Attualità
Un anno senza Berlusconi: ecco chi era realmente
E’ trascorso un anno dalla morte dell’ex Presidente del Consiglio, nonchè Leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi.
MA CHI ERA VERAMENTE BERLUSCONI?
Il personaggio di Berlusconi occorre inquadrarlo con un approccio realista, evidenziando sia i suoi successi imprenditoriali, legati alla sua capacità di intessere relazioni con il mondo mafioso, sia politici, grazie alla sua influenza mediatica.
IL BERLUSCONI IMPRENDITORE
Nel 1961 Berlusconi iniziò la sua prima attività imprenditoriale, nel campo dell’edilizia.
Per costituire tale attività a Berlusconi fu conferita una fideiussione proveniente dalla Banca Rasini, su indicazione di Michele Sindona, peraltro secondo numerosi documenti della magistratura si tratta di una Banca utilizzata dalla mafia per il riciclaggio di denaro sporco, che aveva come clienti Bernardo Provenzano e Totò Riina.
Nel 1975 Berlusconi fondò la “Fininvest“, una holding che gestisce le sue numerose attività.
In seguito la carriera imprenditoriale di Berlusconi proseguì ampliandosi al settore dei media e della comunicazione.
Pertanto nel 1976 egli acquistò Telemilano, un emittente a diffusione locale, che successivamente passò a livello nazionale (Canale 5), di fatto sancendo l’instaurazione di un duopolio televisivo.
Inoltre, Berlusconi acquistò nel 1982 Italia 1 e nel 1984 Rete 4.
Tuttavia, nelle acquisizioni di tali reti a Berlusconi furono attribuiti dei casi di concorrenza sleale, poichè il decreto presidenziale del 1973 esplicava che” vi sono punizioni per chi stabilisce o esercita un impianto di telecomunicazioni senza aver prima ottenuto la relativa concessione o l’autorizzazione”.
A tal proposito nel 1984 venne istituito il Decreto Salva-Berlusconi, proposto dall’allora Presidente del Consiglio, oltre che amico, Bettino Craxi.
Con tale decreto, inizialmente bocciato perchè ritenuto incostituzionale, ma in seguito convertito in legge , prevalse la disonestà morale.
Due anni dopo, Berlusconi provvide all’acquisizione del Milan, risolvendo il grave deficit economico in cui era travolta la società rossonera, e contribuendo alla vittoria di numerosi trofei.
IL BERLUSCONI POLITICO
Nel 1993 Berlusconi fondò “Forza Italia”, un partito politico di centro-destra, insieme all’amico Marcello Dell’Utri, ovvero l’uomo che a quell’epoca stringeva relazioni con i principali Boss di Cosa Nostra, per conto del “cavaliere“.
L’anno successivo, Berlusconi vinse le elezioni politiche, diventando Presidente del Consiglio.
Ma il vero motivo per cui Berlusconi decise di entrare in politica fu per auto-tutelarsi, in quanto egli per sfuggire dalle inchieste giudiziarie che lo incriminavano, istituì delle leggi ad-personam, contrastando la magistratura, peraltro definendola “cancro della società , e corrompendo giudici, avvocati ecc.
Nel 2001, Berlusconi vinse nuovamente le elezioni, rimanendo capo del governo fino al 2006.
Nel 2008 tornò a Palazzo Chigi, dove vi governò fino al 2011.
IL DIVISORE DELL’ITALIA
Silvio Berlusconi ha incarnato una figura politica influente e controversa, e l’enorme potere di cui disponeva gli ha consentito di avere un’immunità nonostante i procedimenti giudiziari di vario genere.
Infine è stato un personaggio che ha senz’altro diviso l’Italia, perchè se da un lato ha avuto innumerevoli sostenitori, dall’altro ha avuto anche degli oppositori, tra cui la società civile, e in strettissima minoranza giornalisti e politici.
Attualità
Lezioni interrotte al primo liceo occupato a Roma: “Blocchiamo tutto per la Flotilla”
I giovani studenti del liceo Rossellini di Roma, dimostrano alla capitale l’importanza di attuare manifestazioni più invasive anche all’interno delle scuole: “Rispondiamo all’appello dopo l’attacco’” Il movimento Osa: “È solo l’inizio”.
“Dalle piazze alle scuole, blocchiamo tutto” è questa la frase che si legge da uno striscione calato dall’alto affiancato da un disegno della bandiera palestinese, ad attuarlo è stato il primo liceo occupato a Roma, come reazione all’attacco subito dalle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla.
