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Università di Bologna, Rettore censura studentesse perché pro Palestina

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Foto: Instagram @giovanipalestinesigenova

È ormai evidente a tutti la pozione dell’Italia nei confronti dei palestinesi. Numerose istituzioni hanno condannato o censurato chiunque manifestasse solidarietà o esprimesse dubbi sulle decisioni e le parole del governo riguardo al genocidio in corso.

Durante l’inaugurazione dell’anno accademico all’Università di Bologna, un gruppo di studentesse ha cercato di esprimere solidarietà alle palestinesi e criticare la leadership dell’istituzione per il presunto coinvolgimento in ciò che definiscono “filiera della morte e Israele”. Tuttavia, il rettore Molari ha interrotto il loro intervento, rimuovendo il microfono e citando un presunto mancato rispetto degli accordi sul tempo di intervento.

L’episodio ha causato tensioni e ha portato il corteo studentesco a spostarsi altrove per continuare la protesta e organizzare un’inaugurazione alternativa.

L’accaduto fa molto riflettere sul diritto alla libertà di espressione, soprattutto all’interno dell’ambito accademico, laddove a quanto pare essere a supporto dei palestinesi viene equiparato al terrorismo.

 

 

 

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