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Attualità

Cile: meraviglie scoperte nelle profondità dell’oceano, oltre 160 nuove specie

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Durante un esplorazione dei canyon sottomarini al largo del Cile nelle profondità dei fondali oceanici, un gruppo di ricercatori ha scoperto una grande quantità di specie sconosciute.

Nelle profondità dell’Oceano Pacifico, grazie alle scoperte dei ricercatori, sono state scoperte 160 nuove specie nel corso di una campagna di ricerca. La spedizione vorrà successivamente fornire la documentazione scientifica per rafforzare la tutela di questo ecosistema, istituendo anche nuove aree marine protette.

I territori delle profondità oceaniche sono luoghi straordinari e fitti di mistero. Non sorprende infatti che ad oggi, la biodiversità delle regioni sottomarine di varie parti del mondo, siano ancora in parte sconosciute ai ricercatori. E’ proprio nell’ecosistema del Pacifico che gli studiosi del Schmidt Ocean Institute, in collaborazione con altri istituti e atenei, hanno documentato un ecosistema straordinario.

LA SCOPERTA SORPRENDENTE

La campagna di ricerca, guidata dai professori Erin E. Easton e Javier Sellanes, ha osservato 160 specie dalla cresta Salas y Gómez fino all’Isola di Pasqua, appartenente al territorio del Cile: di queste 160 specie, almeno 50 potrebbero essere completamente nuove agi occhi della scienza.

NUOVE SPECIE

Le nuove specie scoperte comprendono stelle marine, coralli, spugne, polpi, ricci di mare, granchi, pesci e altri organismi marini incontrate in una spedizione durata 40 giorni, la quale ha interessato 10 montagne sottomarine e principalmente l’isola di Pasqua.

    v foto @focus

Le indagini sono avvenute a bordo della R/V Falkor dello Schmidt Ocean Institute grazie a tecnologie all’avanguardia e nuove telecamere. Questa nuova strumentazione ha permesso al team di analizzare il fondale registrando l’avvistamento di corallo del genere Leptoseris, il più profondo del mondo.

Inoltre, la cresta Salas y Gomez rappresenta una risorsa naturale di enorme valore per la scienza con oltre 110 montagne sottomarine. In questi territori vive la presenza di balene, tartarughe marine, squali e molte altre specie. Le acque però sono di alto mare, dunque appartengono a più Stati internazionali, da qui nasce il Tratto sull’alto mare delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di tutelare questo patrimonio di enorme importanza ecologica, migliorando la comprensione di questi ambienti.

 

Classe 2003. Studentessa in Scienze della Comunicazione all'Università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista e graphic designer e appassionata della cultura giapponese, delle riviste della nuova generazione e ogni forma d'arte.

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Attualità

33 anni dalla strage di Capaci, data che nessuno dimenticherà mai

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Sono trascorsi 33 anni da quel tragico girono, il 23 maggio 1992, quando violenza della mafia tolse la vita del giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e dei tre agenti di scorta quel giorno: Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.

STRAGE INDELEBILE

Tutti ricordano quella data, indelebile dalla memoria personale e collettiva, la strage accaduta a Capaci il 23 maggio 1992. Precisamente alle 17:58 sull’autostrada A29, nei pressi di Capaci, l’esplosione dei 500 chili di tritolo preparata dall’artefice Pietro Rampulla e messa sotto un tunnel, fa volare l’auto di Giovanni Falcone causando la morte non solo del magistrato ma anche di sua moglie Francesca Morvillo e i suoi agenti di scorta, squarciando il silenzio e lasciando una ferita profonda nella storia dell’Italia.

PER NON DIMENTICARE

Anche quest’anno a Palermo sono stati organizzati diversi incontri che vedono protagoniste le scuole di tutta la regione, integrando anche laboratori, disegni e attività commemorative, con il tradizionale minuto di silenzio delle 17:58, accompagnato dal silenzio anche della Polizia di Stato.

