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F1 FOCUS LA RIMONTA DELL’ASTON MARTIN

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Lance Stroll (CDN) Aston Martin F1 Team AMR24. 02.03.2024. Formula 1 World Championship, Rd 1, Bahrain Grand Prix, Sakhir, Bahrain, Race Day. – www.xpbimages.com, EMail: [email protected] © Copyright: Batchelor / XPB Images

Nella stagione precedente l’Aston Martin Aramco F1 team, guidata dal due volte campione del mondo Fernando Alonso e da Lance Stroll, figlio del proprietario della scuderia Lawrence Stroll, con la AMR23 sono riusciti a portare alla scuderia Inglese molti punti sia nel campionato piloti che in quello costruttori.

La nuova stagione si è aperta con la notizia bomba del passaggio in Ferrari di Lewis Hamilton. Il trasferimento del pilota inglese ha scatenato un effetto domino all’interno dei paddock, con la frenetica ricerca dell’erede di Hamilton. Nelle ultime settimane un nome caldo per il sedile della scuderia inglese è stato quello di Fernando Alonso, che però non esclude addirittura il ritiro dal mondo delle corse. Dando voce alla pista, nelle prime prove libere della stagione, Stroll non è riuscito a performare, concludendo le sue tre prove con un quattordicesimo, un ottavo e un decimo posto; discorso opposto per il compagno di scuderia, poiché Alonso ha collezionato un quinto, un terzo e un secondo posto. In qualifica le due Aston hanno concluso al sesto posto (Alonso) e dodicesimo posto (Stroll).

In gara Lance Stroll conclude il primo gran premio della stagione in decima posizione, nonostante l’incidente in cui è rimasto coinvolto al via. Il canadese, dodicesimo in griglia, è riuscito a tenersi fuori dai guai allo scattare del semaforo verde, ma in curva 1 la sua Aston Martin è finita in testacoda in seguito ad un tamponamento, ad opera della Haas di Nico Hullkenberg. Stroll si trova così costretto a tornare ai box e a ricostruire la sua gara dall’ultima posizione, riuscendo comunque a rientrare in zona punti, alle spalle del compagno di squadra Fernando Alonso.

Classe 2004. Studente di Infermieristica all'Università degli studi di Messina. Aspirante infermiere nell'area critica ed emergenze e grande appassionato del Motorsport.

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MotoGP, FP1 Aragon: Marc Márquez dà spettacolo e guida la carica sul tracciato di casa

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Il weekend del Gran Premio di Aragon si apre nel segno di Marc Márquez, che infiamma il pubblico spagnolo con il miglior tempo nelle prove libere 1. Lo spagnolo firma un ottimo tempo con 1:46.974, lasciando subito intendere le sue intenzioni: essere protagonista nel GP di casa e puntare alla vittoria su una pista dove ha già dominato in passato.

Alle sue spalle, a completare un venerdì mattina da incorniciare per la famiglia Márquez, c’è il fratello Alex, distanziato di pochi decimi ma comunque solido e incisivo nei primi giri di adattamento. Il duo iberico è apparso immediatamente a proprio agio sul tracciato aragonese, approfittando delle ottime condizioni meteo e di un asfalto in buono stato.

Chi invece sorprende è Marco Bezzecchi, che agguanta un incoraggiante terzo posto, pur pagando quasi un secondo (+0.994) dal riferimento di Marc Márquez.

Quarto posto per Álex Rins, apparso costante e pulito nella guida, seguito da un Maverick Viñales che, pur non brillando sul giro secco, dimostra solidità nel passo. Pedro Acosta, sesto, continua a sorprendere, a seguire in settima e ottava posizione Joan Mir e Fermín Aldeguer, quest’ultimo sempre più concreto nel suo percorso di crescita in classe regina.

Completano la top ten delle FP1 Franco Morbidelli in nona posizione e Francesco Bagnaia, che chiude decimo e distante dai vertici.

