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Cronaca

Disgrazia nelle Alpi svizzere, cinque morti e un disperso

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Foto: Ansa.it

Lungo l’itinerario Zermatt-Arolla, sulle alpi svizzere, sono stati trovati morti 5 dei 6 alpinisti dispersi da sabato 9 marzo.

Il maltempo era stata la causa dell‘ostacolo alle ricerche. Tuttavia ieri sera, verso le 19.30, quattro soccorritori si sono recati vicino al rifugio Cabane de la Dent Blanche (a 3.500 metri di quota). I cinque corpi sono stati ritrovati al settore della Tete Blanche. Le operazioni per individuare il sesto alpinista sono in corso. L’età dei sei varia tra i 21 e i 58 anni e appartengono alla stessa famiglia del Vallese mentre un’altra persona, una donna, arriva dal canton Friburgo.

Secondo quanto riportato dal quotidiano svizzero “Le Nouvelliste”, all’Interno del gruppo ci sarebbero tre fratelli, lo zio e il cugino dei tre ragazzi e una ragazza, amica di uno dei tre fratelli.

Verso le 16, del sabato pomeriggio,  un familiare ha dato l’allarme. Quest’ultimo aspettava il gruppo ad Arolla, nella Val d’Hérens. La localizzazione nel settore del Col de la Tete Blanche, invece, è stata possibile grazie ad una telefonata effettuata alle 17.19 da parte di uno dei ragazzi dispersi.

Nella notte tra sabato e domenica c’è stato un tentativo di raggiungimento del gruppo da parte di cinque soccorritori svizzeri ma, vista la condizione metereologica, hanno poi dovuto rinunciare.

Ieri, in un altro incidente, uno sciatore che procedeva in fuoripista è morto all’ospedale di Sion (Svizzera) per i traumi riportati dopo essere stato travolto da una valanga nella Val Ferret elvetica.

 

 

Classe 2004. Studentessa in Scienze della Comunicazione all'Università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista, reporter e presentatrice. Grande appassionata di musica e spettacolo.

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Cronaca

Cacciatore accidentalmente ucciso a Carrù: il suo compagno di caccia stava mirando ad un cinghiale

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Foto: Freepik

A Carrù, ieri (nonché giorno di apertura nazionale della caccia al cinghiale), è morto un cacciatore.

Daniele Barolo, agricoltore  di 46 anni, è stato accidentalmente ucciso con un colpo di fucile nel petto dal suo compagno di caccia, (insieme a lui in quel momento), che a sua volta stava mirando ad un cinghiale.

I soccorritori non hanno fatto in tempo a sopraggiungere, ed una volta arrivati, ogni tentativo di rianimare il cacciatore sembra essete risultato vano. Stando a quanto dichiarato, dunque, l’uomo è morto sul posto.

Attualmente, il fucile è stato sequestrato dai carabinieri intenti a fare ulteriori indagini per poter comprendere quale traiettoria abbia seguito il proiettile.

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Cronaca

La Global Sumud Flotilla segnala dei droni non identificati

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Foto: Giornale la Voce

Un episodio segnalato dal canale telegram della Global Sumud Flotilla, (spedizione con l’imbarcazione di 44 paesi che sta raggiungendo le coste di Gaza per poter rompere il blocco israeliano) lascia non poche preoccupazioni.

Ecco quanto dichiarato: “Si sono avvistati più droni, la cui origine non è stata ancora identificata, vicino alla flotta e che la seguono. Questo improvviso aumento dell’attività aerea ci preoccupa

L’episodio si è verificato di domenica, più precisamente alle ore 21:09, e gli apparecchi avvistati risultavano essere tre.

Nonostante la rassicurazione fatta alle famiglie dei partecipanti l’attivista brasiliano Thiago Avila, (nonché membro del direttivo) scrive, dalla Familia Madeira I droni vicini devono essere considerati una potenziale minaccia

Per questo, alle barche è stata raccomandato di organizzare bene la guardia notturna di stanotte.

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Cronaca

Razzo israeliano rinvenuto tra Lampedusa e l’isolotto di Lampione

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Foto: Repubblica di Palermo

Pochi giorni fa, tra Lampedusa e l’isolotto di Lampione, i pescatori del motopeschereccio Andrea Doria hanno avvistato un relitto metallico. Si tratta di un cilindro lungo circa 5 metri e largo 1,5.

Sulle fiancate sono ben visibili il logo dell’Agenzia Spaziale israeliana Minhalat HaHalal, che dipende dal ministero della Difesa e si occupa di missili e satelliti, oltre che una scritta in ebraico.

La zona resta sotto controllo, in attesa di decidere se procedere al recupero.

Il ministro della difesa Guido Crosetto ha escluso che l’oggetto faccia parte di un sistema militare israeliano in funzione, spiegando che si tratta con ogni probabilità di un frammento legato a un recente lancio spaziale.

La vicenda, tra indagini tecniche e risvolti diplomatici, è solo all’inizio.

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