Attualità
Fedez dice stop a muschio selvaggio, le opposizioni di Luis Sal non finiscono

Il rapper di fama nazionale Fedez, decide di mettere uno stop al progetto condiviso con l’influencer Luis Sal dopo essersi ripreso la rivincita, fermando Muschio Selvaggio.
Lo stop del programma podcast Muschio Selvaggio tra i due arriva inaspettatamente, esito dalla controversia legale con l’ormai ex socio Luis Sal riguardo le quote della società che gestisce il podcast: “Tre puntate e ci fermiamo. Non è opportuno andare avanti“.
E’ stato confermato nella puntata pubblicata oggi 11 marzo, dopo pochi giorni che il tribunale di Milano ha sequestrato il 50% delle quote della società che lo edita. Nonostante Fedez abbia detto che il possedimento vero e proprio del programma fosse ancora da decidere annuncia a sorpresa la chiusura senza alcun avviso. Il rapper ha spiegato che vuole riuscire a tutti i costi a fare in modo che il podcast non si fermi, dicendo “Noi vorremmo assolutamente portare avanti questo podcast, tanto che io personalmente sono disposto a pagare la parte di podcast che non è mia, anche di più di quello che è il valore attuale“, ha dichiarato durante l’episodio, ma ha continuato a spiegare dicendo: “Viste le ultime vicissitudini, non reputiamo opportuno andare avanti così. Non avrebbe senso, perché sta diventando una situazione insostenibile-lavorativamente parlando- per tutti“. Da oggi dovrebbero andare in onda solo altre 3 puntate, già registrate.
Parlando con Davide Marra (subentrato a Luis Sal nella co-conduzione di Muschio Selvaggio) aggiunge a quanto stato detto da Fedez: “Attenderemo le decisioni dall’altra parte e dei giudici dato che, contrariamente a quanto avete letto, la questione non è assolutamente risolta.” Ma non si sa per certo ancora che sia una chiusura definitiva, difatti precisa dicendo “Noi vorremmo assolutamente portare avanti questo podcast. O lo portiamo avanti noi come abbiamo fatto in questi dieci mesi, oppure lasciamo e poi chi lo sa, magari ci vedremo da qualche altra parte.”
Fedez continua ad appoggiare Marra dicendo: “La situazione attualmente è in una fase di stallo. I soldi stanno letteralmente finendo” e aggiunge “Una parte dell’unica entrata che abbiamo per sostenere questo progetto, ovvero le visualizzazioni, non va neanche al progetto stesso. Da 10 mesi lavoriamo a questo podcast senza poter costruire quello che abbiamo in mente di fare“. Dunque la situazione stando a quanto espresso dai due, è abbastanza complessa ma alla fine, Fedez omaggia dei ringraziamenti a Marra, sottolineando che c’è ancora “tanta voglia di fare”, lasciando un po’ di speranza e di fiducia al pubblico per il futuro di Muschio Selvaggio.
Attualità
Guerra Ucraina-Russia, al via i negoziati, Zelensky: “Delegazione russa una farsa”

Inizieranno nella giornata di oggi venerdì 16 maggio, alle 11:30 circa, i negoziati per una possibile pace tra Russia e Ucraina ad Istanbul, capitale della Turchia.
Nonostante la presenza ad Istanbul del presidente ucraino Zelensky, affiancato dai ministri Sybiha e Umerov, insieme al capo dell’ufficio di presidenza Andriy Yermak, Vladimir Putin ha deciso di non essere presente alle trattative e di farsi sostituire dal consigliere presidenziale Vladimir Medinsky.
Incerta, invece, la presenza del presidente americano Donald Trump che, in questo momento in Qatar per la sua seconda tappa nel tour del Golfo, ha dichiarato: “Sapete, se succedesse qualcosa, andrei venerdì, non succederà nulla finché io e Putin non ci incontreremo”.
