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B-Focus, il punto sulla Serie B: Rimonta play-off del Cosenza, Parma promosso in Serie A

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Foto: X U.S. Catanzaro 1929/ X Parma Calcio 1913/ sampdoria.it/ ilcosenza.it

Il punto sulla Serie B, giornata per giornata. A due giornate dal termine della regular season, arriva la prima promozione in Serie A, le prime salvezze matematiche e si entra nel vivo della lotta per la salvezza, con tante squadre racchiuse in pochi punti.

Arriva nel pomeriggio del San Nicola il tanto atteso epilogo per il Parma. Contro il Bari i ducali pareggiano 1-1 (in gol Bonny per il Parma) e sono matematicamente promossi in Serie A. Una stagione strepitosa quella dei ragazzi di Pecchia, che hanno azzannato agonisticamente il campionato nel girone d’andata, per poi controllare e gestire il vantaggio nella seconda parte di stagione.

A un passo dalla promozione anche il Como. La squadra del duo Roberts-Fabregas vince nel finale in casa contro il Cittadella e adesso la A è veramente a un passo. La gara del Sinigaglia è tirata e nervosa, con i lariani che vanno in svantaggio grazie alla rete di Pittarello, entrato dalla panchina. Nel finale viene fuori tutta la qualità della rosa del Como e Verdi riacciuffa il pareggio. Nel finale c’è ancora spazio per il gol da tre punti, siglato da Goldaniga. Vittoria che avvicina il Como alla Serie A, a cui basta una vittoria nel prossimo match contro il Modena, complice la sconfitta del Venezia nel campo del Catanzaro.

Partita intensa, spettacolare, quella del Ceravolo, dove i giallorossi vanno in vantaggio con il secondo gol consecutivo di Pontisso. Prima dell’interruzione della gara, a causa del maltempo che si è abbattuto sul capoluogo calabrese, il Venezia pareggia con il gol di Idzes. Alla ripresa, nel secondo tempo, il Venezia completa la rimonta con la doppietta di Idzes. Poi il centrale arancioneroverde Zverko viene espulso e il Catanzaro riaccende la miccia. Punizione di Vandeputte e stacco perfetto di Iemmello. Nel finale il protagonista è ancora Idzes, questa volta però in negativo poiché il centrale commette fallo su Donnarumma, e dal dischetto Iemmello regala la vittoria ai ragazzi della banda Vivarini, ancora il lotta per il quarto posto.

Quarta posizione occupata dalla Cremonese che torna a vincere dopo due sconfitte consecutive. Allo Zini la gara contro il Pisa viene decisa dagli uomini d’esperienza. Apre le danze il rigore di Daniel Ciofani, poi il Pisa la riprende grazie al gol di D’Alessandro, dopo un errore in fase di impostazione della difesa grigiorossa. La rete del definitivo vantaggio è di Coda, grazie a un arcobaleno disegnato dal n.90 su punizione.

Dopo il k.o contro la Reggiana, il Palermo cade anche contro lo Spezia per 1-0. La rete decisiva porta la firma di Di Serio, grazie a un retropassaggio sbagliato da parte di Lund, che ha spianato la strada all’ex attaccante dell’Atalanta U23. Ancora a secco di vittorie Mignani dal suo arrivo in Sicilia, con i rosanero che sono chiamati a blindare la sesta posizione in vista dei play-off. Si avvicina ai rosanero la Sampdoria di Pirlo che soffre ma vince di misura a Lecco grazie al gol di Manuel De Luca, al decimo gol in campionato. Tre punti che permettono ai blucerchiati di sorpassare nuovamente il Brescia, che non va oltre il pareggio nel derby lombardo contro la Feralpisalò. Nel neutro di Piacenza il Brescia va in vantaggio con il colpo di testa di Bisoli, per poi subire la rimonta della Feralpi, sotto i colpi di Dubickas e La Mantia. Prima dell’intervallo è ancora Bisoli a gonfiare la rete, per il definitivo 2-2 che condanna, in via ufficiosa, alla retrocessione i Leoni del Garda. 

