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B-Focus, il punto sulla Serie B: Parma a un passo dalla Serie A, arriva la prima retrocessione in C

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Foto: X Pisa SC/ sampdoria.it/ palermofc.com/ parmacalcio1913.com

Il punto sulla Serie B, giornata per giornata. A tre giornate dal termine della regular season, si delinea definitivamente la lotta per la Serie A. Ancora equilibrio e colpi di scena in zona play-off e play-out, mentre arriva il primo verdetto in zona retrocessione.

Si avvicina alla Serie A il Parma. La squadra di Pecchia vince 4-0 in casa contro il Lecco e adesso è ad un passo dalla promozione. Al Tardini splende la stella di Adrian Bernabé, autore di una doppietta dopo il rinnovo di contratto. A completare l’opera ci hanno pensato Mihaila e Camara. Sconfitta pesante per il Lecco, che è ufficialmente retrocesso in Serie C.

Si interrompe la striscia di vittorie del Como, che esce dal Ferraris con un solo punto contro la Sampdoria. La gara di Marassi si apre con la rete di Borini, al quinto gol (su sei) in casa, ma nel finale i lariani riacciuffano il pareggio grazie alla rete di Patrick Cutrone. Ne approfitta il Venezia che batte la Cremonese nello scontro diretto e si porta a un solo punto dalla squadra di Roberts. Al Penzo la Cremo va in vantaggio con il gol di Vazquez, poi nella ripresa i lagunari la ribaltano grazie alle reti di Gytkjaer e Bjarkason. Ennesima sconfitta per la squadra di Stroppa, che abbandona definitivamente le speranze per la promozione diretta, e si appresta a concludere la stagione per blindare il quarto posto in vista dei play-off.

Qualificazione matematica anche per il Catanzaro. La squadra di Vivarini si porta sullo 0-2, ma nel finale i toscani rialzano la testa e grazie al colpo di testa di Moreo, e alla conclusione da fuori di Marin, e continuano a rimanere a ridosso della zona play-off. I calabresi sono una delle sorprese di questo campionato, trascinati dalle giocate di Jari Vandeputte, e adesso ai play-off la squadra di Vivarini si candida a essere una delle mine vaganti per il passaggio in A.

Aggancio matematico fallito dal Palermo, sconfitto in casa dalla Reggiana di Nesta. Al Barbera i rosanero vanno in vantaggio grazie al gran gol di Brunori. Nella ripresa gli emiliani ritornano in corsa con la punizione magistrale di Portanova e ribaltano definitivamente la gara con il gol del capitano Rozzio. Vittoria fondamentale per la squadra di Nesta che torna a vincere dopo tre sconfitte di fila, e allontana lo spauracchio dei play-out, adesso distanti cinque punti.

Pareggio amaro per il Cittadella, che viene beffata in casa dalla Feralpisalò nei minuti di recupero dalla rete di Pietrelli. Un punto per la squadra di Gorini, che fallisce l’ingresso in zona play-off. Continua a mantenere il settimo posto il Brescia, che in casa non va oltre lo 0-0 contro lo Spezia. 47 punti per la squadra di Maran, ancorata al settimo posto, ma pienamente imbrigliata nella lotta che comprende Sampdoria, Pisa e Cittadella. Più distaccate Sudtirol e Modena, avversari in questo weekend con il gol dell’ex Zaro che ha permesso a Bisoli (anche lui ex della gara) di conquistare la prima vittoria sulla panchina dei canarini.

Scatto salvezza del Cosenza. Al Marulla i calabresi schiantano il Bari con un sonoro 4-1 e si tirano definitivamente fuori dalla lotta per la retrocessione. Trascinata dalle giocate di Tutino, bomber e leader tecnico della squadra, e dalla perla su punizione di Calò, la squadra di Viali adesso è a soli cinque punti dalla zona play-off, e gli ultimi risultati possono permettere ai rossoblù di spingersi oltre ogni immaginazione. Vittoria fondamentale in zona play-out per l’Ascoli. Nello scontro diretto del Liberati, i bianconeri vincono 1-0 contro la Ternana grazie alla zampata del capitano Botteghin e adesso sono momentaneamente fuori dai play-out, a quota 37 punti.

