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La devastazione lasciata da Israele nell’ospedale Al-Shifa

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Foto: Instagram @giovanipalestinesi.it

Dopo un assedio totale durato due settimane, le forze israeliane hanno abbandonato ieri mattina l’ospedale Al Shifa, il principale centro sanitario della regione.

Prima della ritirata, hanno appiccato il fuoco a tutte le strutture del complesso ospedaliero. Ismail Al Ghoul, inviato di Al Jazeera dal nord di Gaza, ha riportato che numerosi cadaveri giacciono sia all’interno dell’ospedale sia nelle vie circostanti.

Senza dubbio, l’accaduto verificatosi all’ospedale Al Shifa fa riflettere sul comportamento di Israele e, soprattutto, porta a chiedersi perché, nonostante gli innumerevoli crimini di guerra che ha commesso e che commette, viene ancora descritta come “una democrazia” e che in quanto tale “deve essere preservata”, come sostiene anche Matteo Salvini.

Le distruzioni indiscriminate di infrastrutture civili, come ospedali e scuole, vanno contro i principi fondamentali della democrazia e dei diritti umani. La comunità internazionale guarda con crescente preoccupazione queste azioni, che minano la credibilità di Israele come stato democratico.

Le azioni di Israele che non tendono conto dei diritti umani devono essere condannate senza esitazione dalla comunità internazionale. È allarmante che alcuni paesi, tra cui l’Italia, continuino a fornire sostegno politico e militare a Israele, sollevando dubbi sulla coerenza con i valori democratici.

La comunità internazionale deve intervenire con fermezza per garantire che tali azioni non restino impunite e che vengano rispettati i principi del diritto internazionale umanitario.

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