Lifestyle
Decorazioni Natalizie? Idee e consigli per le feste
Il Natale è il momento perfetto per trasformare la tua casa in un luogo accogliente e magico.
Le decorazioni natalizie non solo aggiungono calore alle festività, ma aiutano anche a creare un’atmosfera speciale che riunisce famiglia e amici; ecco allora alcune idee e consigli che faranno risplendere la tua casa di spirito natalizio!
L’albero è certamente il protagonista del Natale:
LUCI: Posiziona prima le luci, partendo dalla base e avvolgendole verso l’alto. Scegli luci calde per un’atmosfera accogliente o luci colorate per un effetto giocoso.
DECORAZIONI: Alterna palline grandi e piccole per un look equilibrato. Aggiungi ornamenti speciali come fiocchi, decorazioni fatte a mano o dettagli personali (foto di famiglia, magari!).
TOPPER: Una stella, un angelo o anche un fiocco elegante per completare l’albero.
Ma se hai poco spazio, puoi optare per una struttura a parete; ci sono vari modi per poterla decorare;
RAMI: da appiccicare alla parete, per un albero alternativo ma realistico!
DECORAZIONI LUMINOSE: che facciano risplendere l’ambiente circostante.
FINTI REGALI: per far si che sia un albero a tutti gli effetti.
Non dimenticare che anche il profumo contribuisce all’atmosfera. In questo caso possono tornare utili le candele profumate alla cannella, pino o vaniglia, (oppure crea un pot-pourri naturale con arance, chiodi di garofano e anice stellato.)
Lifestyle
Podcast e videopodcast: la nuova routine della Gen Z
I giovani hanno introdotto nella loro routine quotidiana un nuovo passaggio: l’ascolto dei podcast. Variando tra diversi temi di storie.
Secondo un sondaggio di ScuolaZoo e Chora Media, il format che preferiscono è il talk. E’ stato effettuato su un campione di 2000 giovani di età compresa tra i 13 e 15 anni, provenienti da tutte le province italiane con un particolare focus sui grandi comuni.
AMICO SONORO DELLA QUOTIDIANITA’ GEN Z
Ormai i podcast sono diventati dei veri e propri compagni quotidiani della Gen Z, infatti più del 50% dei giovani italiani tra i 13 e 25 anni ascolta podcast.
La frequenza di utilizzo tra gli ascoltatori è più o meno per tutti i 6 mesi per circa il 45%, mentre per tutta l’intera settimana è per il 41% e per tutti i giorni per circa il 14%.
PIATTAFORME DI ASCOLTO
Scelta da circa il 90% del campione, la piattaforma più usata per l’ascolto dei podcast è la famosissima app Spotify, al secondo posto troviamo Youtube con il 40% e per finire Apple Podcast e Amazon Music riscuotono le percentuali più basse.
QUALE PODCAST SCEGLIERE
La scelta del podcast è determinata da diversi fattori, tra cui: il tema, scelto per il 75% nei minorenni e 81,5% nei maggiorenni, gli ospiti, rispettivamente 51% e 57%, e l’host, 44% sia per minorenni che maggiorenni.
I TEMI PIU’ SCELTI
I temi scelti variano leggermente in base all’età, i minorenni preferiscono storie personali, con il 50% delle preferenze, subito dopo seguono i crime, con più del 42% e infine podcast su personaggi vip e influencer, il quarto posto se lo aggiudica la cultura, usata principalmente come supporto studio e al quinto posto si collocano i viaggi e benessere, con il 25%.
La top 5 dei maggiorenni invece presenta alcune differenze. Al secondo posto troviamo la cultura, sorpassando il crime che si posiziona al terzo posto, subito dopo abbiamo i podcast su varie celebrità tra cui vip, influencer e creator; e infine l’ultimo posto è occupato dal benessere e salute mentale. Fuori dalla classifica ci sono i viaggi al di sotto del 20%.
DOVE ASCOLTARLI
I luoghi preferiti per ascoltare i podcast sono la casa e i vari mezzi di trasporto, queste scelte evidenziano l’impatto che hanno gli ascolti nell’adattarsi perfettamente ai vari momenti, sia calmi che caotici, della quotidianità.
