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Attualità

Disney+ dice stop alla password condivisa, ecco tutti gli aggiornamenti

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Annunciato già ad ottobre 2023, Disney+ seguirà l’esempio di Netflix, tramite un piano per contrastare la condivisione delle password tra utenti che non hanno lo stesso domicilio.

In Canada questo nuovo piano è già entrato in vigore lo scorso novembre, ma adesso il CEO Bob Iger ha reso ufficiale il mese in cui il provvedimento inizierà ad essere applicato nella piattaforma anche negli altri paesi mondiali, giugno 2024.

Per l’Italia e l’Europa può essere che l’applicazione del nuovo piano arrivi in un secondo momento, massimo settembre 2024, ma ovviamente entro la fine dell’anno sarà ufficiale: non sarà più possibile condividere le password con persone che non risiedono nella stessa abitazione. 

All’inizio si inviteranno gli utenti che usufruivano di un account in condivisione a sottoscrivere l’abbonamento personale, successivamente sempre durante il corso del 2024, verrà data la possibilità di pagare un costo in aggiunta ancora non specificato per poter mantenere la condivisione. La tariffa extra sarà applicata per ogni utente che vorrà continuare l’account.

Iger spera nella buona uscita di questo cambiamento anche sull’altra piattaforma, già applicato su Netflix avendo un riscontro super positivo con un aumento di 100.000 nuovi abbonati solo dopo due giorni all’annuncio della fine della condivisione delle password. Con la speranza che anche Disney abbia lo stesso successo dal momento che è ancora in perdita di utenti.

Disney+ offre contenuti da guardare per tutti e di vario genere, aggiungendo nel corso dell’anno nuove serie TV, film di successo e originali esclusivi all’interno dei brend: Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e Star. Con una library che spazia dai documentari ai film drammatici, passando dalle commedie ai classici dell’animazione, i clienti possono godersi qualsiasi tipo di contenuto vogliano, da Only Murders in the Building e Grey’s Anatomy fino ai successi pluripremiati come The Bear e The Mandalorian.

 

Classe 2003. Studentessa in Scienze della Comunicazione all'Università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista e graphic designer e appassionata della cultura giapponese, delle riviste della nuova generazione e ogni forma d'arte.

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Attualità

Esame di stato nel 2025: ecco i temi più probabili per la prima prova

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Foto: Wolfie Wolfgang

Il 2025 si presenta come un anno cruciale non solo per i maturandi, ma anche per tutta l’umanità…

In questo contesto, i giovani che si preparano alla maturità sono chiamati  a riflettere sui grandi temi dell’attualità, oltre che a immaginare soluzioni per un futuro più sostenibile e più equo.

• Intelligenza artificiale e lavoro del futuro

La recente diffusione di strumenti come ChatGPT, sistemi di automazione e robotica ha sollevato interrogativi etici e pratici: quali professioni saranno sostituite? Come si può garantire un uso responsabile di queste tecnologie? L’istruzione, in questo scenario, ha un ruolo centrale nel formare cittadini consapevoli, capaci di usare l’innovazione senza esserne schiavi, motivo per cui, c’è un’alta percentuale di possibilità che i ragazzi quest’anno siano invitati a riflettere su questo tema, in occasione dell’esame di stato.

• Cambiamento climatico

Poichè le nuove generazioni, devono essere ascoltate, il loro futuro è in gioco.

• Parità di genere e inclusione sociale

In un mondo ancora segnato da disuguaglianze, il tema della parità di genere e della lotta contro ogni forma di discriminazione rimane centrale. Nonostante i progressi, persistono barriere culturali e sociali che limitano le opportunità di donne, persone LGBTQ+ e minoranze etniche. Educare alla diversità, promuovere l’uguaglianza nei luoghi di lavoro e nella scuola, è una sfida ancora aperta e attualissima.

• Educazione e salute mentale

Infine, gli eventi degli ultimi anni (come la pandemia) hanno lasciato un’eredità invisibile ma profonda: l’aumento dei disagi psicologici tra adolescenti e giovani adulti; tema considerato di estrema importanza per la nostra generazione.
Molte scuole stanno cercando di rafforzare l’educazione emotiva e il supporto psicologico; non c’è dunque da sorprendersi se si cerchi di capire anche il punto di vista dei ragazzi a riguardo.

