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I trend food asiatici che ci piaceranno questo autunno

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Per questo autunno, se si vuole spiazzare un po’ gustando qualche delizia diversa dal solito, vi consigliamo qualche ricetta tipica del mondo orientale, in grado di trasportarvi in gustosissimi viaggi di gusto e nuovi sapori orientali tipici di stagione.

Nuovi sapori da sperimentare e prodotti stagionali da scoprire restando sulle mode del momento, sono tutti elementi che troviamo facilmente sulle varie bacheche di Pinterest, che con l’autunno in pieno corso mostra le principali tendenze fast food della stagione.

Generalmente le persone consumeranno sempre prodotti stagionali come ad esempio funghi, crema di pistacchi, per dare un aggiunta di spessore e ricchezza ai piatti. Ma ciò non li frena nel sperimentare anche nuovi gusti di confetture per i loro momenti di dolcezza.

E’ in aumento l’interesse per il cibo giapponese, lo dimostra l‘aumento delle ricerche sulla piattaforma del 50% :

SAPORI DI STAGIONE

Acqua di gombo (o okra): una verdura esotica con pochissime calorie, ricerche in aumento del 470%

 

Spugnole: ricerche in aumento del 240%

 

Funghi Portobello: ricerche in aumento dell’80%

 

Zenzero spezia: ricerche in aumento del 240%

 

Budino di quinoa: ricerche in aumento del 140%

 

Crema di pistacchi: ricerche in aumento del 240%

 

Cloud eggs, le uova nuvola: ricerche in aumento del 130%

 

Ashwagandha, il ginseng indiano: ricerche in aumento del 80%

 

SAPORI GIAPPONESI

Ciotola di sushi destrutturato: ricerche in aumento del 370%

 

Katsu curry, la cotoletta di maiale fritta accompagnata con salsa curry: ricerche in aumento del 100%

 

Ricetta Mochi (i dolcetti tipici giapponesi) facile: ricerche in aumento del 75%

 

Caramelle giapponesi: ricerche in aumento del 75%

 

Pollo karaage, marinato e poi fritto: ricerche in aumento del 80%

 

Sushi tempura: ricerche in aumento del 70%

 

Classe 2003. Studentessa in Scienze della Comunicazione all'Università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista e graphic designer e appassionata della cultura giapponese, delle riviste della nuova generazione e ogni forma d'arte.

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Musei terapia: luoghi di cura in cui l’ansia e lo stress diminuiscono

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Un recente studio italiano dell’Università di Milano-Bicocca, dimostra che l’arte riduce ansia e stress fino al 25%, ma i benefici non si limitano a questo.

A trattare la tematica dell’arte come strumento per curare ansia e stress è il progetto ASBA (Anxiety, Stress, Brain-friendly museum, Approach) realizzato dall’Università di Milano-Bicocca che ha coinvolto nel progetto 350 cittadini e decine di operatori museali.

Lo studio in questione, condotto insieme all’Università Statale con la partecipazione di un team multidisciplinare, mostra come alcune attività legate all’arte riescono a ridurre l’ansia e lo stress del 25%, mentre anche solo partecipando con una visita guidata, il calo è del 20%. Trasformando i musei in veri e propri spazi per il benessere psicofisico.

LUOGHI DI CURA PER IL BENESSERE MENTALE

Ideato da Annalisa Banzi del CESPEB (Università di Milano-Bicocca) con la mano del coordinamento del prof. Claudio Lucchiari, psicologo cognitivo dell’Università Statale di Milano, il progetto ASBA dimostra che i musei possono essere luoghi di cura per ansia e stress. La conferma di tale affermazione arriva dai 3 anni di ricerca in cui sono stati misurati proprio i livelli di ansia e stress attraverso questionari standardizzati e strumenti qualitativi, ma anche attraverso dispositivi BCI (Brain-Computer Interface) wireless per monitorare l’attività celebrale. I risultati ci confermano chiaramente che attività come Arteterapia, visite museali e Nature+Art producono benefici significativi.

Lo stesso Claudio Lucchiari ha dichiarato in merito al progetto: “Grazie alla pluralità di dati raccolti, siamo in grado di supportare l’ipotesi che il museo possa essere considerato un luogo privilegiato dove prendersi cura di se stessiL’arte e i musei non solo possono ridurre l’ansia e migliorare il benessere, ma possono farlo in molti modi diversi“. In particolare l’Arteterapia ha raggiunto una riduzione del 20% riuscendo a suscitare vissuti emotivi più intensi.

Il progetto ha avviato un’impresa molto affascinante nel riuscire ad indagare il legame tra cultura e benessere, che attualmente è solo all’inizio, come ha affermato lo psicologo Lucchiari: “Il nostro studio come molti altri simili, condotti sia nei musei che altrove, al momento costituiscono tasselli di un puzzle relativo a come promuovere il benessere in modo sempre più personalizzato, ma anche arricchente rispetto a vari punti di vista, per esempio quello culturale.”

