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Cronaca

Medio Oriente, continua lo scontro tra Hamas e Netanyahu: “Dopo la tregua assedieremo il nord di Gaza”

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Medio Oriente
Foto: ItalPress

Nonostante le voci e i numerosi tentativi di una tregua in Medio Oriente di circa 60 giorni, tra Hamas e Israele, le tensioni continuano ad aumentare e si prospettano giorni di fuoco sulla Striscia di Gaza.

LE PAROLE DI NETANYAHU SUL MEDIO ORIENTE

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe promesso al ministro delle Finanze Bezalel Smotrich in recenti incontri che, a seguito della proposta di cessate il fuoco di 60 giorni con Hamas attualmente in discussione a Doha, Israele riprenderà la sua guerra contro Hamas a Gaza. Lo riporta Channel 12.

E’ nostra intenzione, dopo la tregua, trasferire la popolazione della Striscia verso sud e imporre un assedio al nord di Gaza“, avrebbe detto Netanyahu a Smotrich, che sta cercando garanzie dal premier che la guerra a Gaza riprenderà a pieno ritmo dopo la fine del cessate il fuoco.

L’esercito israeliano (Idf) ha eliminato, con “metodi di combattimento unici“, oltre 100 terroristi di Hamas nelle ultime settimane nella zona di Jabaliya, nella Striscia di Gaza settentrionale: lo ha reso noto su Telegram l’Idf.

LA RISPOSTA DI HAMAS

Hamas accusa il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di non voler raggiungere un accordo per porre fine alla guerra a Gaza, mentre inizia la seconda settimana di colloqui in Qatar. “Netanyahu è abile nel bloccare un ciclo di negoziati dopo l’altro e non è disposto a raggiungere alcun accordo“, afferma il gruppo palestinese in una dichiarazione sul canale Telegram.

I mediatori nei colloqui tra Hamas e Israele stanno lavorando per colmare le lacune tra le due parti, dopo una settimana di colloqui in Qatar. Lo ha detto all’AFP un funzionario a conoscenza dei negoziati: “I mediatori stanno esplorando attivamente meccanismi innovativi per aiutare a colmare le lacune rimanenti e mantenere lo slancio nei negoziati“, ha detto il funzionario che ha chiesto l’anonimato.

Medio Oriente

Foto: The Economist

IL PREMIER ISRAELIANO PRONTO A SCENDERE A COMPROMESSI PER ACCORDO SUL MEDIO ORIENTE

Secondo fonti del gabinetto di sicurezza, il premier Benjamin Netanyahu e’ determinato a raggiungere un accordo su Gaza e per farlo e’ pronto a scendere a compromessi mai fatti prima. Lo riferisce il sito d’informazione Ynet News. In base alle anticipazioni di queste stesse fonti, il capo del governo israeliano e’ disposto a mostrare flessibilità riguardo al ritiro delle IDF dall’asse Morag, nonostante la sua precedente opposizione.

Le fonti hanno affermato che ci sono contatti a Doha e che le squadre stanno lavorando sodo e discutendo mappe di ritiro aggiornate. “Anche se non si raggiunge un accordo entro un giorno o due, la situazione si sta evolvendo. Potrebbe volerci ancora qualche giorno. Se si raggiunge un accordo, non ci sara’ una citta’ umanitaria a Rafah, non verra’ mantenuta alcuna zona umanitaria. Netanyahu e’ disposto a scendere a compromessi su questioni su cui non era mai sceso a compromessi in precedenza“, hanno affermato.

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Cronaca

Cacciatore accidentalmente ucciso a Carrù: il suo compagno di caccia stava mirando ad un cinghiale

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Foto: Freepik

A Carrù, ieri (nonché giorno di apertura nazionale della caccia al cinghiale), è morto un cacciatore.

Daniele Barolo, agricoltore  di 46 anni, è stato accidentalmente ucciso con un colpo di fucile nel petto dal suo compagno di caccia, (insieme a lui in quel momento), che a sua volta stava mirando ad un cinghiale.

I soccorritori non hanno fatto in tempo a sopraggiungere, ed una volta arrivati, ogni tentativo di rianimare il cacciatore sembra essete risultato vano. Stando a quanto dichiarato, dunque, l’uomo è morto sul posto.

Attualmente, il fucile è stato sequestrato dai carabinieri intenti a fare ulteriori indagini per poter comprendere quale traiettoria abbia seguito il proiettile.

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Cronaca

La Global Sumud Flotilla segnala dei droni non identificati

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Foto: Giornale la Voce

Un episodio segnalato dal canale telegram della Global Sumud Flotilla, (spedizione con l’imbarcazione di 44 paesi che sta raggiungendo le coste di Gaza per poter rompere il blocco israeliano) lascia non poche preoccupazioni.

Ecco quanto dichiarato: “Si sono avvistati più droni, la cui origine non è stata ancora identificata, vicino alla flotta e che la seguono. Questo improvviso aumento dell’attività aerea ci preoccupa

L’episodio si è verificato di domenica, più precisamente alle ore 21:09, e gli apparecchi avvistati risultavano essere tre.

Nonostante la rassicurazione fatta alle famiglie dei partecipanti l’attivista brasiliano Thiago Avila, (nonché membro del direttivo) scrive, dalla Familia Madeira I droni vicini devono essere considerati una potenziale minaccia

Per questo, alle barche è stata raccomandato di organizzare bene la guardia notturna di stanotte.

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Cronaca

Razzo israeliano rinvenuto tra Lampedusa e l’isolotto di Lampione

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Foto: Repubblica di Palermo

Pochi giorni fa, tra Lampedusa e l’isolotto di Lampione, i pescatori del motopeschereccio Andrea Doria hanno avvistato un relitto metallico. Si tratta di un cilindro lungo circa 5 metri e largo 1,5.

Sulle fiancate sono ben visibili il logo dell’Agenzia Spaziale israeliana Minhalat HaHalal, che dipende dal ministero della Difesa e si occupa di missili e satelliti, oltre che una scritta in ebraico.

La zona resta sotto controllo, in attesa di decidere se procedere al recupero.

Il ministro della difesa Guido Crosetto ha escluso che l’oggetto faccia parte di un sistema militare israeliano in funzione, spiegando che si tratta con ogni probabilità di un frammento legato a un recente lancio spaziale.

La vicenda, tra indagini tecniche e risvolti diplomatici, è solo all’inizio.

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