Cronaca
Milano: ragazzo di 22 anni accoltellato in pieno centro perché gay

L’accaduto è successo durante la giornata contro l’OmoBiTransfobia. Gli aggressori sono ancora fuggitivi e le indagini in corso.
Nel pieno centro di Milano, un ragazzo di 22 anni è stato accoltellato perché omosessuale, durante la notte tra il 17 e il 18 maggio. Il fatto è accaduto nel giorno in cui in tutto il mondo si celebra la Giornata Internazionale contro l’OmoBiTransfobia, in cui l‘Italia si trova sempre più in basso nella classifica per i diritti LGBTQ+.
LA VITTIMA
Il giovane era originario del Trentino ma residente a Milano, vittima di un’aggressione brutale di chiara natura omofobica, avvenuta in Piazza Diaz a pochi passi dal Duomo, in pieno centro.
DINAMICA DELL’AGGRESSIONE
Il fatto è avvenuto intorno le 2 del mattino e il ragazzo si trovava fuori in un locale con i propri amici, tre uomini e una donna, tuti tra i 18 e 20 anni si sono avvicinati al ragazzo chiedendo una sigaretta, il giovane ha acconsentito, ma la situazione è degenerata velocemente: i quattro lo hanno preso di mira con insulti omofobi, urlandogli sfacciatamente “sei un gay!”. Uno dei tre aggressori, descritto dalla vittima basso e con gli occhiali, ha poi estratto un coltellino e sferrato quattro fendenti, colpendo il giovane da dietro sulla schiena, poi alla nuca e infine al braccio destro.
L’ARRIVO DEI SOCCORSI E LE CONDIZIONI DELLA VITTIMA
Nonostante i vari dolori e la paura, il giovane è riuscito a sfuggire momentaneamente all’accerchiamento. Ha poi chiamato il 112 e mentre la folla rendeva difficile l’operazione di soccorso. è stato assistito rapidamente dai sanitari del 118. Di seguito il giovane 22enne è stato velocemente trasportato al Policlinico con codice giallo e non è in pericolo di vita. Le ferite che ha riportato inclusi i due squarci alla schiena richiedono punti di satura.
LA FUGA DEGLI AGRESSORI
Dopo l’attacco sferrato, gli aggressori sono fuggiti durante la notte. Quando i carabinieri sono arrivati sul luogo non c’era più traccia del gruppo. Le indagini ora sono in corso con gli investigatori della Compagnia D’Uomo, analizzando i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona interessata per ricostruire la dinamica dei fatti e identificare i responsabili.
Leggi anche: L’Italia e altri otto Paesi UE non firmano la dichiarazione a favore della comunità LGBTIQ+
Cronaca
Processo Puff Daddy, manca poco al termine del procedimento: il rapper ha deciso di non testimoniare

Quando il giudice ha chiesto a Puff Daddy come si sentisse, il rapper si è alzato in piedi e ha risposto: “Sto benissimo, Vostro Onore. Volevo ringraziarla, sta facendo un lavoro eccellente”.
Ridacchiando, Subramanian ha a sua volta replicato: “Grazie, lo apprezzo”, prima di confermare che Combs fosse lucido e non sotto l’effetto di droghe.
In seguito, il giudice ha domandato all’imputato se avesse compreso la sua facoltà di testimoniare, precisando inoltre che, anche se avesse scelto di non procedere in tal senso, la giuria sarebbe stata istruita a non trarre conclusioni:“Sì, Vostro Onore”, ha risposto Combs. Alla successiva domanda, se Puff Daddy avesse discusso la decisione con l’ausilio dei suoi legali, l’imputato ha poi specificato rapidamente: “Sì, a fondo”. Il giudice ha infine chiesto a Combs se avesse preso lui la decisione di non testimoniare a processo: “È una mia decisione, Vostro Onore”, ha risposto P. Diddy.
“È una decisione esclusivamente mia. Voglio dire, è una decisione che prendiamo insieme ai miei avvocati”: Subramanian ha verificato un’ultima volta che Combs avesse compreso che la decisione spettasse a lui. “Sì, è una mia decisione, la prendo io”, ha concluso.
PROSSIMA SETTIMANA LA CHIUSURA DEL PROCESSO A PUFF DADDY
Il caso era scoppiato alla fine del 2023, quando l’ex fidanzata Cassandra “Cassie” Ventura aveva denunciato Puff Daddy per abusi, percosse e violenze che lei avrebbe subito per anni durante la loro relazione.
La questione era stata subito chiusa con un patteggiamento, e il rapper non aveva ammesso alcuna responsabilità in merito ai presunti fatti. Lo scorso anno, la CNN aveva poi diffuso un video che mostrava Combs mentre prendeva a calci Ventura nel corridoio di un hotel nel 2016.

In foto: il momento del processo nel quale è stato mostrato tale video alla giuria.
Foto: Independent.co Uk
La giuria dovrebbe emettere un verdetto la prossima settimana. Se condannato, Combs potrebbe trascorrere il resto della sua vita dietro le sbarre.
IL QUADRO DEI PUBBLICI MINISTERI
Cronaca
Guerra in Medio Oriente, l’IDF ordina l’evacuazione nel Nord di Gaza: gli ultimi sviluppi
Cronaca
Addio ad Alvaro Vitali, l’indimenticabile Pierino

L’attore italiano Alvaro Vitali è scomparso all’età di 75 anni, lasciando un vuoto nel mondo dello spettacolo.
Vitali è stato noto soprattutto per il personaggio di Pierino, che ha interpretato in numerosi film della commedia sexy italiana negli anni ’70 e ’80.
Con la sua faccia simpatica e la sua comicità irresistibile, Vitali ha conquistato il cuore di generazioni di spettatori italiani. I suoi film, come “Pierino contro tutti” e “Pierino medico della Saub”, sono diventati cult e continuano a essere amati e rivisti ancora oggi.
La sua morte è stata confermata e ha suscitato un grande cordoglio tra i fan e i colleghi del mondo dello spettacolo. Alvaro Vitali lascia un’eredità indelebile nella storia del cinema italiano e sarà ricordato per sempre come uno degli attori più amati e divertenti del suo tempo.
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