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Attualità

Guerra in Medio Oriente, l’annuncio dagli USA: “A breve nuovo accordo con Israele e Hamas”

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Buone notizie sulla guerra in Medio Oriente, arrivano conferme da parte dell’inviato degli USA, Steve Witkoff, su una possibile tregua sulla Striscia di Gaza.

In foto, Steve Witkoff Foto: Reuters

Fonti di Al Arabiya confermano che Hamas e Israele abbiano concordato la tregua a Gaza di 60 giorni con conseguente rilascio delle vittime e degli ostaggi, notizia però smentita prontamente da fonti israeliane.

LE PAROLE DI WITKOFF E HAMAS

“Siamo sul punto di inviare un nuovo accordo preliminare che, si spera, verrà consegnato più tardi oggi. Il presidente lo esaminerà e ho ottime sensazioni che si arrivi a una risoluzione a lungo termine“: queste le parole dello stesso Witkoff (mercoledì sera) dopo l’ultima visita nella Striscia, preda di nuovi incidenti nei centri di distribuzione dove, le forze israeliane avrebbero aperto il fuoco sulla folla causando un morto e 48 feriti.

A conferma di questa tesi, arrivano anche le parole da parte di Hamas: “Abbiamo raggiunto con l’inviato USA un’intesa di principio per un cessate il fuoco permanente“.

LA CONFERMA DI NETANYAHU

Nonostante la paura che gli americani possano offrire garanzie ad Hamas e imporre la fine della guerra senza soddisfare tutte le condizioni, anche Benjamin Netanyahu ha confermato la tregua: “Israele accetta la nuova proposta Witkoff“.

Non sono mancate le divergenze del Premier con la stampa, dove, a Tel Aviv, avrebbe dichiarato: “Se mi affido a un giornalista, che sia televisivo o della carta stampata, di solito mi fa a pezzi. Io ho un metodo diverso: faccio il mio servizio quotidiano, senza parlare con i giornalisti“.

L’INTERVENTO DEGLI USA

A distendere la situazione ci ha pensato Donald Trump, alla cerimonia di giuramento di Fox Jeanine Ferris Pirro come procuratrice della capitale: “non sono frustrato dal comportamento di Netanyahu, stiamo gestendo la situazione a Gaza e stiamo dando cibo alla gente della Striscia“.

Inoltre, nella serata di ieri, la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha affermato: “Israele ha approvato questa proposta prima che venisse inviata ad Hamas, posso anche confermare che le discussioni stanno continuando e speriamo che venga instaurato un cessate il fuoco a Gaza, cosi da poter riportare a casa tutti gli ostaggi“.

Intanto, la protesta da parte dell’Unione Europea continua con un nuovo tweet su X della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen: “Abbiamo discusso dell’intollerabile crisi umanitaria a Gaza. Gli aiuti umanitari devono poter raggiungere chi ne ha bisogno, immediatamente e su larga scala“.

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Attualità

33 anni dalla strage di Capaci, data che nessuno dimenticherà mai

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Sono trascorsi 33 anni da quel tragico girono, il 23 maggio 1992, quando violenza della mafia tolse la vita del giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e dei tre agenti di scorta quel giorno: Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.

STRAGE INDELEBILE

Tutti ricordano quella data, indelebile dalla memoria personale e collettiva, la strage accaduta a Capaci il 23 maggio 1992. Precisamente alle 17:58 sull’autostrada A29, nei pressi di Capaci, l’esplosione dei 500 chili di tritolo preparata dall’artefice Pietro Rampulla e messa sotto un tunnel, fa volare l’auto di Giovanni Falcone causando la morte non solo del magistrato ma anche di sua moglie Francesca Morvillo e i suoi agenti di scorta, squarciando il silenzio e lasciando una ferita profonda nella storia dell’Italia.

PER NON DIMENTICARE

Anche quest’anno a Palermo sono stati organizzati diversi incontri che vedono protagoniste le scuole di tutta la regione, integrando anche laboratori, disegni e attività commemorative, con il tradizionale minuto di silenzio delle 17:58, accompagnato dal silenzio anche della Polizia di Stato.

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