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Cronaca

“Mio figlio è stato ucciso dai bulli” le parole della madre di Leonardo dopo il suo suicidio

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Foto: La Stampa Foto: Open

La piccola comunità di Montignano, in provincia di Ancona, è sconvolta da una tragedia che ha scosso i cuori di tutti: Leonardo Calcina, un ragazzo di appena 15 anni, si è tolto la vita, lasciando dietro di sé dolore e domande senza risposta.

La vicenda ha avuto inizio, quando una discussione tra Leonardo e suo padre, agente della polizia locale, si è conclusa tragicamente. Secondo quanto ricostruito, dopo la lite, il giovane è sceso a casa, ha aperto la cassaforte che custodiva l’arma d’ordinanza del padre, l’ha presa ed è scappato via.

La sua scomparsa a quel punto ha gettato la famiglia e l’intera comunità nello sconforto, innescando subito le ricerche.

Il corpo senza vita di Leonardo è stato ritrovato in un casale di campagna, non lontano da casa.
Un’immagine straziante che ha gettato i suoi cari in un abisso di disperazione.

Gli inquirenti hanno avviato immediatamente le indagini per chiarire le dinamiche e, soprattutto, i motivi dietro a questo gesto estremo.

Uno degli elementi chiave dell’indagine è lo smartphone di Leonardo, sequestrato insieme alla pistola del padre e alla Playstation del ragazzo. Si spera che proprio da quei dispositivi emergano risposte utili a comprendere meglio il contesto in cui si trovava il giovane e cosa possa averlo spinto a un atto così estremo.

A guidare le indagini su una pista precisa è stata la madre di Leonardo, che ha dichiarato: “Mio figlio è stato ucciso dai bulli”. Parole cariche di dolore, ma anche di accusa, che gettano una luce inquietante sulla possibilità che Leonardo fosse vittima di atti di bullismo. Le sue parole hanno spinto gli investigatori a esaminare con attenzione i rapporti che il ragazzo aveva con i coetanei e le eventuali pressioni psicologiche a cui potrebbe essere stato sottoposto.

Il bullismo, piaga sociale che affligge tanti giovani, potrebbe essere stato un fattore determinante, ma al momento l’inchiesta è ancora in corso.

Classe 2004. Studentessa in Lettere all’Università degli studi di Palermo. Aspirante editor e giornalista. Appassionata di musica, vintage e letteratura.

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Cronaca

Cacciatore accidentalmente ucciso a Carrù: il suo compagno di caccia stava mirando ad un cinghiale

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Foto: Freepik

A Carrù, ieri (nonché giorno di apertura nazionale della caccia al cinghiale), è morto un cacciatore.

Daniele Barolo, agricoltore  di 46 anni, è stato accidentalmente ucciso con un colpo di fucile nel petto dal suo compagno di caccia, (insieme a lui in quel momento), che a sua volta stava mirando ad un cinghiale.

I soccorritori non hanno fatto in tempo a sopraggiungere, ed una volta arrivati, ogni tentativo di rianimare il cacciatore sembra essete risultato vano. Stando a quanto dichiarato, dunque, l’uomo è morto sul posto.

Attualmente, il fucile è stato sequestrato dai carabinieri intenti a fare ulteriori indagini per poter comprendere quale traiettoria abbia seguito il proiettile.

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Cronaca

La Global Sumud Flotilla segnala dei droni non identificati

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Foto: Giornale la Voce

Un episodio segnalato dal canale telegram della Global Sumud Flotilla, (spedizione con l’imbarcazione di 44 paesi che sta raggiungendo le coste di Gaza per poter rompere il blocco israeliano) lascia non poche preoccupazioni.

Ecco quanto dichiarato: “Si sono avvistati più droni, la cui origine non è stata ancora identificata, vicino alla flotta e che la seguono. Questo improvviso aumento dell’attività aerea ci preoccupa

L’episodio si è verificato di domenica, più precisamente alle ore 21:09, e gli apparecchi avvistati risultavano essere tre.

Nonostante la rassicurazione fatta alle famiglie dei partecipanti l’attivista brasiliano Thiago Avila, (nonché membro del direttivo) scrive, dalla Familia Madeira I droni vicini devono essere considerati una potenziale minaccia

Per questo, alle barche è stata raccomandato di organizzare bene la guardia notturna di stanotte.

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Cronaca

Razzo israeliano rinvenuto tra Lampedusa e l’isolotto di Lampione

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Foto: Repubblica di Palermo

Pochi giorni fa, tra Lampedusa e l’isolotto di Lampione, i pescatori del motopeschereccio Andrea Doria hanno avvistato un relitto metallico. Si tratta di un cilindro lungo circa 5 metri e largo 1,5.

Sulle fiancate sono ben visibili il logo dell’Agenzia Spaziale israeliana Minhalat HaHalal, che dipende dal ministero della Difesa e si occupa di missili e satelliti, oltre che una scritta in ebraico.

La zona resta sotto controllo, in attesa di decidere se procedere al recupero.

Il ministro della difesa Guido Crosetto ha escluso che l’oggetto faccia parte di un sistema militare israeliano in funzione, spiegando che si tratta con ogni probabilità di un frammento legato a un recente lancio spaziale.

La vicenda, tra indagini tecniche e risvolti diplomatici, è solo all’inizio.

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