Motori
F1: la McLaren cala la doppietta sul circuito di Spa- Francorchamps.

Il ruggito dei motori torna a riecheggiare tra le foreste delle Ardenne: è tempo di Spa-Francorchamps. Il Gran Premio si preannuncia come uno degli appuntamenti più attesi della stagione di Formula 1, in un campionato ancora apertissimo e ricco di colpi di scena. Sullo storico tracciato, tra le leggendarie curve dell’Eau Rouge, del Raidillon e della Blanchimont, i piloti si sfideranno in un mix unico di velocità pura, abilità tecnica e strategia. Con il Mondiale ancora in bilico, ogni punto diventa cruciale e Spa, con la sua imprevedibilità meteorologica e le sue insidie tecniche, potrebbe rivelarsi il crocevia decisivo per le sorti del campionato. Occhi puntati sui big della griglia, ma attenzione anche agli outsider: qui, ogni errore si paga caro, e ogni giro può riscrivere la storia.
Il Gran Premio del Belgio si è trasformato in un romanzo ad alta tensione fin dalle prime battute, o meglio, prima ancora che le monoposto potessero schierarsi sulla griglia. Le condizioni meteo instabili e una pioggia fitta hanno spinto la direzione gara a sospendere la partenza proprio pochi istanti prima del via. Bandiera rossa, piloti costretti a scendere dalle vetture, e l’eterna attesa sotto il cielo grigio delle Ardenne. Alle 16:20, finalmente, arriva la decisione: partenza dietro Safety Car. I primi giri scorrono lenti, con tutti i piloti su gomme intermedie e una pista ancora carica d’acqua. Ma già si intravede uno scenario in evoluzione: il sole comincia a farsi spazio tra le nuvole e l’asfalto di Spa, notoriamente incline al dramma, promette di asciugarsi in fretta. Dopo quattro giri dietro la Safety Car, si comincia a fare sul serio. Piastri è scatenato: attacca Norris e, con un sorpasso magistrale all’Eau Rouge, prende il comando della gara. Dietro, Leclerc e Verstappen cominciano subito a sfidarsi in un duello tanto serrato quanto rischioso. Il monegasco è al limite: una piccola imprecisione alla chicane, un lungo all’Eau Rouge, e Max sempre più minaccioso negli scarichi. Ma per ora, Charles tiene duro. Intanto, Hamilton si trasforma nella solita furia silenziosa: prima si sbarazza di Sainz e Colapinto, poi anche di Hulkenberg, risalendo con determinazione dalle retrovie. La strategia Mercedes punta tutto sull’anticipo, e Lewis è il primo a montare le slick: gomma gialla per lui, mentre gli altri ancora valutano. La pista, nel frattempo, continua a migliorare. Nel valzer dei pit stop succede di tutto. Leclerc rientra, ma sfiora la collisione con Albon in una manovra al limite della “unsafe release”. Problemi anche per Norris, che si ferma un giro dopo gli altri e monta gomme hard, ma paga caro l’attesa: l’undercut è fatale e il suo pit è tutt’altro che perfetto. Giro dopo giro, Charles Leclerc si avvicina a Piastri, guadagnando un secondo netto sull’australiano. La SF-25 sembra finalmente in grado di competere ad armi pari: le rosse girano circa un secondo più veloci delle McLaren. E proprio in quel momento, arriva anche la conferma cronometrica: Leclerc mette a segno il giro veloce, segno di una monoposto in ottima forma e di una gara che sta prendendo una direzione tutta nuova.
La seconda parte della gara ha offerto uno dei finali più intensi della stagione. Dopo un avvio caotico e una fase centrale di grande strategia, il cielo sopra Spa ha iniziato a minacciare ancora pioggia, rendendo il finale una vera corsa contro il tempo e contro gli avversari. A dettare il ritmo è stato Oscar Piastri, saldamente in testa, impeccabile nella gestione della gara. L’australiano ha mantenuto sangue freddo anche quando il suo compagno di squadra, Lando Norris, ha iniziato una timida rimonta. Ma i piccoli errori del britannico – soprattutto quello alla Pouhon – hanno pesato come macigni. Tre sbavature nei momenti chiave lo hanno allontanato dal sogno vittoria, mentre il gap con Piastri, inizialmente ridotto con un bel giro veloce, si è ristabilito intorno ai quattro secondi. Troppo, troppo tardi. Dietro le McLaren, la vera battaglia era per il terzo gradino del podio, con Charles Leclerc impegnato in una resistenza accanita contro Max Verstappen. Il monegasco ha condotto una gara fatta di alti e bassi: ottimo ritmo a metà corsa, ma negli ultimi dieci giri ha iniziato a soffrire. Verstappen, con assetto da bagnato, si è fatto sempre più minaccioso. Charles ha accusato la mancanza di informazioni via radio e ha commesso un piccolo errore in curva 18, riducendo il suo vantaggio a meno di un secondo. A pochi giri dalla fine, la pressione era alle stelle. Nel frattempo, Lewis Hamilton ha continuato la sua scalata. Dopo essere stato tra i primi a montare le slick, ha approfittato delle fasi più caotiche per rimontare fino alla sesta posizione, mettendo nel mirino Alexander Albon. Anche Andrea Kimi Antonelli si è reso protagonista di un’ottima prestazione, con sorpassi decisi — come quello su Alonso — e una strategia aggressiva che lo ha tenuto costantemente a ridosso della zona punti. Quando le nuvole hanno cominciato a far cadere qualche goccia nei giri finali, la tensione si è fatta quasi insostenibile. Norris ha provato l’ultimo assalto, ma i quattro decimi persi per errori inutili lo hanno tagliato fuori. E Verstappen, nonostante si sia avvicinato a meno di un secondo da Leclerc, non è riuscito a portare l’attacco decisivo.
Così, al termine di 44 giri di adrenalina, Oscar Piastri ha tagliato il traguardo da vincitore, autore di una gara perfetta sotto ogni punto di vista. Norris lo ha seguito in seconda posizione, rammaricato per ciò che avrebbe potuto essere. Leclerc, eroico nella difesa, ha completato il podio con un terzo posto strappato con i denti. Spa ha regalato ancora una volta un gran premio da ricordare: pioggia, strategie, errori e sorpassi. E una verità sempre più chiara: il 2025 è un mondiale dove nulla può essere dato per scontato.
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F1: Lando Norris si prende con forza la Pole in Belgio

