Cronaca
Matthew Perry, caso riaperto: indagini sulle cause sospette della morte dell’attore
La notizia della morte di Matthew Perry, l’attore noto per il suo ruolo di Chandler Bing nella serie cult “Friends“, ha scosso il mondo dello spettacolo e milioni di fan in tutto il mondo.
L’attore, aveva una quantità significativa di ketamina nel suo corpo, come rivelato dall’esame del medico legale, che ha determinato che la sostanza avrebbe causato il decesso.
La polizia di Los Angeles e l’agenzia federale antidroga (DEA) hanno avviato un’inchiesta congiunta per chiarire le circostanze della tragedia. L’indagine si concentrerà principalmente su come sia riuscito a ottenere la ketamina, una sostanza nota per i suoi usi medici ma anche per il suo potenziale di abuso e dipendenza.
Le autorità intendono approfondire il processo attraverso il quale l’attore ha ottenuto una prescrizione medica per la ketamina, e soprattutto, le dosi elevate che sono state trovate nel suo corpo. Questo include esaminare il ruolo dei medici che potrebbero aver fornito la prescrizione e valutare se ci siano state violazioni delle norme legali e deontologiche.
La ketamina è utilizzata in ambito medico principalmente come anestetico e per trattare alcune forme di depressione resistente ai trattamenti convenzionali. Tuttavia, è anche una sostanza controllata a causa del suo potenziale di abuso. L’uso non supervisionato e le dosi elevate possono avere gravi conseguenze, come sembra essere accaduto nel caso di Perry.
Matthew Perry ha spesso lottato con le dipendenze durante la sua vita; si tratta di un tema che ha affrontato pubblicamente più volte, e la sua morte riaccende il dibattito sulla disponibilità e l’abuso di farmaci potentemente psicoattivi e sulla responsabilità dei professionisti della salute nel prevenire tragedie simili.
Cronaca
Il cantante Moussa Sangare arrestato dopo aver confessato l’omicidio di Sharon Verzeni
Moussa Sangare, 31 anni, di origini africane ma residente da tempo in Italia, ha confessato di aver ucciso a coltellate per strada Sharon Verzeni.
Interrogato dagli inquirenti, ha ammesso di aver agito senza un motivo specifico, dichiarando di essere stato colto da un “raptus improvviso“ che lo ha spinto a commettere l’atroce gesto.
Nonostante l’assenza di un movente apparente, le autorità stanno continuando a indagare per ricostruire esattamente cosa sia successo quella notte e cosa abbia scatenato la furia omicida di Sangare.
La figura di Moussa Sangare presenta molti lati oscuri, ma anche un passato fatto di ambizioni e sogni. Sangare aveva cercato di farsi strada nel mondo della musica, collaborando con noti rapper italiani come Izi ed Ernia.
Aveva partecipato al famoso talent show come X Factor, (anche se è stato sin da subito eliminato) sperando di poter emergere come artista.
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La confessione di Sangare, se da un lato ha fornito una risposta su chi fosse l’assassino, dall’altro ha aperto nuovi interrogativi sul perché di un gesto così violento e insensato.
Le indagini proseguono, con la speranza che ulteriori dettagli possano emergere per chiarire le circostanze di questo tragico evento.
Cronaca
Milano: caos al concerto di Calcutta all’Ippodromo Snai di San Siro
Il 19 Luglio a Milano, un imprevisto sembra aver povocato un gran disappunto nei fan di Calcutta, intenti a vederlo cantare dal vivo quella stessa sera.
Il tutto è accaduto all’Ippodromo Snai di San Siro, dove l’insufficienza degli ingressi disponibili, ha fatto sì che una coda interminabile di fan si trovasse fuori dalle transenne anche dopo l’inizio della tanto attesa esibizione.
Una notevolte quantità di spettatori, nonostante l’acquisto del biglietto è riuscita ad entrare solo a metà del concerto.
Per porre rimedio almeno in parte, sia il Live Nation che Calcutta hanno assicurato un rimborso del 50%; Inoltre l’artista si è preoccupato di riproporre le prime due canzoni cantate, anche alla fine dello show.
Il tutto, più che da Calcutta o dal pubblico, sembra essere dipeso dalla poca organizzazione generale, sicuramente migliorabile sotto molti punti di vista.
Cronaca
Tragedia a Scampia, cede ballatoio nella vela celeste: ecco i feriti e le vittime
A Scampia, simbolico e complesso quartiere di Napoli, è crollato un ballatoio nella vela celeste, provocando morti e feriti.
Secondo quanto riferito dalla Prefettura locale, si rilevano tredici feriti, sette dei quali sono bambini, di cui alcuni in gravi condizioni, e due morti.
LE VITTIME
A perdere la vita sono: Roberto Abbruzzo, 29 anni, deceduto sul colpo, e Margherita della Ragione, 35 anni, deceduta durante la notte in seguito ad un arresto cardiocircolatorio per aver subito gravi traumi.
I FERITI
Per quanto riguarda i feriti, risultano in situazioni molto critiche due dei sette bambini , trasportati all’ospedale Santobono di Napoli.
Si tratta di due bambine piccole, rispettivamente di 7 e 4 anni, a cui sono state riscontrate delle lesioni multiple del cranio, pertanto sono ricoverate in rianimazione con prognosi riservata.
LE DICHIARAZIONI DI NICOLA NARDELLA
Il presidente dell’ottava municipalità di Napoli Nicola Nardella, che ha trascorso la notte sul posto per assistere alle operazioni di soccorso, ha espresso le sue considerazioni sull’accaduto: “È stata una nottata durissima. Il bilancio è drammatico. Stiamo spostando 800 persone circa. Bisogna tenere duro“, ha poi concluso.
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