FP1 Aragon – Top 10

  1. Marc Márquez

  2. Alex Márquez

  3. Marco Bezzecchi 

  4. Álex Rins

  5. Maverick Viñales

  6. Pedro Acosta

  7. Joan Mir

  8. Fermín Aldeguer

  9. Franco Morbidelli

  10. Francesco Bagnaia

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Oltre il limite: Gran Premio di Aragon

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Il Motomondiale si sposta in Spagna per il Gran Premio di Aragón, una delle tappe più affascinanti, tecniche e imprevedibili dell’intero calendario. Situato nei pressi della cittadina di Alcañiz, il tracciato del MotorLand Aragón è un impianto moderno, disegnato con grande attenzione al bilanciamento tra sicurezza e spettacolo, e rappresenta una delle sfide più complesse per piloti e ingegneri. Con una lunghezza di 5,077 chilometri e ben 17 curve – 10 a sinistra e 7 a destra – il circuito combina settori guidati a tratti velocissimi, dove si superano i 340 km/h, regalando un mix tecnico che non perdona la minima imprecisione. Il disegno della pista prevede numerosi saliscendi, curve cieche e cambi di direzione rapidissimi che mettono a dura prova sia la tenuta delle gomme sia la concentrazione dei piloti, specialmente nella seconda metà di gara. Tra i punti più spettacolari spiccano la doppia curva 8-9, una sezione sinistra-destra molto veloce che richiede grande sensibilità nella gestione del grip, e il lungo rettilineo in discesa tra curva 15 e curva 16, dove i sorpassi sono frequenti ma spesso rischiosi. La curva 16, infatti, è uno dei punti di staccata più insidiosi di tutto il campionato: ci si arriva a velocità elevatissime e serve grande freddezza per trovare il punto giusto di frenata, senza compromettere la traiettoria verso il traguardo.

Ma oltre alla spettacolarità del tracciato, a tenere banco sono le attese altissime per questo weekend, che si preannuncia cruciale nella corsa al titolo. Francesco Bagnaia, attualmente non tra i protagonisti assoluti del mondiale, arriva ad Aragón con la consapevolezza di poter fare la differenza su un tracciato che esalta le sue doti di guida pulita e precisa. L’italiano ha già dimostrato in passato di avere un ottimo feeling con questo circuito e cercherà di accumulare punti preziosi in chiave iridata. Ma tutti gli occhi saranno anche su Marc Márquez, il beniamino di casa, che su questa pista ha scritto pagine di gloria e che vorrà assolutamente tornare al top davanti al suo pubblico. Márquez conosce il MotorLand come pochi altri e, anche se le ultime stagioni non sono state facili, ha sempre dimostrato di essere capace di exploit straordinari proprio quando meno te lo aspetti. Attenzione anche a Alex Marquez, uno dei piloti più in forma del momento, veloce sia in qualifica che in gara, capace di sfruttare al massimo il potenziale della sua moto nei tratti misti e nelle ripartenze. L’incognita gomme sarà centrale, visto l’asfalto particolarmente abrasivo che potrebbe costringere i team a strategie conservative per evitare il degrado eccessivo nella seconda parte di gara. Non da meno sarà il meteo, che in Aragona a settembre può cambiare repentinamente e influenzare l’equilibrio generale del weekend: una pioggia improvvisa o un brusco calo delle temperature potrebbero scompaginare i piani di molti. Fondamentale sarà anche la messa a punto aerodinamica, con i team impegnati a trovare un difficile compromesso tra stabilità nei curvoni veloci e agilità nei cambi di direzione stretti.

In definitiva, il Gran Premio di Aragón promette di essere una delle gare più intense dell’anno, con una griglia compatta, rivalità accesissime e una posta in palio altissima. Ogni curva potrebbe diventare teatro di un sorpasso decisivo, ogni errore potrebbe costare caro in termini di punti e morale. Lo spettacolo è garantito, e i fan della MotoGP possono aspettarsi un fine settimana da vivere tutto d’un fiato, tra velocità, strategia, talento e un pizzico di follia, che su questo tracciato non guasta mai.