VIDEOPODCAST: FENOMENO IN AUMENTO
I videopodcast rappresentano un’esperienza multimediale relativamente nuova ai giovani, poiché stanno già crescendo rapidamente. Meno del 60% della Gen Z dichiara di guardare con frequenza i videopodcast, superando leggermente l’ascolto dei podcast tradizionali, nonostante questo nuovo formato risulti seppur di poco, più diffuso fra i minorenni che fra i maggiorenni.
La piattaforma leader dei videopodcast si conferma essere Youtube, con una preferenza dell’85% degli intervistati, seguito subito dopo da Spotify e, con minore scelta, Twitch. Inoltre i temi di maggiore preferenza sono gli stessi dei podcast tradizionali.
Lifestyle
Tecniche di studio efficaci a portata di studente
Trovare la giusta strategia d’apprendimento non è certamente scontato, e può rappresentare una sfida per molti studenti universitari (o liceali) che ogni giorno si ritrovano a dover fare i conti con un considerevole carico di studio.
La soluzione per una didattica potenziata ed un efficace organizzazione?
Trovare un metodo di studio che lo studente senta adatto, rispettando propri tempi, limiti e potenzialità, in modo tale che lo studio risulti più piacevole, invece che essere ulteriore fonte di stress e ansia.
(Ricordiamo che la parola “studio” deriva dal latino “studium” e significa letteralmente “cura”, “impegno”, “amore” ma anche “inclinazione” e “propensione”)
Ecco allora una piccola guida dedicata a tutti gli studenti con vari metodi e consigli per trovare il proprio metodo di studio!
1 METODO FEYMAN
Basato sulla teoria del fisico Richard Feyman, secondo cui il miglior metodo per imparare qualcosa, è spiegarlo in maniera chiara e comprensibile agli altri o a se stessi.
• Spiega il concetto con parole semplici, come se lo stessi spiegando a qualcuno senza conoscenze in merito (ripetendo ad alta voce, riuscirai a capire su quali argomenti incontri maggiore difficoltà)
• Una volta individuati i “punti deboli” dell’argomento ripetuto, soffermati esclusivamente su di essi, per poi utilizzare analogie ed esempi concreti per le successive spiegazioni
• Ripeti il processo fino a quando non riesci a esporre i concetti al meglio!
2 ACTIVE RECALL
Anche definito “Richiamo Attivo”, consiste nel leggere attentamente un testo per poi riscriverlo senza consultare il materiale didattico.
• Dopo aver scritto ciò che hai imparato (ovviamente senza sbirciare) confronta il manuale con ciò che hai riportato su carta per constatare personalmente se le informazioni trascritte risultano essere corrette.
• Se invece ti ritrovi a studiare discipline come matematica ed economia, prova a risolvere gli esercizi senza guardare la soluzione.
Alcuni studi affermano che con tale metodologia, l’80% del lavoro risulta essere svolto!
3 SPACED RIPETITION
Si tratta di un metodo che consiste nella revisione del materiale ad intervalli sistematici sfruttando la curva dell’oblio, facendo sì che si ripassi il materiale prima che inizi a svanire dalla memoria. È particolarmente efficace per lo studio a lungo termine.
• Prolunga gli intervalli programmati man mano che ricordi con facilità (ad esempio, il giorno dopo, poi dopo 3 giorni, una settimana, e così via).
• Tieni in considerazione che nei primi periodi, i concetti non sono ben fissati mentalmente, per cui sarebbe più opportuno non far passare troppo tempo all’inizio.
3 METODO DEL POMODORO
Il metodo del Pomodoro è una tecnica di gestione del tempo che può rendere lo studio più efficiente e meno opprimente, che riduce il rischio di burnout e aumenta la produttività, perché suddivide il lavoro in blocchi brevi e gestibili.
• Studia per 25 minuti senza interruzioni.
• Prenditi una pausa di 5 minuti per poter recuperare le energie
• Ripeti per 4 cicli per poi prolungare la pausa a 15-30 minuti.
4 METODO CORNELL
Il metodo Cornell è una tecnica di presa di appunti ideata per organizzare e rivedere le informazioni in modo efficace.
• Dividi il foglio in tre sezioni:
– una colonna stretta a sinistra per domande o parole chiave
– una colonna larga a destra per i tuoi appunti principali
– una sezione in basso per il riassunto.
• Ripassa il tutto; avendo un piccolo formato di ciò che devi studiare, la revisione generale sarà più semplice e intuitiva!
