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Guerra in Medio Oriente: Israele sospende la consegna di aiuti a Gaza

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Medio Oriente
Foto: SkyTg24

L’annuncio, in Medio Oriente, arriva dopo la minaccia del ministro Smotrich di dimettersi dal governo se non fossero state prese misure per impedire il saccheggio da parte di Hamas. La notizia è stata diffusa dopo che Netanyahu ha ordinato all’Idf di elaborare un piano per impedire ad Hamas stessa di rubare gli aiuti. La sospensione rimarrà in vigore fino alla presentazione del piano dell’esercito, secondo una fonte.

Nel mentre, la Cia: “Abbiamo raccolto prove che indicano che i siti nucleari dell’Iran sono stati devastatiIsraele ha annunciato la sospensione delle consegne di aiuti a Gaza dopo la minaccia del ministro di ultradestra Bezalel Smotrich di dimettersi dal governo se non fossero state prese misure per impedire che gli aiuti arrivino ad Hamas. Lo riferisce una fonte a Channel 12, citata da Times of Israel.

La notizia è stata diffusa poco dopo che l’ufficio del primo ministro aveva annunciato che Benyamin Netanyahu ha ordinato all’Idf di elaborare un piano in 48 ore per impedire ad Hamas di rubare gli aiuti. La sospensione della consegna di aiuti, in Medio Oriente, rimarrà in vigore fino alla presentazione del piano dell’esercito, aggiunge la fonte. La Guida suprema iraniana Khamenei è riapparsa in un messaggio video diffuso dalle tv e ha cantato vittoria dopo la fine della guerra dei 12 giorni: “Congratulazioni alla grande nazione iraniana per la vittoria sul regime israeliano”.

Ha criticato anche gli Usa: “Trump esagera l’impatto dei raid sui siti nucleari. la Repubblica Islamica ha dato un duro schiaffo all’America. Il raid su Fordow è stato come la bomba su Hiroshima: ha messo fine alla guerra“, ha commentato Trump, che poi difende Netanyahu: “Il processo contro di lui deve essere annullato, gli Usa lo salveranno“.

Fonti da Gaza hanno dichiarato che nelle ultime 24 ore sono stati trasportati negli ospedali di Gaza 103 cadaveri e 219 feriti: secondo la protezione civile di Gaza, questa mattina 56 persone sono state uccise dal fuoco israeliano in tutta la striscia, tra cui sei che attendevano aiuti in due località separate.

Intanto secondo l’Onu a Gaza le operazioni israeliane, inclusi bombardamenti e attacchi in tutta la Striscia, “continuano ad avere un impatto devastante sui civili, causando decine di morti e feriti, molti dei quali stavano semplicemente cercando aiuti umanitari”: almeno 20 persone sono state uccise questa mattina negli attacchi delle forze israeliane a Gaza, tre delle quali aspettavano la distribuzione di aiuti umanitari nei punti di distribuzione: lo riporta Al Jazeera, che cita fonti negli ospedali della Striscia.

 

Medio Oriente

Foto: Wikipedia

LA RISPOSTA DELL’IRAN

Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, ha affermato che la Repubblica islamica ha “diritto” all’energia nucleare per scopi pacifici: “L’Iran ha il pieno diritto, ai sensi dell’articolo 4 del Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp), di utilizzare l’energia nucleare per scopi pacifici, ed è determinato a mantenere tale diritto in qualsiasi circostanza“, ha affermato Baghaei in un’intervista ad Al Jazeera.

I raid degli Stati Uniti contro i siti nucleari iraniani hanno “distrutto la diplomazia“, ha dichiarato Baghaei, aggiungendo che gli Usadevono essere ritenuti responsabili dell’aggressione commessa contro l’Iran in collusione con Israele“.

LA CONFERMA DALL’EUROPA SUL MEDIO ORIENTE

Le centrifughe di Fordow, uno dei più importanti impianti di arricchimento nucleare dell’Iran, “non sono piu’ operative” a seguito degli attacchi statunitensi, lo dice Rafael Grossi, direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica.

