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B-Focus, il punto sulla Serie B: il Venezia non molla la Serie A, si chiude la lotta play-off e arriva un’altra retrocessione

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Foto: sampdoria.it/ speziacalcio.com/ palermofc.com/ modenacalcio.com

Il punto sulla Serie B, giornata per giornata. A 90 minuti dal termine della regular season, si chiude la lotta ai play-off, mentre rimane acceso il duello per l’ultimo posto diretto in Serie A. In fondo alla classifica, si continua a lottare per la salvezza diretta, mentre arriva la seconda retrocessione.

Primo posto aritmetico per il Parma che vince il campionato per la prima volta nella sua storia, grazie al pareggio ottenuto in casa contro la Cremonese. Il gol del vantaggio grigiorosso lo realizza il grande ex Vazquez, con il Parma in dieci uomini per l’espulsione di Balogh. Nella ripresa i ducali riacciuffano il pareggio grazie al gol di Mihaila e si riequilibra anche la parità numerica, con la doppia ammonizione di Pickel. Un campionato dominato da parte dei ragazzi di Fabio Pecchia che non hanno mai abbandonato la prima posizione (soltanto condivisa in alcuni momenti della stagione con Catanzaro e Venezia). Pareggio che permette alla Cremonese di blindare il quarto posto, con la semifinale dei play-off già ipotecata.

Fallisce il matchpoint per la Serie A il Como, che a Modena non va oltre lo 0-0. La squadra di Roberts non forza la mano al Braglia e fallisce l’accesso matematico alla massima serie. Il destino dei lariani si deciderà nell’ultima giornata, in cui il Como affronterà il Cosenza. Ne approfitta il Venezia che batte 2-1 la Feralpisalò e rimanda il verdetto all’ultima giornata. Al Penzo la gara è tesa, con le due squadre chiamate a vincere per inseguire i propri obiettivi. La partita si stappa nel secondo tempo con la rete del solito Joel Pojhanpalo, poi nel finale arriva il sussulto d’orgoglio dei Leoni del Garda grazie alla rete di Compagnon. Ma il Venezia non molla e continua a inseguire il sogno promozione diretta, e nel finale Svoboda si trova davanti alla porta e serve l’assist per la doppietta di Pojhanpalo, sempre più capocannoniere e trascinatore di questo campionato.

Si chiude la lotta per la zona play-off, con le vittorie di Brescia e Sampdoria che chiudono la contesa. Con il pareggio del Palermo, 2-2 al Barbera contro l’Ascoli, l’ultima giornata diventa fondamentale per delineare la prima fase dei play-off e i rispettivi match. Vittoria di carattere della Samp a Marassi, 1-0 contro la Reggiana grazie alla punizione di Esposito, mentre il Brescia schianta in casa il già retrocesso Lecco, con un sonoro 4-1 (gol di Bjarnasson, Bianchi e doppietta di Moncini. Rete di Inglese per il Lecco). Nell’ultimo turno, in programma venerdì sera: il Palermo andrà a Bolzano in casa del Sudtirol, la Sampdoria chiuderà il proprio campionato a Catanzaro, e il Brescia farà visita al Bari.

Tanti pareggi nella parte centrale della classifica, dove Sudtirol, Cittadella, Pisa e Cosenza non riescono ad avvicinarsi alla zona play-off, concludendo in anticipo la loro stagione grazie alla salvezza matematica. Salvezza matematica anche per il Modena di Pierpaolo Bisoli, che blocca il Como sullo 0-0 e si garantisce un posto nel prossimo campionato.

Vanificato dal VAR lo scatto salvezza dello Spezia. Dopo la vittoria contro il Palermo, gli spezzini fanno visita al Cosenza e vanno in svantaggio sotto il solito colpo da biliardo di Gennaro Tutino, con una punizione perfetta che beffa Zoet. Nel finale di primo tempo l’arbitro assegna un calcio di rigore per la squadra di D’Angelo ma Verde si fa ipnotizzare da Micai, che manda la palla in angolo. Sul corner la palla rimane nell’area piccola, con Reca che risolve la mischia pareggiando la gara. Nel secondo tempo è ancora Tutino a riportare avanti i lupi con un colpo di tacco meraviglioso, ma è altrettanto meravigliosa la risposta dello Spezia, con il tiro al volo da trenta metri di Salvatore Elia. Nel finale Vignali trova il gol del definitivo sorpasso, ma il VAR annulla la rete per fuorigioco di Bertola. Spezia che è chiamato a blindare la salvezza nella prossima giornata contro il Venezia, in un match che si preannuncia scoppiettante.

