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F1: Le Mercedes le più veloci delle FP3

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Foto: Mercedesamgf1

Nelle ultime prove libere, caratterizzate da un meteo nuvoloso, tutti i piloti escono con le gomme intermedie. In casa Ferrari entrambi i piloti hanno la stessa vecchia configurazione con gli aggiornamenti apportati a Imola.  A causa di poca temperatura alle gomme Max Verstappen compie un testacoda senza nessuna conseguenza. Yuki Tsunoda si mette a dettare momentaneamente il passo con un crono di 1:47.080, davanti a Charles Leclerc. Poco dopo Pierre Gasly si ritira dalla sessione finendo nella sabbia della curva Vale. Durante la bandiera rossa Daniel Ricciardo scalda le gomme in pit lane, azione molto pericolosa che verrà investigata dalla Federazione.

Riparte la sessione e ancora gomma intermedia per tutti. Sir Lewis Hamilton si mette davanti a tutti abbassando sempre di più il crono con 1:39.546. A questo punto della sessione la pista sta cominciando ad asciugarsi ed è un continuo miglioramento del primo crono tra Hamilton, Verstappen e Leclerc. A trenta minuti della sessione Norris viene avvisato in radio che l’intensità della pioggia dovrebbe peggiorare in pochi minuti. A dettare il passo si mette la Mercedes di George Russell e a 8 decimi da lui l’olandese della Red Bull. La pioggia arriva a quindici minuti dalla fine della sessione sul circuito di Silverstone e tutti i tempi dei pochi piloti in pista si alzano nuovamente. 

Finita questa piovosa sessione di prove libere troviamo un podio tutto britannico con le due Mercedes e Lando Norris, seguiti da Carlos Sainz, Max Verstappen, Charles Leclerc e chiudono la top 10 Oscar Piastri, Fernando Alonso, Sergio Perez e Nico Hulkenberg.

 

Prossimo appuntamento alle 16 (ore italiane) per le qualifiche del Gran Premio della Gran Bretagna. 

Classe 2004. Studentessa in Scienze della Comunicazione all'università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista sportiva e grande appassionata del Motorsport.

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Oltre il limite: Gran Premio di Arabia Saudita

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Oltre il limite: Gran Premio di Arabia Saudita 

L’adrenalina della Formula 1 è pronta a infiammare nuovamente i cuori degli appassionati. La prossima tappa è l’Arabia Saudita, teatro di sfide ad alta velocità. Il Jeddah Corniche Circuit sorge nei pressi dell’antica città saudita di Jeddah e ha fatto il suo debutto nel calendario della Formula 1 nel 2021; è situato lungo lo splendido lungomare Corniche del Mar Rosso, a circa 30 km a nord del centro città. Grazie alle sue curve veloci e a una velocità media di 252 km/h, è noto per essere il circuito cittadino più veloce dell’attuale calendario, oltre ad essere il secondo tracciato più lungo in assoluto. Il tracciato presenta 27 curve e una lunghezza di 6.174 metri, da percorrere per 50 giri, ed è inoltre caratterizzato da tre zone DRS. Costruito dalla Tilke Company in soli sette mesi, il circuito di Jeddah, nei suoi primi quattro Gran Premi, ha sempre incoronato vincitori diversi, regalando emozioni intense agli appassionati di questo splendido sport. Il primato della pista appartiene al sette volte iridato Lewis Hamilton, che nel primo anno di attività del circuito ha fermato il cronometro a 1:30.734. Il fine settimana sarà caratterizzato da temperature alte e forte umidità, mentre la notte della gara di domenica si prospetta serena e asciutta. 

Oltre alla F1 questo weekend il Jeddah Corniche Circuit ospiterà anche la Formula 2 e la seconda tappa della F1 Academy, in seguito gli orari italiani di tutte le sessioni. 

Venerdì 18 aprile

  • 11:55 Prove Libere 1 F2
  • 13:05 Prove Libere 1 F1 Academy
  • 15:30 Prove Libere 1 F1
  • 17:00 Qualifiche F2
  • 19:00 Prove Libere 2 F1
  • 20:30 Qualifiche F1 Academy

Sabato 19 aprile

  • 14:15 Gara 1 F1 Academy
  • 15:30 Prove Libere 3 F1
  • 17:15 Gara Sprint F2
  • 19:00 Qualifiche F1

Domenica 20 aprile

  • 14:00 Gara 2 F1 Academy
  • 15:25 Feature Race F2
  • 19:00 Gara F1
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Motogp: Top e Flop del Gran Premio del Qatar

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Il Gran Premio del Qatar si congeda lasciando dietro di sé un mosaico di emozioni contrastanti, dove la gioia per alcune performance si mescola all’amarezza per le aspettative disattese. Questo appuntamento stagionale ha offerto spunti di riflessione significativi, con risultati che ridisegnano parzialmente le gerarchie e promettono scintille per le prossime sfide del campionato. In seguito i top e i flop del Gran Premio del Qatar.

