Cronaca

Vandali danneggiano targa in ricordo di Peppino Impastato

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Foto: La Stampa

È stata nuovamente abbattuta la targa in memoria di Peppino Impastato, il giovane  giornalista ucciso 46 anni fa dalla Mafia.

IL FATTO

L’episodio è avvenuto nella notte tra giovedì 13 e venerdì 14 giugno, in una piazzetta di Ovada, comune situato in provincia di Alessandria.

Per questo atto ignobile l’associazione antimafia “Libera” ha programmato un flash mob silenzioso, invitando i cittadini a partecipare all’evento con un fiore, un biglietto con scritto il nome di Peppino Impastato , una maglietta che ritrae il logo di Libera.

La mattina seguente la Polizia municipale ha rimesso al suo posto la lastra di marmo.

LE DICHIARAZIONI SULL’ACCADUTO

Tempestiva la reazione da parte della presidente provinciale Paola Sultana: «Danneggiare una targa, vandalizzare un simbolo che ci rendeva orgogliosi di far parte di questa comunità, è un’offesa a tutti i cittadini ovadesi, un atto grave che non va minimizzato o derubricato a “bravata”. Chiediamo pertanto alle associazioni culturali, sportive, di volontariato, agli studenti, ai docenti, a chi si occupa di cultura, educazione, formazione, promozione del territorio di unirsi a Libera nella condanna di quest’atto violento ed incivile. Perché, davvero, come diceva Peppino, la mafia uccide, il silenzio pure».

Per la comandante dei vigili urbani Laura Parodi si tratta sicuramente di un atto teppistico, pertanto stanno verificando quanto successo.

Foto: La Stampa

Inoltre la nipote di Peppino Impastato, Luisa, in occasione della manifestazione  provinciale per la 29a Giornata Nazionale in memoria delle vittime di mafia, aveva apprezzato l’azione celebrativa fatta da un comune distante dalla Sicilia, affermando: “Che una città come Ovada, così lontana dal contesto siciliano e dalle sue dinamiche, dedichi una targa a mio zio Peppino Impastato è significativo”.

Tuttavia, Luisa Impastato,  ha auspicato la necessità che questo riconoscimento avvenisse dove vi è una diatriba sul tema della legalità, e quindi della lotta alla mafia, ad esempio a Partinico è stata ritenuta divisiva la scelta di intitolare a Peppino Impastato un liceo.

Questo rispecchia  la cultura mafiosa che in questi contesti permane, ed è un fatto grave, considerando che Peppino per opporsi a quel tipo di cultura ci ha rimesso la vita.

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