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Attualità

Guerra in Medio Oriente, Netanyahu: “siamo pronti per un cessate il fuoco, ma controlleremo tutta Gaza”

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Arrivano nuove sconcertanti dichiarazioni dal premier israealiano, in merito alla guerra in Medio Oriente, nella sua prima conferenza dopo 163 giorni, aprendo ad una nuova tregua condizionata al termine dei nuovi raid sulla Striscia di Gaza che hanno ucciso almeno 82 persone.

Netanyahu si dichiara “pronto ad un cessate il fuoco temporaneo, se ce ne sarà l’opportunità”, per riportare a casa gli ultimi ostaggi in mano ad Hamas, tra cui 20 vivi e 38 morti.

LE CONDIZIONI DELLA POSSIBILE TREGUA

“Al termine dell’operazione Carri di Gedeone tutte le aree di Gaza saranno sotto il controllo di sicurezza israeliano“.
La guerra, ha sottolineato, potrà finire solo “alle condizioni chiare che garantiranno la nostra sicurezza“.
A partire dalla “smilitarizzazione” di Hamas, dall’esilio della sua leadership e dall’attuazione del “piano Trump” che, nella visione della Casa Bianca, equivale al ricollocamento di tutti i gazawi in altri Paesi arabi o musulmani.

Nel mentre, l’Unione Europea denuncia le condizioni di vita impraticabili nella Striscia di Gaza: le scorte alimentari sono esaurite e le persone al momento sono senza cibo, dopo l’ultimo carico dell’ONU arrivato dopo mesi di attesa.

LA POSSIBILE FRATTURA CON GLI U.S.A.

Israele, oltre a Gaza, guarda con attenzione anche alle ambizioni nucleari dell’Iran e, secondo l’intelligence americana, adesso starebbe preparando attacchi “imminenti” contro le centrali di Teheran (un’azione che segnerebbe una frattura con la Casa Bianca, impegnata a trattare un accordo con Teheran).

L’oltranzismo dello Stato ebraico ,su questo dossier, è alimentato dall’assenza di svolte nel negoziato promosso dagli Stati Uniti con la Repubblica islamica, che va avanti da alcune settimane.

LA RISPOSTA DELLA PALESTINA

“Un’intesa con Israele? Dipendesse da me, la firmerei all’istante. E se ora gli israeliani respingono la formula dei due popoli in due Stati sono pronto ad accettare e siglare un accordo per uno Stato unico, nel quale tutti i cittadini abbiano uguali diritti. Con Gerusalemme capitale”, ha detto Hussein al-Sheikh, numero due dell’Autorità Nazionale Palestinese.

NUOVO ATTENTATO NEGLI STATI UNITI

Due giovani funzionari dell’ambasciata israeliana a Washington, un uomo e una donna, sono stati uccisi mercoledì sera in una sparatoria davanti al Museo Ebraico della capitale statunitense.

L’attacco, che ha scosso le comunità diplomatiche ebraiche e israeliane negli Stati Uniti, è stato subito definito un atto di odio a sfondo antisemita.
Già fermato il presunto responsabile, un 30enne di Chicago, Elias Rodriguez, che dopo aver sparato avrebbe urlato “Palestina Libera“.

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Attualità

La Corte Costituzionale ora riconosce entrambe le mamme dopo la nascita di un figlio

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Foto: Vecteezy

La Corte Costituzionale sembra aver preso un’importante decisione per i diritti del mondo lgbt

Attraverso la sentenza numero 68, i giudici costituzionali hanno sconfessato i disconoscimenti del il ministro dell’Interno per togliere una mamma nei bambini nati da coppie composte da due donne.

La madre non partoriente, in seguito alla nascita di un bambino in altri paesi, doveva essere sottoposta ad una serie di procedimenti e controlli da parte dei servizi sociale per poterne decretare l’adozione.

L’ordinamento giudiziario, stabilisce invece che per legge non si può sancire che un bambino appartenente a due madri diventi orfano di colei che non l’ha partorito.

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