Connect with us

Attualità

Meta e l’uso dei dati personali per l’addestramento dell’AI generativa

Published

on

Foto: Cointelegraph

Meta, l’azienda madre di Facebook, Instagram e WhatsApp, ha recentemente annunciato un importante aggiornamento alla sua policy sulla privacy.

Questa nuova policy prevede l’utilizzo dei dati personali condivisi dagli utenti negli ultimi anni per l’addestramento dell’intelligenza artificiale (AI) generativa dell’azienda. Questo sviluppo ha suscitato preoccupazioni tra gli utenti e gli esperti di privacy, sollevando domande sull’uso dei dati personali e sui diritti degli utenti.

Secondo Meta, la nuova policy permetterà all’azienda di utilizzare i dati raccolti tramite le sue piattaforme per migliorare e sviluppare modelli di intelligenza artificiale generativa. Questi modelli sono alla base di molte delle tecnologie emergenti, inclusi gli assistenti virtuali, le raccomandazioni di contenuti e la moderazione automatizzata dei contenuti.

i dati utilizzati includeranno informazioni condivise volontariamente dagli utenti, come post, video e interazioni sulle piattaforme social dell’azienda. L’obiettivo dichiarato è migliorare la capacità dei modelli di AI di comprendere il linguaggio naturale, generare testi, riconoscere immagini e video, e fornire risposte più accurate e utili agli utenti.

Molti si chiedono fino a che punto i loro dati personali saranno utilizzati e quali misure di sicurezza saranno implementate per proteggere queste informazioni sensibili.

In risposta a queste preoccupazioni, Meta ha affermato che i dati saranno anonimizzati, il che significa che le informazioni personali identificabili saranno rimosse o rese irriconoscibili prima dell’uso nei processi di addestramento dell’AI. Inoltre, l’azienda ha dichiarato che rispetterà tutte le normative vigenti sulla protezione dei dati, come il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) dell’Unione Europea.

Gli esperti di privacy e i difensori dei diritti digitali hanno accolto l’annuncio con cautela. Alcuni hanno espresso dubbi sulla reale efficacia delle tecniche di anonimizzazione, sostenendo che, anche quando i dati sono anonimizzati, esiste il rischio di re-identificazione attraverso tecniche avanzate di analisi dei dati.

Tuttavia, l’azienda ha anche promesso di fornire agli utenti opzioni per gestire le loro impostazioni sulla privacy, inclusa la possibilità di rinunciare all’utilizzo dei propri dati per l’addestramento dell’intelligenza artificiale.

Classe 2004. Studentessa in Lettere all’Università degli studi di Palermo. Aspirante editor e giornalista. Appassionata di musica, vintage e letteratura.

Continue Reading
1 Comment

1 Comment

  1. vincenzo cacciatore

    14 Giugno 2024 at 18:34

    Meta mette a repentaglio la difesa della privacy;non credo che la cosa possa entusiasmare gli utenti (si possono innescare campagne di diffamazione, appropriazione di identità…)nonostante gli obiettivi preposti. La sicurezza dei propri dati, nonostante le dichiarare tecniche di anonimizzaziome,è troppo importante e induce gli utenti ad essere piuttosto oculati e anche diffidenti. A tratti si ha l’impressione che alcune problematiche innescate dalla AI vanifichino i benefici e le varie opportunità!!!

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Attualità

ASKAP J1935+2148 e la scoperta che potrebbe rivoluzionare l’Astrofisica

Published

on

Foto: Reddit

In un angolo relativamente vicino del nostro universo, a soli 16 anni luce di distanza, gli astronomi hanno rilevato un segnale radio straordinario che potrebbe trasformare la nostra comprensione delle stelle di neutroni.

Questo segnale, denominato ASKAP J1935+2148, si ripete ogni 54 minuti e mostra tre stati di emissione distinti che cambiano nel tempo: due stati con impulsi che evolvono nell’arco di otto mesi e un terzo stato senza impulsi. Questa variabilità sfida le teorie attuali sull’evoluzione delle stelle di neutroni.

Se confermato, questo segnale rappresenterebbe la prima stella di neutroni che ruota così lentamente emettendo onde radio.

ASKAP J1935+2148 si trova nei pressi della magnetar SGR 1935+2154 e dei resti di una supernova nella costellazione della Volpetta.

Le stelle di neutroni, residui di stelle massicce morte, sono caratterizzate da una densità estremamente elevata e una massa compresa tra 1,4 e 3 volte quella del Sole, concentrata in un raggio di appena 10 km. Le oltre 3.000 stelle di neutroni conosciute emettono impulsi radio a intervalli di pochi secondi o meno.

Il segnale di ASKAP J1935+2148 invece risulta essere peculiare, ripetendosi ogni 54 minuti e mostrando tre stati distinti: uno brillante con impulsi polarizzati linearmente, uno 26 volte più debole e un terzo senza impulsi. La variazione degli stati nel corso di otto mesi suggerisce cambiamenti fisici nella regione di emissione. Gli astronomi, utilizzando il telescopio ASKAP e il radiotelescopio MeerKAT, hanno decifrato lo schema degli impulsi.

Manisha Caleb dell’Università di Sydney, autrice principale dello studio, ha evidenziato l’unicità di questi tre stati di emissione e l’importanza di MeerKAT nell’identificarli.

