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Il fascino del vinile: ecco perché il vecchio formato sta tornando di moda

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Foto: X

In un mondo sempre più frenetico e digitale, c’è qualcosa di magico nel rallentare e nel riscoprire il piacere di un antica convenzione, quasi dimenticata.

La puntina che si posa delicatamente su un disco in vinile, il leggero crepitio che anticipa l’inizio di una melodia sembra guadagnare terreno in un’epoca dominata da algoritmi e playlist automatiche.

LA STORIA DEL VINILE

Il disco in vinile ha fatto la sua comparsa nel mercato musicale negli anni ’40, sostituendo il precedente formato dei 78 giri in gommalacca. Questi nuovi dischi, offrivano una maggiore durata e una qualità sonora superiore. Il vinile divenne rapidamente il formato standard per la musica registrata, dominando l’industria per più di tre decenni.

Negli anni ’60 e ’70, il vinile raggiunse il suo apice, con album iconici come “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” dei Beatles e “Dark Side of the Moon” dei Pink Floyd.

Il formato permetteva di godere della musica in modo tangibile: le copertine degli album divennero vere e proprie opere d’arte, e il rituale di mettere il disco sul giradischi era parte integrante dell’esperienza musicale.

Con l’avvento dei CD negli anni ’80, e successivamente del download digitale e dello streaming nei decenni successivi, il vinile fu relegato a una nicchia di mercato. La comodità e la portabilità dei nuovi formati sembravano segnare la fine del vecchio disco nero.

LA RICOMPARSA

Tuttavia, sembra che dal 2020 le cose stiano cambiando… Si tratta dell’anno in cui per la prima volta in decenni, le vendite di vinili hanno superato quelle dei CD negli Stati Uniti, fino a quando non hanno incominciato a diffondersi sempre di più tra persone di tutte le età.

Ma quali sono i motivi dietro questo ritorno?

•L’ESPERIENZA FISICA E SENSORIALE 

A differenza dello streaming, il vinile richiede un coinvolgimento attivo: scegliere un album, estrarlo dalla custodia, posizionarlo sul giradischi e posizionare la puntina. Questo rituale crea un legame più profondo con la musica, trasformando l’ascolto in un’esperienza più intima e personale.

TIPOLOGIA DI SUONO

Molti appassionati sostengono che il vinile offra una qualità sonora superiore, descritta come “più calda”e“ricca” rispetto ai formati digitali compressi. (Anche se questo può essere soggettivo, la percezione della qualità del suono è un elemento chiave nel ritorno del vinile.)

NOSTALGIA E COLLEZIONISMO

Sicuramente anche la nostalgia gioca un ruolo significativo. Per molti, il vinile rappresenta un legame con il passato, evocando ricordi di tempi in cui la musica era vissuta in modo diverso. Inoltre, le copertine degli album, aggiungono un valore estetico che i formati digitali non possono replicare. Edizioni limitate, ristampe di album classici e nuove uscite su vinile colorato o artistico attirano non solo i fan della musica, ma anche i collezionisti. Il valore tangibile e la rarità di alcuni dischi aggiungono un fascino ulteriore.

Questa recente riscoperta non fa che dimostrare, che nonostante le innovazioni tecnologiche, il vinile non è solo un formato, è un vero e proprio viaggio nel tempo, nonché un ponte tra passato e presente che racconta la storia della musica e, insieme, la nostra, e di ogni generazione.

Classe 2004. Studentessa in Lettere all’Università degli studi di Palermo. Aspirante editor e giornalista. Appassionata di musica, vintage e letteratura.

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Lifestyle

Tecniche di studio efficaci a portata di studente

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Foto: Freepik

Trovare la giusta strategia d’apprendimento non è certamente scontato, e può rappresentare una sfida per molti studenti universitari (o liceali) che ogni giorno si ritrovano a dover fare i conti con un considerevole carico di studio.

La soluzione per una didattica potenziata ed un efficace organizzazione?

Trovare un metodo di studio che lo studente senta adatto, rispettando propri tempi, limiti e potenzialità, in modo tale che lo studio risulti più piacevole, invece che essere ulteriore fonte di stress e ansia.

(Ricordiamo che la parola “studio” deriva dal latino “studium” e significa letteralmente “cura”, “impegno”, “amore” ma anche “inclinazione” e “propensione”)

Ecco allora una piccola guida dedicata a tutti gli studenti con vari metodi e consigli per trovare il proprio metodo di studio!

1 METODO FEYMAN

Basato sulla teoria del fisico Richard Feyman, secondo cui il miglior metodo per imparare qualcosa, è spiegarlo in maniera chiara e comprensibile agli altri o a se stessi.

Spiega il concetto con parole semplici, come se lo stessi spiegando a qualcuno senza conoscenze in merito (ripetendo ad alta voce, riuscirai a capire su quali argomenti incontri maggiore difficoltà)

• Una volta individuati i “punti deboli” dell’argomento ripetuto, soffermati esclusivamente su di essi, per poi utilizzare analogie ed esempi concreti per le successive spiegazioni

Ripeti il processo fino a quando non riesci a esporre i concetti al meglio!

2 ACTIVE RECALL

Anche definito “Richiamo Attivo”, consiste nel leggere attentamente un testo per poi riscriverlo senza consultare il materiale didattico.