Bagarre a ridosso della zona play-off, con ben cinque squadre rinchiuse in due punti. Il rigore di Cedric Gondo consegna la salvezza matematica alla Reggiana, nel derby emiliano contro il Modena. La squadra di Nesta sembrava in caduta libera ma con due vittorie consecutive ha blindato la salvezza, cosi come il Cosenza. In meno di un mese la squadra di Viali è riuscita a uscire dalla zona play-out e la vittoria di Ascoli, 1-0 grazie al solito Tutino, spedisce i lupi a soli tre punti dall’ultima piazzola dei play-off.

Nona posizione per il Sudtirol che vince in casa contro la Ternana nel match più folle di questa giornata di B. Al Druso i padroni di casa vanno in vantaggio grazie all’incornata di Odogwu, su cross di Tait, poi abbassano la guardia e la Ternana ne approfitta per  colpire ben due volte. Prima il pase de la muerte di Casasola per l’inserimento vincente di Gaston Pereiro, e dieci minuti dopo con un altro assist di Casasola per il colpo di testa di Luperini. Nella secondo tempo il Sudtirol rientra in campo con un piglio diverso e rimettono in equilibrio la gara con il mancino all’incrocio di Casiraghi. Dopo il pari la Ternana rimane in dieci uomini, a causa dell’espulsione di Boloca, ma riesce a mettere nuovamente il muso avanti grazie al gol del 2-3 siglato da Luperini, servito ancora una volta da Casasola (al terzo assist in 65 minuti). Nel finale il Sudtirol però ribalta nuovamente tutto, prima con il rigore di Casiraghi (11/11 dal dischetto in questa B) e infine con il gol di El Kaouakibi. 

Sconfitta che compatta ancora di più la zona play-out dove Ternana, Ascoli e Bari si giocano tutto in queste ultime due gare. Con tutte e tre le squadre a 37 punti in classifica, ogni dettaglio diventa fondamentale per evitare la retrocessione matematica in Serie C. Il super gol di capitan Di Cesare ha permesso al Bari di rientrare in piena corsa per lo spareggio, con i biancorossi che sono chiamati a invertire la rotta in queste ultime due giornate.

Tutti i risultati della 36ª giornata:

  • Cremonese-Pisa 2-1
  • Ascoli-Cosenza 0-1
  • Catanzaro-Venezia 3-2
  • Como-Cittadella 2-1
  • Spezia-Palermo 1-0
  • Sudtirol-Ternana 4-3
  • Bari-Parma 1-1
  • Feralpisalò-Brescia 2-2
  • Lecco-Sampdoria 0-1
  • Reggiana-Modena 1-0

Classe 2005. Studente in Scienze della Comunicazione all’Università degli Studi di Palermo. Aspirante giornalista sportivo e grande appassionato di calcio.

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Un capolavoro di Zaccagni ci fa chiudere al secondo posto. Sarà Italia-Svizzera agli ottavi

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Dopo la sconfitta contro la Spagna, l’Italia soffre e va in difficoltà contro la Croazia. La rete all’ultimo respiro di Zaccagni permette agli azzurri di chiudere al secondo posto, a quota 4 punti. Beffa per la nazionale di Dalic, che chiude al terzo posto a quota 2 punti, ufficiosamente fuori da Euro2024.

Nonostante i tre cambi dopo la sconfitta contro la Spagna, nei primi minuti il possesso palla è controllato esclusivamente dalla Croazia, che si affaccia dalle parti di Donnarumma dopo meno di cinque minuti, con un tiro all’incrocio da parte di Sucic respinto in maniera prodigiosa dal capitano azzurro. Dopo lo spavento iniziale il gioco dell’Italia comincia a svilupparsi con un pizzico di lucidità in più, ma sempre sterile nei confronti di una Croazia ben messa in campo e battagliera fin dai primi minuti. La prima occasione degli azzurri arriva al 17′ con un cross di Calafiori verso Retegui che conclude verso la porta, conclusione sporcata da Gvardiol. Al 26′ Raspadori riceve palla al limite, serve Barella che decide di crossare sul secondo palo dove Bastoni calcia di testa a botta sicura, provvidenziale Livakovic in tuffo. Verso la fine del primo tempo ci provano i due numeri 10, Modric e Pellegrini, ma le loro conclusioni terminano alte sopra la traversa, ponendo fine a una prima frazione equilibrata che momentaneamente qualifica gli azzurri agli ottavi.

