Attualità
Guerra in Medio Oriente, notizia shock dagli USA: “L’Israele sta per attaccare L’Iran”
Gli Stati Uniti sono in massima allerta, in Medio Oriente, in vista di un possibile attacco israeliano contro l’Iran, nonostante il presidente americano Donald Trump sia in trattative avanzate con Teheran per un accordo diplomatico volto a limitare il suo programma nucleare.
Il dipartimento di Stato ha autorizzato l’evacuazione di parte del personale in Iraq, mentre il Pentagono ha dato il via libera alla partenza dei familiari dei militari in tutto il Medio Oriente.
Ordine al personale non essenziale e alle famiglie di lasciare anche le ambasciate in Bahrain e in Kuwait.
IL COMUNICATO DELL’IRAN
L’Iran non rinuncerà al suo diritto all’arricchimento dell’uranio a causa delle crescenti tensioni nella regione. Lo ha detto un alto funzionario iraniano alla Reuters, come riporta l’agenzia sul proprio sito, aggiungendo che un Paese della regione “amico” aveva avvisato Teheran di un possibile attacco militare da parte di Israele.
Il funzionario ha affermato che le tensioni hanno lo scopo di “influenzare Teheran affinché cambi la sua posizione” in vista del nuovo round di colloqui con gli Stati Uniti previsti domenica in Oman.
LE PAROLE DI ISRAELE SUL MEDIO ORIENTE
Il ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato che “l’Iran è impegnato in un programma di armamento nucleare segreto e sistematico“.
Secondo Gerusalemme: “l’accumulo rapido di uranio altamente arricchito dimostra chiaramente che la natura del programma non è civile, l’Iran ostacola in modo costante le attività di verifica e monitoraggio dell’Aiea, ha espulso ispettori, ripulito e nascosto siti sospetti non dichiarati – ha aggiunto il ministero -. Israele avverte che tali azioni minano il regime globale di non proliferazione e rappresentano una minaccia immediata alla sicurezza e alla stabilità regionale e internazionale“.
CONTINUA IL CONFLITTO NEL MEDIO ORIENTE
L’esercito israeliano ha ordinato agli abitanti di Gaza City, in Medio Oriente, di evacuare diverse aree, definendole “zone di combattimento“, nel territorio palestinese settentrionale.
I soldati israeliani “stanno operando nella zona in cui vi trovate per eliminare le infrastrutture terroristiche”, ha dichiarato su Telegram il portavoce dell’esercito in lingua araba, Avichay Adraee, mostrando una mappa che evidenzia in rosso diversi quartieri, tra cui la Città Vecchia di Gaza:”Per la vostra sicurezza, evacuate immediatamente verso i rifugi noti nella parte occidentale di Gaza City“, ha aggiunto.
“Tutti i servizi di comunicazione Internet e di linea fissa nella Striscia di Gaza sono stati interrotti in seguito all’attacco all’ultima linea principale in fibra ottica rimasta a Gaza“: lo ha reso noto il ministero delle Telecomunicazioni dell’Autorità Nazionale Palestinese in una nota, accusando Israele di tentare di isolare Gaza dal mondo.

Foto: La Repubblica
RIMPATRIATA GRETA THUNBERG
Nella giornata di mercoledì 11 giugno l’attivista svedese, che era a bordo del veliero della Freedom Flotilla abbordato dall’esercito israeliano, è stata portata all’aeroporto più vicino e rimpatriata in Francia insieme ai restanti 12 volontari.
L’Ong ha dichiarato: “Faranno lavoro di comunicazione e sensibilizzazione della stampa per conto degli altri che sono rimasti: questo perché chi non ha accettato di essere rimpatriato verrà trasportato nella prigione di Ramle, in attesa dell’udienza davanti a una corte israeliana che, disporrà l’espulsione degli attivisti.

In foto: Greta Thunberg appena rimpatriata in Francia
Foto: NBC news
Attualità
Lezioni interrotte al primo liceo occupato a Roma: “Blocchiamo tutto per la Flotilla”
I giovani studenti del liceo Rossellini di Roma, dimostrano alla capitale l’importanza di attuare manifestazioni più invasive anche all’interno delle scuole: “Rispondiamo all’appello dopo l’attacco’” Il movimento Osa: “È solo l’inizio”.
“Dalle piazze alle scuole, blocchiamo tutto” è questa la frase che si legge da uno striscione calato dall’alto affiancato da un disegno della bandiera palestinese, ad attuarlo è stato il primo liceo occupato a Roma, come reazione all’attacco subito dalle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla.
