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New York: approvata la legge che vieta la vendita di animali domestici nei negozi

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Nella grande mela è entrata in vigore una nuova legge per la tutela degli animali chiamata “Puppy Mill Pipeline Act” ed entrerà in vigore il 15 dicembre vietando la vendita di animali domestici.

Sarà vietata la vendita di cani, gatti e conigli nella città Newyorkese. A partire dal 15 dicembre infatti, entrerà in vigore una legge firmata nel 2022 per la protezione degli animali e al contempo per contrastare il crescente fenomeno degli allevatori abusivi, conosciuti in America anche come “puppy mills“.

IN COSA CONSISTE LA LEGGE?

Nonostante le strutture in cui avviene la vendita siano situate fuori dallo stato di New York, la legge si propone con l’obiettivo di fermare questa catena di distribuzione impedendo ai negozi di continuare con la vendita di animali provenienti dai suddetti luoghi.

Ma prima di questa normativa New York aveva già vietato la vendita di conigli nei negozi di animali. Sarà possibile però adottare un animale domestico tramite diverse associazioni e da allevatori autorizzati; in caso di violazioni sono previste sanzioni fino a 1000 dollari.

IL NEGOZIO DEL LONG ISLAND

La legge è stata realizzata grazie alle numerose denunce contro diversi negozi di animali che praticavano le vendite, ad esempio “Shake A Paw” di Long Island, sono stati accusati per attività di vendite di cuccioli malati, costringendo inoltre i proprietari di pagare costosi trattamenti veterinari. Data la gravità della situazione, nel 2021, il procuratore generale Letitia James aveva avviato un indagine che aveva portato a circa 100 denunce. Così la catena, dopo aver raggiunto un accordo con le vittime, ha dovuto risarcire circa 300 mila dollari.

TESTIMONIANZA

Erin Laxon, una delle persone coinvolte nella causa ha dichiarato: “È davvero bello sapere che ad altre persone non verranno venduti cuccioli malati come è successo a me.” riferendosi al suo cucciolo, un incrocio tra Chihuahua e Bassotto che si è ammalato subito dopo aver effettuato l’acquisto e per questo, morto di polmonite.

Inoltre, secondo l’Aspca (American Society for the Prevention of Cruelty to Animals), la metà dei cuccioli che si vendono a New York proviene dal Missouri.

 

 

Classe 2003. Studentessa in Scienze della Comunicazione all'Università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista e graphic designer e appassionata della cultura giapponese, delle riviste della nuova generazione e ogni forma d'arte.

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Greta Thunberg e la Global Sumud: nave colpita da drone in Tunisia -Video

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Dal ronzio al boato: così gli attivisti hanno vissuto l’attacco in piena notte.

Nella notte tra lunedì e martedì la Global Sumud Flotilla, la missione di attivisti diretta verso Gaza, ha vissuto momenti di panico: una delle navi pricipali, la Family Boat con a bordo anche Greta Thunberg, sarebbe stata colpita da un drone militare al largo delle coste tunisine.

Chi era di guardia ha raccontato di aver sentito un ronzio, poi un’esplosione e subito le grida: “Al fuoco, al fuoco!”.

 

L’equipaggio si è svegliato di corsa e ha cercato di mettersi in salvo. Oltre a Greta, sulla nave c’erano anche Yasemin Acar e Thiago Avila, figure chiave nell’organizzazione della Flotilla.

L’azione fa parte di una protesta internazionale e partecipata contro l’invasione israeliana a Gaza. La delegazione stava navigando vicino al porto tunisino di Sidi Bou Said quando è avvenuto l’attacco.

Le autorità tunisine però smentiscono: secondo Houcem Eddine Jebabli, portavoce della guardia nazionale, nell’area non c’erano droni. Per lui il fuoco potrebbe essere stato causato semplicemente da “delle sigarette”.

 

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Attualità

La Global Sumud Flotilla e il tentativo di aprire un corridoio via mare per Gaza

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Foto: Volere la Luna

Immagina tante piccole barche, cariche di cibo e medicine, che partono da diversi porti del Mediterraneo per andare a Gaza con un doppio scopo…

La Global Sumud Flotilla è un’iniziativa civile (per cui 26 mila persone hanno fatto richiesta) completamente legale che riunisce decine di imbarcazioni protette dal diritto marittimo da 44 paesi (tra cui l’Italia)

Leggi anche: Israele aggredisce la Freedom Flotilla, gli attivisti sono stati sequestrati in acque internazionali: c’è anche Greta Thunberg

L’obbiettivo è rompere il blocco imposto da Israele sulla striscia di Gaza e poter cosi portare aiuti concreti alle persone in difficoltà.

Non a caso il nomeSumud” significa resistenza, perseveranza, resilienza in arabo, e simboleggia la volontà di non arrendersi di fronte all’ingiustizia.

La seconda partenza fissata dopo quella del 31 Agosto (da Genova – Barcellona), era prevista oggi, 4 settembre, con il resto delle barche con partenza prevista da Tunisia, Grecia e Sicilia; tuttavia, è stato poi reso noto che quella da Tunisi è stata posticipata al 7 settembre, a causa dei ritardi accumulati e delle difficili condizioni meteo.

Giorgia Meloni, in proposito, ha affermato che saranno adattate tutte le misure di tutela e sicurezza per poter così garantire il buon esito dell’operazione.

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Dal gruppo “Mia Moglie” al forum “Phica”: la lunga scia della violenza digitale sulle donne

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Foto: Wired Italia

Il gruppo FacebookMia moglie” è recentemente stato chiuso da Meta in seguito alle denunce di oltre mille donne, che si sono occupate di segnalare il gruppo alla polizia postale.

Più di 32 mila uomini hanno commentato e postato video e immagini delle loro compagne, senza il consenso di quest’ultime; e tra queste, sono presenti anche fotografie scattate di momenti di intimità.

Ecco la dichiarazione della portavoce di Meta a riguardo: “Abbiamo rimosso il Gruppo Facebook per violazione delle nostre policy contro lo struttamento sessuale di adulti. Non consentiamo contenuti che minacciano o promuovono violenza sesssuale, abusi sessuali o sfruttamento sessuale sulle nostre piattaforme. Se veniamo a conoscenza di contenuti che incitano o sostengono lo stupro, possiamo disabilitare i gruppi e gli account che li pubblicano e condividere queste informazioni con le forze dell’ordine”.

Eppure non si tratta di un caso singolo…

A scuotere l’opinione pubblica vi è anche il caso di Phica; (anch’esso chiuso recentemente) si tratta di un forum  aperto dal 2005 dove migliaia di utenti condividevano immagini di donne rubate dai social o addirittura, dalla vita quotidiana.

La domanda a questo punto sorge spontanea: quanti altri gruppi di questo genere sono ancora presenti nel web?

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