Intrattenimento
NIGHT SKINNY: Ecco la TRACKLIST di CONTAINERS, fuori l’11 ottobre

Il nuovo disco di Night Skinny in uscita l’11 ottobre un’ora dopo la mezzanotte comincia a prendere forma.
Dopo PEZZI nel 2017, MATTONI nel 2019, e BOTOX nel 2022, il noto producer musicale ha annunciato la tanto attesa tracklist del suo nuovo progetto “CONTAINERS“.
COSA ASPETTARSI DA CONTAINERS
A giudicare dagli artisti presenti, si presume che CONTAINERS sarà un disco di puro rap, molto diverso da BOTOX (2022), che invece seguiva una linea melodica più pop.
Il nuovo album di Night Skinny -che negli ultimi giorni ha spoilerato su Instagram- sembra essere un vero e proprio ‘contenitore’ di musica, pronto ad arricchire le nostre playlist.
NOMI IMMANCABILI
La tracklist contiene artisti che da anni collaborano con Night Skinny, e non sono mai mancati nei dischi del producer di Termoli come Tedua, Rkomi e Guè. Ma come accennato nei righi precedenti non mancano i maggiori esponenti della nuova scena, Artie 5ive, Tony Boy, Kid Yugi ecc.
La tracklist completa di “Containers“, fuori l’11 ottobre
- ENTRO NEL POSTO
(FEAT. TONY BOY, KID YUGI & CAPO PLAZA) - TREMA (FEAT. TEDUA & LAZZA)
- DIVIDO COSE (FEAT. KID YUGI & PAKY)
- SOLO DIO SA (FEAT. TONY BOY, ANICE, GEOLIER & SHIVA)
- NUMERO 5 (FEAT. ARTIE 5IVE)
- TESSERA SANITARIA (FEAT. PAPA V & NERISSIMA SERPE)
- OM (FEAT. TEDUA)
- GODD GIRL (FEAT. RKOMI, ERNIA & BRESH)
- NELLA TRAF (FEAT. ARTIE 5IVE, CAPO PLAZA & TONY EFFE)
- RITO BREVE (FEAT. NOYZ NARCOS, SIMBA LA RUE & GEOLIER)
- WALZER (FEAT. PAPA V, NERISSIMA SERPE & FABRI FIBRA)
- MIO PADRE (FEAT. NOYZ NARCOS & GUE)
- AMORE CIECO (FEAT. MADAME)
- TRUE STORY (FEAT. NOYZ NARCOS, PARAV&ARTIE SIVE)
- SOLO (FEAT. LUCHÈ)
- T.O.N.Y. (FEAT. TONY BOY & TONY EFFE)
- CNTNRS (FEAT. JAKE LA FURIA, EMIS KILLA, KID YUGI, TONY BOY, RASTY KILO, GUÈ, PAKY, NERISSIMA SERPE & PAPA V)
Intrattenimento
“L’Instituto” di Sthephen King diventa una serie televisiva

“L’instituto”, nonché romanzo di Stephen King pubblicato nel 2019, racconta di Luke Ellis, dodicenne dai poteri extrasensoriali che viene rapito e rinchiuso insieme ad altri ragazzi dagli otto ai dodici anni in un compound segreto.
Alla data di pubblicazione del romanzo, è stato annunciato che i diritti televisivi erano garantiti per una serie, con David E. Kelley, Jack Bender (come produttori esecutivi.)
E così, nell’estate del 2024, è stato annunciato che MGM+ aveva ordinato un adattamento della serie televisiva di 8 episodi del romanzo.
I protagonisti della serie saranno Ben Barnes e Mary-Louise Parker. (Barnes interpreterà Tim Jamieson) e la serie andrà in onda prossimamente, nel 2025!
Intrattenimento
Ranch è un calcio al petto all’industria musicale

