Attualità
Elezioni francesi: sconfitta a sorpresa di Le Pen
Sorprendente battuta d’arresto per l’estrema destra francese , con il partito di Jordan Bardella e Marine le Pen “Rassemblement National“, che non è riuscito ad ottenere la maggioranza assoluta, ottenendo 143 seggi, e classificandosi dietro a Macron e alla coalizione di sinistra.
CHI HA VINTO LE ELEZIONI?
Il secondo turno delle elezioni legislative francesi sono state vinte dal “Nouveau Front Populaire“, la coalizione composta da Socialisti, Verdi, Comunisti, e dal partito di sinistra France Unsoumise di Jean-Luc Melenchon.
Tale coalizione è stata formata con l’obbiettivo strategico di fermare l’avanzata nazionalista.
L’alleanza progressista è riuscita a conquistare oltre 180 seggi, tuttavia non hanno raggiunto la maggioranza dei legislatori, per presiedere l’assemblea nazionale .
IL RISULTATO DI MACRON
Il presidente Emmanuel Macron, con la coalizione di centro Ensemble, è arrivato secondo dietro il” NFP“.
Macron ha ottenuto 166 seggi , è evidente che si è verificato un graduale calo tenendo conto delle ultime elezioni del 2022, ma dopo la dèbacle delle europee e del primo turno delle legislative, si è trattato di un risultato per nulla scontato, nonostante la sua deludente gestione politica.
LA REAZIONE DEL POPOLO FRANCESE
La maggioranza del popolo francese è riuscito a dire no all’estremismo e al nazionalismo di destra, facendo trionfare la coalizione progressista di cui fa parte Jean-Luc Mèlenchon.
Simbolica è stata la manifestazione di Parigi, a Piazza della Repubblica, in cui nel momento della comunicazione dell’esito elettorale, la Francia anti-fascista e multietnica ha festeggiato , esponendo dei cartelli pro-Palestina, e facendo capire che la destra si può battere solo con una forte cooperazione, dunque un messaggio che deve passare alla sinistra italiana, se in futuro vuole governare il Paese.
Attualità
Ricostruire e conservare i ricordi con l’intelligenza artificiale
Dai centri di ricerca a Barcellona a Berkley, in California, fino a Kyoto, Giappone, la tecnologia dell’intelligenza artificiale viene impiegata per ricreare i ricordi.
Un esempio è il Public Office of Synthetic Memories situato presso Disseny Hub Barcelona, un progetto sviluppato da Domestic Data Streamers in collaborazione con l’amministrazione spagnola e la BIT Habitat Foundation.
Il centro si propone di utilizzare l’IA per dare forma visiva ai ricordi delle persone che stanno perdendo la memoria a breve o lungo termine. Questi sono i ricordi personali e intimi dei soggetti coinvolti non registrati precedentemente e rischiano di andare persi.
COME FUNZIONA?
Il procedimento avviene attraverso due fasi principali:
- Raccogliere le testimonianze: Le persone interessate a ricostruire un determinato ricordo vengono intervistate approfonditamente riguardo a quell’esperienza specifica che desiderano preservare nella memoria. Durante queste interviste vengono raccolti dati descrittivi e visivi basati sulle loro narrazioni.
- Creazione di memorie visualizzate: Attraverso l’utilizzo del Generative AI (GEN-AI), i dati raccolti durante le interviste vengono trasformati in immagini o video che rappresentano graficamente il ricordo parzializzato dai partecipanti. Tale processo sfrutta algoritmi sofisticati che cercano di interpretare ed esprimere dettagli rilevanti del ricordo coerentemente con ciò che è stato testimoniato.
L’AI è programmato per generare rappresentazioni visive in base a dettagli e contesti forniti, cercando di tradurre graficamente i ricordi della persona. Tale procedura non solo si propone di tutelare la memoria personale, ma anche di sviluppare un registro mnemonico che possa contribuire alla comprensione e conservazione della storia collettiva.
“Il 17 maggio 2024 – si legge sul sito del centro spagnolo – abbiamo inaugurato un ufficio di memoria pubblica, il primo nel suo genere, aperto a tutti i cittadini con il vicesindaco di Barcellona Laia Bonet. Questa struttura fungerà da centro di ricerca, archivio e ufficio per la ricostruzione della memoria visiva, invitando i cittadini a partecipare al recupero e alla ricostruzione delle loro memorie visive non documentate.”
In aggiunta al Centro di Ricerca spagnolo che impiega l’Intelligenza Artificiale per ricreare i ricordi, esistono altri importanti laboratori attivi in questo campo innovativo che fonde neuroscienza, tecnologia e AI avanzate.
Un esempio è rappresentato dal laboratorio del Dr. Jack Gallant presso l’Università di Berkeley. In collaborazione con il suo team di ricerca, il Dr. Gallant ha sviluppato modelli IA in grado di generare immagini e video basati sui segnali cerebrali umani rilevati tramite la risonanza magnetica funzionale (fMRI). Questa tecnica consente ai ricercatori di monitorare l’attività cerebrale mentre un individuo osserva contenuti visivi.
I dati raccolti mediante fMRI vengono utilizzati per addestrare algoritmi AI capaci poi di ricostruire digitalmente gli elementi visivi originali osservati dalla persona, interpretandoli direttamente dai segnali neurali registrati durante le sessioni sperimentali.
Attualità
Settimana della lingua italiana: perché è così importante
Dal 14 al 20 ottobre 2024, si terrà la XXIV edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, un evento annuale di rilevanza internazionale che mira a promuovere la lingua e la cultura italiana in ogni angolo del globo. Questa iniziativa, coordinata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con l’Accademia della Crusca, coinvolge ambasciate, consolati, istituti di cultura, scuole e università in una rete di eventi culturali, accademici e artistici.
Leggi anche: Per i ricercatori dell’USC la rotazione della Terra rallenterà di un secondo entro il 2029
Durante la settimana, sono previsti numerosi eventi nelle maggiori città del mondo, con conferenze, spettacoli teatrali, concerti, proiezioni di film e laboratori linguistici. Le iniziative coinvolgeranno anche scuole di italiano, università e accademie per promuovere lo studio della lingua soprattutto tra i giovani, e tra le manifestazioni più attese, spiccano la presentazione di nuove opere di narrativa italiana, performance teatrali in lingua, e incontri con autori, poeti e artisti.
Attualità
Per i ricercatori dell’USC la rotazione della Terra rallenterà di un secondo entro il 2029
L’esito della ricerca ancora in corso, viene continuamente arricchito con nuovi dati, attualmente pubblicati su “Nature”.
Essa conferma quanto alcuni geologi avevano sospettato: il nucleo interno della Terra, il cuore solido che si trova sotto migliaia di chilometri di crosta e mantello, ha rallentato la sua rotazione dopo decenni.
Misurando le onde sismiche, gli studiosi hanno rilevato un cambiamento minimo nella rotazione del nucleo interno, e ciò potrebbe cambiare la lunghezza dei nostri giorni di pochi frazioni di secondo.
L’ipotesi più probabile è che questa variazione sia dovuta al cambiamento climatico: è lo scioglimento dei ghiacci polari, in Groenlandia ed Antartide a rallentare la velocità di rotazione terrestre, potendo cosi causare, entro il 2029, l’introduzione del cosiddetto “secondo intercalare negativo” (cioè sembra essere previsto un secondo in meno).
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