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Cronaca

12 Novembre: studente di Padova trovato morto

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Foto: Il Mattino di Padova

Una terribile tragedia colpisce l’Esu del Piovego.

La mattina del 12 novembre; dove il corpo senza vita di uno studente ventiduenne iscritto alla facoltà di scienze naturali e residente in uno degli appartamenti lì compresi; è stato ritrovato senza vita nell’atrio dell’edificio da alcuni allievi, che vedendo la scena, hanno (purtroppo senza alcun risultato) provveduto a chiamare l’aiuto dei soccorsi.

Stando ad una prima ricostruzione, il ragazzo sembra essere deceduto sul colpo.

Il luogo del tragico incidente è attualmente transennato, in attesa di ulteriori indagini che chiariscano le circostanze del probabile suicidio.

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Cronaca

Ragazza muore dopo intervento di rinoplastica: i medici indagati rischiano nuove accuse

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Il dramma di Margaret Spada: una giovane vita spezzata per un intervento di filler rinoplastico. Sotto accusa l’equipe medica per presunto omicidio colposo e negligenza professionale.

La tragica morte di Margaret Spada, giovane di 22 anni, deceduta dopo un intervento di rinoplastica eseguito presso uno studio privato a Roma, ha scosso l’opinione pubblica e portato all’apertura di un’inchiesta. Due medici dell’equipe che ha eseguito l’intervento sono ora indagati per presunto omicidio colposo e potrebbero affrontare nuove accuse, tra cui possibili violazioni delle norme di sicurezza e negligenza professionale.

LA VICENDA

Margaret, ragazza siciliana, si era recata a Roma per sottoporsi a un intervento estetico al naso in una clinica che aveva conosciuto su Tik Tok. Purtroppo, qualcosa è andato terribilmente storto: la giovane è morta improvvisamente poco dopo “l’intervento”. Secondo i primi rilievi, ci sarebbero stati problemi già nelle fasi iniziali. Le condizioni della ragazza sarebbero precipitate velocemente, costringendo i medici a dichiarare il decesso poco dopo il termine della procedura. Si parla di mancanza di informazioni basi come possibili allergie e nessun consenso informato firmato.

LE ACCUSE E L’INCHIESTA

La Procura di Roma ha immediatamente aperto un’indagine, con i sospetti che si concentrano su eventuali errori commessi dall’equipe chirurgica e sull’adeguatezza delle procedure di emergenza adottate. I due medici responsabili sono ora accusati di omicidio colposo e potrebbero dover rispondere anche di altre ipotesi di reato, se dalle perizie emergessero ulteriori irregolarità o mancanze nelle prassi. Forse mancavano anche apparecchiature salvavita che sono importanti in studi come questi. La famiglia di Margaret, affranta dalla perdita, ha chiesto chiarezza su quanto accaduto e si è rivolta alle autorità per ottenere giustizia.

LA RICHIESTA DI GIUSTIZIA DA PARTE DELLA FAMIGLIA

I familiari della giovane chiedono risposte, addolorati dalla perdita di una ragazza descritta come solare e piena di sogni. La loro speranza è che l’inchiesta possa far emergere la verità e che sia fatta giustizia, non solo per Margaret ma anche per evitare che simili tragedie possano ripetersi. “Vogliamo solo che si faccia chiarezza su ciò che è successo a nostra figlia,” hanno dichiarato i genitori ai giornalisti.

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Cronaca

Nubifragio in Sicilia: Torre Archirafi sott’acqua con 500 mm di pioggia –Video

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In appena 12 ore, l’area Jonica ha visto cadere ben 500 millimetri di pioggia, portando a devastanti allagamenti nel Catanese.

Torre Archirafi, una zona marinara di Riposto, è stata particolarmente colpita con le strade che sono diventate fiumi e auto trascinate via dalla furia dell’acqua. Fortunatamente non ci sono state vittime; un automobilista è stato salvato mentre si aggrappava a una corda mentre la sua macchina veniva travolta.

La Protezione civile siciliana avverte che gli ingenti danni a Torre Archirafi sono stati causati “dall’esondazione dei torrenti Babbo e Archi, pesantemente cementificati a valle”. I sindaci hanno preso precauzioni chiudendo le scuole nella maggior parte dei comuni colpiti dal nubifragio dopo l’allerta meteo diramata nei giorni scorsi.

La situazione continua ad essere monitorata mentre i vigili del fuoco lavorano per aiutare le persone intrappolate nelle loro case.

La prefettura di Catania ha attivato subito il Centro coordinamento soccorsi dopo la violenta ondata di maltempo. Il prefetto Carmela Librizzi ha dichiarato: “La cosa più importante è stata che in una situazione di grave pericolo non ci siano stati né feriti, né dispersi”. Ha anche ricevuto rassicurazioni dalla Protezione civile nazionale riguardo alla diminuzione dei fenomeni atmosferici, permettendo così di valutare meglio la situazione domani.

Il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, ha commentato: “La violenta ondata di maltempo… conferma che ci troviamo di fronte alla ‘nuova normalità'”. Ha aggiunto che “l’unico strumento… per mitigarne le conseguenze si chiama prevenzione” e ha espresso gratitudine a tutte le unità coinvolte nel ridurre i disagi delle persone colpite.