Sebbene sia possibile che il segnale possa provenire da una nana bianca isolata con un campo magnetico intenso, l’ipotesi di una stella di neutroni appare più probabile.

Questa scoperta potrebbe quindi rivoluzionare totalmente la comprensione delle stelle di neutroni, suggerendo che possano evolversi in modi finora sconosciuti.

Così attraverso ogni nuova osservazione, l’universo svela un po’ di più dei suoi misteri, ricordandoci quanto ancora l’umanità abbia da imparare sulle meraviglie celesti, e spingendo la scienza verso scoperte che potrebbero ridefinire le leggi fondamentali che governano il cosmo

Continue Reading

Attualità

Roma è la città in cui si mangia meglio al mondo: primo posto nella classifica 2024

Published

on

Nella classifica delle città in cui si mangia meglio al mondo nel 2024, Roma raggiunge il primo posto, e a dirlo è la classifica delle migliori 15 città di Taste Atlas.

Roma si è aggiudicata il primo posto grazie ai suoi tipici piatti come la pizza al taglio, pasta alla carbonara, cacio e pepe, amatriciana e la panna cotta. Dopo un secondo posto raggiunto nel 2023 dietro a Firenze, nel 2024, seguita subito dopo da Bologna e Napoli al secondo e terzo posto, Roma si aggiudica la prima posizione sulle 16,601 città presenti nel database e sottoposte al voto di 395,205 utenti, di cui tra questi 271,819 validi.

I PIATTI PIU’ APPREZZATI

Le specialità romane che hanno fatto raggiungere alla città il podio nella classifica di Taste Atlas Awards sono i saltimbocca, i supplì, la pizza, variando dalla pizza al taglio alla pizza bianca, dalla pinsa alla pizza e fichi a quella alla pala. Ma non mancano anche i dolci, come il  maritozzo o il gelato, l’abbacchio a scottadito e i piatti a base di carciofi, alla romana o alla Giudia. Non dimenticando anche i pomodori col riso, la coda alla vaccinara e la trippa romana.

BOLOGNA E NAPOLI AL SECONDO E TERZO POSTO

Per la città romagnola i piatti che hanno fatto sì che raggiungesse il secondo posto sono le tagliatelle al ragù alla Bolognese, tortellini in brodo, lasagne, cotoletta alla Bolognese e tiramisù. Mentre per la capitale campana le specialità sono state pizza margherita, sfogliatella, zeppole, taralli, pasta e patate.

Continue Reading

Attualità

Gioventù Meloniana tra inni al Duce e Sieg Heil: ecco l’inchiesta di FanPage

Published

on

Nell’inchiesta di Fanpage emerge il profilo nero dei militanti di Gioventù nazionale, ossia il movimento giovanile del partito presieduto dalla premier Giorgia Meloni.

COSA SVELA L’INCHIESTA

La video-inchiesta, realizzata grazie all’ottimo lavoro da parte dell’unità investigativa di Fanpage “Backstair“, mette in luce la formazione politica delle leve meloniane, che incarnano l’anima nera del partito.

Per documentare la narrazione contestuale si è infiltrata una giornalista, che per inserirsi all’interno di Gioventù nazionale, si è camuffata in una giovane con ideali di destra, partecipando agli eventi di Nazione futura, una fondazione politica appartenente a Francesco Giubilei, editore ed ex consigliere del ministro della cultura Gennaro Sangiuliano.

Ed è proprio nelle riunioni di Nazione futura che compaiono alcuni militanti di Gioventù nazionale, ovvero studenti universitari per definizione conservatori, che si auto glorificano per la loro appartenenza alla destra sociale.

Pertanto, attraverso la partecipazione a questi eventi, i giornalisti sono entrati  in contatto con il vice-presidente di Nazione futura, nonchè consigliere comunale a Torino in quota FDI, Ferrante De Benedictis. Ecco quanto raccontato da “Backstair” : “Iniziamo così a collaborare con loro, pubblicando i primi articoli e dei pezzi funzionali a delegittimare l’opposizione al governo Meloni”.

Inoltre, hanno avuto accesso agli eventi di maggior rilievo di Fratelli D’Italia, la più importante “Atreju”.

In merito a questa manifestazione, sorta con Giorgia Meloni quando era militante, si possono ascoltare alcune affermazioni di esponenti del movimento giovanile: “É da quando avevo 14 anni che faccio politica, con FDI ho iniziato il primo anno di università, ma prima ero di CasaPound“, oppure una  militante confessa : Mio nonno era un fascistone, quando sono nata mi ha regalato il corredo nero di seta, sono cresciuta così”.

Dunque grazie all’inserimento da parte di “Backstair” nel mondo giovanile di Fratelli D’Italia, si è consapevoli dell’impronta estremista espressa da Gioventù nazionale, con richiami nostalgici al Fascismo e al Nazismo, ergo alle epoche più oscure della nostra storia.

Peraltro dall’inchiesta si evince la volontà di indottrinamento che i militanti di Gioventù nazionale vogliono trasmettere ai nuovi iscritti, attraverso  l’affissione di ideologie forti , che comprendono  slogan canori come “boia chi molla”, e  identificazioni simboliche come “camicie nere”, “legionari”, “camerati”.

Continue Reading

Facebook

Altri articoli in ‘Attualità’

Trending

Copyright © 2024 - by Exit Web Systems

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.