Top 

Ancora una volta, Marc Márquez ha ribadito la sua statura di campione, conquistando con determinazione sia la Sprint Race che la gara domenicale. Questa volta, la sua leadership è stata messa leggermente alla prova da un contatto in pista con il fratello, rendendo la sua vittoria meno facile rispetto alle precedenti occasioni. Questa vittoria assume un significato ancora maggiore perché ottenuta su un circuito storicamente ostico per lui, dove non saliva sul gradino più alto del podio dal 2014. Tuttavia, non è stato l’unico pilota che ci ha fatto sognare nel deserto del Qatar, La gara di Maverick Viñales è stata un turbinio di emozioni, concluso amaramente con la penalizzazione del secondo posto. Ha mostrato un ritmo e una competitività impressionanti, rivelando un potenziale raramente espresso in KTM. La sua prestazione è stata una boccata d’ossigeno, una prova di talento che lo proietta verso posizioni di rilievo. La penalità per la pressione delle gomme ha trasformato una gioia in un’affermazione agrodolce, ma la sua velocità e guida restano un segnale incoraggiante per il futuro. Infine abbiamo Franco Morbidelli il quale viene anche lui aiutato dalla penalità del numero 12 della KTM. Conquista un podio dopo una competizione molto astuta da parte dell’italiano perché sin dall’inizio si mette a dettare il passo approfittando le difficoltà dei fratelli Marquez, allontanandosi avendo addirittura oltre un secondo di vantaggio. Verso metà gara però scende fino alla quinta posizione, ma quasi al termine torna in quarta, superando Johann Zarco. Insomma una gara movimentata per Franco che però dimostra una buona prestazione e molta furbizia e intelligenza nella guida. 

Flop 

Abbiamo finalmente assistito al ritorno di Jorge Martin in pista questo weekend,ma la sfortuna quest’anno sembra non dargli pace. Lo spagnolo infatti, nonostante l’intento di fare il meglio, finisce per terra dopo un contatto con Di Giannantonio, che gli provoca ancora un grave infortunio. Martin riporta infatti sei fratture degli archi costali posteriori di destra. In effetti, nonostante il brutto incidente e i conseguenti accertamenti in ospedale, Jorge Martin ha rassicurato i suoi fan tramite i social media sulle sue condizioni di salute, promettendo di tenerli aggiornati sui suoi progressi. A parte la comprensibile situazione di Martin, assistere alle difficoltà delle Aprilia, relegate ai margini della top ten e spesso fuori dalla zona punti, è un boccone amaro, soprattutto considerando le aspettative riposte nel team di Noale dopo i promettenti risultati della passata stagione.

Infine, nella lista dei risultati meno brillanti, spicca Alex Márquez. Lo spagnolo, per la prima volta in questa stagione, ha manifestato una completa perdita di controllo, incappando prima sulla moto del fratello nella partenza e poi rovinando la prestazione di Fabio Di Giannantonio. Nel finale di gara, Alex ha compiuto una rimonta fino alla sesta posizione. Tuttavia, questa performance non è stata sufficiente a mantenerlo in testa alla classifica mondiale, sfumando così una preziosa opportunità per consolidare un altro ottimo risultato.

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Formula 1 – GP del Bahrain 2025: Top e Flop del Weekend

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Il Gran Premio del Bahrain 2025 ha offerto emozioni e colpi di scena, con McLaren protagonista assoluta grazie alla vittoria di Oscar Piastri e al podio di Lando Norris. Tuttavia, non sono mancati i momenti difficili per alcuni piloti e team. Ecco i Top e Flop del weekend.

TOP

Oscar Piastri

Il giovane australiano ha festeggiato il suo 50° Gran Premio in Formula 1 con una prestazione impeccabile: pole position, vittoria e leadership mantenuta anche dopo l’intervento della safety car. Con questo successo, il secondo della stagione, Piastri si porta a soli tre punti dal compagno di squadra Norris nella classifica piloti.

George Russell 

Nonostante i problemi tecnici, tra cui un malfunzionamento del sistema DRS e del volante, Russell ha mantenuto la calma e ha conquistato un solido secondo posto. La sua difesa nel finale contro Norris è stata decisiva per mantenere la posizione .​

Ollie Bearman 

Il rookie britannico ha impressionato tutti, risalendo dalla 20ª posizione in griglia fino al 10° posto finale, conquistando così il suo primo punto in carriera. Una prestazione che evidenzia il suo potenziale futuro .​

FLOP

Max Verstappen

Il campione olandese ha vissuto un weekend da dimenticare: qualifiche deludenti con il settimo tempo, problemi ai freni e un pit stop lento di 6,2 secondi lo hanno relegato al sesto posto finale. Una prestazione che lo fa scivolare al terzo posto nella classifica piloti .​

Carlos Sainz

Dopo un buon inizio di stagione, Sainz ha visto la sua gara terminare prematuramente a causa di un incidente con Yuki Tsunoda al 32° giro, che ha causato l’ingresso della safety car. Un passo indietro per il pilota spagnolo e per la Williams.​

Ferrari 
Un altro GP incolore e ancora nessun podio in stagione. Hamilton chiude fuori dal podio senza mai impensierire i primi, Leclerc lontano dal ritmo dei leader. Strategie timide, degrado gomme e prestazioni sotto tono: la Ferrari deve darsi molto da fare.​

Il prossimo appuntamento sarà il Gran Premio di Arabia Saudita, dove i team cercheranno di consolidare o migliorare le loro posizioni.

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