Dalle notti scorse, squadre di vigili del fuoco sono state impegnate in oltre cento interventi dopo il violento nubifragio. Con 150 pompieri richiamati in servizio, il comandante regionale Agatino Corallo ha dichiarato: “Stiamo prestando assistenza alla popolazione e saremo accanto a loro”.

I vigili del fuoco hanno salvato automobilisti intrappolati lungo l’autostrada Messina-Catania tra Giarre e Fiumefreddo. Ad Aci Sant’Antonio hanno messo in salvo persone bloccate in un supermercato allagato, mentre ad Acireale uno è stato salvato da un’abitazione completamente sommersa.

Interventi sono stati effettuati anche con mezzi anfibi ad Altarello (Riposto), dove un fiume esondato ha invaso una casa abitata da quattro persone, due delle quali disabili. A Giarre acqua è entrata nel seminterrato di un carcere senza causare problemi ai detenuti, ma cinque famiglie hanno dovuto lasciare le proprie case; tra gli sfollati ci sono anche tre neonati.

La situazione stradale è complessa: sulla A18 Messina-Catania, Statale 114 e provinciale della Timpa di Acireale ci sono stati blocchi causati da alberi e fango che ostruiscono la viabilità.

La prefettura ha mobilitato un sacco di uomini e mezzi delle forze di polizia, vigili del fuoco – con squadre arrivate anche da Messina e Reggio Calabria – Protezione civile e Croce Rossa per soccorrere i cittadini colpiti dal maltempo. La situazione è particolarmente critica a Torre Archirafi, frazione di Riposto, dove l’ondata di maltempo ha causato allagamenti ingenti.

Il sindaco ha spiegato che “a causa dello straripamento del torrente Babbo, l’acqua ha invaso le strade e abbiamo diverse case allagate”. Il torrente ha trascinato tutto verso il mare, incluso tre auto: “Due sono vuote mentre per una che è sott’acqua sono in corso verifiche con i sommozzatori. Ufficialmente non abbiamo notizie di dispersi”.

Ad Altarello, tra Giarre e Riposto, la situazione è drammatica. Molti hanno le cantine allagate e sono senza luce: “Stiamo aspettando la Protezione Civile perché in alcune zone dobbiamo andare con le idrovore”, avverte il sindaco. C’è anche preoccupazione riguardo a una cabina Enel che se salta potrebbe lasciare gran parte della città al buio per giorni!

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Cronaca

Sicilia, il deputato FDI Auteri minaccia il collega La Vardera: “Ti piglio e ti butto di sotto”

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Il deputato regionale Ismaele La Vardera ha subito delle minacce da un collega, si tratta di Carlo Auteri, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo dei Normanni.

Questo attacco personale a La Vardera era scaturito in conseguenza ad una denuncia , fatta dall’ex giornalista delle “Iene”, in cui è coinvolto Auteri.

IL FATTO

Tutto è iniziato quando La Vardera ha esposto, nel parlamento siciliano, il caso dello stanziamento dei fondi da parte della Regione Sicilia all’associazione culturale Progetto Teatrando, la cui sede si trova a Sortino, in provincia di Siracusa.

Da ciò è emerso che, la sede dell’associazione è reperibile nell’abitazione della madre del deputato.
Nello specifico i fondi stanziati ammontano a 100 mila euro, somma che è stata devoluta all’associazione appartenente ad Auteri, con lo scopo di organizzare attività culturali al Teatro Musco di Catania.
Dunque è proprio grazie al deputato La Vardera se è uscita fuori questa vicenda, relativa alla donazione di contributi pubblici nel mondo dello spettacolo.

LE MINACCE DI AUTERI

In seguito alla denuncia Auteri  si scaglia contro La Vardera proferendogli delle  minacce: Se tu a me mi fai girare la m*****a, io ti piglio e ti butto di sotto. Non ti permettere di dire ai colleghi ‘ha dato soldi alla madre’ perché io ti affogo là dentro, tu a me non mi conosci. Vedi che io sono fuori di testa… vedi che io non sono come gli altri, tutti, savoir faire, la politica”.
Alcuni pezzi della discussione sono stati registrati e trasmessi nella trasmissione di La7Piazza Pulita”.

GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI

Il giorno dopo la diffusione degli audio, Auteri in un post pubblicato su facebook,  ha rivolto le scuse a La Vardera, sebbene abbia respinto le accuse: “Mi scuso per i toni utilizzati , che non mi appartengono con il collega La Vardera”. Il deputato meloniano ha poi giustificato le sue azioni,  aggiungendo che è stato “oggetto di una sorta di persecuzione nelle ultime settimane”

Secondo quanto riportato da numerosi quotidiani Auteri si è auto-sospeso  dal gruppo regionale di Fratelli D’Italia, tuttavia non ha esternato l’intenzione di dimettersi dal Parlamento regionale, pertanto continua ad esercitare la carica di deputato, essendo per il momento appartenente al Gruppo Misto, proprio quello di cui fa anche parte Ismaele La Vardera.

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