Come affermato da Zelensky, gli Stati Uniti e la Turchia saranno mediatori dei negoziati tra le delegazioni di Mosca e Kiev, al fine di cercare come priorità un “cessate il fuoco incondizionato” di 30 giorni.
Intanto, dall’Unione Europea sono in arrivo nuove sanzioni sul petrolio e sulle istituzioni finanziare contro Mosca.
LE PAROLE DI ZELENSKY
“Sappiamo tutti chi prende le decisioni in Russia, non conosciamo ancora il livello ufficiale della delegazione russa, ma da quello che vediamo sembra una farsa“.
Queste le sue parole appena arrivato ad Istanbul, in procinto dei colloqui con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
“Il cessate il fuoco è una priorità chiesta da tutto il mondo, tranne per la Russia. Putin ha proposto negoziazioni dirette perché non vuole il cessate il fuoco, ma siamo arrivati a un punto in cui tutto il mondo vuole un cessate il fuoco”. “Siamo pronti a un negoziato, abbiamo mandato una delegazione e lo stesso hanno fatto Stati Uniti e Turchia, siamo pronti a sedere al tavolo, tutto è nelle mani dei russi“, ha aggiunto Zelensky.
In un post pubblicato su X, il leader ucraino ha criticato la scarsa rilevanza della delegazione inviata in Turchia da Mosca, interpretandola come un segnale politico preciso: “Oggi la Russia ha dimostrato ancora una volta di non avere alcuna intenzione di porre fine alla guerra, avendo inviato una delegazione di rappresentanti di livello piuttosto basso“, ha scritto Zelensky. “Un simile approccio da parte russa è anche un segno di mancanza di rispetto – verso il mondo e verso tutti i partner. Ci aspettiamo una risposta chiara e forte da parte dei partner”.
LA RISPOSTA DELLA RUSSIA
“Un clown, un fallito e una persona dall’istruzione sconosciuta“. Così la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha definito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Non è mancata la risposta del ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, denominandolo come “patetico” e “pietoso” e dichiarando inoltre: “Bisognerebbe dare una possibilità ai negoziati, ma non c’è garanzia che tutto vada liscio e senza problemi”
Sul suo profilo Telegram, invece, il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky ha affermato: “Lo scopo dei colloqui diretti proposti da (Vladimir) Putin è quello di stabilire una pace duratura e a lungo termine, eliminando le cause profonde del conflitto“.
Saranno giorni importanti, per chiarire le posizioni delle due nazioni e le possibili svolte in merito ai trattati di pace o tregue eventuali, intanto la delegazione russa si è detta pronta a discutere sui possibili compromessi con l’Ucraina.
Attualità
Referendum sul matrimonio egualitario: facciamo chiarezza

Il 5 maggio è ufficialmente iniziata la raccolta firme per il Referendum sul Matrimonio Egualitario, che avrà la durata di 90 giorni (terminando dunque, il 30 di Agosto).
È però importante, che ogni singola firma sia del tutto consapevole, e che ognuno di noi sappia che l’avvio alla raccolta non mira all’introduzione di matrimoni tra persone dello stesso sesso, proprio perché attraverso il Referendum non vi è la possibilità di introdurre nuove norme giuridiche, ma solo di modificare parzialmente/eliminare quelle già esistenti.
(Si tratta infatti di un Referendum Abrogativo, che prevede dunque, l’abrogazione delle leggi in vigore)
Gli obbiettivi del Referendum
• UNIONI CIVILI: Il focus della raccolta è quello di far sì che gli effetti giuridici delle unioni civili possano avvicinarsi in maniera paritaria a quelli prodotti dai mattimoni ufficiali.
• ADOZIONE: la proposta di abolire il divieto di adozione riservato alle coppie unite civilmente, nata dal fatto che non vi è alcuna possibilità di adozione per le coppie non congiunte dal matrimonio.
• SUCCESSIONI EREDITARIE: maggior tutela economica in caso di morte del partner
• PROTEZIONE IN CASO DI TRANSIZIONE: Secondo l’articolo 1 comma 26; la transizione è causa del definitivo scioglimento del matrimonio; la proposta introduce allora la possibilità di mantenere l’unione anche dopo un eventuale percorso di transizione da parte di uno dei due partner.
