Lifestyle
Top 15 podcast particolari italiani da ascoltare

Una guida perfetta per chiunque voglia approcciare al mondo dei podcast o ne è già intenditore, con preferenze diverse tra loro. Tra crime, molta storia, geopolitica, entertainment e curiosità da varie parti del mondo.
E’ risaputo che il mondo dei podcast è diviso in due fazioni: da una parte abbiamo gli ascoltatori incalliti di cui, tra i classici che compongono la lunga lista sono capaci di scovare perle, dall’altra parte abbiamo invece i curiosi, stuzzicati da un catalogo sempre più vasto che talvolta lascia un po’ disorientati.
Leggi anche: Podcast e videopodcast: la nuova routine della Gen Z
Dunque ecco qui di seguito un elenco di podcast ascoltabili gratuitamente sulle piattaforme di streaming audio principali come Spotify, Amazon Music ed Apple.
Buona caccia al podcast più appetibile per i vostri gusti e passioni del momento, buon ascolto!
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Veleno – La Repubblica
Realizzato dal giornalista Pablo Trincia, racconta la storia di 16 bambini che più di 20 anni fa venero sottratti ai propri familiari, perché accusati di essere dei pedofili satanisti. Ovviamente, le tinte sono molto cupe: c’è il crime, l’inchiesta giornalistica, la spy-story, e in più di un’occasione mancherà letteralmente il fiato.
Disponibile su Amazon Music e Apple Podcast.
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Globo – IlPost
Si tratta di un podcast del Post trattando un intervista a settimana sulle varie vicende del mondo. Ogni mercoledì Eugenio Cau si focalizza su un paese specifico e ospita diversi giornalisti, intellettuali e osservatori con lo scopo di andare a fondo delle questioni molto complesse, riguardanti realtà distanti dalle nostre ma al contempo molto vicine nella vita globalizzata in cui viviamo.
Disponibile su Apple Music e Amazon Music.
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Libri brutti Podcast – Boats Sound
In questo podcast Auroro Borealo, cantante, performer e collezionista di cose “diversamente” belle, ha iniziato a raccogliere diversi libri dai titoli più improbabile o che presentano copertine stravaganti per poi pubblicarli successivamente su Instagram nella pagina Libri Brutti. Ha già pubblicato diversi titoli come ad esempio “Cosa pensano le donne quando lessano gli spinaci”, “Curarsi con il vino” o ancora “Manuale del sesso totale”, libri che meritano di essere riscoperti e raccontati per donargli una rilevanza di carattere letterario che meritano.
Nel podcast, Auroro Borealo racconta in compagnia di Carlotta Sanzogni e Massimo Fiorio i libri più straordinari della letteratura italiana e ne legge alcuni spezzoni, a metà tra il cult e l’improbabile, poiché spesso la cultura arriva dai posti più inaspettati come questi libri. La risata è garantita.
Disponibile su Apple Podcast e Amazon Music.
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Sailor – StorieLibere.fm
Parlare di moda non vuol dire per forza parlare solamente di vestiti. Sailor è il podcast di Chiara Tagliaferri e Maria Luisa Frisa, dando le voci di chi la moda la immagina e la progetta, ossia i direttori e le direttrici creative. Ogni due settimane Frisa e Tagliaferri intervistano alcuni stilisti e addetti al settore più autorevoli: da Maria Grazie Chiuri ad Alessandro Michele, passando per Nick Cerioni fino ad Alberta Ferretti.
Disponibile su Apple Podcast e Amazon Music
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Dove nessuno guarda – Chora
L’omicidio di Elisa Claps è uno dei casi di cronaca nera più oscuri e clamorosi che il nostro Pese abbia mai conosciuto. Il mistero ebbe inizio la notte del 12 settembre del 1992 e in parte risolto nel marzo del 2010 quando venne ritrovato il corpo della giovane ragazza ormai mummificato, nel sotterraneo di una chiesa di Potenza. Una storia ricca di colpi di scena, depistaggi, segreti ed errori commessi durante le varie indagini. Un caso che con molta probabilità si sarebbe potuto chiudere dopo pochi giorni ma che invece si trasforma in un giallo durato ben 17 anni, permettendo così al killer, Danilo Restivo, di uccidere ancora. Il podcast è firmato ancora una volta dal re dei podcast Pablo Trincia.