5 FLASHCARD
Nonchè la rappresentazione (cartacea o elettronica) delle informazioni da dover memorizzare.
Il metodo, particolarmente utilizzato negli Stati Uniti, può tornare utile soprattutto nello studio di materie logiche e discorsive.
• In una parte della card scrivi il titolo dell’argomento, o una domanda che riguarda lo stesso
• Nell’altra parte del foglio, fai una breve sintesi o schema di ciò che dovrai ricordare
Lifestyle
Dating: come comportarsi quando l’altra persona è ansiosa o depressa?
Consigli utili e pratici per chiunque che, adesso o in futuro, frequenti una persona che soffre di depressione, ansia o problemi di salute mentale. Qualcuno che potrebbe prendere farmaci o meno e che regolarmente potrebbe avere “momenti difficili” o giornate brutte sparse durante il mese.
Ne parla a riguardo Beth McColl, scrittrice inglese che, ricca di aneddoti personali e consigli pratici, aiuta i lettori a cavarsela autonomamente nel mondo degli appuntamenti moderni, sempre più complessi e delicati.
Per prima cosa è importante che la persona abbia almeno una minima conoscenza pratica di base sulla malattia mentale della persona con cui ci si sta frequentando e sulla salute mentale in generale. Chiaramente non è necessario che si debba conoscere perfettamente il DSM-5 (manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), ma se non si ha già qualcuno vicino a sé che parli apertamente della sua malattia mentale è consigliato avere qualche libro, audiolibro o podcast sul tema, cercando di essere curiosi nel capire cosa può essere una possibile causa scatenabile, come può essere percepita e come altri che ne soffrono si sentono supportati al meglio.
PERIODI DIFFICILI
Quando si sta uscendo con l’altra persona durante un periodo difficile è molto d’aiuto esternare che si è disponibili a parlarne e a scoprire tutto quello che vuole dire, ma senza alcuna pressione e fretta. Una ipotetica scadenza imminente per una conversazione difficile è il presupposto minimo per far chiudere in sé stessa l’altra persona o per farle spifferare tutto troppo presto. Invece è opportuno essere pronti ad ascoltare quando l’altra persona è pronta a dirlo e quando inizia a parlare è importante ascoltarla e crederla. E’ molto importante pure ringraziare per la fiducia che dimostra e convalidare i suoi sentimenti, ma non bisogna preoccuparsi di trasmettere saggezza o un’ipotetica promessa più grande di quella che si può mantenere.
SI E’ PARTE DEL SISTEMA, NON TUTTO
Nonostante il supporto sia ben accetto, bisogna essere cauti quando si dicono possibili soluzioni non espressamente richieste. Invece è consigliato chiedere di cosa si ha bisogno e cosa potrebbe essere utile e successivamente fare tutto quello che si può. E’ importante ricordarsi che bisogna essere per l’altra persona una parte del loro sistema di supporto, ma mai l’intera cosa. Non è molto romantico essere l’unica persona con cui il tuo partner deve parlare o su cui deve contare poiché diventa isolante per lui e opprimente per te e non finisce bene per nessuno.
BENESSERE ANCHE DI SE’
E’ altrettanto importante non trascurare o sminuire la priorità del proprio benessere o della tua sicurezza emotiva. Se ti accorgi che il partner ti sta logorando, ferendo o ti sta causando un disagio maggiore di quanto tu possa gestire, allora è il momento di rivolgerti alla tua cerchia per ricevere supporto.
PICCOLI GESTI
Si sa, nessuna relazione può essere sempre fantastica e facile. Non si può aggiustare qualcuno ma lo si può rassicurare che quando ci si trova nei momenti peggiori, passeranno. Con semplici e piccoli gesti come portare il thè nelle brutte mattine e farlo ridere a ogni occasione aiuta molto e crea bei momenti come degli squarci di sole durante queste buie giornate. Anche banalmente sedersi nel divano accanto al proprio partner quando è sdraiato, prendendo i suoi piedi con i calzini in grembo e stringerli, leggere quello che chiede di leggere su come si sente e tanti altri di questo tipo. Ma non puoi mai e poi mai salvarlo del tutto e nell’eventualità che si potesse fare, non è compito tuo. Invece il tuo compito è quello di qualsiasi partner: amare, apprezzare e fare tutto il possibile per rendere felice l’altro.
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