Cronaca
Chef Rubio subisce un’aggressione: “sono stati gli ebrei sionisti”
La Digos sta indagando sull’aggressione ai danni di Chef Rubio, pseudonimo di Gabriele Rubini.
L’AGGRESSIONE
Il noto chef romano , attraverso un video diffuso sui social , ha raccontato la violenza subita: “mi hanno aspettato fuori casa in sei e hanno tagliato i fili del cancello per massacrarmi”. Poi aggiunge: “mi hanno massacrato di botte, hanno bloccato il cancello elettrico”.
Secondo Rubio, gli aggressori potrebbero appartenere a un gruppo di ebrei sionisti, i quali si sarebbero vendicati per le sue posizioni filo-palestinesi.
LE CONSEGUENZE
In seguito all’aggressione, Rubio ha riportato una frattura dell’orbita facciale, oltre a dei tagli e delle escoriazioni.
Inoltre, nei video e nelle foto che sono circolate, lo si ritrae con il volto ricoperto di sangue e l’occhio gonfio.
Stamattina, Rubio, è riapparso sui social tranquillizzando i suoi sostenitori, informandoli sulle sue condizioni: “Grazie a tutte e tutti per il sostengo. Alla fine punti in testa dove mi hanno dato la martellata, tagli e escoriazioni dove mi hanno preso a mattonate, frattura dell’orbita facciale dove sono finiti i 60 pugni mirati, e si ricomincia”. Poi in maniera ironica ha aggiunto: “Un abbraccio alla comunità ebraica”.
LE REAZIONI DI SOLIDARIETA’ DA PARTE DEGLI STUDENTI-ATTIVISTI
Numerosi i messaggi solidali nei suoi confronti, in particolare gli studenti universitari pro-Palestina gli hanno dedicato uno striscione con scritto: “Solidarietà a Chef Rubio, il terrorismo sionista va fermato”.
Tra l’altro lo Chef Rubio, in conseguenza di tale aggressione, ha dichiarato che proseguirà il suo attivismo: “Ora e sempre lotta al terrorismo, al fascismo, alla mafia sionista e ai suprematisti ebraici che si sentono intoccabili, ma che d’ora in poi non lo saranno più”. Successivamente conclude “il giorno dopo, il sionismo fa ancora più schifo”.
Cronaca
Cacciatore accidentalmente ucciso a Carrù: il suo compagno di caccia stava mirando ad un cinghiale
A Carrù, ieri (nonché giorno di apertura nazionale della caccia al cinghiale), è morto un cacciatore.
Daniele Barolo, agricoltore di 46 anni, è stato accidentalmente ucciso con un colpo di fucile nel petto dal suo compagno di caccia, (insieme a lui in quel momento), che a sua volta stava mirando ad un cinghiale.
I soccorritori non hanno fatto in tempo a sopraggiungere, ed una volta arrivati, ogni tentativo di rianimare il cacciatore sembra essete risultato vano. Stando a quanto dichiarato, dunque, l’uomo è morto sul posto.
Attualmente, il fucile è stato sequestrato dai carabinieri intenti a fare ulteriori indagini per poter comprendere quale traiettoria abbia seguito il proiettile.
Cronaca
La Global Sumud Flotilla segnala dei droni non identificati
Un episodio segnalato dal canale telegram della Global Sumud Flotilla, (spedizione con l’imbarcazione di 44 paesi che sta raggiungendo le coste di Gaza per poter rompere il blocco israeliano) lascia non poche preoccupazioni.
Ecco quanto dichiarato: “Si sono avvistati più droni, la cui origine non è stata ancora identificata, vicino alla flotta e che la seguono. Questo improvviso aumento dell’attività aerea ci preoccupa“
L’episodio si è verificato di domenica, più precisamente alle ore 21:09, e gli apparecchi avvistati risultavano essere tre.
Nonostante la rassicurazione fatta alle famiglie dei partecipanti l’attivista brasiliano Thiago Avila, (nonché membro del direttivo) scrive, dalla Familia Madeira “I droni vicini devono essere considerati una potenziale minaccia”
Per questo, alle barche è stata raccomandato di organizzare bene la guardia notturna di stanotte.
Cronaca
Razzo israeliano rinvenuto tra Lampedusa e l’isolotto di Lampione
Pochi giorni fa, tra Lampedusa e l’isolotto di Lampione, i pescatori del motopeschereccio Andrea Doria hanno avvistato un relitto metallico. Si tratta di un cilindro lungo circa 5 metri e largo 1,5.
Sulle fiancate sono ben visibili il logo dell’Agenzia Spaziale israeliana Minhalat HaHalal, che dipende dal ministero della Difesa e si occupa di missili e satelliti, oltre che una scritta in ebraico.
La zona resta sotto controllo, in attesa di decidere se procedere al recupero.
Il ministro della difesa Guido Crosetto ha escluso che l’oggetto faccia parte di un sistema militare israeliano in funzione, spiegando che si tratta con ogni probabilità di un frammento legato a un recente lancio spaziale.
La vicenda, tra indagini tecniche e risvolti diplomatici, è solo all’inizio.


