Attualità
Norvegia: Pilota 15enne morto sui kart

La comunità del karting è stata scossa da un evento tragico avvenuto durante il Gran Premio Håsken ad Andebu, in Norvegia, dove oltre 200 piloti hanno partecipato e un giovane concorrente ha perso la vita a causa di un incidente catastrofico sulla pista. Il giovane pilota di 15 anni ha subito lesioni interne critiche e, nonostante l’intervento tempestivo dei soccorritori e la massima efficenza, la sua vita non è stata salvata. Il ragazzo è stato dichiarato deceduto sul luogo dell’incidente, portando all’interruzione della gara e alla cancellazione del gran premio.
Le autorità norvegesi stanno conducendo indagini riguardanti l’incidente, e secondo le testimonianze dei numerosi spettatori presenti al momento dell’accaduto, sembra non ci siano incertezze riguardo le dinamiche dell’incidente, con il giovane che ha perso il controllo del suo kart, venendo poi colpito nuovamente dopo essere stato espulso dal veicolo.
Il dolore ha invaso il mondo del karting in Norvegia, come si legge anche nelle dichiarazioni della federazione norvegese degli sport automobilistici: “Oggi è un giorno incredibilmente difficile per la Norsk Bilsport. Un giovane ci ha lasciati troppo presto e i nostri pensieri vanno prima di tutto ai suoi cari. Ci sono anche molti altri piloti e ufficiali che hanno assistito all’accaduto e per i quali ci stiamo prendendo cura nel modo migliore possibile.”
La notizia ha avuto risonanza anche oltre i confini norvegesi, con due stelle del motorsport norvegese che hanno espresso pubblicamente il loro cordoglio. Petter Solberg, celebrità del rally, ha condiviso su X: “Sono profondamente turbato nell’apprendere la tragica notizia dal circuito di kart di Andebu. Si auspica che incidenti così gravi non accadano mai, specialmente a persone così giovani. La famiglia del motorsport è in lutto per questa perdita e manda le sue condoglianze ai familiari e agli amici del giovane. Riposi in pace,” ha scritto il campione del mondo di rally e rallycross. Anche il giovane Dennis Hauger, attualmente in Formula 2, ha espresso il suo dolore: “È estremamente doloroso sapere dell’incidente occorso oggi ad Andebu durante la competizione. Un incidente tragico che si spera non capiti mai a nessuno. Frequentavo quel luogo da bambino e ci sono stato fino all’anno scorso. Le mie più sincere condoglianze vanno alla famiglia e agli amici,” ha detto il ventunenne di Oslo, ex membro dell’Academy della Red Bull, nelle sue storie di Instagram.
La tragica scomparsa del giovane pilota di kart ha toccato profondamente molti piloti professionisti, inclusa la giovane promessa italiana Andrea Kimi Antonelli, che ha espresso il suo dolore attraverso le sue storie Instagram, commentando un post che riportava l’evento luttuoso, manifestando il suo dispiacere per la prematura perdita di un ragazzo che inseguiva lo stesso sogno.
Attualità
Lezioni interrotte al primo liceo occupato a Roma: “Blocchiamo tutto per la Flotilla”