Venerdì 6 giugno

  • 10:45 – 11:30: MotoGP – Prove Libere 1
  • 15:00 – 16:00: MotoGP – Prove Libere 2

Sabato 7 giugno

  • 10:10 – 10:40: MotoGP – Prove Libere 3
  • 10:50 – 11:05: MotoGP – Qualifiche Q1
  • 11:15 – 11:30: MotoGP – Qualifiche Q2
  • 15:00: MotoGP – Sprint Race

Domenica 8 giugno

  • 09:40 – 10:00: MotoGP – Warm Up
  • 14:00: MotoGP – Gara
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F1: Top e Flop del Gran Premio di Spagna

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Il Gran Premio iberico ha calato il sipario, regalando un epilogo per certi versi atteso, ma non privo di colpi di scena. Il team di Woking ha dominato anche in Spagna vedendo Oscar Piastri sul gradino più alto del podio, seguito dal compagno di squadra. Tuttavia, l’elemento più inatteso di questo podio è stato senza dubbio Charles Leclerc, il quale compie una prestazione solida, portando a casa punti molto importanti per il team. Vediamo i Top e i Flop di questo passato Gran Premio: 

Top

Senza dubbio la McLaren si conferma ancora una volta come top di questo weekend. Dopo aver blindato tutte le prove libere e aver posizionato entrambi i piloti davanti in qualifica, la domenica si ripete la magia con una doppietta che dimostra la netta superiorità della vettura. L’australiano guida in modo impeccabile la vettura senza nessuna sbavatura e con una gestione perfetta per tutta la durata della competizione, tenendo così la leadership del mondiale e consolidando la posizione della McLaren anche nel Campionato Costruttori, inviando un chiaro messaggio ai rivali. Nel frattempo, Lando Norris dietro deve un po’ combattere di forza e strategia per non permettere a Max Verstappen di superarlo, ma l’inglese riesce nella sua missione non commettendo passi falsi. Con i nuovi limiti di flessibilità dell’ala anteriore, introdotti in Spagna, tutti si aspettavano che la loro prestazione calasse leggermente ma non è stato così, dimostrandosi ancora la prima forza in pista. 

Successivamente nella lista, troviamo certamente Charles Leclerc, che ha dato il massimo per conquistare il podio, riuscendo. Nonostante la strategia che lo aveva portato a sacrificare la qualifica non si sia rivelata vincente come sperato, questa volta la fortuna gli ha sorriso grazie all’ingresso della safety car quasi alla fine della gara. Questa gli ha permesso di ritornare con delle gomme più performanti che lo hanno fatto salire sul podio. 

La fine della lista top viene completata da Nico Hulkenberg che ha compiuto una performance sorprendente e paziente che lo ha portato a posizionarsi in quinta posizione con la sua Sauber. Un risultato che neanche il tedesco si aspettava, dopo una qualifica che lo aveva relegato nelle retrovie. Eppure, con pura dedizione, ha finalmente conquistato una posizione più che meritata e attesa fin dal 2019, avvicinandosi ai grandi nomi di questo sport e riuscendo persino a superare la Ferrari di Lewis Hamilton a pochi giri dalla fine. 

Flop

Il primo della lista flop è Max Verstappen, perché in questo Gran Premio abbiamo assistito a un “Mad Max” come non si vedeva da tempo, che ha perso il controllo delle sue emozioni dopo una serie di eventi sfortunati. Le gomme hard, in particolare, hanno compromesso irrimediabilmente la sua prestazione fino a quel momento positiva. La frustrazione lo ha portato a compiere una manovra pericolosa nei confronti di George Russell, un gesto inaccettabile per un quattro volte campione del mondo. La penalità di dieci secondi ricevuta ha ulteriormente rovinato la sua gara, facendolo precipitare in decima posizione. Tuttavia, a fine corsa, ha ammesso le sue colpe e si è scusato per l’accaduto.

In seguito vediamo la Williams che subisce un weekend da dimenticare. Già dalle prove libere i piloti non hanno trovato il giusto feeling con le vetture, e il sabato si è confermato un disastro con entrambi fuori dalla top 10 in qualifica, culminato nella deludente diciottesima posizione di Carlos Sainz proprio a casa sua. La domenica per il team inglese non è andata meglio: Alexander Albon è stato costretto al ritiro anticipato a causa di una perdita di potenza della sua monoposto. Lo spagnolo, pur riuscendo a concludere la competizione, è rimasto senza nemmeno un punto.

Anche per la Haas il weekend non ha portato a risultati soddisfacenti, con Oliver Bearman ed Esteban Ocon che si sono posizionati nelle retrovie. Nonostante la quindicesima posizione in partenza Bearman ha cercato continuamente la zona punti, ma ha ricevuto una penalità di dieci secondi per aver abbandonato la pista e averne tratto vantaggio su Liam Lawson al rientro. Dal canto suo Ocon ha compiuto una gara discreta e senza particolari colpi di scena.

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