Questo è il momento di far sentire la tua voce e dare un piccolo contributo, (che alla fine, così piccolo non è).
https://firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/3600000
Come firmare?
Puoi dare il tuo voto con:
– Spid
– Carta d’identità elettronica (CIE) sulla piattaforma ministeriale.
Attualità
Andrea Crugnola cala il poker. È lui il vincitore della 109ª edizione della Targa Florio

Con la premiazione avvenuta nelle scorse ore al Viale delle Scienze dell’Università degli studi di Palermo, si è conclusa ufficialmente la 109ª edizione della Targa Florio. Come ogni anno la competizione ha visto sfrecciare per le vie madonite piloti di tutte le età, e tutte le categorie. Due giorni intensissimi, ben dodici prove speciali e uno spettacolo automobilistico -e paesaggistico- unico.
IL PODIO
Al termine della manifestazione le Madonie si confermano la terra fertile di Andrea Crugnola, al quarto successo in carriera nella Targa. Un weekend quasi perfetto, nonostante le tante insidie, per il pilota varesotto e Pietro Elia Ometto, suo fedele braccio destro. Al volante della Citroën C3 Rally2, la coppia di piloti ha gestito con tempismo e freddezza tutto il weekend di gara, aggiudicandosi la vittoria con il tempo complessivo di 1’03:55.2 .
Dietro di loro, Giandomenico Basso e Lorenzo Granai sono riusciti a limitare il distacco a soli +12.0 s, mettendo in mostra grande regolarità su tutte le prove e capitalizzando al meglio ogni prova cronometrata. L’ultimo gradino del podio è occupato da Simone Campedelli e Tania Canton. La coppia di piloti, al volante della Skoda FABIA RS Rally 2, ha chiuso la propria serie di prove in costante crescita, riuscendo a rimontare fino al terzo posto, a 14.9 secondi dal vincitore.
TARGA FLORIO, GIORNO 1
Le Madonie diventano il teatro della Targa, e il pubblico è quello delle grandi occasioni. Tutto il territorio madonita è fronteggiato da un vastissimo pubblico, anche se la prima sorpresa non è rappresentata dal calore della gente, ma dalla pioggia: precipitazioni leggere ma costanti, cominciate già nella notte di giovedi e perpetrate anche nelle prime ore del mattino, vanno a rivisitare quello che è l’approccio e la strategia di ogni pilota e ogni team. Il focus generale si concerta sulla scelta delle gomme migliori per affrontare i vari tracciati, e in ogni passaggio si comincia subito a inquadrare il corso della gara, e la conseguente lotta per la vittoria finale. Dopo il primo approccio, Giandomenico Basso si mette subito al comando della competizione con il miglior tempo nella prima prova mattutina.

Foto: Giuseppe Costa
La lotta con Crugnola è uno dei capitoli fondamentali della Targa Florio, e la risposta del duo Crugnola-Ometto non si fa attendere: miglior tempo nella seconda prova, la nuova “Campofelice-Collesano“. Nel percorso che porta la gara verso le montagne di Polizzi Generosa, nella terza prova “Scillato-Polizzi” il miglior tempo è quello di Roberto Daprà. Il giovane talento del CIAR si conferma fin da subito solido e regolare nei tempi, e la prima posizione nella terza prova mattutina regala punti preziosi alla coppia Daprà-Guglielmetti. La mattina di prove si conclude con la “Generosa“, il tracciato cittadino tra le curve a gomito di Polizzi Generosa. Sotto una leggera pioggia, e con scarsa visibilità a causa della nebbia, i vari piloti presentano approcci completamente diversi tra loro. Dopo una serie di passaggi conclusi intorno al 1.48, Basso si mette al comando abbassando il tempo di quasi un secondo e mezzo (1’45.635). Ottimo giro quel del numero 2, molto pulito e bilanciato nonostante la pioggia sul tracciato, e il suo crono sembra difficile da migliorare. Sembra, perché Crugnola gira sugli stessi tempi dell’avversario, ma nella serie di curve finali riesce a ottenere quel vantaggio necessario per chiudere ancora una volta davanti a tutti: 1’44.652, quasi un secondo di vantaggio sul secondo posto. La sensazione, confermata dopo la prima serie di prove, è che questi due facciano un altro sport, anche se alle loro spalle una serie di piloti si mostrano bilanciati e solidi, anche se pagano quei secondi a causa della scelta sbagliata delle gomme. Nel pomeriggio la pioggia si allontana, e in tutte le prove speciali il padrone è sempre Crugnola. Miglior tempo in tutte e quattro le prove e primo posto praticamente blindato. Tra pioggia e nebbia, la prima giornata di Targa Florio si conclude con un dominatore assoluto, ma conferma ancora una volta le insidie e le difficoltà di questa competizione e dei suoi tracciati.