Al rientro dagli spogliatoi i due allenatori decidono di cambiare qualcosa, con Spalletti che inserisce Frattesi al posto di Pellegrini, e Dalic che aggiunge peso all’attacco con l’ingresso di Budimir. Al 51′ l’episodio che sblocca la gara: conclusione a giro di Kramaric, deviata con la mano da Frattesi. Dopo un check del VAR il direttore di gara Makkelie assegna il calcio di rigore alla Croazia. Dal dischetto si presenta Luka Modric che apre il destro ma Donnarumma indovina l’angolo e respinge il penalty. Il pareggio resiste soltanto trenta secondi, perché lo stesso Modric si getta sulla palla vagante (dopo un altro miracolo di Donnarumma su Budimir) e porta in vantaggio la Croazia, diventando il marcatore più anziano della storia degli europei. Dopo la rete del fuoriclasse croato, Spalletti tenta il tutto per tutto schierando Chiesa, Fagioli, Scamacca e Zaccagni ma per gran parte della ripresa la Croazia non corre nessun rischio, giocando con più lucidità e verve agonistica, per una vittoria che indirizzerebbe la squadra di Dalic agli ottavi di finale contro la Svizzera. Nel finale la Croazia si barrica nella propria metà campo, concedendo il possesso palla -sterile- all’Italia. Quando tutto sembrava finito, all’ultimo respiro Calafiori si getta in avanti, anticipa il contrasto di Pongracic e allarga per Zaccagni che apre il piatto e insacca il pallone all’incrocio dei pali, regalando il secondo posto agli azzurri.

Pareggio che sa di vittoria per gli azzurri, autori di un’altra prestazione incolore contro una buona Croazia. Il capolavoro di Zaccagni permette all’Italia di chiudere al secondo posto, con annessa qualificazione agli ottavi di finale dove affronteremo la Svizzera. La rete del pareggio è frutto dell’intraprendenza di Calafiori e della qualità di Zaccagni, che permettono al viaggio azzurro di aggiungere una nuova tappa.

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Una brutta Italia cade a Gelsenkirchen. L’autogol di Calafiori spedisce la Spagna agli ottavi

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Dominio spagnolo alla Veltins Arena di Gelsenkirchen. Dopo la vittoria di sabato contro l’Albania, gli azzurri vengono dominati e sconfitti dalla Spagna, che conquista meritatamente l’accesso agli ottavi di finale. All’Italia basta un pari per qualificarsi agli ottavi.

In avvio la Spagna prova a pungere subito, e il primo squillo è proprio della Roja con il cross di Nico Williams per la testa di Pedri, strepitoso Donnarumma che in tuffo spedisce la sfera in calcio d’angolo. Il pressing acceso e furente della Spagna mette in difficoltà la squadra di Spalletti, specialmente nella fascia sinistra dove Nico Williams è scattante già dalle prime battute. Al 10′ è ancora l’ala dell’Athletic Bilbao a spaventare gli azzurri, con un colpo di testa da pochi passi che termina di poco a lato. Nonostante qualche trama di gioco interessante, l’Italia rimane in balia del possesso e dell’aggressività degli spagnoli che intorno al ventesimo costruiscono altre due occasioni con Morata, chiuso in uscita da Donnarumma, e una con Fabian Ruiz, altra risposta strepitosa dell’estremo difensore azzurro. Nel finale della prima frazione il ritmo si abbassa leggermente, con l’Italia che prova timidamente ad affacciarsi dalle parti di Unai Simon, ma l’unica conclusione della prima frazione azzurra, di Chiesa, termina in curva.

