Attualità
Gli Stati Uniti reprimono le proteste nei campus: fucili e taser contro gli studenti

Le manifestazioni degli studenti nelle università americane contro il supporto militare degli Stati Uniti a Israele e la crisi umanitaria a Gaza continuano senza interruzione, mentre aumentano le dispute e gli scontri accesi tra le forze dell’ordine e i manifestanti.
La serie di proteste e sit-in, che ha avuto il suo inizio principale alla Columbia University di New York – dove la scorsa settimana si sono verificati arresti di massa – si è rapidamente diffusa anche in altre istituzioni, come l’Università Emory di Atlanta, dove le forze dell’ordine hanno utilizzato taser e gas lacrimogeni contro gli studenti, e l’Università del Texas ad Austin, dove la polizia in tenuta antisommossa e a cavallo ha represso le manifestazioni, coinvolgendo infine anche le università di Los Angeles, Boston, Harvard e New Haven. Complessivamente, durante il corso di una settimana, sono stati registrati circa 550 arresti nelle principali istituzioni accademiche degli Stati Uniti, con molti esponenti universitari che hanno cooperato strettamente con le forze dell’ordine per sopprimere le proteste fin dal loro inizio.
Nell’Emory University, dopo che i manifestanti hanno cominciato a stabilire un campo tendato nel campus di Atlanta, per protestare, proprio come la Columbia e altre università, le autorità hanno arrestato 28 persone.

Foto: Avvenire
I video degli scontri, che sono stati diffusi in rete nelle ultime ore, hanno documentato le azioni della polizia, che ha utilizzato pistole a impulsi e spray al peperoncino e ha sparato proiettili di pepe. In mezzo alle manifestazioni, le autorità hanno anche fatto arrestare alcuni docenti. Tra loro c’era Noelle McAfee, a capo del Dipartimento di Filosofia dell’Emory, che ha ricevuto manifestazioni di solidarietà da parte di migliaia di colleghi negli Stati Uniti e nel resto del mondo. Inoltre, c’era la professoressa di economia Caroline Fohlin, che, dopo aver domandato ai poliziotti “cosa state facendo?“ mentre comprimevano a terra gli studenti con il ginocchio sul collo, è stata a sua volta trascinata a terra e arrestata.
più di mille individui hanno partecipato a un raduno a sostegno della Palestina nel campus dell’Università del Texas ad Austin. Questo avvenimento è avvenuto dopo che, il giorno precedente, su richiesta del presidente dell’università, è stato schierato un notevole contingente di forze dell’ordine militarizzate, comprese unità a cavallo, truppe altamente armate e agenti provenienti dai dipartimenti di polizia di Austin e dell’Università del Texas, nel tentativo di sopprimere le proteste degli studenti.
Altre universitá, come l’Emerson College di Boston e l’University of Southern California, sono state coinvolte in una serie di arresti, con un totale di quasi 200 individui fermati.
Attualità
Esame di stato nel 2025: ecco i temi più probabili per la prima prova

Il 2025 si presenta come un anno cruciale non solo per i maturandi, ma anche per tutta l’umanità…
In questo contesto, i giovani che si preparano alla maturità sono chiamati a riflettere sui grandi temi dell’attualità, oltre che a immaginare soluzioni per un futuro più sostenibile e più equo.
• Intelligenza artificiale e lavoro del futuro
La recente diffusione di strumenti come ChatGPT, sistemi di automazione e robotica ha sollevato interrogativi etici e pratici: quali professioni saranno sostituite? Come si può garantire un uso responsabile di queste tecnologie? L’istruzione, in questo scenario, ha un ruolo centrale nel formare cittadini consapevoli, capaci di usare l’innovazione senza esserne schiavi, motivo per cui, c’è un’alta percentuale di possibilità che i ragazzi quest’anno siano invitati a riflettere su questo tema, in occasione dell’esame di stato.
• Cambiamento climatico
Poichè le nuove generazioni, devono essere ascoltate, il loro futuro è in gioco.
• Parità di genere e inclusione sociale
In un mondo ancora segnato da disuguaglianze, il tema della parità di genere e della lotta contro ogni forma di discriminazione rimane centrale. Nonostante i progressi, persistono barriere culturali e sociali che limitano le opportunità di donne, persone LGBTQ+ e minoranze etniche. Educare alla diversità, promuovere l’uguaglianza nei luoghi di lavoro e nella scuola, è una sfida ancora aperta e attualissima.
• Educazione e salute mentale
Infine, gli eventi degli ultimi anni (come la pandemia) hanno lasciato un’eredità invisibile ma profonda: l’aumento dei disagi psicologici tra adolescenti e giovani adulti; tema considerato di estrema importanza per la nostra generazione.
Molte scuole stanno cercando di rafforzare l’educazione emotiva e il supporto psicologico; non c’è dunque da sorprendersi se si cerchi di capire anche il punto di vista dei ragazzi a riguardo.
Attualità
Guerra in Medio Oriente, l’annuncio dagli USA: “A breve nuovo accordo con Israele e Hamas”

