolo chiudendosi a favore dei padroni di casa, ma con un Bologna volenteroso di riacciuffare il pareggio in diverse occasioni. Alla ripresa i bolognesi accennano la reazione avuta nel primo tempo ma con il proseguire dei minuti il Liverpool prende sempre più il comando del match. Al 75′ Salah raddoppia a favore dei Reds, l’egiziano con un tiro a giro da dentro l’area mette la sfera all’incrocio dei pali bucando Skorupski. Sebbene sotto di due reti, il Bologna continua a giocare a viso aperto cercando almeno il gol della bandiera che non arriva, arrendendosi

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