I giovani studenti del liceo Rossellini di Roma, dimostrano alla capitale l’importanza di attuare manifestazioni più invasive anche all’interno delle scuole: “Rispondiamo all’appello dopo l’attacco’” Il movimento Osa: “È solo l’inizio”.
“Dalle piazze alle scuole, blocchiamo tutto” è questa la frase che si legge da uno striscione calato dall’alto affiancato da un disegno della bandiera palestinese, ad attuarlo è stato il primo liceo occupato a Roma, come reazione all’attacco subito dalle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla.
Ad appoggiare i giovani studenti, si è unito anche il movimento Osa, dicendo: “Oggi 24 settembre, dopo che la Global Sumud Flottilia è stata attaccata, noi studenti del Rossellini occupiamo la nostra scuola, rispondendo all’appello lanciato dagli universitari di Cambiare Rotta da Lettere occupata, dopo il grandissimo sciopero di lunedì 22 settembre che ha visto a Roma scendere in piazza 200.000 persone e in tutta Italia un milione. Anche noi studenti dei licei partecipiamo al blocco“.
Il collettivo ha occupato la succursale del liceo della zona Ostiense, proprio in sostegno della Global Sumud Flotilla e alla popolazione di Gaza per “continuare la mobilitazione al fianco degli operai, dei lavoratori e degli occupanti“.
LA VOCE DEGLI STUDENTI
Oltre agli striscioni e all’occupazione, gli studenti hanno dichiarato anche delle promesse come: “Dopo gli attacchi di stanotte, le scuole occupano. Apre le danze il Rossellini di Roma ma la protesta è solo all’inizio“, terminando il discorso dopo la fine delle lezioni, davanti il liceo romano Cavour, con una frase per incentivare le altre scuole italiane prendendoli come modello: “Tutti come il Rossellini!“.
Nel frattempo i giovani di Sinistra Italiana e di Cambiare rotta si vedranno nel primo pomeriggio di mercoledì alla Sapienza per decidere come proseguire le azioni di protesta dopo l’attacco della Flotilla. Difatti gli studenti di Cambiare rotta stanno interrompendo le lezioni in alcune facoltà degli atenei romani per raccontare ai loro coetanei, attraverso dei megafoni, quanto avvenuto stanotte agli equipaggi della Flotilla. Hanno poi indetto una assemblea a Scienze politiche alla Sapienza per venerdì alle ore 16, dicendo in merito: “Vogliamo occupare tutte le scuole e le università di Roma e del paese“.
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Greta Thunberg e la Global Sumud: nave colpita da drone in Tunisia -Video

Dal ronzio al boato: così gli attivisti hanno vissuto l’attacco in piena notte.
Nella notte tra lunedì e martedì la Global Sumud Flotilla, la missione di attivisti diretta verso Gaza, ha vissuto momenti di panico: una delle navi pricipali, la Family Boat con a bordo anche Greta Thunberg, sarebbe stata colpita da un drone militare al largo delle coste tunisine.
Chi era di guardia ha raccontato di aver sentito un ronzio, poi un’esplosione e subito le grida: “Al fuoco, al fuoco!”.
L’equipaggio si è svegliato di corsa e ha cercato di mettersi in salvo. Oltre a Greta, sulla nave c’erano anche Yasemin Acar e Thiago Avila, figure chiave nell’organizzazione della Flotilla.
L’azione fa parte di una protesta internazionale e partecipata contro l’invasione israeliana a Gaza. La delegazione stava navigando vicino al porto tunisino di Sidi Bou Said quando è avvenuto l’attacco.
Le autorità tunisine però smentiscono: secondo Houcem Eddine Jebabli, portavoce della guardia nazionale, nell’area non c’erano droni. Per lui il fuoco potrebbe essere stato causato semplicemente da “delle sigarette”.
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La Global Sumud Flotilla e il tentativo di aprire un corridoio via mare per Gaza

Immagina tante piccole barche, cariche di cibo e medicine, che partono da diversi porti del Mediterraneo per andare a Gaza con un doppio scopo…
La Global Sumud Flotilla è un’iniziativa civile (per cui 26 mila persone hanno fatto richiesta) completamente legale che riunisce decine di imbarcazioni protette dal diritto marittimo da 44 paesi (tra cui l’Italia)
L’obbiettivo è rompere il blocco imposto da Israele sulla striscia di Gaza e poter cosi portare aiuti concreti alle persone in difficoltà.
Non a caso il nome “Sumud” significa resistenza, perseveranza, resilienza in arabo, e simboleggia la volontà di non arrendersi di fronte all’ingiustizia.
La seconda partenza fissata dopo quella del 31 Agosto (da Genova – Barcellona), era prevista oggi, 4 settembre, con il resto delle barche con partenza prevista da Tunisia, Grecia e Sicilia; tuttavia, è stato poi reso noto che quella da Tunisi è stata posticipata al 7 settembre, a causa dei ritardi accumulati e delle difficili condizioni meteo.
Giorgia Meloni, in proposito, ha affermato che saranno adattate tutte le misure di tutela e sicurezza per poter così garantire il buon esito dell’operazione.