Motori
Motogp: Jorge Martin è stato il pilota più veloce, Bagnaia 2°, davanti a Pedro Acosta e Vinales.

Jorge Martin è stato il pilota più veloce nella pre-qualifica. Lo spagnolo chiude il suo giro in 1.30.388, prendendosi la prima posizione e il record assoluto per il tracciato francese. Seconda posizione per Bagnaia, seguito da Pedro Acosta e Vinales.
Ai primi dieci della classifica dei tempi, la pre-qualifica ha regalato l’accesso diretto alla Q2. Fuori dalla top 10 (costretti ha passare dalla Q1) Enea Bastianini (caduto dall’ultimo giro lanciato) e Marc Marquez (caduto invece ad inizio sessione e costretto a cambiare moto), che hanno chiuso rispettivamente in undicesima posizione e in tredicesima posizione.
Tantissime le cadute durante la prova: oltre a Vinales, anche Bezzecchi, Raul Fernandez, Fabio Quartararo, Alex e Marc Marquez, Dani Pedrosa, Miguel Oliveira, Jack Miller e Brad Binder, sono caduti in pista, a testimonianza di quanto questa sessione sia stata complicata per i piloti.
Sessione disastrosa per le Honda, con tutti i piloti motorizzati dalla casa giapponese che hanno fatto segnare un ritardo di oltre un secondo dalla prestazione cronometrica messa a segno da Jorge Martin.
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Foto da: sport.sky.it
Motori
Oltre il limite: Gran Premio di Aragon

Il Motomondiale si sposta in Spagna per il Gran Premio di Aragón, una delle tappe più affascinanti, tecniche e imprevedibili dell’intero calendario. Situato nei pressi della cittadina di Alcañiz, il tracciato del MotorLand Aragón è un impianto moderno, disegnato con grande attenzione al bilanciamento tra sicurezza e spettacolo, e rappresenta una delle sfide più complesse per piloti e ingegneri. Con una lunghezza di 5,077 chilometri e ben 17 curve – 10 a sinistra e 7 a destra – il circuito combina settori guidati a tratti velocissimi, dove si superano i 340 km/h, regalando un mix tecnico che non perdona la minima imprecisione. Il disegno della pista prevede numerosi saliscendi, curve cieche e cambi di direzione rapidissimi che mettono a dura prova sia la tenuta delle gomme sia la concentrazione dei piloti, specialmente nella seconda metà di gara. Tra i punti più spettacolari spiccano la doppia curva 8-9, una sezione sinistra-destra molto veloce che richiede grande sensibilità nella gestione del grip, e il lungo rettilineo in discesa tra curva 15 e curva 16, dove i sorpassi sono frequenti ma spesso rischiosi. La curva 16, infatti, è uno dei punti di staccata più insidiosi di tutto il campionato: ci si arriva a velocità elevatissime e serve grande freddezza per trovare il punto giusto di frenata, senza compromettere la traiettoria verso il traguardo.
Ma oltre alla spettacolarità del tracciato, a tenere banco sono le attese altissime per questo weekend, che si preannuncia cruciale nella corsa al titolo. Francesco Bagnaia, attualmente non tra i protagonisti assoluti del mondiale, arriva ad Aragón con la consapevolezza di poter fare la differenza su un tracciato che esalta le sue doti di guida pulita e precisa. L’italiano ha già dimostrato in passato di avere un ottimo feeling con questo circuito e cercherà di accumulare punti preziosi in chiave iridata. Ma tutti gli occhi saranno anche su Marc Márquez, il beniamino di casa, che su questa pista ha scritto pagine di gloria e che vorrà assolutamente tornare al top davanti al suo pubblico. Márquez conosce il MotorLand come pochi altri e, anche se le ultime stagioni non sono state facili, ha sempre dimostrato di essere capace di exploit straordinari proprio quando meno te lo aspetti. Attenzione anche a Alex Marquez, uno dei piloti più in forma del momento, veloce sia in qualifica che in gara, capace di sfruttare al massimo il potenziale della sua moto nei tratti misti e nelle ripartenze. L’incognita gomme sarà centrale, visto l’asfalto particolarmente abrasivo che potrebbe costringere i team a strategie conservative per evitare il degrado eccessivo nella seconda parte di gara. Non da meno sarà il meteo, che in Aragona a settembre può cambiare repentinamente e influenzare l’equilibrio generale del weekend: una pioggia improvvisa o un brusco calo delle temperature potrebbero scompaginare i piani di molti. Fondamentale sarà anche la messa a punto aerodinamica, con i team impegnati a trovare un difficile compromesso tra stabilità nei curvoni veloci e agilità nei cambi di direzione stretti.