Disponibile su Apple Podcast e Amazon Music.
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Bambù – Far East Film Festival & Chora
Bambù è un podcast che racconta gli ultimi 25 anni dell’Asia. Racconta le vicende accadute dalla crisi economica alla grande riscossa, il mezzo secolo che ha demolito l’esotismo e ha contribuito alla costruzione del mito di una regione alle prese con tradizione, modernità, diritti e sviluppo. Si trattano tematiche del mondo asiatico che vano dal sesso, alla demografia, passando dai social network alla democrazia, ma anche le vite sullo scherme e quelle realmente vissute e raccontate anche nelle fiction e di quelle che hanno cambiato la storia. Il tutto è raccontato dalle voci dei giornalisti Giulia Pompili e Francesco Radicioni.
Disponibile su Apple Podcast e Amazon Music.
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La scomparsa: Emanuela Orlandi – One Podcast
E’ la mattina del 23 giugno quando un uomo di nome Mario Meneguzzi, gira per le redazioni dei giornali romani. Spiega a diversi cronisti che la nipote Emanuela Orlandi, cittadina vaticana, è scomparsa dal giorno precedente e chiede che la notizia sia diffusa il più presto possibile. Massimo Lunghi ha 28 anni e da otto anni lavora presso Paese sera prima di passare a La Repubblica, si interessa a questa storia e ne parla a magistrati e poliziotti, facendosi così un idea sul caso. Pochi giorni dopo, con l’appello di Papa II per la liberazione della quindicenne, nasce il caso Orlandi, ed Emanuela diventa la scomparsa più famosa d’Italia.
Dal 1983 Lugli ha seguito tutte le piste possibili e parlato con i protagonisti di questa vicenda. Con questo podcast ripercorre insieme ad Antonio Iovane 40 anni di indagini, depistaggi, ricerche e insabbiamenti, raccontando cosa abbia significato occuparsi di cronaca nera nell’Italia criminale.
Disponibile su Apple Podcast e Amazon Music.
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A domani – la scomparsa di Giacomo, VOIS
Un computer, uno zaino e un furto a Milano. Questi sono gli elementi di uno strano déjà-vu di qualcosa già accaduto diversi mesi prima. Giacomo Sartori, un ragazzo per bene che scappa e nessuno riuscirà a scoprire mai da cosa. A domani, la scomparsa di Giacomo è una storia ricca di picchi e note misteriose, ma che nell’ imprevedibilità della vita, può riguardare anche molti di noi. Rappresenta un viaggio attraverso le fragilità umane in cui Niccolò Agliardi affronta le tematiche delicate riguardo la salute mentale.
Disponibile su Amazon Music e Apple Podcast.
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Congo, una storia sbagliata – Il Sole 24 Ore
Raccontare la storia del Congo permette di gettare luce su una parte di storia mondiale, quella africana, che in realtà pochi conoscono. Non solo, perché è anche un modo per aprire uno spiraglio su un avvenimento per alcuni aspetti, ancora più ampio legata al significato e all’evoluzione dell’appartenenza a una dimensione umana, quella dei ‘neri‘, che presenta infinite sfumature. Emerge così una storia drammatica e avvincente.
Disponibile su Apple Podcast e Amazon music.
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Passa dal BSMT – Gianluca Gazzoli
ll BSMT è il Basement di Gianluca Gazzoli. Il suo headquarter, luogo creativo e di incontro dove due volte a settimana intervista personaggi del mondo della cultura, passando dallo sport alla musica e all’intrattenimento. ogni suo incontro è un mix di chiacchiere e confessioni.
Disponibile su Amazon Music e Apple Podcast.
- Zodiac e il mostro di Firenze: la teoria dell’acqua – Lucky Red
Sono passati più di vent’anni dalla sentenza che ha condannato i <<compagni di merende>> per i delitti del mostro di Firenze. Eppure sono tanti a credere che si tratti di un clamoroso errore. Tra loro c’è il giornalista Francesco Amicone e crede di aver trovato la verità: dietro il <<maniaco delle coppiette>> si nasconderebbe uno degli assassini più ricercati degli Stati Uniti: il killer dello Zodiaco.