Sulla base delle immagini satellitari, possiamo trarre conclusioni abbastanza precise sulle conseguenze del bombardamento“, ha dichiarato il numero uno dell’Aiea all’emittente radiofonica francese Radio France Internationale: “Data la potenza di queste bombe e le caratteristiche tecniche delle centrifughe, sappiamo che non sono più operative, semplicemente a causa delle vibrazioni, che causano danni fisici considerevoli e significativi“, ha affermato Grossi.

Conosco molto bene l’impianto, è una rete di tunnel con diversi tipi di attività‘”, ha aggiunto ques’utlimo: “Quello che abbiamo visto nelle immagini corrisponde più o meno alla sala di arricchimento, è quella che è stata colpita“.

GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI SULLA TREGUA IN MEDIO ORIENTE

Il fragile cessate il fuoco tra Iran e Israele regge, al momento, da circa due giorni dopo l’annuncio di quest’ultima e dopo aver anticipato l’imminente ripresa dei colloqui con Teheran sul programma nucleare, Donald Trump spera di raggiungere quello che ha definito “un accordo di pace globale“.

Secondo l’inviato speciale di Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, gli Stati Uniti stanno “discutendo con gli iraniani, diversi interlocutori ci stanno contattando e penso che siano pronti“, ha spiegato Witkoff.
Il cessate il fuoco sta procedendo “molto bene“, ha detto il Presidente, secondo il quale dopo 12 giorni di conflitto, Iran e Israele erano “stanchi, esausti“.

Secondo l’ultimo bilancio ufficiale iraniano, che elenca solo le vittime civili, la campagna militare israeliana ha causato almeno 627 morti e oltre 4.870 feriti. L’Iran ha reagito con attacchi missilistici e con droni, uccidendo 28 persone in Israele.

Teheran, che ha ribadito i suoi “legittimi diritti” a sviluppare un programma nucleare civile, si è dichiarata pronta a riprendere i colloqui con Washington per un accordo che regoli il suo programma nucleare in cambio della revoca delle sanzioni: “Parleremo la prossima settimana con l’Iran, potremmo firmare un accordo, non lo so”, ha annunciato Donald Trump dopo il vertice Nato all’Aia.

 

Medio Oriente

Foto: RSI

Classe 2002. Laureato in scienze della Comunicazione all'Università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista/giornalista sportivo e grande appassionato di calcio,musica e spettacolo.

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Guerra Israele – Iran: Usa interviene e impone una tregua fragile

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La notte tra sabato e domenica è stata soggetta dal bombardamento americano nei tre siti nucleari iraniani. L’attacco non ha causato il totale annientamento, ma ha ritardato solo di pochi mesi il programma atomico iraniano, diversamente da come aveva annunciato il presidente Donald Trump. 

RETROSCENA DELL’ATTACCO

E’ stato rivelato da un rapporto del Pentagono, destinato a rimanere segreto e contestato da Trump, riferisce che l’attacco con le bombe di profondità che solo gli USA possiedono, ha distrutto gli ingressi di due dei tre siti, ma non ha distrutto gli ambienti sotterranei, ma anzi ha lasciato intatte le componenti principali ed essenziali del programma iraniano d’arricchimento dell’uranio.

Dunque il rapporto, significa che l’Iran impiegherà più tempo per dotarsi dell’atomica, se realmente lo voleva e vuole fare, conservando la sua capacità di farlo. Il che, secondo molti media USA, rende traballante la tregua tra Israele e Iran annunciata dal presidente Trump e confermata, nonostante qualche esitazione e numerose violazioni da parte di entrambi i presidenti: Masoud Pezeshkian per l’Iran e Benjamin Netanyahu per Israele.

ISRAELE-IRAN: CONTROVERSA ACCETTAZIONE DEL CESSATE IL FUOCO

Proprio ieri il presidente Netanyahu ha generato l’ira del magnate presidente, non convinto dell’opportunità del cessate al fuoco con l’Iran. Secondo diverse fonti anonime citate dall’Ap, Trump durante una telefonata conciata, ha chiarito a Netanyahu che era ora di cessare la guerra e di tornare alla diplomazia e che gli Stati Uniti non avrebbero più compiuto azioni offensive contro l’Iran.