TARGA FLORIO, GIORNO 2
Dopo le otto prove di venerdì, quasi tutte disputate sotto la pioggia o la nebbia, il sabato conclusivo si apre con un cambiamento radicale del meteo: l’asfalto è completamente asciutto, il sole batte forte su quasi tutto il territorio madonita e questo consente ai piloti un approccio molto più pratico e diretto. Ancora una volta nelle prime prove emerge Giandomenico Basso, che cerca di colmare i nove secondi di gap sul primo posto. Il pilota trevigiano chiude al primo posto sia “Targa 3″ che “Campofelice–Collesano 3” e rimanda qualsiasi discorso alle ultime due prove. Si attendeva una risposta feroce da parte di Crugnola, pronto a blindare la prima posizione, ma la gestione della gara del pilota varesotto è conservativa e lucida. In ogni prova rimane sempre a ridosso delle prime posizioni, e conclude la sua Targa Florio con un secondo posto nella “Generosa 3”. Con la vittoria in tasca, lo sguardo si concentra sulla lotta all’ultimo gradino del podio, dove per tutte le prove Campedelli, Avbelj, Signor e Daprà hanno regalato spettacolo. Al termine delle prove emerge Simone Campedelli, protagonista assoluto del sabato. In netta crescita già nelle ultime prove di ieri, ma questa mattina la coppia Campedelli-Canton ha condotto una serie di prove di altissimo livello: sempre in lotta per le primissime posizioni, fino al gradino più alto del podio, conquistato nelle ultime due prove. Incredibile il suo crono nella “Generosa 3”, dove Campedelli ha chiuso con quasi un secondo di vantaggio sul secondo posto (1’31.1) e si è assicurato il terzo posto nella classifica generale.

Foto: Giuseppe Costa
La Targa Florio ha confermato il proprio fascino unico, regalando una sfida serratissima non solo per il podio ma anche nelle posizioni più arretrate della top 10. Il territorio madonita ha risposto alla grande nonostante le condizioni meteo poco positive, ma ciò che rimane stabile è lo spettacolo di una competizione che abbina la storia dell’automobilismo siciliano con dei territori che non smettono di stupire per la loro bellezza.
CLASSIFICA 109ª TARGA FLORIO:
- Crugnola-Ometto (Citroen C3) in 1:03’55.2
- Basso-Granai (Skoda FABIA RS) a 11.9
- Campedelli-Canton (Skoda FABIA RS) a 14.9
- Avbelj-Andrejka (Skoda FABIA RS) a 20.9
- Daprà-Guglielmetti (Skoda FABIA RS) a 46.8
- Signor-Michi (Toyota YARIS GR) a 48.3
- Pollara-Princiotto (Skoda FABIA RS) a 1’06.3
- Andolfi-Menchini (Toyota YARIS GR) a 1’07.5
- Scattolon-Magrini (Citroen C3) a 1’26.9
- Ferrarotti-Grimaldi (Skoda FABIA RS) a 2’06.9
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