Pressione furente della Ternana che cala l’asso al Liberati contro il Catanzaro. In un match molto equilibrato e tirato, la rete decisiva porta la firma di Distefano, per tre punti che possono indirizzare le Fere alla salvezza diretta, in caso di vittoria nell’ultimo scontro con la Feralpisalò e sconfitta dello Spezia. Rischia e soffre il Bari che torna da Cittadella con un punto pesante per la rincorsa alla salvezza. La rete di Nasti risponde al vantaggio iniziale di Pittarello, con il Bari che per evitare la retrocessione deve fare risultato in casa contro il Brescia.

Rischia la C anche l’Ascoli di Carrera. A Palermo i marchigiani partono malissimo e vanno in svantaggio dopo nemmeno un minuto con il gol di Brunori, poi pareggiano grazie al colpo di testa di Caligara. I rosanero vanno nuovamente avanti grazie al gol di Soleri ma nel finale ci pensa un’altra gemma di Caligara per un punto che può essere decisivo in vista dell’ultima giornata. Venerdì prossimo la gara contro il Pisa è il crocevia della stagione dei bianconeri, che hanno bisogno di punti per non dover salutare la Serie B. Al momento sia Ascoli che Bari si trovano a 38 punti, ma in caso di arrivo a pari punti con il Bari, sarebbe l’Ascoli a retrocedere in Serie C, in vista degli scontri diretti (2-2 ad Ascoli e 1-0 per i padroni di casa a Bari). 

Termina il sogno della Feralpisalò in questa Serie B. Dopo la sconfitta di Venezia la squadra di Zaffaroni è matematicamente retrocessa, salutando il campionato cadetto dopo una sola stagione, la prima storica in Serie B dopo la promozione dell’anno scorso. Per il Lecco il discorso è ormai archiviato da due giornate, e l’ultima giornata (in casa contro il Modena) diventa l’ultima apparizione stagionale in Serie B.

Tutti i risultati della 37ª giornata:

  • Venezia-Feralpisalò 2-1
  • Ternana-Catanzaro 1-0
  • Sampdoria-Reggiana 1-0
  • Pisa-Sudtirol 2-2
  • Parma-Cremonese 1-1
  • Palermo-Ascoli 2-2
  • Modena-Como 0-0
  • Cosenza-Spezia 2-2
  • Cittadella-Bari 1-1
  • Brescia-Lecco 4-1

Classe 2005. Studente in Scienze della Comunicazione all’Università degli Studi di Palermo. Aspirante giornalista sportivo e grande appassionato di calcio.

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Un capolavoro di Zaccagni ci fa chiudere al secondo posto. Sarà Italia-Svizzera agli ottavi

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Dopo la sconfitta contro la Spagna, l’Italia soffre e va in difficoltà contro la Croazia. La rete all’ultimo respiro di Zaccagni permette agli azzurri di chiudere al secondo posto, a quota 4 punti. Beffa per la nazionale di Dalic, che chiude al terzo posto a quota 2 punti, ufficiosamente fuori da Euro2024.

Nonostante i tre cambi dopo la sconfitta contro la Spagna, nei primi minuti il possesso palla è controllato esclusivamente dalla Croazia, che si affaccia dalle parti di Donnarumma dopo meno di cinque minuti, con un tiro all’incrocio da parte di Sucic respinto in maniera prodigiosa dal capitano azzurro. Dopo lo spavento iniziale il gioco dell’Italia comincia a svilupparsi con un pizzico di lucidità in più, ma sempre sterile nei confronti di una Croazia ben messa in campo e battagliera fin dai primi minuti. La prima occasione degli azzurri arriva al 17′ con un cross di Calafiori verso Retegui che conclude verso la porta, conclusione sporcata da Gvardiol. Al 26′ Raspadori riceve palla al limite, serve Barella che decide di crossare sul secondo palo dove Bastoni calcia di testa a botta sicura, provvidenziale Livakovic in tuffo. Verso la fine del primo tempo ci provano i due numeri 10, Modric e Pellegrini, ma le loro conclusioni terminano alte sopra la traversa, ponendo fine a una prima frazione equilibrata che momentaneamente qualifica gli azzurri agli ottavi.