Il nuovo disco di Salmo è un manifesto di resistenza: niente numeri, solo musica, verità e contenuto.
Quanto può essere liberatorio un disco? Nel caso di Ranch, l’ultima opera di Salmo, la risposta è: immensamente. Si tratta, con ogni probabilità, di uno dei lavori più intensi e sinceri del panorama musicale recente. Un album che sorprende non solo per la qualità musicale, a cui Salmo ci ha abituati negli anni, ma soprattutto per la sua trasparenza. Ranch è un disco introspettivo, coraggiosamente fuori rotta rispetto alle logiche spietate del mercato odierno, che impongono agli artisti la continua rincorsa al tormentone, destinato a essere cantato fino allo sfinimento… e dimenticato con altrettanta rapidità.
Salmo ha scelto l’isolamento creativo come forma di resistenza. Si è disintossicato da un sistema soffocante, preferendo la solitudine della verità alla compagnia delle mode. Ha dato vita a un progetto che ignora deliberatamente i numeri, le classifiche, le aspettative dell’algoritmo, per rimettere al centro la musica, la parola, la narrazione. “Ho capito l’intenzione, sì, confondere la verità con l’opinione che va per la maggiore / La direzione opposta è sempre la migliore”, canta in Bye Bye, quasi a definire la filosofia che anima l’intero disco: andare controcorrente, anche a costo di alienarsi da un pubblico abituato all’usa e getta.
Un’opera pensata non per le masse, ma per quei pochi — eppure preziosi — ascoltatori che oggi ancora cercano un significato, un peso, un’identità nei testi. Per chi, in un mondo sempre più rapido e superficiale, sceglie ancora di ascoltare, e non semplicemente di sentire.
“Non mi piego, non credo, non mi spezzo nemmeno / Se non fossi sincero, non ti piacerei”, spiega in Sincero, riaffermando un’urgenza espressiva che non si piega al compromesso.
In un’epoca in cui artisti e canzoni scorrono via come storie su uno schermo, Ranch si fa roccia: un punto fermo a cui aggrapparsi per non essere travolti dal grande oblio musicale che sta inghiottendo una generazione. L’ironia tagliente di Salmo si fa denuncia: “Bravo, ma non ti confermi / State tutti lì come Enrico: fermi” — una stoccata contenuta in N€urologia che descrive perfettamente l’immobilismo creativo di molti colleghi, più preoccupati di restare a galla che di lasciare un segno.
Ma non è solo un discorso tecnico o musicale. C’è anche una presa di posizione culturale. In Beatcoin, Salmo smaschera l’apparenza che domina la scena, e lo fa senza mezzi termini: “Meno male che non me la meno, me ne frego / Perché almeno io non nego che potremmo farne a meno / Della moda di ’sti rapper che si vestono come le zie / Che vanno a far la spesa la domenica a Natale”. Il bersaglio non è tanto il look, quanto il vuoto d’identità che dilaga, l’ansia di visibilità che cancella ogni traccia di autenticità. “Chi non vuole apparire alla fine scompare, ti sembra normale?” — una domanda che diventa accusa, ma anche invito a riflettere.
Salmo, o forse sarebbe più giusto dire Maurizio, ha abbattuto ogni filtro, scegliendo la nudità come unica estetica possibile. Si è esposto senza riserve, senza mediazioni, con la forza e la fragilità di chi sa che l’arte non è mai compromesso, ma verità.
Ora sta a noi decidere se accogliere questa scelta. Se concedere un ascolto autentico, un tempo dilatato e consapevole a un disco che non cerca l’approvazione, ma offre una possibilità: quella di ritrovare, nella musica, un rifugio. O forse, finalmente, una direzione.

