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Israele usa il pianto dei neonati per attirare e colpire i civili palestinesi -Video

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Foto: ANSA

L’esercito israeliano, attualmente, sta usando nuove tattiche per spaventare, attirare e individuare i civili palestinesi nel campo profughi di Nuseirat, nella Striscia di Gaza.

I residenti del campo confermano al team di Euro-Med Monitor di aver udito grida di donne e pianti di bambini durante la notte sia domenica sia lunedì.

Quando alcuni abitanti sono andati fuori per vedere cosa stesse succedendo e hanno cercato di aiutare, sono stati attaccati da droni quadricottero israeliani. Le grida e i pianti che avevano udito erano in effetti suoni registrati e riprodotti dai droni israeliani, con l’obiettivo di spingere i residenti del campo a uscire all’aperto, dove avrebbero potuto essere facilmente attaccati e uccisi.

Secondo quanto riferito dai testimoni, questa strategia includeva anche la riproduzione di suoni di spari, esplosioni e il rumore di veicoli militari, oltre a volte anche canzoni in ebraico e arabo alfine di intimidire psicologicamente i residenti che si trovavano accampati nella notte e senza avere nessun contatto con il mondo esterno.

Un residente di 20 anni del campo, che ha richiesto l’anonimato per motivi di sicurezza, ha riferito al team di Euro-Med Monitor: “Eravamo seduti di notte quando abbiamo sentito voci di ragazze e donne che urlavano che dicevano ‘vieni, aiutami, sono ferito !’ Siamo usciti per scoprire cosa stava succedendo. Non è stata trovata alcuna donna, ma siamo stati presi di mira direttamente da un drone quadricottero -continua- sono fuggito all’interno e due persone proprio di fronte a me sono rimaste gravemente ferite. A causa degli spari in corso, non siamo riusciti a curarli, quindi abbiamo chiamato un’ambulanza e sono arrivati per trasportarli. Molti residenti hanno sentito questi suoni e hanno risposto per fornire aiuto”.

Una donna di sessant’anni ha raccontato di aver udito rumori di spari molto intensi, seguiti dalle grida angosciose delle donne che annunciavano che i loro bambini erano feriti e chiedevano aiuto e ha aggiunto: “Questo suono è continuato per circa 10-15 minuti, ma nessuno di noi è uscito perché era molto tardi e sapevo che si trattava di registrazioni di aerei”.

Questa paura diffusa è avvenuta insieme agli attacchi violenti dell’esercito israeliano, che hanno incluso sparatorie da elicotteri, carri armati e droni, così come attacchi di artiglieria e aerei. Gli attacchi sono avvenuti in modo casuale, intenso e continuo in diverse parti del campo di Nuseirat, provocando numerose vittime civili, tra cui donne e bambini.

L’esercito israeliano ha mirato a chiunque si trovasse nel campo di Nuseirat, che stesse camminando per strada o guardando fuori dalle finestre. Ha anche preso di mira alcuni civili che cercavano di spostarsi tra i centri di accoglienza e le case, o che cercavano di scoprire cosa stesse accadendo nell’area. Durante la notte, gli attacchi con bombe e spari sono diventati più intensi e miravano direttamente alle zone dove vivono le persone, colpendo case, scuole e moschee piene di sfollati. L’obiettivo era ed è ferire e uccidere i civili.

A causa del genocidio in corso nella Striscia di Gaza, Euro-Med Monitor avverte sui pericoli derivanti dalle tattiche crudeli e disumane dell’esercito israeliano contro la gente comune. Queste azioni si intensificano giorno dopo giorno, provocando danni gravi sia mentali sia fisici e dunque molti si chiedono se effettivamente il loro obbiettivo è annientare Hamas o i palestinesi.

Secondo le norme internazionali sui diritti umani, le uccisioni illegali di civili palestinesi da parte delle forze israeliane violano il loro diritto fondamentale alla vita. Tali azioni sono considerate gravi violazioni delle leggi internazionali, inclusi i trattati di Ginevra, e sono classificate come crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Questi episodi rappresentano una delle principali componenti del genocidio in atto contro i residenti della Striscia di Gaza perpetrata da Israele.