In definitiva, il Gran Premio di Aragón promette di essere una delle gare più intense dell’anno, con una griglia compatta, rivalità accesissime e una posta in palio altissima. Ogni curva potrebbe diventare teatro di un sorpasso decisivo, ogni errore potrebbe costare caro in termini di punti e morale. Lo spettacolo è garantito, e i fan della MotoGP possono aspettarsi un fine settimana da vivere tutto d’un fiato, tra velocità, strategia, talento e un pizzico di follia, che su questo tracciato non guasta mai.
Venerdì 6 giugno
- 10:45 – 11:30: MotoGP – Prove Libere 1
- 15:00 – 16:00: MotoGP – Prove Libere 2
Sabato 7 giugno
- 10:10 – 10:40: MotoGP – Prove Libere 3
- 10:50 – 11:05: MotoGP – Qualifiche Q1
- 11:15 – 11:30: MotoGP – Qualifiche Q2
- 15:00: MotoGP – Sprint Race
Domenica 8 giugno
- 09:40 – 10:00: MotoGP – Warm Up
- 14:00: MotoGP – Gara
Motori
F1: Top e Flop del Gran Premio di Spagna

Il Gran Premio iberico ha calato il sipario, regalando un epilogo per certi versi atteso, ma non privo di colpi di scena. Il team di Woking ha dominato anche in Spagna vedendo Oscar Piastri sul gradino più alto del podio, seguito dal compagno di squadra. Tuttavia, l’elemento più inatteso di questo podio è stato senza dubbio Charles Leclerc, il quale compie una prestazione solida, portando a casa punti molto importanti per il team. Vediamo i Top e i Flop di questo passato Gran Premio:
Top
Senza dubbio la McLaren si conferma ancora una volta come top di questo weekend. Dopo aver blindato tutte le prove libere e aver posizionato entrambi i piloti davanti in qualifica, la domenica si ripete la magia con una doppietta che dimostra la netta superiorità della vettura. L’australiano guida in modo impeccabile la vettura senza nessuna sbavatura e con una gestione perfetta per tutta la durata della competizione, tenendo così la leadership del mondiale e consolidando la posizione della McLaren anche nel Campionato Costruttori, inviando un chiaro messaggio ai rivali. Nel frattempo, Lando Norris dietro deve un po’ combattere di forza e strategia per non permettere a Max Verstappen di superarlo, ma l’inglese riesce nella sua missione non commettendo passi falsi. Con i nuovi limiti di flessibilità dell’ala anteriore, introdotti in Spagna, tutti si aspettavano che la loro prestazione calasse leggermente ma non è stato così, dimostrandosi ancora la prima forza in pista.
Successivamente nella lista, troviamo certamente Charles Leclerc, che ha dato il massimo per conquistare il podio, riuscendo. Nonostante la strategia che lo aveva portato a sacrificare la qualifica non si sia rivelata vincente come sperato, questa volta la fortuna gli ha sorriso grazie all’ingresso della safety car quasi alla fine della gara. Questa gli ha permesso di ritornare con delle gomme più performanti che lo hanno fatto salire sul podio.
La fine della lista top viene completata da Nico Hulkenberg che ha compiuto una performance sorprendente e paziente che lo ha portato a posizionarsi in quinta posizione con la sua Sauber. Un risultato che neanche il tedesco si aspettava, dopo una qualifica che lo aveva relegato nelle retrovie. Eppure, con pura dedizione, ha finalmente conquistato una posizione più che meritata e attesa fin dal 2019, avvicinandosi ai grandi nomi di questo sport e riuscendo persino a superare la Ferrari di Lewis Hamilton a pochi giri dalla fine.
Flop
Il primo della lista flop è Max Verstappen, perché in questo Gran Premio abbiamo assistito a un “Mad Max” come non si vedeva da tempo, che ha perso il controllo delle sue emozioni dopo una serie di eventi sfortunati. Le gomme hard, in particolare, hanno compromesso irrimediabilmente la sua prestazione fino a quel momento positiva. La frustrazione lo ha portato a compiere una manovra pericolosa nei confronti di George Russell, un gesto inaccettabile per un quattro volte campione del mondo. La penalità di dieci secondi ricevuta ha ulteriormente rovinato la sua gara, facendolo precipitare in decima posizione. Tuttavia, a fine corsa, ha ammesso le sue colpe e si è scusato per l’accaduto.