Ascoltando questo podcast sospenderete tutta l’incredulità per un esercizio narrativo tanto inverosimile quanto affascinante.
Disponibile su Amazon Music e Apple Podcast.
- DOI – Denominazione di Origine Inventata – OnePodcast
La carbonara è una ricetta americana, i tortellini bolognesi avevano il ripieno di pollo, il pomodoro di Pachino è stato creato in Israele. Non ci credete? Molto male. Fino alla metà del ‘900 la maggior parte degli italiani non conosceva la pizza e in Sicilia il consumo di riso era pari a zero. Insomma: i prodotti tipici del nostro paese sono buonissimi, ma la loro storia è una bugia, raccontata all’incirca a partire dagli anni 70′. La ricerca storica quasi sempre smentisce le origini arcaiche delle nostre specialità culinarie, facendoci scoprire che molte ricette cui attribuiamo radici antichissime sono in realtà invenzioni recenti.
In questo podcast Alberto Grandi, professore di Storia dell’alimentazione e preside del corso di laurea in Economia e management all’Università di Parma, e Daniele Soffiati, autore di libri dedicati al cinema e alla tv, aiuteranno a separare la verità dalle narrazioni pubblicitarie, ripercorrendo la vera storia della cucina italiana.
Disponibile su Amazon Music e Apple Podcast.
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La città dei vivi – Chora
In questo podcast Nicola Lagioia, direttore del Salone del Libro di Torino nonché uno dei migliori scrittori italiani contemporanei, prende in mano il materiale oscuro di una storia di cronaca torbida e incomprensibile, si tratta dell’assassinio senza movente di Luca Varani risalente al 4 marzo 2016. L’accaduto è avvenuto per mano di due giovani che si erano sconosciuti, in una Roma dalle tinte noir, pochi giorni prima. Un’indagine sul male e sulla colpa che non ha nulla da invidiare ai grandi classici russi.
Disponibile su Amazon Music e Apple Podcast.
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Polvere – Emons Record e Miyagi
<<Hanno sparato!>>, urla Iolanda. Ha sentito un rumore sordo e ha visto la sua amica Marta cadere. È il 9 maggio 1997 e Marta Russo morirà qualche giorno dopo. Chi è stato a sparare? e per quale motivo lo avrebbe fatto? La pistola e il bossolo non si trovarono. Ma dopo arriva la perizia della Polizia scientifica: c’è una particella di polvere da sparo sul davanzale di un’aula universitaria, la stanza numero 6. Così il 4 giugno arrestano Giovanni Scattone e Salvatore Ferraro con l’accusa di omicidio volontario. Ma quella perizia, da cui tutto è cominciato, è sbagliata.
Disponibile su Amazon Music e Apple Podcast.
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Pharmakon
Sono gli anni ’50 e in tutto il mondo si diffonde un farmaco all’apparenza innocuo, utilizzato (anche) come antinausea per le donne in gravidanza: il talidomide. Ma con il passare di pochi anni si iniziano a registrare effetti collaterali gravissimi, fino all’assoluta certezza: il medicinale causa gravi malformazioni neonatali. Il farmaco ha colpito più di 10 mila vittime e gli strascichi di questa incredibile vicenda si fanno sentire ancora oggi.
Francesca De Ruvo, Ruggero Rollini e Andrea Tavernaro hanno realizzato grazie al crowdfunding un lavoro di eccezionale qualità.
Disponibile su Apple Podcast e Amazon Music.
Lifestyle
Atene tra mito e storia: le leggende dietro le più famose attrazioni turistiche

Atene, spesso definita come “il cuore pulsante della Grecia”, è da sempre al centro di antichi miti e racconti con filosofi e poeti come protagonisti.
Ma quali sono i luoghi che non puoi assolutamente perderti se vai ad Atene?
Ecco, cosa c’è dietro quella che un tempo veniva considerata una delle città più autorevoli e potenti.
Origini del nome
La stessa città si porta dietro un tradizionale racconto mitologico capace di combinare la realtà con il mito.
Si narra che Poseidone (dio del mare) e Atena (dea della guerra e della saggezza) fossero in lotta per quel territorio. Il vincitore sarebbe stato decretato secondo un unico e specifico criterio… chi avrebbe fatto il miglior regalo agli abitanti della città ne avrebbe guadagnato il possesso.