L’esercito israeliano Ha mirato intenzionalmente a obiettivi civili, causando danni gravi e duraturi alle persone e alle loro case. Questo richiede una risposta immediata dalla comunità internazionale. Gli esperti delle Nazioni Unite hanno dichiarato che Israele, insieme ai paesi che hanno contribuito alla guerra e all’occupazione, deve affrontare le conseguenze legali e morali delle sue azioni.

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Attualità

Guerra in Medio Oriente, notizia shock dagli USA: “L’Israele sta per attaccare L’Iran”

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Gli Stati Uniti sono in massima allerta, in Medio Oriente, in vista di un possibile attacco israeliano contro l’Iran, nonostante il presidente americano Donald Trump sia in trattative avanzate con Teheran per un accordo diplomatico volto a limitare il suo programma nucleare.

Il dipartimento di Stato ha autorizzato l’evacuazione di parte del personale in Iraq, mentre il Pentagono ha dato il via libera alla partenza dei familiari dei militari in tutto il Medio Oriente.
Ordine al personale non essenziale e alle famiglie di lasciare anche le ambasciate in Bahrain e in Kuwait.

IL COMUNICATO DELL’IRAN

L’Iran non rinuncerà al suo diritto all’arricchimento dell’uranio a causa delle crescenti tensioni nella regione. Lo ha detto un alto funzionario iraniano alla Reuters, come riporta l’agenzia sul proprio sito, aggiungendo che un Paese della regione “amico” aveva avvisato Teheran di un possibile attacco militare da parte di Israele.

Il funzionario ha affermato che le tensioni hanno lo scopo di “influenzare Teheran affinché cambi la sua posizione” in vista del nuovo round di colloqui con gli Stati Uniti previsti domenica in Oman.

LE PAROLE DI ISRAELE SUL MEDIO ORIENTE

Il ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato che “l’Iran è impegnato in un programma di armamento nucleare segreto e sistematico“.

Secondo Gerusalemme: “l’accumulo rapido di uranio altamente arricchito dimostra chiaramente che la natura del programma non è civile, l’Iran ostacola in modo costante le attività di verifica e monitoraggio dell’Aiea, ha espulso ispettori, ripulito e nascosto siti sospetti non dichiarati – ha aggiunto il ministero -. Israele avverte che tali azioni minano il regime globale di non proliferazione e rappresentano una minaccia immediata alla sicurezza e alla stabilità regionale e internazionale“.

CONTINUA IL CONFLITTO NEL MEDIO ORIENTE

L’esercito israeliano ha ordinato agli abitanti di Gaza City, in Medio Oriente, di evacuare diverse aree, definendole “zone di combattimento“, nel territorio palestinese settentrionale.

I soldati israeliani “stanno operando nella zona in cui vi trovate per eliminare le infrastrutture terroristiche”, ha dichiarato su Telegram il portavoce dell’esercito in lingua araba, Avichay Adraee, mostrando una mappa che evidenzia in rosso diversi quartieri, tra cui la Città Vecchia di Gaza:”Per la vostra sicurezza, evacuate immediatamente verso i rifugi noti nella parte occidentale di Gaza City“, ha aggiunto.

“Tutti i servizi di comunicazione Internet e di linea fissa nella Striscia di Gaza sono stati interrotti in seguito all’attacco all’ultima linea principale in fibra ottica rimasta a Gaza“: lo ha reso noto il ministero delle Telecomunicazioni dell’Autorità Nazionale Palestinese in una nota, accusando Israele di tentare di isolare Gaza dal mondo.

Medio Oriente

Foto: La Repubblica

RIMPATRIATA GRETA THUNBERG

Nella giornata di mercoledì 11 giugno l’attivista svedese, che era a bordo del veliero della Freedom Flotilla abbordato dall’esercito israeliano, è stata portata all’aeroporto più vicino e rimpatriata in Francia insieme ai restanti 12 volontari.

L’Ong ha dichiarato: “Faranno lavoro di comunicazione e sensibilizzazione della stampa per conto degli altri che sono rimasti: questo perché chi non ha accettato di essere rimpatriato verrà trasportato nella prigione di Ramle, in attesa dell’udienza davanti a una corte israeliana che, disporrà l’espulsione degli attivisti.

