Hayao Miyazaki preoccupa i fan dopo gli Oscar: “non mi farò più vedere”

Dopo aver vinto 2 volte il premio Oscar come Miglior film d’animazione grazie al successo di Il Ragazzo e l’airone ha bissato la statuetta vinta nel 2003 per La città incantata, con l’aggiunta dell’Oscar onorario ritirato nel 2015. Quella però può essere una delle ultime apparizioni del maestro Miyazaki, non essendo stato presente alla 96° edizione degli Academy Awards.

Il motivo della non presenza di Miyazaki e dei suoi è stato svelato dal co-fondatore dello Studio Ghibli: Toshio Suzuki durante una conferenza stampa a Tokyo, nella quale si è molto parlato della reazione del regista alla proclamazione degli Oscar e dei motivi che lo hanno spinto a non partecipare.

Qual’è quindi il vero motivo? Imbarazzo e vergogna. Suzuki ha infatti spiegato che il principale problema del regista è stato il passo indietro dall’annunciato ritiro dopo Si alza il vento, nel 2013, dichiarando “È molto brutto da dire, ma sapeva di voler fare un altro film – ha svelato il produttore – Quando dice ‘Non mi farò più vedere al mondo‘ penso sia davvero quello che sente. Non vuole ripetere quella follia di doversi spiegare e poi mentire. Quindi gestisco io ora la parte di relazioni pubbliche“.

Incredibilmente, il maestro di 83 anni che ha creato nel corso della sua carriera numerose opere d’animazione cinematografiche maestose tra cui l’ultimo film, conquistando il pubblico e la critica, si vergogna di aver fatto ritorno in regia dopo aver annunciato il pensionamento. Tuttavia Suzuki ha aggiunto che la notizia dell’Oscar non ha lasciato indifferente il maestro: “Da bravo ragazzo giapponese, non voleva mostrare la sua faccia contenta, ma stava sorridendo. Era molto felice. Tutti lo siamo. Era entusiasta. Ha cercato di non mostrarlo, dicendo che non gli importava, ma ho la sensazione che lo volesse molto“.

Suzuki ci riporta un altra notizia importante, dicendo che il maestro sta già lavorando alla sua prossima opera e non annuncerà più il suo ritiro, notizia che riempie i fan di gioia.