Attualità
L’eclissi solare dell’otto aprile: uno spettacolo celeste o una catastrofe?
Il prossimo lunedì, secondo alcuni content creator, si prevede un evento unico nel suo genere.
L’eclissi solare totale in programma per l’8 aprile potrebbe non solo offrire uno spettacolo incredibile per milioni di appassionati, ma anche innescare un evento catastrofico e senza precedenti. Questa prospettiva è stata sollevata da alcuni influencer di TikTok e YouTube.
Secondo alcuni segnali, potrebbero verificarsi eventi significativi che potrebbero avere un impatto sul futuro del nostro pianeta. C’è addirittura chi suggerisce che potremmo essere di fronte a un punto di svolta irreversibile per il nostro mondo così com’è ora. Secondo alcuni tiktokers e youtubers, l’eclissi solare dovrebbe attraversare diverse città chiamate “Ninive” negli Stati Uniti e in Canada. Tuttavia, c’è disaccordo su quanti centri abitati con quel nome saranno coinvolti, con alcune fonti che indicano sei, sette o addirittura otto città diverse. Ninive è stata la città in cui si è verificata un’eclissi solare durante l’arrivo del profeta Giona, un episodio biblico che alcuni studiosi collocano nell’VIII secolo a.C.
Alcuni utenti online hanno contestato le affermazioni dei content creator sostenendo che solo due città chiamate Ninive, una nell’Ohio e l’altra nell’Indiana, saranno interessate dall’eclissi solare del 8 aprile. Ciò che è certo è che il fenomeno astronomico sarà visibile solo in determinate aree dell’America settentrionale, comprese parti del Messico, degli Stati Uniti centrali e occidentali e una piccola parte del Canada.
L’esperto biblico Dan McClellan ha dichiarato in un video sui social network: “Chiunque affermi che queste città si trovano lungo il percorso dell’eclissi solare totale sta sbagliando la loro posizione o ha manipolato le informazioni sul percorso dell’eclissi”.
Oltre all’aspetto astronomico, c’è speculazione su possibili conseguenze elettromagnetiche che potrebbero influenzare i sistemi elettrici, causando problemi e blackout. Un segnale citato da alcuni è rappresentato dai problemi alle reti telefoniche nelle zone in cui sarà visibile l’eclissi solare dell’8 aprile. Tuttavia, c’è chi ha suggerito che il problema potrebbe essere causato dal grande afflusso di turisti nelle ultime ore.
Attualità
Lezioni interrotte al primo liceo occupato a Roma: “Blocchiamo tutto per la Flotilla”
I giovani studenti del liceo Rossellini di Roma, dimostrano alla capitale l’importanza di attuare manifestazioni più invasive anche all’interno delle scuole: “Rispondiamo all’appello dopo l’attacco’” Il movimento Osa: “È solo l’inizio”.
“Dalle piazze alle scuole, blocchiamo tutto” è questa la frase che si legge da uno striscione calato dall’alto affiancato da un disegno della bandiera palestinese, ad attuarlo è stato il primo liceo occupato a Roma, come reazione all’attacco subito dalle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla.
Ad appoggiare i giovani studenti, si è unito anche il movimento Osa, dicendo: “Oggi 24 settembre, dopo che la Global Sumud Flottilia è stata attaccata, noi studenti del Rossellini occupiamo la nostra scuola, rispondendo all’appello lanciato dagli universitari di Cambiare Rotta da Lettere occupata, dopo il grandissimo sciopero di lunedì 22 settembre che ha visto a Roma scendere in piazza 200.000 persone e in tutta Italia un milione. Anche noi studenti dei licei partecipiamo al blocco“.
Il collettivo ha occupato la succursale del liceo della zona Ostiense, proprio in sostegno della Global Sumud Flotilla e alla popolazione di Gaza per “continuare la mobilitazione al fianco degli operai, dei lavoratori e degli occupanti“.
LA VOCE DEGLI STUDENTI
Oltre agli striscioni e all’occupazione, gli studenti hanno dichiarato anche delle promesse come: “Dopo gli attacchi di stanotte, le scuole occupano. Apre le danze il Rossellini di Roma ma la protesta è solo all’inizio“, terminando il discorso dopo la fine delle lezioni, davanti il liceo romano Cavour, con una frase per incentivare le altre scuole italiane prendendoli come modello: “Tutti come il Rossellini!“.
Nel frattempo i giovani di Sinistra Italiana e di Cambiare rotta si vedranno nel primo pomeriggio di mercoledì alla Sapienza per decidere come proseguire le azioni di protesta dopo l’attacco della Flotilla. Difatti gli studenti di Cambiare rotta stanno interrompendo le lezioni in alcune facoltà degli atenei romani per raccontare ai loro coetanei, attraverso dei megafoni, quanto avvenuto stanotte agli equipaggi della Flotilla. Hanno poi indetto una assemblea a Scienze politiche alla Sapienza per venerdì alle ore 16, dicendo in merito: “Vogliamo occupare tutte le scuole e le università di Roma e del paese“.
Attualità
Greta Thunberg e la Global Sumud: nave colpita da drone in Tunisia -Video
Dal ronzio al boato: così gli attivisti hanno vissuto l’attacco in piena notte.
Nella notte tra lunedì e martedì la Global Sumud Flotilla, la missione di attivisti diretta verso Gaza, ha vissuto momenti di panico: una delle navi pricipali, la Family Boat con a bordo anche Greta Thunberg, sarebbe stata colpita da un drone militare al largo delle coste tunisine.
Chi era di guardia ha raccontato di aver sentito un ronzio, poi un’esplosione e subito le grida: “Al fuoco, al fuoco!”.
L’equipaggio si è svegliato di corsa e ha cercato di mettersi in salvo. Oltre a Greta, sulla nave c’erano anche Yasemin Acar e Thiago Avila, figure chiave nell’organizzazione della Flotilla.
L’azione fa parte di una protesta internazionale e partecipata contro l’invasione israeliana a Gaza. La delegazione stava navigando vicino al porto tunisino di Sidi Bou Said quando è avvenuto l’attacco.
Le autorità tunisine però smentiscono: secondo Houcem Eddine Jebabli, portavoce della guardia nazionale, nell’area non c’erano droni. Per lui il fuoco potrebbe essere stato causato semplicemente da “delle sigarette”.
Attualità
La Global Sumud Flotilla e il tentativo di aprire un corridoio via mare per Gaza
Immagina tante piccole barche, cariche di cibo e medicine, che partono da diversi porti del Mediterraneo per andare a Gaza con un doppio scopo…
La Global Sumud Flotilla è un’iniziativa civile (per cui 26 mila persone hanno fatto richiesta) completamente legale che riunisce decine di imbarcazioni protette dal diritto marittimo da 44 paesi (tra cui l’Italia)
L’obbiettivo è rompere il blocco imposto da Israele sulla striscia di Gaza e poter cosi portare aiuti concreti alle persone in difficoltà.
Non a caso il nome “Sumud” significa resistenza, perseveranza, resilienza in arabo, e simboleggia la volontà di non arrendersi di fronte all’ingiustizia.
La seconda partenza fissata dopo quella del 31 Agosto (da Genova – Barcellona), era prevista oggi, 4 settembre, con il resto delle barche con partenza prevista da Tunisia, Grecia e Sicilia; tuttavia, è stato poi reso noto che quella da Tunisi è stata posticipata al 7 settembre, a causa dei ritardi accumulati e delle difficili condizioni meteo.
Giorgia Meloni, in proposito, ha affermato che saranno adattate tutte le misure di tutela e sicurezza per poter così garantire il buon esito dell’operazione.