Medio oriente

In foto: Greta Thunberg appena rimpatriata in Francia
Foto: NBC news

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Referendum 2025: il popolo italiano non ha raggiunto il quorum per scarsa affluenza

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Come previsto dalle statistiche, il referendum su cittadinanza e lavoro non ha raggiunto il quorum prestabilito, il 50% +1. L’affluenza definitiva, terminata alle 15 di oggi, si è fermata al 30,6%.

Tutti i quesiti del referendum 2025 non hanno raggiunto il quorum necessario per validare il voto. Causa del non raggiungimento è stata la scarsa affluenza degli italiani, fermata, fino all’ultimo minuto, sotto il 31%. La maggioranza dei rappresentati di centro destra parla di vittoria schiacciante e un rafforzamento della compagnia governativa.

REGIONI IN CALO

In base ai risultati riportati sul portale Eligendo, ecco le percentuali di ogni regione: Toscana (39,09%), Emilia-Romagna (38,06%), Liguria (35,08%), Piemonte (34,93%) e Marche (32,70%) registrano i numeri più alti tra tutti, tuttavia restano sotto la soglia del 50% più uno necessaria per l’approvazione. Percentuali molto più basse per il Trentino Alto Adige (22,70%) , con Bolzano addirittura al 15,87% , seguono la Sicilia (23,07%) e la Calabria (23,16%). A dirigere il voto, sono state soprattutto le città più grandi, con più elettori laureati (almeno il 20% della popolazione) e multiculturali e nei comuni con più di 100.000 abitanti.

ESULTANZA DEL CENTRO DESTRA

Alla conclusione dei voti, il centro destra esulta. Tra meme con infradito, summit all’estero e apparizioni simboliche ai seggi, i leader politici hanno dato evidenti segnali di disimpegno al dovere civico. Giorgia Meloni si è presentata senza ritirare le schede, mentre Salvini è volato in Francia e Tajani a Nizza.

SCONFITTA POPOLARE

Alla vista del fallimentare tentativo di questo referendum, si apre ora la strada per raggiungere un possibile cambiamento sulle regole. Si auspica ad alzare il numero minimo di firme per richiedere nuove consultazioni, al fine di evitare futuri referendum-fantasma.

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Attualità

Israele aggredisce la Freedom Flotilla, gli attivisti sono stati sequestrati in acque internazionali: c’è anche Greta Thunberg

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Durante la scorsa notte, lo Stato di Israele ha sequestrato la Freedom Flotilla, una nave che trasportava aiuti umanitari per la popolazione palestinese, la quale sta affrontando una grave crisi umanitaria.

LE PAROLE DI GRETA THUNBERG

All’interno della nave vi erano degli attivisti, tra cui Greta Thunberg. Quest’ultima in un video, che sarebbe stato pubblicato su Instagram (@gazafreedomflotilla) solo in caso di emergenza, ha dichiarato “Siamo stati rapiti e intercettati dalle forze di occupazione israeliane o forze che sostengono Israele”.

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LA DINAMICA

Inizialmente, gli attivisti sono stati circondati, successivamente minacciati e, prima di essere rapiti, sono stati colpiti da sostanze chimiche. Inoltre, Israele ha pure ostacolato i loro segnali radio al fine di non permettere loro di comunicare ciò che stava accadendo.

Tutto questo è avvenuto in acque internazionali, dove Israele non ha nessuna giurisdizione.

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In rete circola una foto, l’ultima che si ha a disposizione perché poco dopo si sono persi totalmente i segnali, che mostra gli attivisti a bordo senza armi e con le mani ben in vista, non rappresentando minaccia alcuna; se non quella di arrivare a Gaza e aiutare la gente del posto, rompendo l’assedio.

Foto: La Repubblica

UNA POLITICA CHE NON RISPONDE?

Molta gente riflette sull’operato di Israele, che non é solo frutto dell’attacco di Hamas del 7 ottobre, bensì risale a decenni prima. Molti si domandando come mai lo Stato israeliano possa commettere tutti questi crimini di guerra e non essere realmente sanzionato, dopo aver più volte violato molte leggi del diritto internazionale, come si farebbe per qualsiasi altro Stato del mondo.

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Attualmente, secondo quanto riportato dall’ANSA, Il Ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato oggi che la barca umanitaria Madleen, diretta a Gaza, è stata dirottata e sta per attraccare in Israele da dove i suoi passeggeri dovranno “tornare nei loro Paesi”.

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