Attualità
Trump: riduzione dei dazi sulle auto + show in Michigan per i suoi 100 giorni

Il presidente Donald Trump diminuisce i dazi sulle automobili così da mostrare ‘flessibilità’ e concedere più tempo agli addetti alle costruzioni per affrontare la transizione ma lascia un avvertimento: le case automobilistiche che non porteranno la produzione negli Stati Uniti saranno “massacrate” dalla sua politica commerciale.
100 GIORNI DEL GOVERNO TRUMP
Trump sceglie il Michigan, Stato dell’auto americana, per festeggiare i suoi primi 100 giorni, definendoli “I migliori di sempre, ed è solo l’inizio – L’età dell’oro è appena iniziata” anche grazie ai dazi, rivolgendosi ai suoi sostenitori ha poi aggiunto: “Avremo un accordo equo con la Cina“.
Con un evento di questo genere simile a un comizio elettorale, Trump ha voluto essere sommerso da un enorme folla di suoi sostenitori per celebrare insieme i successi delle sue prime 14 settimane alla presidenza, durante i quali, ha espresso il Presidente: “il mondo ha assistito a una rivoluzione di buon senso, abbiamo portato a Washington il cambiamento più profondo della storia“.
ATTACCO BIDEN E IMMIGRAZIONE
Non mancano i momenti per attaccare l’ex Presidente Joe Biden, definito da Trump come “il peggior presidente della storia“, e i democratici definendoli “lunatici“, “bravi a truccare le elezioni” e che “vogliono un altro mio impeachment“.
Dopo aver annunciato l’arrivo “dell’età dell’oro“, Trump si è soffermato a lungo sull’immigrazione, nonché suo cavallo di battaglia. Dall’inizio del suo governo, il numero degli ingressi di migranti senza documenti al confine con il Messico è calato del 99%, solo tre persone sono riuscite ad entrare. Per tale successo, Trump ha poi pronunciato dinanzi alla folla: “Congratulazioni America. Se non avessimo vinto le elezioni, i democratici avrebbero consentito l’invasione di 30-40 milioni di illegali, molti dei quali criminali“, ha poi aggiunto rassicurando tutti dicendo: “Nulla fermerà la mia missione di rendere l’America di nuovo sicura“.
DAZI E INFLAZIONE
Trump è poi passato a parlare dell’economia, soffermandosi principalmente sui dazi e sull’inflazione. Nel suo mirino è tornato Jerome Powell ma non nominandolo. “L’inflazione è praticamente in calo. C’è una persona alla Fed che non sta facendo un buon lavoro.” ha espresso in modo marcato il presidente, ammettendo che non dovrebbe criticare il capo della banca centrale americana.
Nel momento in cui ha accennato al Columbus Day per gli italiani e ribadito che nei prossimi mesi ci sarà un taglio delle tasse per gli americani, Trump si è poi soffermato sull’argomento più tagliente, i dazi, dicendo: “Siamo stati abusati” dal punto di vista commerciale “da amici e nemici“, ha spiegato difendendo le sue tariffe, per poi sottolineare che alla fine: “Un accordo equo con la Cina ci sarà, Pechino vuole fare un’accordo, noi vogliamo fare un’accordo“.
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Lezioni interrotte al primo liceo occupato a Roma: “Blocchiamo tutto per la Flotilla”