Ad appoggiare i giovani studenti, si è unito anche il movimento Osa, dicendo: “Oggi 24 settembre, dopo che la Global Sumud Flottilia è stata attaccata, noi studenti del Rossellini occupiamo la nostra scuola, rispondendo all’appello lanciato dagli universitari di Cambiare Rotta da Lettere occupata, dopo il grandissimo sciopero di lunedì 22 settembre che ha visto a Roma scendere in piazza 200.000 persone e in tutta Italia un milione. Anche noi studenti dei licei partecipiamo al blocco“.
Il collettivo ha occupato la succursale del liceo della zona Ostiense, proprio in sostegno della Global Sumud Flotilla e alla popolazione di Gaza per “continuare la mobilitazione al fianco degli operai, dei lavoratori e degli occupanti“.
LA VOCE DEGLI STUDENTI
Oltre agli striscioni e all’occupazione, gli studenti hanno dichiarato anche delle promesse come: “Dopo gli attacchi di stanotte, le scuole occupano. Apre le danze il Rossellini di Roma ma la protesta è solo all’inizio“, terminando il discorso dopo la fine delle lezioni, davanti il liceo romano Cavour, con una frase per incentivare le altre scuole italiane prendendoli come modello: “Tutti come il Rossellini!“.
Nel frattempo i giovani di Sinistra Italiana e di Cambiare rotta si vedranno nel primo pomeriggio di mercoledì alla Sapienza per decidere come proseguire le azioni di protesta dopo l’attacco della Flotilla. Difatti gli studenti di Cambiare rotta stanno interrompendo le lezioni in alcune facoltà degli atenei romani per raccontare ai loro coetanei, attraverso dei megafoni, quanto avvenuto stanotte agli equipaggi della Flotilla. Hanno poi indetto una assemblea a Scienze politiche alla Sapienza per venerdì alle ore 16, dicendo in merito: “Vogliamo occupare tutte le scuole e le università di Roma e del paese“.
Attualità
Greta Thunberg e la Global Sumud: nave colpita da drone in Tunisia -Video
Dal ronzio al boato: così gli attivisti hanno vissuto l’attacco in piena notte.
Nella notte tra lunedì e martedì la Global Sumud Flotilla, la missione di attivisti diretta verso Gaza, ha vissuto momenti di panico: una delle navi pricipali, la Family Boat con a bordo anche Greta Thunberg, sarebbe stata colpita da un drone militare al largo delle coste tunisine.
Chi era di guardia ha raccontato di aver sentito un ronzio, poi un’esplosione e subito le grida: “Al fuoco, al fuoco!”.
L’equipaggio si è svegliato di corsa e ha cercato di mettersi in salvo. Oltre a Greta, sulla nave c’erano anche Yasemin Acar e Thiago Avila, figure chiave nell’organizzazione della Flotilla.
L’azione fa parte di una protesta internazionale e partecipata contro l’invasione israeliana a Gaza. La delegazione stava navigando vicino al porto tunisino di Sidi Bou Said quando è avvenuto l’attacco.
Le autorità tunisine però smentiscono: secondo Houcem Eddine Jebabli, portavoce della guardia nazionale, nell’area non c’erano droni. Per lui il fuoco potrebbe essere stato causato semplicemente da “delle sigarette”.
Attualità
La Global Sumud Flotilla e il tentativo di aprire un corridoio via mare per Gaza
Immagina tante piccole barche, cariche di cibo e medicine, che partono da diversi porti del Mediterraneo per andare a Gaza con un doppio scopo…
La Global Sumud Flotilla è un’iniziativa civile (per cui 26 mila persone hanno fatto richiesta) completamente legale che riunisce decine di imbarcazioni protette dal diritto marittimo da 44 paesi (tra cui l’Italia)
L’obbiettivo è rompere il blocco imposto da Israele sulla striscia di Gaza e poter cosi portare aiuti concreti alle persone in difficoltà.
Non a caso il nome “Sumud” significa resistenza, perseveranza, resilienza in arabo, e simboleggia la volontà di non arrendersi di fronte all’ingiustizia.
La seconda partenza fissata dopo quella del 31 Agosto (da Genova – Barcellona), era prevista oggi, 4 settembre, con il resto delle barche con partenza prevista da Tunisia, Grecia e Sicilia; tuttavia, è stato poi reso noto che quella da Tunisi è stata posticipata al 7 settembre, a causa dei ritardi accumulati e delle difficili condizioni meteo.
Giorgia Meloni, in proposito, ha affermato che saranno adattate tutte le misure di tutela e sicurezza per poter così garantire il buon esito dell’operazione.