Poseidone colpì il terreno con il suo tridente, fecendo bazare fuori il primo cavallo sulla terra!
Il regalo di Atena invece, consisteva in un albero di ulivo – simbolo di pace e protezione – si tratta di valori all’epoca considerati quasi come sacri- motivo per cui il popolo scelse di affidare proprio a lei la custodia di quel luogo, che successivamente ne prese il nome! (Sarebbe stato invece dominato “Poseidonia” se avesse vinto Poseidone.)
Tutt’oggi all’Acropoli vi è ancora quell’ulivo.
Secondo la leggenda, è lo stesso che la dea Atena regalò agli ateniesi!
La triste storia delle Cariatidi
La prima cosa che salta all’occhio ammirando il tempio dell’Eretteo è la visione delle figure femminili che sostengono l’architrave dell’edificio al posto delle colonne… non si tratta della rappresentazione di semplici donne, esse, sono Cariatidi.
(Foto: Redazione)
Secondo il De Architectura di Vetruvio, sarebbero state raffigurate le donne di Caria costrette a sorreggere le architravi , in segno di sottomissione e punizione come prigioniere di Atene per aver aiutato i Persiani (nella guerra tra Sparta e Atene.)
Quelle che attualmente sorreggono l’Eretteo sono però, solo delle copie.
Le originali sono preservate all’interno del museo dell’Acropoli
(Foto: Redazione)
Invece una, è attualmente esposta al British Museum.
Perchè?
Nel 1801, il britannico Thomas Bruce sotto autorizzazione ottomana rimosse sia i marmi che alcune sculture presenti per portarle in Inghilterra (e per l’appunto, al British Museum)
La Grecia considera l’operazione un atto di spoliazione coloniale, e da oltre 40 anni, (con ampio sostegno internazionale) Atene ne richiede ufficialmente la restituzione, tanto che nell’esposizione delle cinque Cariatidi originali è stato lasciato uno spazio libero per la sesta.
Vari poeti e scrittori, per esprimere il volere che tornasse al suo posto, hanno gradualmente introdotto una malinconica leggenda dal valore prettamente simbolico, secondo cui, dopo il furto della sesta cariatide, le altre possono essere sentite piangere per il rammarico dovuto all’assenza della loro sorella.
La prigione di Socrate
Il pendio occidentale dell’Acropoli, ci offre uno dei luoghi più emblematici al mondo.
Probabilmente conoscerai Socrate; (un antico filosofo della Grecia che ha acquisito parte della sua notorietà grazie alle idee redatte dai suoi studenti, come Platone e Senofonte, (poiché lui non scrisse nulla.)
La sua esecuzione avvenne nel 399, con l’accusa di empietà (ossia di non credere agli dei) e di aver corrotto la gioventù. Così, la giuria lo ritenne colpevole e lo condannò a morte tramite l’ingestione della cicuta.
La cella, ricollegata alla prigionia del noto pensatore, si trova più precisamente nell’area della collina di Filoppapo, (vicino l’Acropoli, dove il filosofo era spesso il protagonista di accesi dibattiti filosofici.)
A causa delle poche testimonianze, non è possibile confermare che Socrate sia stato rinchiuso proprio tra le mura di quella prigione (benché per le poche fonti di cui disponiamo, l’area dovrebbe equivalere allo stesso territorio geografico).
Ad oggi, il monumento ha anche acquisito un forte valore simbolico: le camere rocciose rappresentano lo spirito di resistenza, il pensiero critico e l’integrità morale che Socrate incarnava.
(Foto: Redazione)
Il tempio di Zeus
Al centro di Atene, è possibile far visita ad un tempio costruito in onore della suprema divinità dell’Olimpo.
Fu originariamente iniziato nel VI secolo a.c dal tiranno Pisistrato il Giovane, ma rimase incompiuto per secoli, poiché gli antichi ateniesi credevano fosse un’opera troppo grande per gli uomini, degna solo degli dei stessi;
(non volevano che insomma la costruzione si traducesse in una sorta di Hybris, ossia da un eccesso derivante dall’arroganza umana.)
Solo nel II secolo d.c, l’imperatore romano Adriano lo completò, facendosi anche rappresentare in una statua accanto a Zeus, ritenendo che la sua figura dovesse essere alimentata da un’aurea semi-divina.