I giovani studenti del liceo Rossellini di Roma, dimostrano alla capitale l’importanza di attuare manifestazioni più invasive anche all’interno delle scuole: “Rispondiamo all’appello dopo l’attacco’” Il movimento Osa: “È solo l’inizio”.
“Dalle piazze alle scuole, blocchiamo tutto” è questa la frase che si legge da uno striscione calato dall’alto affiancato da un disegno della bandiera palestinese, ad attuarlo è stato il primo liceo occupato a Roma, come reazione all’attacco subito dalle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla.
Ad appoggiare i giovani studenti, si è unito anche il movimento Osa, dicendo: “Oggi 24 settembre, dopo che la Global Sumud Flottilia è stata attaccata, noi studenti del Rossellini occupiamo la nostra scuola, rispondendo all’appello lanciato dagli universitari di Cambiare Rotta da Lettere occupata, dopo il grandissimo sciopero di lunedì 22 settembre che ha visto a Roma scendere in piazza 200.000 persone e in tutta Italia un milione. Anche noi studenti dei licei partecipiamo al blocco“.
Il collettivo ha occupato la succursale del liceo della zona Ostiense, proprio in sostegno della Global Sumud Flotilla e alla popolazione di Gaza per “continuare la mobilitazione al fianco degli operai, dei lavoratori e degli occupanti“.
LA VOCE DEGLI STUDENTI
Oltre agli striscioni e all’occupazione, gli studenti hanno dichiarato anche delle promesse come: “Dopo gli attacchi di stanotte, le scuole occupano. Apre le danze il Rossellini di Roma ma la protesta è solo all’inizio“, terminando il discorso dopo la fine delle lezioni, davanti il liceo romano Cavour, con una frase per incentivare le altre scuole italiane prendendoli come modello: “Tutti come il Rossellini!“.
Nel frattempo i giovani di Sinistra Italiana e di Cambiare rotta si vedranno nel primo pomeriggio di mercoledì alla Sapienza per decidere come proseguire le azioni di protesta dopo l’attacco della Flotilla. Difatti gli studenti di Cambiare rotta stanno interrompendo le lezioni in alcune facoltà degli atenei romani per raccontare ai loro coetanei, attraverso dei megafoni, quanto avvenuto stanotte agli equipaggi della Flotilla. Hanno poi indetto una assemblea a Scienze politiche alla Sapienza per venerdì alle ore 16, dicendo in merito: “Vogliamo occupare tutte le scuole e le università di Roma e del paese“.
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Greta Thunberg e la Global Sumud: nave colpita da drone in Tunisia -Video

Dal ronzio al boato: così gli attivisti hanno vissuto l’attacco in piena notte.
Nella notte tra lunedì e martedì la Global Sumud Flotilla, la missione di attivisti diretta verso Gaza, ha vissuto momenti di panico: una delle navi pricipali, la Family Boat con a bordo anche Greta Thunberg, sarebbe stata colpita da un drone militare al largo delle coste tunisine.
Chi era di guardia ha raccontato di aver sentito un ronzio, poi un’esplosione e subito le grida: “Al fuoco, al fuoco!”.
L’equipaggio si è svegliato di corsa e ha cercato di mettersi in salvo. Oltre a Greta, sulla nave c’erano anche Yasemin Acar e Thiago Avila, figure chiave nell’organizzazione della Flotilla.
L’azione fa parte di una protesta internazionale e partecipata contro l’invasione israeliana a Gaza. La delegazione stava navigando vicino al porto tunisino di Sidi Bou Said quando è avvenuto l’attacco.
Le autorità tunisine però smentiscono: secondo Houcem Eddine Jebabli, portavoce della guardia nazionale, nell’area non c’erano droni. Per lui il fuoco potrebbe essere stato causato semplicemente da “delle sigarette”.
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La Global Sumud Flotilla e il tentativo di aprire un corridoio via mare per Gaza

Immagina tante piccole barche, cariche di cibo e medicine, che partono da diversi porti del Mediterraneo per andare a Gaza con un doppio scopo…
La Global Sumud Flotilla è un’iniziativa civile (per cui 26 mila persone hanno fatto richiesta) completamente legale che riunisce decine di imbarcazioni protette dal diritto marittimo da 44 paesi (tra cui l’Italia)
L’obbiettivo è rompere il blocco imposto da Israele sulla striscia di Gaza e poter cosi portare aiuti concreti alle persone in difficoltà.
Non a caso il nome “Sumud” significa resistenza, perseveranza, resilienza in arabo, e simboleggia la volontà di non arrendersi di fronte all’ingiustizia.
La seconda partenza fissata dopo quella del 31 Agosto (da Genova – Barcellona), era prevista oggi, 4 settembre, con il resto delle barche con partenza prevista da Tunisia, Grecia e Sicilia; tuttavia, è stato poi reso noto che quella da Tunisi è stata posticipata al 7 settembre, a causa dei ritardi accumulati e delle difficili condizioni meteo.
Giorgia Meloni, in proposito, ha affermato che saranno adattate tutte le misure di tutela e sicurezza per poter così garantire il buon esito dell’operazione.