37 punti anche per Ternana e Spezia, attualmente in zona playoff, con le prossime partite che dovranno spingere le due squadre fuori dalla zona calda, per evitare lo spareggio retrocessione di fine campionato. Sconfitta che inguaia pesantemente il Bari. I pugliesi adesso occupano la terzultima posizione, che sancirebbe la retrocessione diretta, e la sconfitta nello scontro con il Cosenza dimostra quanto i galletti siano in difficoltà in questo finale di stagione. I numerosi infortuni e i continui cambi in panchina hanno reso l’ambiente barese infernale, e adesso ritornare a macinare punti è l’obiettivo primario, per scongiurare la Serie C.

Ultime speranze per la Feralpisalò, che conquista un punto a Cittadella e continua a lottare per un posto nei play-out fino alla fine. I punti di distanza sono cinque, e la partita contro il Brescia del prossimo turno diventa decisiva per le speranze salvezza dei leoni del Garda. Retrocessione matematica per il Lecco, sconfitto ampiamente a Parma. Dopo solo una stagione, i biancoblù tornano in Serie C, a conferma dell’inesperienza e inadeguatezza della rosa ad affrontare un campionato come la Serie B.

Tutti i risultati della 35ª giornata:

  • Pisa-Catanzaro 2-2
  • Venezia-Cremonese 2-1
  • Brescia-Spezia 0-0
  • Modena-Sudtirol 1-0
  • Parma-Lecco 4-0
  • Ternana-Ascoli 0-1
  • Cittadella-Feralpisalò 1-1
  • Cosenza-Bari 4-1
  • Palermo-Reggiana 1-2
  • Sampdoria-Como 1-1

 

 

Classe 2005. Studente in Scienze della Comunicazione all’Università degli Studi di Palermo. Aspirante giornalista sportivo e grande appassionato di calcio.

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Un capolavoro di Zaccagni ci fa chiudere al secondo posto. Sarà Italia-Svizzera agli ottavi

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Dopo la sconfitta contro la Spagna, l’Italia soffre e va in difficoltà contro la Croazia. La rete all’ultimo respiro di Zaccagni permette agli azzurri di chiudere al secondo posto, a quota 4 punti. Beffa per la nazionale di Dalic, che chiude al terzo posto a quota 2 punti, ufficiosamente fuori da Euro2024.

Nonostante i tre cambi dopo la sconfitta contro la Spagna, nei primi minuti il possesso palla è controllato esclusivamente dalla Croazia, che si affaccia dalle parti di Donnarumma dopo meno di cinque minuti, con un tiro all’incrocio da parte di Sucic respinto in maniera prodigiosa dal capitano azzurro. Dopo lo spavento iniziale il gioco dell’Italia comincia a svilupparsi con un pizzico di lucidità in più, ma sempre sterile nei confronti di una Croazia ben messa in campo e battagliera fin dai primi minuti. La prima occasione degli azzurri arriva al 17′ con un cross di Calafiori verso Retegui che conclude verso la porta, conclusione sporcata da Gvardiol. Al 26′ Raspadori riceve palla al limite, serve Barella che decide di crossare sul secondo palo dove Bastoni calcia di testa a botta sicura, provvidenziale Livakovic in tuffo. Verso la fine del primo tempo ci provano i due numeri 10, Modric e Pellegrini, ma le loro conclusioni terminano alte sopra la traversa, ponendo fine a una prima frazione equilibrata che momentaneamente qualifica gli azzurri agli ottavi.