Dopo la conversazione con Trump, Netenyahu si è impegnato a sospendere gli attacchi e a rispettare la tregua stabilita, dichiarando di aver raggiunto i propri obiettivi, il che però non coincide con il vero, stando al rapporto dell’intelligence militare statunitense. Lo stesso si è inoltre impegnato a fare Pezeshkia, annunciando la fine della “guerra dei 12 giorni“.

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Scenari di guerra , gli USA attaccano l’Iran: follia o necessità? -Video

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La situazione in Medio Oriente è sempre più tesa. 

Dopo l’attacco di Israele contro l’Iran, gli Stati Uniti hanno deciso di entrare ufficialmente nel conflitto con un attacco notturno contro tre siti di ricerca iraniani sospettati di essere coinvolti nello sviluppo di armi nucleari.

L’Iran aveva già ritirato dagli accordi internazionali sul nucleare e aveva ostacolato il lavoro degli ispettori dell‘Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, e adesso la situazione è precipitata.

Leggi anche Guerra in Medio Oriente, notizia shock degli USA: “Israele sta per attaccare L’Iran”

Il ministro degli esteri iraniano ha condannato l’attacco, affermando che l’Iran si riserva tutte le opzioni per difendere la propria sovranità e il proprio popolo. Inoltre, l’Iran ha dichiarato che questo attacco porterà delle conseguenze eterne.

La comunità internazionale è divisa: il segretario generale delle Nazioni Unite ha espresso allarme per l’attacco americano, mentre alcuni paesi, tra cui l’Italia, hanno difeso l’iniziativa statunitense come misura per prevenire lo sviluppo di armi atomiche da parte dell’Iran.

La situazione è estremamente volatile e potrebbe portare a una pesante escalation. Gli Stati Uniti hanno affermato di aver agito per difendere i propri interessi e quelli dei propri alleati, ma l’Iran non sembra intenzionato a cedere. La domanda adesso è: cosa succederà dopo? La risposta potrebbe cambiare il corso della storia.

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USA, arrestato il presunto killer di Minneapolis: aveva sparato a due politici democratici

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Minneapolis

È stato arrestato l’uomo sospettato degli attacchi a Minneapolis, in cui sono stati uccisi un parlamentare dello stato del Minnesota e di averne sparato a un altro: lo riporta il New York Times citando le autorità locali.

La caccia all’uomo è durata due giorni e, nel mentre, Vance Boelter aveva fatto perdere le sue tracce dopo aver ucciso la deputata Melissa Hortman e il marito e aver ferito il senatore John Hoffman e sua moglie.

Poco prima di entrare in azione ha scritto ai suoi coinquilini: “Ho bisogno di riposo. Vi voglio bene, non volevo finisse così. Potrei morire a breve“.

Minneapolis

Foto: ANSA

L’IDENTIKIT DEL KILLER DI MINNEAPOLIS

Il killer è un cristiano evangelico fermamente contrario all’aborto e, insieme alla moglie, gestisce una società di sicurezza privata, la Praetorian Guard Security Services.

Di recente lavorava sei giorni alla settimana in due imprese di pompe funebri per “arrivare a pagare i conti” a fine mese, ha detto in un video postato online.
Un lavoro che svolgeva dopo avere frequentato nel 2023 e 2024 un corso online sulle scienze mortuarie, che si aggiunge al suo dottorato in leadership, al master in scienze del management e alla laurea in relazioni internazionali.

Prima della società di sicurezza con la moglie, ha gestito un negozio 7Eleven a Minneapolis, ma è stato anche il direttore di una stazione di servizio a St Paul.
Più di recente su LinkeIn si è descritto come l’amministratore delegato di Red Lion Group, azienda nella Repubblica Democratica del Congo impegnata a creare posti di lavoro per la popolazione locale.