Ma perché fu scelto proprio quel luogo?
Come ben sappiamo, Zeus viene spesso associato ai fulmini che utilizzava per punire gli empi; e così, ogni volta che si abbatteva un fulmine, i Greci lo interpretavano come un esplicito richiamo della presenza e volontà attinente all’ira di Zeus.
Alcuni autori e fonti locali, raccontano che i fulmini si fossero abbattuti sul luogo del tempio; suggerendoci che il sito fosse stato scelto proprio perché in passato vi era caduto un fulmine (il luogo era soggetto a fenomeni atmosferici interpretati come segnali divini.)
Così, gli ateniesi si convinsero che Zeus avesse consacrato direttamente quel terreno, rendendolo di conseguenza, un posto ideale per erigervi un tempio colossale.
(Foto: Redazione)
«ℐ𝒸𝓉𝓊𝓈 𝒻𝓊𝓁𝓂𝒾𝓃ℯ 𝓁ℴ𝒸𝓊𝓈 𝓉ℯ𝓂𝓅𝓁𝓊𝓂 𝒻𝒾𝓉, 𝓊𝓉 ℯ𝓈𝓉 𝒾𝓃 𝒶𝓊𝓰𝓊𝓇𝓊𝓂 𝒹𝒾𝓈𝒸𝒾𝓅𝓁𝒾𝓃𝒶, ℯ𝓉 𝓈𝒾 𝓆𝓊𝒾𝒹 𝓉𝒶𝓁ℯ 𝒸ℴ𝓃𝓉𝒾𝓰ℯ𝓇𝒾𝓉, 𝓇ℯ𝓁𝒾𝓰𝒾ℴ𝓈𝓊𝓂 ℯ𝓈𝓉.»
(«ℐ𝓁 𝓁𝓊ℴ𝓰ℴ 𝒸ℴ𝓁𝓅𝒾𝓉ℴ 𝒹𝒶 𝓊𝓃 𝒻𝓊𝓁𝓂𝒾𝓃ℯ 𝒹𝒾𝓋ℯ𝓃𝓉𝒶 𝓊𝓃 𝓉ℯ𝓂𝓅𝒾ℴ, 𝓈ℯ𝒸ℴ𝓃𝒹ℴ 𝓁𝒶 𝒹𝒾𝓈𝒸𝒾𝓅𝓁𝒾𝓃𝒶 𝒹ℯ𝓰𝓁𝒾 à𝓊𝓰𝓊𝓇𝒾, ℯ 𝓈ℯ 𝒶𝒸𝒸𝒶𝒹ℯ 𝓆𝓊𝒶𝓁𝒸ℴ𝓈𝒶 𝒹𝒾 𝓈𝒾𝓂𝒾𝓁ℯ, ℯ𝓈𝓈ℴ è 𝒸ℴ𝓃𝓈𝒾𝒹ℯ𝓇𝒶𝓉ℴ 𝓈𝒶𝒸𝓇ℴ.»)
– Plino il Vecchio, Naturalis Historia II, 56
L’Agorà, lo scenario di numerose storie
Quando parliamo dell’Agorà ci riferiamo alla piazza centrale della polis greca, dove si svolgeva la vita politica e commerciale della città;
ma perché era (ed è tutt’oggi) così importante?
Ecco, gli episodi più rinomati a cui ha fatto da sfondo:
• IL PROCESSO A PERICLE: Nel 443 ac, il generale e statista Pericle fu accusato di malversazione e corruzione riguardo ai fondi destinati alla costruzione delle mura difensive di Atene. Il processo, si svolse proprio all’interno dell’Agorà! Pericle riuscì a difendersi con successo, mantenendo così, la sua posizione di potere politico.
• LE PANATENEE: Le Panatenee erano le principali festività religiose dedicate alla dea Atena, vista ormai come la protettrice della città. Durante queste celebrazioni, (organizzate ogni quattro anni) l’Agorà si trasformava in un luogo di festa con varie gare atletiche, competizioni musicali e danze. La processione terminava con il trasporto di un peplo (ossia di un velo cermoniale) fino all’Acropoli, dove veniva offerto alla statua della dea. Indubbiamente queste festività rafforzavano l’identità civica e religiosa degli Ateniesi.
