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The Acolyte: La Seguace, il nuovo capitolo della saga di Star Wars

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L’annuncio dell’arrivo della nuova saga dark fantasy tratta da una delle saghe più famose al mondo: Star Wars, arriva da Disney +, pubblicando anche una data di uscita.

L’universo Star Wars sembra continua ad espandersi e stavolta punta al passato, precisamente al momento in cui tutto iniziò ad andare per il verso sbagliato. Con The Alcolyte:La Seguace la saga mostra la nascita e ascesa dell’Ordine Sith.

La serie, potrebbe rientrare tra le più cupe mai realizzate negli ultimi anni, ricca di effetti speciali e azione, con un declino destinato al racconto del Male. A mostrarci questa forte natura della serie saranno i primi due episodi, disponibili dal 5 agosto su Disney +.

TRAMA

Ambientata circa 100 anni prima degli eventi narrati in “Episodio I: La minaccia fantasma” la storia inizia con il Maestro Jedi Sol,  incaricato di investigare su un’allarmante numero di crimini che disturbano la quiete della Galassia. Andando sempre più a fondo nella vicenda, il maestro si imbatterà in una vecchia conoscenza: un’ex allieva apparentemente connessa alle forze oscure già in agguato, che potrebbero cambiare per sempre gli equilibri della forza, e che di fatti, faranno.

CAST

 Lee Jung-jae interpreterà il ruolo del Maestro Jedi investigatore, Amandla Stenberg avrà invece due personaggi a cui dare il volto. Oltre a loro ci saranno anche Manny Jacinto, Rebecca Henderson, Jodie Turner-Smith, Dafne Keen,  Carrie-Anne Moss sarà presente nei panni della guerriera Jedi Indara. 

DICHIARAZIONI

Lee Jung-jae durante una chiacchierata con Comicbook ha rivelato alcune curiosità relative al periodo delle riprese, occasioni in cui ha approfittato per migliorare il suo livello di inglese. Tra le difficoltà che l’attore ha incontrato nella fase dello shooting vi è la gestualità legata all’utilizzo della forza: “Era davvero stranissimo all’inizio.  Non sapevo come fare… Pensavo che la gestualità fosse importante, poi però ho capito che il segreto era nell’emozione dietro questi gesti, nel veicolare le sensazioni in uno specifico scenario. All’inizio mi interrogavo su come dovessi imporre le mie mani ed ero davvero legato all’aspetto gestuale, ma dopo un po’ di pratica e aver compreso meglio il mio personaggio, mi sono concentrato più sull’emozione che sul mio aspetto.”

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