Boelter e sua moglie in passato dirigevano un’organizzazione no profit chiamata Revoformation Ministries e una versione archiviata del suo sito web – riporta il Washington Post – chiamava il killer ‘reverendo‘ affermando che era stato ordinato sacerdote nel 1993.

Prima dell’11 settembre, Vance aveva già compiuto viaggi in diverse zone di Gaza e della Cisgiordania – si legge sul sito -. Si rivolgeva ai militanti islamici per condividere il Vangelo e dire loro che la violenza non era la risposta“.

Il killer è stato portato al carcere della contea di Hennepin ed è stato incriminato a livello federale con diverse accuse per le quali rischia la pena di morte.
Il governatore del Minnesota, Tim Walz, ha tirato un sospiro di sollievo dopo la cattura e poi ha esortato gli americani a ribellarsi a una normalità di violenza politica: “Non possiamo diventare insensibili. Siamo un paese diviso. Il modo per risolvere i problemi – ha detto l’ex candidato alla vicepresidenza di Kamala Harrisnon è l’odio, ma è l’umiltà, la grazia e la civiltà“.

LE DICHIARAZIONI DEI SUOI CONOSCENTI

Non ho idea di cosa stesse pensando, stava cercando lavoro ma forse le cose non hanno funzionato, forse si è arreso e ha deciso di andarsene nel tripudio della gloria“: ha dichiarato David Carlson, suo inquilino, raccontando di come Boelter vivesse con lui in una stanza in affitto e, lo scorso venerdì, aveva pagato quattro mesi anticipati nonostante vivesse con grosse difficoltà economiche e psicologiche.

Nel manifesto trovato nell’auto del killer sono stati trovati 70 nomi di politici, inclusi tutti i democratici al Congresso del Minnesota, oltre che dei gestori di alcune cliniche Planned Parenthood per l’aborto.

David Carlson ha raccontato che Boelter era andato in Africa alcuni mesi fa nella speranza di avviare una società per la sicurezza.
Quando è rientrato ha accettato un lavoro che prevedeva l’estrazione di bulbi oculari da cadaveri per la donazione di organi.
Carlson gli ha parlato l’ultima volta venerdì sera intorno alle 19, quando Boelter era già a letto così da essere riposato per il giorno successivo ma nulla lasciava presagire un gesto folle, ha precisato Carlson descrivendo il killer come una brava persona e difendendolo da coloro che tentano di dipingerlo come un esaltato di destra.

Boelter non parlava di politica e non aveva mai nominato le sue vittime, ha aggiunto il coinquilino riferendo però che consultava il sito Infowars del cospirazionista Alex Jones e aveva votato per Donald Trump nel 2024.

LA RICOSTRUZIONE DELL’ATTENTATO DI MINNEAPOLIS

Il killer di Minneapolis, giubbotto anti-proiettile sopra la maglietta e i pantaloni blu, si è presentato a casa del senatore Hoffman a Champlin, due membri democratici del Congresso dello Stato, in piena notte: l’allarme è scattato alle due del mattino quando la polizia è arrivata alla residenza in seguito a una sospetta sparatoria.

Un’ora e mezzo dopo gli agenti hanno ricevuto una chiamata di emergenza vicino Brooklyn Park, nell’abitazione della deputata Hortman.
Arrivate sul posto, le forze dell’ordine si sono trovate davanti a un uomo che usciva dalla casa della deputata con giubbotto antiproiettile e il distintivo.

Nel viale davanti casa era parcheggiata un’auto con le luci di emergenza accese.
Il killer ha aperto il fuoco contro gli agenti e poi è scappato dal retro della casa della deputata: da allora aveva fatto perdere le sue tracce fino al ritrovamento grazie ad un drone degli agenti di polizia, qualche giorno dopo.
La deputata Melissa Hortman e il marito sono morti, mentre il senatore John Hoffman e la moglie sono rimasti gravemente feriti.

 

Minneapolis

In foto: le due vittime del killer di Minneapolis
Foto: ANSA

 

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