• L’OSTRACISMO: L’Agorà fu anche il luogo dove si svolgevano le votazioni per l’Ostracismo; una pratica democratica che permetteva di esiliare temporaneamente i residenti ritenuti pericolosi per la città.
I cittadini scrivevano su frammenti di ceramica (Ostraka) il nome della persona da esiliare, e se un nome veniva scritto da almeno 6.000 cittadini la persona veniva esiliata per dieci anni senza perdere i diritti civili. (Questo strumento, serviva per prevenire l’accentramento di potere eccessivo.)
• LA CONDANNA A MORTE DI SOCRATE: Si tratta indubbiamente di uno degli episodi più celebri avvenuti all’interno dell’Agorà.
Se ad Atene disponiamo del luogo ricollegato alla prigionia del filosofo, non poteva mancare la sede correlata al processo della successiva condanna a morte.
Proprio in uno degli edifici centrali dell’Agorà, vi è il Bouleuterion, dove si riuniva la Boulè, (cioè il consiglio dei 500 ateniesi che costituiva l’organo principale della democrazia); e in “Apologia di Socrate”, Platone presenta il discorso di difesa di Socrate e descrive anche i momenti successivi al verdetto.
Purtoppo, il processo non andò a buon fine, ed il consiglio decise di condannarlo a morte con la cicuta.
• LA COSTRUZIONE DELLA STOÀ DI ATTILO: Nel II secolo, il re Attilo II di Pergamo, fece costruire sul lato orientale dell’Agorà la Stoa di Attilo, un porto colonnato che completò e valorizzò la piazza, e che all’epoca serviva come spazio commerciale, ma anche come zona coperta per passeggiare o discutere (o più semplicemente, come luogo di riparo durante eventi pubblici o religiosi).
Fu considerato un segno di rinascita e prestigio per l’Agorà, che stava vivendo un periodo di trasformazione, meno centrata sulla politica e più sul commercio e sulla vita sociale.
Lifestyle
Nuovo inizio per il fitness: benessere fisico combinato con l’AI in palestra

Il futuro dell’allenamento corporeo vede l’entrata dell’intelligenza artificiale nelle palestre, offrendo tra i vari benefit: composizione corporea, monitoraggio in tempo reale e personalizzazione. In questo nuovo scenario la tecnologia non è più solo un supporto, ma il cuore di un percorso personalizzato verso il benessere.
Dato l’interesse per la salute e il benessere sempre più in aumento, per chi cerca risultati ben precisi ma allo stesso tempo concreti e duraturi, l’idea che nelle palestre si potrà usufruire di un allenamento basato su dati precisi caratterizzati da un approccio scientifico, rappresenta una vera e propria svolta del fitness.
Dunque ecco un nuovo sistema di valutazione che combina l’Intelligenza Artificiale con tecnologie avanzate per analizzare in pochi minuti la composizione corporea, forza, equilibrio, mobilità e capacità cognitive, permettendo dunque di poter personalizzare il proprio piano personale. Non basta più seguire degli schemi predefiniti, bisogna adottare un approccio su misura, basato su dati reali e aggiornati continuamente in tempo reale.
TECHNOGYM CHECKUP
In Italia questa novità viene introdotta da FitUp, il primo network di palestre a introdurre all’interno dei suoi 81 club frequentati circa da 120 mila clienti con uno staff composto da oltre 500 professionisti, Technogym Checkup, dotato di una pedana intelligente, un monitor e sensori di ultima generazione in grado di rilevare parametri chiave dell’intero corpo e della mente in tempo reale.

foto @technogym checkup
Inoltre, grazie ad una rapida analisi, il sistema elabora una metrica chiara e intuitiva, ossia la Wellness Age, permettendo di confrontare la propria età biologica con quella reale e monitorare i progressi nel tempo.
Davide Diamante, Presidente e Founder di FitUP, spiega a riguardo: “La tecnologia ci permette di superare i limiti dell’allenamento tradizionale” aggiungendo: “Oggi si riesce ad offrire un’esperienza realmente personalizzata, basata su dati scientifici e sull’evoluzione del loro stato fisico e cognitivo“.
