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Telefono Donna, aumentano le richieste di aiuto da parte di donne vittime di violenza

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Foto: Instagram telefonodonna

388 richieste di aiuto da parte di donne soltanto a Milano nei primi 9 mesi del 2023. Le farmacie del gruppo Hippocrates hanno avviato la formazione per dare supporto direttamente nei punti vendita.

Telefono donna Milano, un’associazione dedita al pronto intervento per le donne vittime di violenza (sole o con figli), registra innumerevoli richieste d’aiuto. 400 sono i farmacisti partecipi a questa iniziativa.

388 sono stati gli accessi registrati tra gennaio e settembre 2023, 337 sono nuove prese in carico mentre altre 51 donne erano state ascoltate nei periodi precedenti. Gli operatori registrano una notevole e costante crescita, ma ciò non è solo un aspetto negativo poiché significa una maggiore consapevolezza e conoscenza degli strumenti per reagire, nonostante comunque il fenomeno non sembra arrestarsi.

Le modalità con le quali le donne accedono al servizio sono molteplici: il contatto telefonico o in sede nella maggior parte dei casi (155 casi), attraverso il pronto soccorso (125 casi), attraverso le forze dell’ordine, parenti, amici o professionisti privati (in misura minore). Certamente l’azione di denunciare o del ricorso a professionisti spaventa le vittime di violenza, poiché temono delle ritorsioni. Per tale motivo il dialogo diretto, che offre l’associazione, facilità la richiesta d’aiuto. In una ventina di casi nel 2023 si è dovuto ricorrere al collocamento in case rifugio, per dare loro protezione totale.

Al contrario di ciò che si pensa la maggior parte delle donne che chiama è italiana (198 casi). Seguono le donne dell’America latina(54 casi), seguite da africane e donne provenienti dall’Est europeo. La percentuale più bassa rappresenta le donne asiatiche (20 casi).

Mentre per quanto riguarda l’età delle donne più esposte i dati sono i seguenti: donne fra 31 e 40(111 casi), fra i 15 e i 30 (92 casi) e nel precedente caso la violenza può avvenire dentro le mura domestiche da parte di genitori, ma sicuramente anche da parte di giovani partner violenti. Segno di un andamento che, appunto, nom sembra finire.

Un ulteriore elemento da non sottovalutare è che la maggior parte delle donne che denunciano hanno un grado d’istruzione buono. E anche questo sembra influire con la capacità di reazione.

L’iniziativa di fare collaborare Telefono donna e le farmacie del gruppo Hippocrates è stata di Alessia Martella, una delle collaboratrici. Quest’ultima sottolinea come il problema sia  “cresciuto durante la pandemia” e di quanto sia dunque “importante intervenire tempestivamente ampliando la rete di supporto”.

“È nostro dovere offrire alla comunità un servizio che vada oltre la semplice dispensazione dei farmaci”, dicono Rodolfo Guarino e Davide Tavaniello.

La formazione continuerà per circa 2mila dipendenti complessivi. I farmacisti già formati e disponibili saranno riconoscibili con una spilla che indosseranno sul camice.

 

 

 

 

 

 

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