Al rientro dagli spogliatoi i due allenatori decidono di cambiare qualcosa, con Spalletti che inserisce Frattesi al posto di Pellegrini, e Dalic che aggiunge peso all’attacco con l’ingresso di Budimir. Al 51′ l’episodio che sblocca la gara: conclusione a giro di Kramaric, deviata con la mano da Frattesi. Dopo un check del VAR il direttore di gara Makkelie assegna il calcio di rigore alla Croazia. Dal dischetto si presenta Luka Modric che apre il destro ma Donnarumma indovina l’angolo e respinge il penalty. Il pareggio resiste soltanto trenta secondi, perché lo stesso Modric si getta sulla palla vagante (dopo un altro miracolo di Donnarumma su Budimir) e porta in vantaggio la Croazia, diventando il marcatore più anziano della storia degli europei. Dopo la rete del fuoriclasse croato, Spalletti tenta il tutto per tutto schierando Chiesa, Fagioli, Scamacca e Zaccagni ma per gran parte della ripresa la Croazia non corre nessun rischio, giocando con più lucidità e verve agonistica, per una vittoria che indirizzerebbe la squadra di Dalic agli ottavi di finale contro la Svizzera. Nel finale la Croazia si barrica nella propria metà campo, concedendo il possesso palla -sterile- all’Italia. Quando tutto sembrava finito, all’ultimo respiro Calafiori si getta in avanti, anticipa il contrasto di Pongracic e allarga per Zaccagni che apre il piatto e insacca il pallone all’incrocio dei pali, regalando il secondo posto agli azzurri.

Pareggio che sa di vittoria per gli azzurri, autori di un’altra prestazione incolore contro una buona Croazia. Il capolavoro di Zaccagni permette all’Italia di chiudere al secondo posto, con annessa qualificazione agli ottavi di finale dove affronteremo la Svizzera. La rete del pareggio è frutto dell’intraprendenza di Calafiori e della qualità di Zaccagni, che permettono al viaggio azzurro di aggiungere una nuova tappa.

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Una brutta Italia cade a Gelsenkirchen. L’autogol di Calafiori spedisce la Spagna agli ottavi

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Dominio spagnolo alla Veltins Arena di Gelsenkirchen. Dopo la vittoria di sabato contro l’Albania, gli azzurri vengono dominati e sconfitti dalla Spagna, che conquista meritatamente l’accesso agli ottavi di finale. All’Italia basta un pari per qualificarsi agli ottavi.

In avvio la Spagna prova a pungere subito, e il primo squillo è proprio della Roja con il cross di Nico Williams per la testa di Pedri, strepitoso Donnarumma che in tuffo spedisce la sfera in calcio d’angolo. Il pressing acceso e furente della Spagna mette in difficoltà la squadra di Spalletti, specialmente nella fascia sinistra dove Nico Williams è scattante già dalle prime battute. Al 10′ è ancora l’ala dell’Athletic Bilbao a spaventare gli azzurri, con un colpo di testa da pochi passi che termina di poco a lato. Nonostante qualche trama di gioco interessante, l’Italia rimane in balia del possesso e dell’aggressività degli spagnoli che intorno al ventesimo costruiscono altre due occasioni con Morata, chiuso in uscita da Donnarumma, e una con Fabian Ruiz, altra risposta strepitosa dell’estremo difensore azzurro. Nel finale della prima frazione il ritmo si abbassa leggermente, con l’Italia che prova timidamente ad affacciarsi dalle parti di Unai Simon, ma l’unica conclusione della prima frazione azzurra, di Chiesa, termina in curva.