Al rientro dagli spogliatoi i due allenatori decidono di cambiare qualcosa, con Spalletti che inserisce Frattesi al posto di Pellegrini, e Dalic che aggiunge peso all’attacco con l’ingresso di Budimir. Al 51′ l’episodio che sblocca la gara: conclusione a giro di Kramaric, deviata con la mano da Frattesi. Dopo un check del VAR il direttore di gara Makkelie assegna il calcio di rigore alla Croazia. Dal dischetto si presenta Luka Modric che apre il destro ma Donnarumma indovina l’angolo e respinge il penalty. Il pareggio resiste soltanto trenta secondi, perché lo stesso Modric si getta sulla palla vagante (dopo un altro miracolo di Donnarumma su Budimir) e porta in vantaggio la Croazia, diventando il marcatore più anziano della storia degli europei. Dopo la rete del fuoriclasse croato, Spalletti tenta il tutto per tutto schierando Chiesa, Fagioli, Scamacca e Zaccagni ma per gran parte della ripresa la Croazia non corre nessun rischio, giocando con più lucidità e verve agonistica, per una vittoria che indirizzerebbe la squadra di Dalic agli ottavi di finale contro la Svizzera. Nel finale la Croazia si barrica nella propria metà campo, concedendo il possesso palla -sterile- all’Italia. Quando tutto sembrava finito, all’ultimo respiro Calafiori si getta in avanti, anticipa il contrasto di Pongracic e allarga per Zaccagni che apre il piatto e insacca il pallone all’incrocio dei pali, regalando il secondo posto agli azzurri.

Pareggio che sa di vittoria per gli azzurri, autori di un’altra prestazione incolore contro una buona Croazia. Il capolavoro di Zaccagni permette all’Italia di chiudere al secondo posto, con annessa qualificazione agli ottavi di finale dove affronteremo la Svizzera. La rete del pareggio è frutto dell’intraprendenza di Calafiori e della qualità di Zaccagni, che permettono al viaggio azzurro di aggiungere una nuova tappa.

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Una brutta Italia cade a Gelsenkirchen. L’autogol di Calafiori spedisce la Spagna agli ottavi

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Dominio spagnolo alla Veltins Arena di Gelsenkirchen. Dopo la vittoria di sabato contro l’Albania, gli azzurri vengono dominati e sconfitti dalla Spagna, che conquista meritatamente l’accesso agli ottavi di finale. All’Italia basta un pari per qualificarsi agli ottavi.

In avvio la Spagna prova a pungere subito, e il primo squillo è proprio della Roja con il cross di Nico Williams per la testa di Pedri, strepitoso Donnarumma che in tuffo spedisce la sfera in calcio d’angolo. Il pressing acceso e furente della Spagna mette in difficoltà la squadra di Spalletti, specialmente nella fascia sinistra dove Nico Williams è scattante già dalle prime battute. Al 10′ è ancora l’ala dell’Athletic Bilbao a spaventare gli azzurri, con un colpo di testa da pochi passi che termina di poco a lato. Nonostante qualche trama di gioco interessante, l’Italia rimane in balia del possesso e dell’aggressività degli spagnoli che intorno al ventesimo costruiscono altre due occasioni con Morata, chiuso in uscita da Donnarumma, e una con Fabian Ruiz, altra risposta strepitosa dell’estremo difensore azzurro. Nel finale della prima frazione il ritmo si abbassa leggermente, con l’Italia che prova timidamente ad affacciarsi dalle parti di Unai Simon, ma l’unica conclusione della prima frazione azzurra, di Chiesa, termina in curva.