Foto: Radio Clodia
“Titoli di coda”: sette minuti contro il sistema
Il brano che chiude Ranch, Titoli di coda, è un manifesto satirico contro le regole non scritte dell’industria musicale. L’idea richiama quella di Peyote (nota anche come Mr Thunder su YouTube): Salmo inscena un confronto surreale con un manager discografico, interpretato da sé stesso, che incarna la voce della pressione commerciale.
Si parte con un ringraziamento: Salmo, in chiave rap, parla a cuore aperto con chi ha ascoltato l’intero disco. Ringrazia tutti — amici, famiglia, haters di ieri e forse anche di oggi. E infine, ringrazia soprattutto sé stesso:
“A chi si è ritrovato, a chi si è perso / A chi è cambiato, a chi è lo stesso / A chi ha dato tutto e chi si tiene il resto / Ma soprattutto grazie a me stesso.”
Poi il gioco parte davvero. Il manager lo interrompe: vuole una canzone da stadio, “una di quelle che cantano tutti”. Salmo accetta la sfida con una parodia tanto assurda quanto credibile, che suona come un tormentone costruito a tavolino:
“È una canzone da stadio, uoh, uoh / Quella che cantano tutti, proprio tutti, proprio tutti.”
Un colpo secco e sarcastico al cuore dell’omologazione.
Ma non basta. Serve una hit. E allora Salmo prova anche quella, con un ritmo incalzante e una metariflessione costante:
“Tu vuoi il beef, hai capito il trick / Ma io volevo fare l’OG / E questi qui mi chiedono la hit […] Tutti vogliono una hit.”
Una presa in giro così precisa che — ironia della sorte — ha davvero l’energia di una hit.
Infine, l’ultima carta: un dissing, ma stavolta contro se stesso. Salmo si autoaccusa, si prende in giro, si espone, e lo fa con un’autoironia spietata:
“Sono uno stupido, nonostante il successo sono rimasto umido / Se scopo questo mondo, vengo subito / Alla gara dei coglioni per fortuna arrivo ultimo.”
Il tono è provocatorio, ma anche lucidissimo. Un attacco all’artista, all’industria, e a tutto ciò che di finto ruota attorno alla musica.
Titoli di coda dura sette minuti ma vale un intero manifesto. È il riassunto perfetto del disco: spiazzante, diretto, libero.
In un unico brano, Salmo ha messo in scena tre pezzi diversi — un ringraziamento sincero, una parodia da stadio, una hit commerciale e un dissing — dimostrando che l’unico vero potere dell’artista è restare imprevedibile.
Ed è proprio così che, ancora una volta, Salmo mette a tappeto il sistema: con un sorriso amaro e una penna affilata.
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I Fantastici 4: Gli inizi, svelati i poster retrò di presentazione dei protagonisti

Il profilo ufficiale della Marvel Studios ha svelato cinque nuovi character poster in stile retrò del nuovo reboot de I fantastici 4: Gli inizi, offrendo un primo sguardo della nuova incarnazione della prima famiglia Marvel.
Marvel Studios ha pubblicato 5 nuovi character poster dedicati ognuno a I Fantastici 4: Gli inizi, caratterizzati da un’estetica che richiama molto lo stile vintage delle carte degli anni 60′. Le immagini in questione, insieme a un video di presentazione, offrono un primo sguardo approfondito al nuovo team.
NUOVE IMMAGINI
I poster qua sotto riportati, mostrano Pedro Pascal nei panni di Reed Richards alias Mr. Fantastic, Vanessa Kirby ricopre il ruolo di Sue Storm, ossia la Donna Invisibile, Joseph Quinn invece lo troviamo nei panni di Johnny Storm, la Torcia Umana, infine Ebon Moss-Bachrach sarà Ben Grimm, la Cosa.

tutte le foto da @fantasticfourupdates
Tra i dettagli mostrati dalle foto, si nota che vi è una nuova occhiata al robot H.E.R.B.I.E., la cui voce rimane ancora un mistero da momento che il doppiatore non è stato ancora annunciato. Il cast del reboot è composto anche da Natasha Lyonne, Paul Walter Hauser e John Malkovich, i cui ruoli però rimangono ancora avvolti nel mistero.
COLLEGAMENTI AD ALTRI MCU?
Secondo quanto detto da Kevin Feige, la storia sarà ambientata in un universo alternativo rispetto alla continuity principale del MCU. Tuttavia i Fantastici 4 non appariranno solo in questo film, bensì anche nel nei prossimi titoli di Avengers: Doomsday e Avengers: Secret Wars. Anticipando la conferma di un futuro incontro con la timeline principale del Multiverso Marvel.
TRAILER
Il film sarà ambientato in un mondo retro-futuristico ispirato alle origini dei fumetti degli anni 60′ e presenta una nuova versione della prima famiglia Marvel. Le scene che scorrono ci mostrano Reed, Sue, Johnny e Ben che dovranno affrontare una minaccia mai vista prima: il distruttore dei mondi Galactus (Ralph Ineson) accompagnato dal misterioso Silver Surfer (Julia Garner). Ma dal momento che la battaglia diventa personale, la posta in gioco si alza vertiginosamente, mettendo alla prova il legame familiare tra i 4 oltre ogni limite.
DATA DI USCITA
Il nuovo film targato Marvel diretto da Matt Shakman, arriverà nelle sale italiane il 25 luglio 2025.
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