Attualità
“Reading Party” la nuova moda per leggere in compagnia lontani dalle distrazioni

Questi party stanno avendo un boom negli USA, iniziativa nata a New York dove questo trand sta spopolando, consistono nel radunarsi in un locale ma anziché ballare ci si va per leggere in compagnia.
Non si tratta però di un book club, ogni persona può leggere il libro che vuole e di qualunque genere preferisce, dai classici ai gialli ai saggi, tutto è ammesso ai “reading party“. L’iniziativa è partita da 4 amici che una sera, entrando in un locale hanno deciso di abbandonare i telefoni da qualche parte e di dedicarsi alla lettura , un’esperienza che ha coinvolto molto il gruppo di amici, tanto da trasformarla in un evento da coinvolgere un alto numero di persone. Nella Grande Mela infatti, questi eventi stanno riscuotendo un enorme successo e sempre più persone si uniscono al gruppo di lettori che gira per la città, proponendo sempre più location per Reading Rhythms.
Inizialmente i lettori si riunivano nelle lor case, ma il progetto coinvolgendo sempre più persone si è espanso. L’anno scorso un gruppo di 4 ventenni hanno spento i telefoni e aperto i libri dopo aver visto molti volumi accumularsi negli scaffali senza essere mai stati aperti: “Sentivamo la necessità di ritrovare tempo per noi stessi, mettere in pausa la frenesia di New York, condividere il piacere slow della lettura con i compagni più intimi” hanno spiegato Ben Bradbury e Tom Worcester, i due fondatori dell’evento assieme a Charlotte Jackson e Jhon Lifrieri.
La loro prima lettura di gruppo si è svolta sul tetto del loro appartamento di Brooklyn invitando un po’ di amici, l’evento organizzato ha riscosso molto successo e dopo qualche mese le persone a partecipare a questa iniziativa diventarono 200. Questo genere di eventi sta ottenendo enormi consensi, lo scorso dicembre ad esempio, al club FourFiveSix di Williamsburg si è formata una coda molto lunga solo per entrare nel locale che per quella sera ospitava una di queste serate a tema.
Queste feste solitamente non hanno un punto fisso, si spostano in giro per la città e si svolgono a inizio settimana solitamente. Il luogo spazia pure, da cocktail bar a terrazze a spazi dedicati all’arte. Il format è molto semplice e facile da seguire: basta presentarsi con il proprio libro, prendere posto e immergersi nella lettura, dopo un’ora inizia la condivisione con gli altri partecipanti scambiandosi consigli e si chiacchiera, conoscendo anche persone nuove, “Lontani dalle app, dal rumore delle solite feste, i libri diventano il mezzo per rompere il ghiaccio, creare conversazioni più profonde e connessioni intime immediate con i presenti, anche se inizialmente sono estranei” hanno spiegato i ragazzi.
Attualità
Lezioni interrotte al primo liceo occupato a Roma: “Blocchiamo tutto per la Flotilla”