Buone notizie sulla guerra in Medio Oriente, arrivano conferme da parte dell’inviato degli USA, Steve Witkoff, su una possibile tregua sulla Striscia di Gaza.

In foto, Steve Witkoff Foto: Reuters
Fonti di Al Arabiya confermano che Hamas e Israele abbiano concordato la tregua a Gaza di 60 giorni con conseguente rilascio delle vittime e degli ostaggi, notizia però smentita prontamente da fonti israeliane.
LE PAROLE DI WITKOFF E HAMAS
“Siamo sul punto di inviare un nuovo accordo preliminare che, si spera, verrà consegnato più tardi oggi. Il presidente lo esaminerà e ho ottime sensazioni che si arrivi a una risoluzione a lungo termine“: queste le parole dello stesso Witkoff (mercoledì sera) dopo l’ultima visita nella Striscia, preda di nuovi incidenti nei centri di distribuzione dove, le forze israeliane avrebbero aperto il fuoco sulla folla causando un morto e 48 feriti.
A conferma di questa tesi, arrivano anche le parole da parte di Hamas: “Abbiamo raggiunto con l’inviato USA un’intesa di principio per un cessate il fuoco permanente“.
LA CONFERMA DI NETANYAHU
Nonostante la paura che gli americani possano offrire garanzie ad Hamas e imporre la fine della guerra senza soddisfare tutte le condizioni, anche Benjamin Netanyahu ha confermato la tregua: “Israele accetta la nuova proposta Witkoff“.
Non sono mancate le divergenze del Premier con la stampa, dove, a Tel Aviv, avrebbe dichiarato: “Se mi affido a un giornalista, che sia televisivo o della carta stampata, di solito mi fa a pezzi. Io ho un metodo diverso: faccio il mio servizio quotidiano, senza parlare con i giornalisti“.
L’INTERVENTO DEGLI USA
A distendere la situazione ci ha pensato Donald Trump, alla cerimonia di giuramento di Fox Jeanine Ferris Pirro come procuratrice della capitale: “non sono frustrato dal comportamento di Netanyahu, stiamo gestendo la situazione a Gaza e stiamo dando cibo alla gente della Striscia“.
Inoltre, nella serata di ieri, la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha affermato: “Israele ha approvato questa proposta prima che venisse inviata ad Hamas, posso anche confermare che le discussioni stanno continuando e speriamo che venga instaurato un cessate il fuoco a Gaza, cosi da poter riportare a casa tutti gli ostaggi“.
Intanto, la protesta da parte dell’Unione Europea continua con un nuovo tweet su X della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen: “Abbiamo discusso dell’intollerabile crisi umanitaria a Gaza. Gli aiuti umanitari devono poter raggiungere chi ne ha bisogno, immediatamente e su larga scala“.
Attualità
33 anni dalla strage di Capaci, data che nessuno dimenticherà mai

Sono trascorsi 33 anni da quel tragico girono, il 23 maggio 1992, quando violenza della mafia tolse la vita del giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e dei tre agenti di scorta quel giorno: Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.
STRAGE INDELEBILE
Tutti ricordano quella data, indelebile dalla memoria personale e collettiva, la strage accaduta a Capaci il 23 maggio 1992. Precisamente alle 17:58 sull’autostrada A29, nei pressi di Capaci, l’esplosione dei 500 chili di tritolo preparata dall’artefice Pietro Rampulla e messa sotto un tunnel, fa volare l’auto di Giovanni Falcone causando la morte non solo del magistrato ma anche di sua moglie Francesca Morvillo e i suoi agenti di scorta, squarciando il silenzio e lasciando una ferita profonda nella storia dell’Italia.
PER NON DIMENTICARE
Anche quest’anno a Palermo sono stati organizzati diversi incontri che vedono protagoniste le scuole di tutta la regione, integrando anche laboratori, disegni e attività commemorative, con il tradizionale minuto di silenzio delle 17:58, accompagnato dal silenzio anche della Polizia di Stato.
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