INNOVAZIONE PERSONALIZZATA
Ma l’innovazione non si limita solo alla misurazione. Si aggiungono infatti la generazione di programmi di allenamento personalizzati, in grado di adattarsi progressivamente ai miglioramenti dell’utente. L’obiettivo è quello di massimizzare i risultati e aumentare la motivazione, offrendo così un’esperienza di allenamento molto più efficace e al contempo mirata e coinvolgente.
Grazie a queste integrazioni con le attrezzature e ad un ecosistema digitale avanzato, l’utente può accedere ai propri dati ovunque, monitorare i progressi e ricevere feedback continui che mirano ad ottimizzare il proprio percorso fitness.
Lifestyle
E se smettessimo di… 5 abitudini che per la scienza sono deleterie

Nell’atto quotidiano, entriamo in contatto con più comportamenti ripetitivi che finiscono con l’influenzare le nostre giornate, e inevitabilmente, anche la nostra vita.
Spesso si tratta di tendenze apparentemente innocue, ma che, in realtà, possono portare ad un graduale peggioramento del nostro benessere fisico e mentale.
1) Utilizzare il cellulare prima di dormire
Ti sarà spesso capitato di avere ben pensato, in tarda sera, di utilizzare i social del tuo smartphone mentre eri comodamente disteso sul letto, in attesa che la sonnolenza aumentasse… e di aver invece, ottenuto l’effetto opposto; rimanendo così, sveglio fino a tarda notte.
Questo succede perché, la melatonina, che si occupa di favorire il sonno, viene prodotta (unicamente) in assenza di luce… e proprio per questa ragione, la luminosità prodotta dallo schermo, può rivelarsi altamente dannosa durante la notte, in quanto impedisce a tale ormone prodotto dalla ghiandola pineale, di regolare il nostro ciclo sonno veglia.
Dovremmo allora sostituire il cellulare con qualcos’altro (quantomeno prima di dormire); prova, ad esempio, con un bel libro!
2) Abbronzarsi (senza protezione solare)
Gli effetti collaterali, non si limitano a scottature e arrossamenti.
I raggi UV entrano direttamente in contatto con le cellule della pelle, occhi e palpebre; motivo per cui, l’assenza di una protezione dai raggi ultravioletti, può causare effetti a lungo termine come rughe sottili e cadenza della pelle…
Insomma… meglio applicare la crema solare se si vuole evitare l’invecchiamento precoce.
3) Bere poca acqua
L’ideale sarebbe consumarne un litro e mezzo/due al giorno!
Ci viene infatti ripetuto molto spesso quanto possa essere dannoso ignorare la disidratazione; per non rischiare crampi, irritabilità, o, nei casi più gravi vertigini e svenimento.
Quali sono i segnali da non ignorare?
Fai attenzione a pelle secca e stanchezza!
(Se hai difficoltà, puoi aiutarti con applicazioni come Water Time Drink Reminder o Drink Water Acqua Giornalier!)
4) Paragonarsi agli altri
Viviamo in una generazione dove ci sottopongono (e/o ci sottoponiamo da soli) a standard di bellezza difficili, se non quasi impossibili da raggiungere.
Attenzione; il fare paragoni tra noi e gli altri è normale, si tratta di un involontario riflesso che fa parte della coscienza umana, ed utile in qualche modo alla costruzione della nostra identità e della persona che vorremmo essere.
Eppure, si tratta di un atteggiamento che andrebbe quantomeno limitato, poiché potrebbe tradursi in ipotetica ansia da paragone, disagi ed incertezze.
È un meccanismo che, secondo la psicologia potrebbe influenzare la nostra crescita personale, e il più delle volte non in maniera positiva.
Prova allora a concentrarti sui tuoi pregi, e caratteristiche mentali e fisiche che vorresti provare a valorizzare, e soprattutto, ricorda che il confronto con questi irraggiungibili modelli può essere veleno per la nostra autostima.
5) Overthinking
A volte anche un eccessivo flusso di pensieri può rivelarsi fonte di disagio.
Ma come si fa a non pensare troppo?
Tieni a mente che più dai peso ai pensieri futili e più sembreranno grandi; chiediti dunque se quello a cui stai pensando avrà la stessa importanza domani, la prossima settimana, il prossimo mese o il prossimo anno, e soprattutto, dedicati ad attività che possono renderti felice.
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