In Medio oriente, Teheran ha raggiunto un accordo con Gran Bretagna, Francia e Germania (la troika europea E3), per la ripresa dei colloqui sulla questione nucleare iraniana: lo riporta l’agenzia di stampa Tasmin, che cita una fonte informata sui fatti: “Il principio dei negoziati è stato concordato, ma le consultazioni in merito al momento e al luogo dei negoziati sono in corso, e il Paese in cui si svolgeranno i futuri negoziati non è stato ancora definito“, ha affermato la fonte. Secondo Tasnim, i colloqui si terranno a livello dei viceministri degli Esteri dell’Iran e dei tre Paesi Ue.
OLTRE CENTO MORTI IN MEDIO ORIENTE SOLO NELLA GIORNATA DI IERI
Oltre 100 palestinesi sono stati uccisi ieri, in parte nei raid israeliani su Gaza e in parte ai centri di distribuzione del cibo, mentre ieri sera, a Tel Aviv e in altre città israeliane, decine di migliaia di persone sono scese in strada con striscioni e slogan chiedendo con urgenza un accordo per lo scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi.
Secondo la Protezione civile di Gaza 39 palestinesi sono stati uccisi a due centri di distribuzione degli aiuti. Diversi testimoni, anche nei giorni scorsi, hanno accusato le forze israeliane di aver sparato sulla folla mentre la Ghf, sostenuta da Stati Uniti e Israele, che ha sostituito le agenzie delle Nazioni Unite come principale distributore di aiuti nel territorio, ha accusato Hamas di fomentare disordini.

Foto: Avvenire
IN MIGLIAIA A PROTESTARE NELLE STRADE
Decine di migliaia di israeliani hanno protestato ieri sera nel centro di Tel Aviv per chiedere un accordo che garantisca il rilascio di tutti gli ostaggi nella Striscia di Gaza, secondo quanto riportato dai media israeliani. Il quotidiano Yedioth Ahronoth ha riferito che i manifestanti hanno marciato nel centro di Tel Aviv portando striscioni e gridando slogan per la fine della guerra e l’immediato ritorno degli ostaggi.
Anche ex ostaggi rilasciati da Hamas avrebbero preso parte alla marcia. I partecipanti hanno lanciato appelli diretti ai leader israeliani e al presidente degli Stati Uniti Donald Trump affinché si adoperino per raggiungere un accordo globale. Il giornale ha affermato che centinaia di manifestanti hanno tenuto proteste simili in altre città di Israele.
HAMAS PARLA DI UN ACCORDO PRONTO IN MEDIO ORIENTE
Sarebbe pronto l’accordo su Gaza dopo che i punti di contesa principali sono stati superati dai contendenti. Ad affermarlo sono fonti vicine ad Hamas, non meglio identificate, citate dai media israeliani, tra cui Ynet News: “Significativamente ridotti i punti di contesa per l’accordo. L’accordo è già pronto, in attesa dell’annuncio“, hanno riferito queste fonti.
Secondo loro, “la pressione americana sta funzionando. C’è terreno fertile per raggiungere un accordo e stiamo già parlando di divergenze di pochi chilometri nella zona cuscinetto al confine orientale di Gaza, di fronte alle comunità circostanti.Questo non costituisce più un ostacolo sostanziale“.
Le fonti hanno anche affrontato i punti chiave per il rilascio dei prigionieri, affermando che “la formula è già stata concordata nei colloqui precedenti: 50 prigionieri per ogni ostaggio”