Nella ripresa Spalletti cambia radicalmente il suo undici titolare, con gli ingressi di Cristante e Cambiaso al posto di Frattesi e Jorginho.  Sulla falsa riga del primo tempo, la Spagna continua a mantenere il controllo del pallone e del gioco, con l’Italia in costante difficoltà nel possesso e nelle uscite. La prima occasione del secondo tempo è di Pedri, servito dal pase de la muerte di Cucurella, che non riesce a indirizzare il pallone verso la porta. La pressione rimane invariata e al 54′ la Spagna trova il meritato vantaggio: Morata spizza di testa un cross di Nico Williams, Donnarumma sporca il pallone che carambola addosso a Calafiori e termina in fondo alla rete. La Roja continua a spingere incessantemente e sfiora il raddoppio con la conclusione a giro di Lamine Yamal, a pochi centimetri dall’incrocio dei pali. L’egemonia spagnola non si placa e al 70′ Nico Williams disegna un arcobaleno a giro che -per fortuna dell’Italia- si spegne sulla traversa. La girandola di cambi del c.t iberico De La Fuente rallenta i ritmi della gara, con l’Italia che continua ad arrancare senza riuscire a perforare la difesa gialla. Nel finale la Spagna sfiora due volte il vantaggio con due conclusioni di Ayozé Perez, entrambe respinte da un sontuoso Donnarumma, migliore in campo degli azzurri.

Partita a senso unico, con la Spagna che si conquista con ampio merito l’accesso agli ottavi di finale. Con la certezza del primo posto, la partita contro l’Albania diventa una formalità per i ragazzi di De La Fuente. Sconfitta pesante per gli azzurri, i costante confusione contro il possesso e il pressing spagnolo. Prestazione fenomenale di Donnarumma, autore di numerose parate che ha evitato alla squadra di Spalletti un passivo peggiore. Lunedì a Lipsia contro la Croazia l’Italia è chiamata a una reazione d’orgoglio. Basta un pareggio per conquistare il pass per gli ottavi di finale.

Nelle altre partite di questa seconda giornata di Euro2024, la Slovenia sfiora i tre punti contro la Serbia, in vantaggio grazie alla rete del terzino Karničnik. Nel finale il pareggio di testa del milanista Jovic. Nello stesso girone, l’Inghilterra continua a non convincere, non riuscendo a sfondare contro una coraggiosa Danimarca. 1-1 con le reti di Kane nel primo tempo e il pareggio danese firmato dall’ex Lecce Hjulmand.

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Esordio positivo per la Francia, battuta 1 a 0 l’Austria

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La Francia debutta con una vittoria ad Euro2024, alla Düsseldorf Arena basta l’autorete di Wober per regalare i tre punti ai francesi.

La nazionale francese si affaccia per la prima volta alla porta austriaca all’ottavo minuto di gioco, ovviamente com Mbappé. Il numero dieci francese lanciato da Theo Hernandez calcia verso la porta ma trova un’ottima risposta di Pentz. Nella prima mezz’ora regna l’equilibrio, con fiammate improvvise da entrambi i fronti. L’Austria riesce a prendere diverse volte iniziative offensive sfiora il vantaggio, negato per millimetri al 35′, nell’ azione successiva la Francia trova inaspettatamente la rete che sblocca il match grazie alla deviazione sfortunata di Wober sul cross di Mbappè. Il primo tempo vede i francesi in vantaggio con un’Austria ferita ma non ancora sconfitta.

Alla ripresa la Francia mette alle strette gli austriaci conducendo all’errore. Al 55‘ Mbappé divora il gol del raddoppio calciando al lato a tu per tu con l’estremo difensore. Il ct Rangnick prova ad invertire la rotta effettuando tre cambi in una volta. Non si concretizza l’asse Theo Hernandez – Griezmann, il milanista con una sgasata dalla sinistra mette in mezzo un pallone teso pericolosissimo, ma Griezmann in scivolata non riesce a spedirlo in fondo alla rete. Sul finale la Francia gestisce il vantaggio impedendo agli austriaci di avvicinarsi alla porta difesa da Maignan.

Il successo francese porta gli uomini di Deschamps a pari punti con l’Olanda, mentre Polonia e Austria rimangono a secco.

Nei match di oggi non mancano sorprese, la Romania si è imposta per 3 a 0 sull’Ucraina grazie all’eurogol di Stanciu e le reti di Marin e Dragus a chiudere i giochi. Mentre il Belgio è crollato per 1-0 contro la Slovacchia, l’errore decisivo di Doku ha scaturito la rete di Schranz, mettendo subito in salita il cammino per i suoi.

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