Nella ripresa Spalletti cambia radicalmente il suo undici titolare, con gli ingressi di Cristante e Cambiaso al posto di Frattesi e Jorginho.  Sulla falsa riga del primo tempo, la Spagna continua a mantenere il controllo del pallone e del gioco, con l’Italia in costante difficoltà nel possesso e nelle uscite. La prima occasione del secondo tempo è di Pedri, servito dal pase de la muerte di Cucurella, che non riesce a indirizzare il pallone verso la porta. La pressione rimane invariata e al 54′ la Spagna trova il meritato vantaggio: Morata spizza di testa un cross di Nico Williams, Donnarumma sporca il pallone che carambola addosso a Calafiori e termina in fondo alla rete. La Roja continua a spingere incessantemente e sfiora il raddoppio con la conclusione a giro di Lamine Yamal, a pochi centimetri dall’incrocio dei pali. L’egemonia spagnola non si placa e al 70′ Nico Williams disegna un arcobaleno a giro che -per fortuna dell’Italia- si spegne sulla traversa. La girandola di cambi del c.t iberico De La Fuente rallenta i ritmi della gara, con l’Italia che continua ad arrancare senza riuscire a perforare la difesa gialla. Nel finale la Spagna sfiora due volte il vantaggio con due conclusioni di Ayozé Perez, entrambe respinte da un sontuoso Donnarumma, migliore in campo degli azzurri.

Partita a senso unico, con la Spagna che si conquista con ampio merito l’accesso agli ottavi di finale. Con la certezza del primo posto, la partita contro l’Albania diventa una formalità per i ragazzi di De La Fuente. Sconfitta pesante per gli azzurri, i costante confusione contro il possesso e il pressing spagnolo. Prestazione fenomenale di Donnarumma, autore di numerose parate che ha evitato alla squadra di Spalletti un passivo peggiore. Lunedì a Lipsia contro la Croazia l’Italia è chiamata a una reazione d’orgoglio. Basta un pareggio per conquistare il pass per gli ottavi di finale.

Nelle altre partite di questa seconda giornata di Euro2024, la Slovenia sfiora i tre punti contro la Serbia, in vantaggio grazie alla rete del terzino Karničnik. Nel finale il pareggio di testa del milanista Jovic. Nello stesso girone, l’Inghilterra continua a non convincere, non riuscendo a sfondare contro una coraggiosa Danimarca. 1-1 con le reti di Kane nel primo tempo e il pareggio danese firmato dall’ex Lecce Hjulmand.

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Esordio positivo per la Francia, battuta 1 a 0 l’Austria

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La Francia debutta con una vittoria ad Euro2024, alla Düsseldorf Arena basta l’autorete di Wober per regalare i tre punti ai francesi.

La nazionale francese si affaccia per la prima volta alla porta austriaca all’ottavo minuto di gioco, ovviamente com Mbappé. Il numero dieci francese lanciato da Theo Hernandez calcia verso la porta ma trova un’ottima risposta di Pentz. Nella prima mezz’ora regna l’equilibrio, con fiammate improvvise da entrambi i fronti. L’Austria riesce a prendere diverse volte iniziative offensive sfiora il vantaggio, negato per millimetri al 35′, nell’ azione successiva la Francia trova inaspettatamente la rete che sblocca il match grazie alla deviazione sfortunata di Wober sul cross di Mbappè. Il primo tempo vede i francesi in vantaggio con un’Austria ferita ma non ancora sconfitta.

Alla ripresa la Francia mette alle strette gli austriaci conducendo all’errore. Al 55‘ Mbappé divora il gol del raddoppio calciando al lato a tu per tu con l’estremo difensore. Il ct Rangnick prova ad invertire la rotta effettuando tre cambi in una volta. Non si concretizza l’asse Theo Hernandez – Griezmann, il milanista con una sgasata dalla sinistra mette in mezzo un pallone teso pericolosissimo, ma Griezmann in scivolata non riesce a spedirlo in fondo alla rete. Sul finale la Francia gestisce il vantaggio impedendo agli austriaci di avvicinarsi alla porta difesa da Maignan.

Il successo francese porta gli uomini di Deschamps a pari punti con l’Olanda, mentre Polonia e Austria rimangono a secco.

Nei match di oggi non mancano sorprese, la Romania si è imposta per 3 a 0 sull’Ucraina grazie all’eurogol di Stanciu e le reti di Marin e Dragus a chiudere i giochi. Mentre il Belgio è crollato per 1-0 contro la Slovacchia, l’errore decisivo di Doku ha scaturito la rete di Schranz, mettendo subito in salita il cammino per i suoi.

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