Le qualifiche per il Gran Premio del Belgio prendono il via, e subito le McLaren si impongono, dettando il passo in testa. Al contrario, è un inizio disastroso per le Aston Martin, entrambe eliminate già nel Q1, insieme a Colapinto. Un colpo di scena vede Kimi Antonelli escluso senza nemmeno avere l’opportunità di tentare un ultimo giro. Anche per Lewis Hamilton la sfortuna continua: dopo essere riuscito a entrare in Q2, il suo tempo viene cancellato per track limits, estromettendolo dalla sessione successiva. Un weekend finora disastroso per Hamilton su una pista dove, in passato, ha trionfato più volte.
Il Q2 prende inizio, e le monoposto di Woking continuano a dettare il passo, affiancate da Verstappen e Leclerc. Negli ultimi minuti, la lotta per un posto nella top ten di domani si fa intensa: Alex Albon, Yuki Tsunoda, che ritrova le posizioni di vertice e Gabriel Bortoleto riescono a passare il taglio. Vengono invece eliminate le due Haas, Pierre Gasly, Nico Hülkenberg e Carlos Sainz.
Nell’ultima sessione di qualifiche, i piloti scendono in pista per il decisivo Q3. Al primo tentativo, Lando Norris si porta subito in testa, superando il compagno di squadra con un crono di 1:40.562. Nel frattempo, il tempo di Bortoleto viene annullato per aver superato i track limits in curva 10.
L’ultimo tentativo del Q3 accende gli animi. Max Verstappen inizia il suo giro con un leggera scodata, perdendo preziosi decimi e piazzandosi in quarta posizione. Leclerc compie un ottimo giro, conquistando la terza piazza, ma sono le due McLaren a dominare. Lando Norris, con una prestazione eccezionale, si prende la Pole Position a Spa-Francorchamps, assicurando una prima fila tutta McLaren.