Nella ripresa Spalletti cambia radicalmente il suo undici titolare, con gli ingressi di Cristante e Cambiaso al posto di Frattesi e Jorginho.  Sulla falsa riga del primo tempo, la Spagna continua a mantenere il controllo del pallone e del gioco, con l’Italia in costante difficoltà nel possesso e nelle uscite. La prima occasione del secondo tempo è di Pedri, servito dal pase de la muerte di Cucurella, che non riesce a indirizzare il pallone verso la porta. La pressione rimane invariata e al 54′ la Spagna trova il meritato vantaggio: Morata spizza di testa un cross di Nico Williams, Donnarumma sporca il pallone che carambola addosso a Calafiori e termina in fondo alla rete. La Roja continua a spingere incessantemente e sfiora il raddoppio con la conclusione a giro di Lamine Yamal, a pochi centimetri dall’incrocio dei pali. L’egemonia spagnola non si placa e al 70′ Nico Williams disegna un arcobaleno a giro che -per fortuna dell’Italia- si spegne sulla traversa. La girandola di cambi del c.t iberico De La Fuente rallenta i ritmi della gara, con l’Italia che continua ad arrancare senza riuscire a perforare la difesa gialla. Nel finale la Spagna sfiora due volte il vantaggio con due conclusioni di Ayozé Perez, entrambe respinte da un sontuoso Donnarumma, migliore in campo degli azzurri.

Partita a senso unico, con la Spagna che si conquista con ampio merito l’accesso agli ottavi di finale. Con la certezza del primo posto, la partita contro l’Albania diventa una formalità per i ragazzi di De La Fuente. Sconfitta pesante per gli azzurri, i costante confusione contro il possesso e il pressing spagnolo. Prestazione fenomenale di Donnarumma, autore di numerose parate che ha evitato alla squadra di Spalletti un passivo peggiore. Lunedì a Lipsia contro la Croazia l’Italia è chiamata a una reazione d’orgoglio. Basta un pareggio per conquistare il pass per gli ottavi di finale.

Nelle altre partite di questa seconda giornata di Euro2024, la Slovenia sfiora i tre punti contro la Serbia, in vantaggio grazie alla rete del terzino Karničnik. Nel finale il pareggio di testa del milanista Jovic. Nello stesso girone, l’Inghilterra continua a non convincere, non riuscendo a sfondare contro una coraggiosa Danimarca. 1-1 con le reti di Kane nel primo tempo e il pareggio danese firmato dall’ex Lecce Hjulmand.

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Esordio positivo per la Francia, battuta 1 a 0 l’Austria

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La Francia debutta con una vittoria ad Euro2024, alla Düsseldorf Arena basta l’autorete di Wober per regalare i tre punti ai francesi.

La nazionale francese si affaccia per la prima volta alla porta austriaca all’ottavo minuto di gioco, ovviamente com Mbappé. Il numero dieci francese lanciato da Theo Hernandez calcia verso la porta ma trova un’ottima risposta di Pentz. Nella prima mezz’ora regna l’equilibrio, con fiammate improvvise da entrambi i fronti. L’Austria riesce a prendere diverse volte iniziative offensive sfiora il vantaggio, negato per millimetri al 35′, nell’ azione successiva la Francia trova inaspettatamente la rete che sblocca il match grazie alla deviazione sfortunata di Wober sul cross di Mbappè. Il primo tempo vede i francesi in vantaggio con un’Austria ferita ma non ancora sconfitta.

Alla ripresa la Francia mette alle strette gli austriaci conducendo all’errore. Al 55‘ Mbappé divora il gol del raddoppio calciando al lato a tu per tu con l’estremo difensore. Il ct Rangnick prova ad invertire la rotta effettuando tre cambi in una volta. Non si concretizza l’asse Theo Hernandez – Griezmann, il milanista con una sgasata dalla sinistra mette in mezzo un pallone teso pericolosissimo, ma Griezmann in scivolata non riesce a spedirlo in fondo alla rete. Sul finale la Francia gestisce il vantaggio impedendo agli austriaci di avvicinarsi alla porta difesa da Maignan.

Il successo francese porta gli uomini di Deschamps a pari punti con l’Olanda, mentre Polonia e Austria rimangono a secco.

Nei match di oggi non mancano sorprese, la Romania si è imposta per 3 a 0 sull’Ucraina grazie all’eurogol di Stanciu e le reti di Marin e Dragus a chiudere i giochi. Mentre il Belgio è crollato per 1-0 contro la Slovacchia, l’errore decisivo di Doku ha scaturito la rete di Schranz, mettendo subito in salita il cammino per i suoi.

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