Cronaca
Incidente aereo, cinquanta feriti
50 persone che viaggiavano, durante il volo LA800 della Latam Airlines, sono rimasta ferite.
La rotta da Sydney, Australia, ad Auckland, Nuova Zelanda, è stata alquanto turbolenta tanto da fare ricoverare tredici persone di cui una in un condizioni altamente critiche.
“Un evento tecnico che ha causato un forte movimento” si è verificato a seguito di una perdita di quota improvvisa generata da un problema tecnico non ancora specificato, sostiene la compagnia aerea. Nonostante l’accaduto, l’aereo è atterrato senza ulteriori inconvenienti all’aeroporto di Auckland, proseguendo poi il suo percorso previsto verso il Cile.
Le testimonianze dei passeggeri fanno emergere che, nel momento dell’incidente, quasi tutti gli individui presenti non avessero allacciato le cinture di sicurezza. Ciò ha provocato dei movimenti e dei rimbalzi dal soffitto dell’aereo ai sedili notevolmente violenti.
“La gente ha iniziato a urlare, diverse persone hanno danneggiato l’interno dell’aereo colpendolo con la testa o con le spalle, sembrava di essere sulle montagne russe. È durato una frazione di secondo, ma è sembrato un momento lunghissimo. Poi per fortuna tutto è tornato alla normalità”, ha riferito un viaggiatore.
Quanto è accaduto ha comportato varie domande relative all’affidabilità dei sistemi di borsa del Boeing 787-9 coinvolto e, ovviamente, sulla gestione della sicurezza da parte di Latam Airlines, soprattutto in fase di “crociera”, normalmente stimata come la più sicura del volo.
L’attenzione si concentra ora sulle dichiarazioni del comandante, che ha riferito di una “temporanea perdita di funzionalità degli strumenti di navigazione”, prontamente risoltasi, apportando ulteriori preoccupazioni riguardo all’affidabilità dei Boeing, già sotto scrutinio per precedenti problematiche.
Nonostante la gravità della situazione sia l’equipaggio sia i soccorritori si sono rivelati tempestivi e abili nel soccorrere i feriti. Per quanto riguarda La Latam Airlines si è presentata molto collaborativa al fine di chiarire le cause del tragico evento, assicurando che, in futuro, verranno predisposti ancora più accertamenti!
Cronaca
Antonia Capasso: morta a venticinque anni prima di entrare ad “Amici”
Antonia Capasso nel 2020, dunque in pieno lockdown, aveva manifestato il suo desiderio di partecipare ad Amici. Tuttavia l’importante malattia non le ha permesso di intraprendere questo percorso artistico e lavorativo.
IL CORAGGIO DI UNA GIOVANE ARTISTA
Antonia Capasso, 25 anni, conosciuta come Cassandra, si è spenta dopo una lunga battaglia contro un linfoma linfoblastico. La giovane cantante di Frattamaggiore aveva emozionato tutti cantando durante la sua ultima seduta di chemioterapia nel 2020, mostrando il suo talento e la sua forza.
UN SOGNO REALIZZATO A METÀ
Nonostante la malattia, Antonia aveva realizzato il provino per “Amici” in modalità online. Purtroppo, il peggioramento delle sue condizioni non le ha permesso di proseguire il suo percorso artistico, lasciando un vuoto profondo nei cuori di chi l’ha conosciuta.
Cronaca
Napoli: diciannovenne accoltellato da una ragazza di quindici anni dopo una lite
Un ragazzo di 19 anni è stato accoltellato da una 15 enne in seguito ad una lite.
L’episodio è avvenuto all’uscita della metropolitana Scampia-Piscinola.
QUAL È IL MOTIVO DELLA LITE?
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, si presume che l’aggredito abbia avuto una discussione con la giovane ragazza, la quale peraltro conosceva, tuttavia è escluso che i due avessero una relazione sentimentale, dunque non vi è ancora alcuna chiarezza sulle ragioni della lite.
LE CONDIZIONI DEL 19 ENNE
Il giovane ragazzo ,colpito con qualcosa di tagliente, ha riportato una ferita al retto dell’addome, ed è attualmente ricoverato in osservazione all’Ospedale Cardarelli.
Attualità
Nuove rivelazioni sul rapporto tra Justin Bieber e Puff Daddy: “Molti sapevano..”
“Molti sapevano, ma hanno preferito tacere. Diddy abusava di Justin Bieber insieme ai suoi amici ricchi e di successo”. Questo è solo l’ultimo colpo in un scandalo che coinvolge Sean Combs, noto come P. Diddy, ex re della scena rap, ora accusato di stupro, traffico sessuale e di droga e sfruttamento della prostituzione.
A fare queste rivelazioni bomba è Suge Knight, ex produttore discografico e co-fondatore dell’etichetta Death Row Records, attualmente in carcere dal 2018 per omicidio. In una telefonata esplosiva ha detto: “Abusava di lui e lo spediva in ‘viaggi romantici’ con uomini adulti ricchi. Quello che gli ha fatto è terribile; è la cosa più triste del mondo”.
Queste affermazioni sembrano confermare voci che circolano a Hollywood da maggio scorso quando lo scandalo è emerso. É noto a tutti che Bieber avesse solo 15 anni quando Diddy lo prese sotto la sua ala protettiva; nel 2009 i due trascorsero ben 48 ore insieme tra speculazioni.
Finora l’ex teen-idol non ha commentato la situazione pubblicamente, ma fonti vicine a lui rivelano che si sente fortemente scosso e sta affrontando nuovamente episodi depressivi. Questa situazione complessa sembra aggravata dall’abuso di alcol e droghe che già da tempo lo tengono lontano dalle scene musicali.
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