Foto: SkySport
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F1: Trionfo di Max Verstappen nella Sprint in Belgio

All’università della Formula 1, la Sprint Race è pronta a incendiare gli animi. Purtroppo, Pierre Gasly non prenderà parte alla gara a causa di una perdita d’acqua dalla sua monoposto, una sfortunata battuta d’arresto che gli impedisce di partire dalla settima posizione, posizione che avrebbe offerto una grande opportunità di punti al suo team.
Dalla pole position, Oscar Piastri ha avuto un’ottima partenza, ma il suo vantaggio è stato subito insidiato da Max Verstappen. Il campione olandese non ha esitato, superando la McLaren numero 81 e prendendo il comando della sprint race. Dietro di loro, Charles Leclerc è riuscito a sorpassare Lando Norris per la terza posizione. Tuttavia, la gioia del monegasco è durata poco: in pochi giri ha perso il DRS su Piastri, scivolando nuovamente in quarta posizione.
Max Verstappen sta mettendo in scena una vera e propria dimostrazione di maestria, respingendo con tenacia gli assalti di Piastri, il quale, a sua volta, sente già la pressione del compagno di squadra che si avvicina alle sue spalle. Intanto, il sabato si rivela particolarmente ostico per il sette volte campione del mondo, Lewis Hamilton, bloccato in diciassettesima posizione e alle prese con problemi di aderenza, lamentandosi via radio delle sue gomme posteriori.
Max Verstappen ha domato la Sprint Race a Spa-Francorchamps con incredibile tenacia, lasciandosi alle spalle le due McLaren, incapaci di contenere il ritmo del quattro volte campione della Red Bull. A sfiorare il podio, un agguerrito Charles Leclerc e un sorprendente Esteban Ocon con la sua Haas.
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Formula 1, GP Belgio: Piastri si prende Spa! Pole nella Sprint con record.

È un Oscar Piastri formato blockbuster quello che illumina Spa-Francorchamps. Il talento australiano della McLaren firma una pole Sprint straripante, lasciando dietro persino sua maestà Verstappen e piazzando un colpo da urlo: record della pista abbattuto di sette decimi, roba da fantascienza. Una prestazione da incorniciare, arrivata nel momento clou di un venerdì bagnato, bizzarro e sempre imprevedibile come solo il Belgio sa essere.
Dietro di lui, Max Verstappen si accontenta di un secondo posto che però sa di rincorsa: l’olandese non è riuscito a replicare i tempi dell’australiano, ma resta minaccioso in vista della Sprint. Terzo posto per un solido Lando Norris, che conferma la forza ritrovata della McLaren, mentre Charles Leclerc chiude in quarta posizione, mostrando ancora una volta lampi di classe, ma senza quel guizzo decisivo per stare con i migliori tre.
La qualifica, però, racconta anche il rovescio della medaglia per alcuni big. George Russell si è perso tra le curve di Spa finendo tredicesimo, mentre Lewis Hamilton, in un venerdì da dimenticare, è protagonista di un testacoda che lo relega al terzultimo posto. Andrea Kimi Antonelli, dopo l’illusione delle libere, scivola addirittura in ultima posizione: per il giovane talento italiano, Spa è diventata una lezione dura ma necessaria nel cammino verso la maturità in Formula 1.
La Sprint Race si preannuncia scoppiettante, con griglia scompaginata e tanti campioni chiamati a rimontare. Intanto, la copertina di oggi se la prende tutta Oscar Piastri, che ha ricordato al mondo perché è considerato uno dei migliori prospetti della nuova generazione. E domani, la battaglia sarà tutta da vivere.
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