In seguito vediamo la Williams che subisce un weekend da dimenticare. Già dalle prove libere i piloti non hanno trovato il giusto feeling con le vetture, e il sabato si è confermato un disastro con entrambi fuori dalla top 10 in qualifica, culminato nella deludente diciottesima posizione di Carlos Sainz proprio a casa sua. La domenica per il team inglese non è andata meglio: Alexander Albon è stato costretto al ritiro anticipato a causa di una perdita di potenza della sua monoposto. Lo spagnolo, pur riuscendo a concludere la competizione, è rimasto senza nemmeno un punto.
Anche per la Haas il weekend non ha portato a risultati soddisfacenti, con Oliver Bearman ed Esteban Ocon che si sono posizionati nelle retrovie. Nonostante la quindicesima posizione in partenza Bearman ha cercato continuamente la zona punti, ma ha ricevuto una penalità di dieci secondi per aver abbandonato la pista e averne tratto vantaggio su Liam Lawson al rientro. Dal canto suo Ocon ha compiuto una gara discreta e senza particolari colpi di scena.
Motori
Formula 1, GP di Spagna: McLaren domina con Piastri e Norris. Ferrari sul podio, Red Bull in crisi

È una domenica storica per la McLaren sul circuito di Barcellona. Oscar Piastri conquista la vittoria al termine di una gara perfetta, portando a casa una straordinaria doppietta per il team inglese davanti al compagno di squadra Lando Norris. Una giornata da incorniciare per Woking, che ritrova la gloria con una prestazione dominante su un tracciato tecnico e selettivo come quello catalano.
Il giovane australiano, autore di una partenza impeccabile, ha preso il comando già al primo giro e non l’ha più lasciato. Ritmo costante, gestione impeccabile delle gomme e zero sbavature: Piastri ha guidato con la freddezza di un veterano, resistendo alla pressione e controllando la gara fino alla bandiera a scacchi.
Alle spalle delle due McLaren, Charles Leclerc riporta la Ferrari sul podio. Il monegasco, partito dalla seconda fila, ha approfittato del caos generato dal contatto tra Verstappen e Russell per conquistare il terzo gradino del podio. Non è bastato per lottare con le McLaren, ma il risultato è comunque positivo per il Cavallino, che conferma una buona costanza di rendimento nelle ultime gare.
Più complicata la gara di Lewis Hamilton con l’altra Rossa: il britannico ha faticato a trovare ritmo ed è arrivato sesto, alle spalle di un brillante Nico Hulkenberg. Il tedesco ha completato la miglior gara della stagione, sfruttando al massimo le strategie e chiudendo con un ottimo quinto posto.
George Russell si è classificato quarto al traguardo, ma è stato protagonista involontario del momento più discusso del GP. Al giro 65, Max Verstappen ha tentato un attacco all’esterno in curva 1 che si è concluso con un contatto tra i due. L’olandese ha avuto la peggio: dopo l’episodio, i commissari di gara hanno giudicato Verstappen colpevole per la manovra troppo aggressiva e gli hanno inflitto 10 secondi di penalità, che lo hanno fatto scivolare fino alla decima posizione finale. Una battuta d’arresto pesante nella corsa al titolo, soprattutto in un weekend già complicato per la Red Bull, mai realmente competitiva sul passo gara.
Tra i protagonisti applauditissimi dal pubblico spagnolo, Fernando Alonso ha chiuso in zona punti con una prestazione solida e intelligente, portando la sua Aston Martin fino al nono posto, salvando il salvabile in una giornata difficile per la scuderia britannica.
Assente infatti Lance Stroll: il canadese, qualificatosi 14°, ha annunciato il proprio forfait a poche ore dal via del GP. A fermarlo, forti dolori al polso e alla mano sinistra che gli hanno impedito di prendere parte alla gara. L’Aston Martin ha confermato con un comunicato ufficiale che Stroll non sarebbe stato sostituito.
La gara ha visto anche due ritiri. Andrea Kimi Antonelli, ancora alla ricerca del feeling con la sua Mercedes, è stato costretto al ritiro per problemi tecnici. Sorte simile per Alexander Albon, fuori dai giochi con la sua Williams per una perdita di potenza che ha costretto il team al ritiro per motivi precauzionali.
La classifica con la doppietta McLaren infiamma ancora di più la lotta al titolo mondiale. Ora il paddock si sposterà oltreoceano per il Gran Premio del Canada, in programma dal 13 al 15 giugno sul circuito di Montréal. Un tracciato dove il meteo e i muri vicinissimi renderanno ancora più imprevedibile una stagione già ricca di sorprese.
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