ESPERIENZE EVIDENTI

Le attività proposte, la cui efficacia sulle ripercussioni del benessere è stata indagata dallo studio, includono diverse tecniche tra cui quella di mindfulness, ossia la consapevolezza che nasce quando si presta intenzionalmente attenzione sul momento senza formulare giudizi, vi sono poi le visual thinking strategies, ovvero le discussioni di gruppo davanti ad un oggetto del museo quando si avvia un processo di costruzione del significato dell’opera, seguono l’Arteterapia e la metodica ArtUp, fornendo approfondimenti culturali basati sulla storia dell’arte che contemporaneamente favoriscono il dialogo sulla dimensione affettiva e psicologica che le opere suscitano in chi le usufruisce; infine la Nature+Art, una recente strategia sperimentale che fonde gli stimoli museali con quelli suscitati dalla natura.

arte terapia, foto @vita

mindfulness, foto @marcoperi

visual thinking strategies, foto @museirealitorino

Nature+Art, foto @sortiraparis

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L’influenza della luna sulla nostra vita quotidiana

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Foto: Genius

Da secoli è protagonista di miti, rituali e credenze che la collegano direttamente al nostro benessere fisico, mentale e persino emotivo.

Ma quanto c’è di vero? La Luna influenza davvero la nostra vita quotidiana?

La teoria più diffusa è quella che associa la Luna ai cicli naturali: le maree, per esempio, sono influenzate dalla sua gravità. E dato che il nostro corpo è composto in gran parte da acqua (circa il 60%), c’è chi sostiene che la Luna possa influire anche su di noi, in particolare sul nostro umore e sui nostri ritmi biologici.

Alcune persone dichiarano di dormire peggio durante la Luna piena, altre si sentono più energiche o, al contrario, emotivamente instabili. Studi scientifici in merito non sono del tutto concordi, ma alcuni ricercatori hanno effettivamente osservato variazioni nei cicli del sonno in corrispondenza delle fasi lunari.

Crescita dei capelli, piante e decisioni importanti

Secondo la tradizione popolare, ci sarebbero momenti migliori per tagliare i capelli, seminare o persino iniziare nuovi progetti, a seconda delle fasi lunari. Ad esempio, la Luna crescente sarebbe perfetta per favorire la crescita e il rinnovamento, mentre la Luna calante per eliminare ciò che è vecchio o tossico (inclusi i pensieri negativi!).

Molti agricoltori ancora oggi seguono il calendario lunare per piantare e raccogliere i loro prodotti, basandosi su esperienze tramandate da generazioni.

La luna nel mondo spirituale e astrologico

Per chi crede nell’astrologia, ogni fase lunare ha un significato energetico. La Luna nuova è un momento di introspezione e nuovi inizi, mentre la Luna piena rappresenta la realizzazione, ma anche la necessità di “lasciare andare”. Non a caso, tanti rituali di rilascio si fanno proprio durante la Luna piena — come scrivere ciò che vogliamo eliminare e poi bruciare il foglio (in sicurezza, ovviamente).

Forse allora, non è solo questione di fisica, ma di connessione con qualcosa di più grande e antico.

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Nuovo trend all’aperto: cucina outdoor e barbecue per rivivere gli esterni

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Al Brixia Forum di Brescia, nel BBQ Expo, sono protagoniste l’arte del barbecue e della cucina outdoor. Si tratta dell’unica fiera presente in Italia dedicata al fenomeno che sta ridisegnando il modo di vivere negli spazi esterni: un nuovo lifestyle che va ben oltre la semplice cottura su brace.

Si spiazza dalle tecnologie di cottura più sofisticate al design contemporaneo presente nelle cucine en plein air, non dimenticando che il barbecue tradizionale è una cucina che da valore al prodotto nella suo complesso, riuscendo anche a ridurre gli sprechi.

L’ARTE DELLA COTTURA

Il direttore di Area Fiera, Mauro Grandi, commenta l’evento dicendo: “L’obiettivo è democratizzare quest’arte della cottura, dimostrando che la passione per il barbecue non conosce barriere di spazio o di esperienza“.  Come esempi di “tester” del nuovo fenomeno, vi sono al centro dell’attenzione le carni selezionate dai migliori produttori italiani, affiancate dai tagli più pregiati provenienti da tutto il mondo e le birre di qualità grazie alla presenza di produttori, birrifici artigianali e distillerie.

L’ESPANSIONE DELLA CUCINA OUTDOOR

Il nuovo fenomeno della cucina outdoor si sta espandendo sempre di più anche nei mercati, conquistando il cuore di molti italiani. Il tutto è confermato dai numeri che accertano l’interesse di un pubblico sempre più vasto. Lo si nota nei numeri registrati durante l’edizione 2024 del BBQ Expo: 24.000 visitatori in totale, mentre nel 2025 l’80% degli spazi espositivi è già stato prenotato. L’evento vedrà raddoppiare gli spazi espositivi con 300 marchi rappresentati tra cui 60 espositori internazionali.

MASTER’S CHALLANGE: LA SFIDA TRA I MIGLIORI GRIGLIATORI

Uno dei momenti più intensi della fiera è il BBQ Expo Master’s Challenge, una competizione che vedrà sfidarsi 30 team in un entusiasmante battaglia all’ultima griglia. Le categorie in gara saranno:

  • Chicken (pollo)
  • Pork Ribs (costine di maiale)
  • Pork-Boston Butt (collo e spalla di maiale)
  • Brisket (punta di petto di manzo)
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