Ad appoggiare i giovani studenti, si è unito anche il movimento Osa, dicendo: “Oggi 24 settembre, dopo che la Global Sumud Flottilia è stata attaccata, noi studenti del Rossellini occupiamo la nostra scuola, rispondendo all’appello lanciato dagli universitari di Cambiare Rotta da Lettere occupata, dopo il grandissimo sciopero di lunedì 22 settembre che ha visto a Roma scendere in piazza 200.000 persone e in tutta Italia un milione. Anche noi studenti dei licei partecipiamo al blocco“.
Il collettivo ha occupato la succursale del liceo della zona Ostiense, proprio in sostegno della Global Sumud Flotilla e alla popolazione di Gaza per “continuare la mobilitazione al fianco degli operai, dei lavoratori e degli occupanti“.
LA VOCE DEGLI STUDENTI
Oltre agli striscioni e all’occupazione, gli studenti hanno dichiarato anche delle promesse come: “Dopo gli attacchi di stanotte, le scuole occupano. Apre le danze il Rossellini di Roma ma la protesta è solo all’inizio“, terminando il discorso dopo la fine delle lezioni, davanti il liceo romano Cavour, con una frase per incentivare le altre scuole italiane prendendoli come modello: “Tutti come il Rossellini!“.
Nel frattempo i giovani di Sinistra Italiana e di Cambiare rotta si vedranno nel primo pomeriggio di mercoledì alla Sapienza per decidere come proseguire le azioni di protesta dopo l’attacco della Flotilla. Difatti gli studenti di Cambiare rotta stanno interrompendo le lezioni in alcune facoltà degli atenei romani per raccontare ai loro coetanei, attraverso dei megafoni, quanto avvenuto stanotte agli equipaggi della Flotilla. Hanno poi indetto una assemblea a Scienze politiche alla Sapienza per venerdì alle ore 16, dicendo in merito: “Vogliamo occupare tutte le scuole e le università di Roma e del paese“.
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Greta Thunberg e la Global Sumud: nave colpita da drone in Tunisia -Video
Dal ronzio al boato: così gli attivisti hanno vissuto l’attacco in piena notte.
Nella notte tra lunedì e martedì la Global Sumud Flotilla, la missione di attivisti diretta verso Gaza, ha vissuto momenti di panico: una delle navi pricipali, la Family Boat con a bordo anche Greta Thunberg, sarebbe stata colpita da un drone militare al largo delle coste tunisine.
Chi era di guardia ha raccontato di aver sentito un ronzio, poi un’esplosione e subito le grida: “Al fuoco, al fuoco!”.
L’equipaggio si è svegliato di corsa e ha cercato di mettersi in salvo. Oltre a Greta, sulla nave c’erano anche Yasemin Acar e Thiago Avila, figure chiave nell’organizzazione della Flotilla.
L’azione fa parte di una protesta internazionale e partecipata contro l’invasione israeliana a Gaza. La delegazione stava navigando vicino al porto tunisino di Sidi Bou Said quando è avvenuto l’attacco.
Le autorità tunisine però smentiscono: secondo Houcem Eddine Jebabli, portavoce della guardia nazionale, nell’area non c’erano droni. Per lui il fuoco potrebbe essere stato causato semplicemente da “delle sigarette”.
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La Global Sumud Flotilla e il tentativo di aprire un corridoio via mare per Gaza
Immagina tante piccole barche, cariche di cibo e medicine, che partono da diversi porti del Mediterraneo per andare a Gaza con un doppio scopo…
La Global Sumud Flotilla è un’iniziativa civile (per cui 26 mila persone hanno fatto richiesta) completamente legale che riunisce decine di imbarcazioni protette dal diritto marittimo da 44 paesi (tra cui l’Italia)
L’obbiettivo è rompere il blocco imposto da Israele sulla striscia di Gaza e poter cosi portare aiuti concreti alle persone in difficoltà.
Non a caso il nome “Sumud” significa resistenza, perseveranza, resilienza in arabo, e simboleggia la volontà di non arrendersi di fronte all’ingiustizia.
La seconda partenza fissata dopo quella del 31 Agosto (da Genova – Barcellona), era prevista oggi, 4 settembre, con il resto delle barche con partenza prevista da Tunisia, Grecia e Sicilia; tuttavia, è stato poi reso noto che quella da Tunisi è stata posticipata al 7 settembre, a causa dei ritardi accumulati e delle difficili condizioni meteo.
Giorgia Meloni, in proposito, ha affermato che saranno adattate tutte le misure di tutela e sicurezza per poter così garantire il buon esito dell’operazione.