I giovani studenti del liceo Rossellini di Roma, dimostrano alla capitale l’importanza di attuare manifestazioni più invasive anche all’interno delle scuole: “Rispondiamo all’appello dopo l’attacco’” Il movimento Osa: “È solo l’inizio”.
“Dalle piazze alle scuole, blocchiamo tutto” è questa la frase che si legge da uno striscione calato dall’alto affiancato da un disegno della bandiera palestinese, ad attuarlo è stato il primo liceo occupato a Roma, come reazione all’attacco subito dalle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla.
Ad appoggiare i giovani studenti, si è unito anche il movimento Osa, dicendo: “Oggi 24 settembre, dopo che la Global Sumud Flottilia è stata attaccata, noi studenti del Rossellini occupiamo la nostra scuola, rispondendo all’appello lanciato dagli universitari di Cambiare Rotta da Lettere occupata, dopo il grandissimo sciopero di lunedì 22 settembre che ha visto a Roma scendere in piazza 200.000 persone e in tutta Italia un milione. Anche noi studenti dei licei partecipiamo al blocco“.
Il collettivo ha occupato la succursale del liceo della zona Ostiense, proprio in sostegno della Global Sumud Flotilla e alla popolazione di Gaza per “continuare la mobilitazione al fianco degli operai, dei lavoratori e degli occupanti“.
LA VOCE DEGLI STUDENTI
Oltre agli striscioni e all’occupazione, gli studenti hanno dichiarato anche delle promesse come: “Dopo gli attacchi di stanotte, le scuole occupano. Apre le danze il Rossellini di Roma ma la protesta è solo all’inizio“, terminando il discorso dopo la fine delle lezioni, davanti il liceo romano Cavour, con una frase per incentivare le altre scuole italiane prendendoli come modello: “Tutti come il Rossellini!“.
Nel frattempo i giovani di Sinistra Italiana e di Cambiare rotta si vedranno nel primo pomeriggio di mercoledì alla Sapienza per decidere come proseguire le azioni di protesta dopo l’attacco della Flotilla. Difatti gli studenti di Cambiare rotta stanno interrompendo le lezioni in alcune facoltà degli atenei romani per raccontare ai loro coetanei, attraverso dei megafoni, quanto avvenuto stanotte agli equipaggi della Flotilla. Hanno poi indetto una assemblea a Scienze politiche alla Sapienza per venerdì alle ore 16, dicendo in merito: “Vogliamo occupare tutte le scuole e le università di Roma e del paese“.
Attualità
Greta Thunberg e la Global Sumud: nave colpita da drone in Tunisia -Video

Dal ronzio al boato: così gli attivisti hanno vissuto l’attacco in piena notte.
Nella notte tra lunedì e martedì la Global Sumud Flotilla, la missione di attivisti diretta verso Gaza, ha vissuto momenti di panico: una delle navi pricipali, la Family Boat con a bordo anche Greta Thunberg, sarebbe stata colpita da un drone militare al largo delle coste tunisine.
Chi era di guardia ha raccontato di aver sentito un ronzio, poi un’esplosione e subito le grida: “Al fuoco, al fuoco!”.
L’equipaggio si è svegliato di corsa e ha cercato di mettersi in salvo. Oltre a Greta, sulla nave c’erano anche Yasemin Acar e Thiago Avila, figure chiave nell’organizzazione della Flotilla.
L’azione fa parte di una protesta internazionale e partecipata contro l’invasione israeliana a Gaza. La delegazione stava navigando vicino al porto tunisino di Sidi Bou Said quando è avvenuto l’attacco.
Le autorità tunisine però smentiscono: secondo Houcem Eddine Jebabli, portavoce della guardia nazionale, nell’area non c’erano droni. Per lui il fuoco potrebbe essere stato causato semplicemente da “delle sigarette”.
Attualità
La Global Sumud Flotilla e il tentativo di aprire un corridoio via mare per Gaza

Immagina tante piccole barche, cariche di cibo e medicine, che partono da diversi porti del Mediterraneo per andare a Gaza con un doppio scopo…
La Global Sumud Flotilla è un’iniziativa civile (per cui 26 mila persone hanno fatto richiesta) completamente legale che riunisce decine di imbarcazioni protette dal diritto marittimo da 44 paesi (tra cui l’Italia)
L’obbiettivo è rompere il blocco imposto da Israele sulla striscia di Gaza e poter cosi portare aiuti concreti alle persone in difficoltà.
Non a caso il nome “Sumud” significa resistenza, perseveranza, resilienza in arabo, e simboleggia la volontà di non arrendersi di fronte all’ingiustizia.
La seconda partenza fissata dopo quella del 31 Agosto (da Genova – Barcellona), era prevista oggi, 4 settembre, con il resto delle barche con partenza prevista da Tunisia, Grecia e Sicilia; tuttavia, è stato poi reso noto che quella da Tunisi è stata posticipata al 7 settembre, a causa dei ritardi accumulati e delle difficili condizioni meteo.
Giorgia Meloni, in proposito, ha affermato che saranno adattate tutte le misure di tutela e sicurezza per poter così garantire il buon esito dell’operazione.
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