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Cronaca

“Mio figlio è stato ucciso dai bulli” le parole della madre di Leonardo dopo il suo suicidio

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Foto: La Stampa Foto: Open

La piccola comunità di Montignano, in provincia di Ancona, è sconvolta da una tragedia che ha scosso i cuori di tutti: Leonardo Calcina, un ragazzo di appena 15 anni, si è tolto la vita, lasciando dietro di sé dolore e domande senza risposta.

La vicenda ha avuto inizio, quando una discussione tra Leonardo e suo padre, agente della polizia locale, si è conclusa tragicamente. Secondo quanto ricostruito, dopo la lite, il giovane è sceso a casa, ha aperto la cassaforte che custodiva l’arma d’ordinanza del padre, l’ha presa ed è scappato via.

La sua scomparsa a quel punto ha gettato la famiglia e l’intera comunità nello sconforto, innescando subito le ricerche.

Il corpo senza vita di Leonardo è stato ritrovato in un casale di campagna, non lontano da casa.
Un’immagine straziante che ha gettato i suoi cari in un abisso di disperazione.

Gli inquirenti hanno avviato immediatamente le indagini per chiarire le dinamiche e, soprattutto, i motivi dietro a questo gesto estremo.

Uno degli elementi chiave dell’indagine è lo smartphone di Leonardo, sequestrato insieme alla pistola del padre e alla Playstation del ragazzo. Si spera che proprio da quei dispositivi emergano risposte utili a comprendere meglio il contesto in cui si trovava il giovane e cosa possa averlo spinto a un atto così estremo.

A guidare le indagini su una pista precisa è stata la madre di Leonardo, che ha dichiarato: “Mio figlio è stato ucciso dai bulli”. Parole cariche di dolore, ma anche di accusa, che gettano una luce inquietante sulla possibilità che Leonardo fosse vittima di atti di bullismo. Le sue parole hanno spinto gli investigatori a esaminare con attenzione i rapporti che il ragazzo aveva con i coetanei e le eventuali pressioni psicologiche a cui potrebbe essere stato sottoposto.

Il bullismo, piaga sociale che affligge tanti giovani, potrebbe essere stato un fattore determinante, ma al momento l’inchiesta è ancora in corso.

Classe 2004. Studentessa in Lettere all’Università degli studi di Palermo. Aspirante editor e giornalista. Appassionata di musica, vintage e letteratura.

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Cronaca

Antonia Capasso: morta a venticinque anni prima di entrare ad “Amici”

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Antonia Capasso nel 2020, dunque in pieno lockdown, aveva manifestato il suo desiderio di partecipare ad Amici. Tuttavia l’importante malattia non le ha permesso di intraprendere questo percorso artistico e lavorativo.

IL CORAGGIO DI UNA GIOVANE ARTISTA

Antonia Capasso, 25 anni, conosciuta come Cassandra, si è spenta dopo una lunga battaglia contro un linfoma linfoblastico. La giovane cantante di Frattamaggiore aveva emozionato tutti cantando durante la sua ultima seduta di chemioterapia nel 2020, mostrando il suo talento e la sua forza.

UN SOGNO REALIZZATO A METÀ

Nonostante la malattia, Antonia aveva realizzato il provino per “Amici” in modalità online. Purtroppo, il peggioramento delle sue condizioni non le ha permesso di proseguire il suo percorso artistico, lasciando un vuoto profondo nei cuori di chi l’ha conosciuta.

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Cronaca

Napoli: diciannovenne accoltellato da una ragazza di quindici anni dopo una lite

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Un ragazzo di 19 anni  è stato accoltellato da una 15 enne in seguito ad una lite.
L’episodio è avvenuto all’uscita della metropolitana Scampia-Piscinola.

QUAL È IL MOTIVO DELLA LITE?

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, si presume che l’aggredito abbia avuto una discussione con la giovane ragazza, la quale peraltro conosceva, tuttavia è escluso che i due avessero una relazione sentimentale, dunque non vi è ancora alcuna chiarezza sulle ragioni della lite.

LE CONDIZIONI DEL 19 ENNE

Il giovane ragazzo ,colpito con qualcosa di tagliente, ha riportato una ferita al retto dell’addome, ed è attualmente ricoverato in osservazione all’Ospedale Cardarelli.

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Attualità

Nuove rivelazioni sul rapporto tra Justin Bieber e Puff Daddy: “Molti sapevano..”

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“Molti sapevano, ma hanno preferito tacere. Diddy abusava di Justin Bieber insieme ai suoi amici ricchi e di successo”. Questo è solo l’ultimo colpo in un scandalo che coinvolge Sean Combs, noto come P. Diddy, ex re della scena rap, ora accusato di stupro, traffico sessuale e di droga e sfruttamento della prostituzione.

A fare queste rivelazioni bomba è Suge Knight, ex produttore discografico e co-fondatore dell’etichetta Death Row Records, attualmente in carcere dal 2018 per omicidio. In una telefonata esplosiva ha detto: “Abusava di lui e lo spediva in ‘viaggi romantici’ con uomini adulti ricchi. Quello che gli ha fatto è terribile; è la cosa più triste del mondo”.

Queste affermazioni sembrano confermare voci che circolano a Hollywood da maggio scorso quando lo scandalo è emerso. É  noto a tutti che Bieber avesse solo 15 anni quando Diddy lo prese sotto la sua ala protettiva; nel 2009 i due trascorsero ben 48 ore insieme tra speculazioni.

Finora l’ex teen-idol non ha commentato la situazione pubblicamente, ma fonti vicine a lui rivelano che si sente fortemente scosso e sta affrontando nuovamente episodi depressivi. Questa situazione complessa sembra aggravata dall’abuso di alcol e droghe che già da tempo lo tengono lontano dalle scene musicali.

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