Dopo aver scritto ciò che hai imparato (ovviamente senza sbirciare) confronta il manuale con ciò che hai riportato su carta per constatare personalmente se le informazioni trascritte risultano essere corrette.

Se invece ti ritrovi a studiare discipline come matematica ed economia, prova a risolvere gli esercizi senza guardare la soluzione.

Alcuni studi affermano che con tale metodologia, l’80% del lavoro risulta essere svolto!

3 SPACED RIPETITION

Si tratta di un metodo che consiste nella revisione del materiale ad intervalli sistematici sfruttando la curva dell’oblio,  facendo sì che si ripassi il materiale prima che inizi a svanire dalla memoria. È particolarmente efficace per lo studio a lungo termine.

Prolunga gli intervalli programmati man mano che ricordi con facilità (ad esempio, il giorno dopo, poi dopo 3 giorni, una settimana, e così via).

Tieni in considerazione che nei primi periodi, i concetti non sono ben fissati mentalmente, per cui sarebbe più opportuno non far passare troppo tempo all’inizio.

3 METODO DEL POMODORO 

Il metodo del Pomodoro è una tecnica di gestione del tempo che può rendere lo studio più efficiente e meno opprimente, che riduce il rischio di burnout e aumenta la produttività, perché suddivide il lavoro in blocchi brevi e gestibili.

Studia per 25 minuti senza interruzioni.

Prenditi una pausa di 5 minuti per poter recuperare le energie

Ripeti per 4 cicli per poi prolungare la pausa a 15-30 minuti.

4 METODO CORNELL

Il metodo Cornell è una tecnica di presa di appunti ideata per organizzare e rivedere le informazioni in modo efficace.

Dividi il foglio in tre sezioni:

una colonna stretta a sinistra per domande o parole chiave

–  una colonna larga a destra per i tuoi appunti principali

– una sezione in basso per il riassunto.

Ripassa il tutto; avendo un piccolo formato di ciò che devi studiare, la revisione generale sarà più semplice e intuitiva!

5 FLASHCARD

Nonchè la rappresentazione (cartacea o elettronica) delle informazioni da dover memorizzare.
Il metodo, particolarmente utilizzato negli Stati Uniti,  può tornare utile soprattutto nello studio di materie logiche e discorsive.

In una parte della card scrivi il titolo dell’argomento, o una domanda che riguarda lo stesso

Nell’altra parte del foglio, fai una breve sintesi o schema di ciò che dovrai ricordare

 

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Dating: come comportarsi quando l’altra persona è ansiosa o depressa?

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Consigli utili e pratici per chiunque che, adesso o in futuro, frequenti una persona che soffre di depressione, ansia o problemi di salute mentale. Qualcuno che potrebbe prendere farmaci o meno e che regolarmente potrebbe avere “momenti difficili” o giornate brutte sparse durante il mese. 

Ne parla a riguardo Beth McColl, scrittrice inglese che, ricca di aneddoti personali e consigli pratici, aiuta i lettori a cavarsela autonomamente nel mondo degli appuntamenti moderni, sempre più complessi e delicati.

Per prima cosa è importante che la persona abbia almeno una minima conoscenza pratica di base sulla malattia mentale della persona con cui ci si sta frequentando e sulla salute mentale in generale. Chiaramente non è necessario che si debba conoscere perfettamente il DSM-5 (manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), ma se non si ha già qualcuno vicino a sé che parli apertamente della sua malattia mentale è consigliato avere qualche libro, audiolibro o podcast sul tema, cercando di essere curiosi nel capire cosa può essere una possibile causa scatenabile, come può essere percepita e come altri che ne soffrono si sentono supportati al meglio.

PERIODI DIFFICILI

Quando si sta uscendo con l’altra persona durante un periodo difficile è molto d’aiuto esternare che si è disponibili a parlarne e a scoprire tutto quello che vuole dire, ma senza alcuna pressione e fretta. Una ipotetica scadenza imminente per una conversazione difficile è il presupposto minimo per far chiudere in sé stessa l’altra persona o per farle spifferare tutto troppo presto. Invece è opportuno essere pronti ad ascoltare quando l’altra persona è pronta a dirlo e quando inizia a parlare è importante ascoltarla e crederla. E’ molto importante pure ringraziare per la fiducia che dimostra e convalidare i suoi sentimenti, ma non bisogna preoccuparsi di trasmettere saggezza o un’ipotetica promessa più grande di quella che si può mantenere.

SI E’ PARTE DEL SISTEMA, NON TUTTO

Nonostante il supporto sia ben accetto, bisogna essere cauti quando si dicono possibili soluzioni non espressamente richieste. Invece è consigliato chiedere di cosa si ha bisogno e cosa potrebbe essere utile e successivamente fare tutto quello che si può. E’ importante ricordarsi che bisogna essere per l’altra persona una parte del loro sistema di supporto, ma mai l’intera cosa. Non è molto romantico essere l’unica persona con cui il tuo partner deve parlare o su cui deve contare poiché diventa isolante per lui e opprimente per te e non finisce bene per nessuno.

BENESSERE ANCHE DI SE’

E’ altrettanto importante non trascurare o sminuire la priorità del proprio benessere o della tua sicurezza emotiva. Se ti accorgi che il partner ti sta logorando, ferendo o ti sta causando un disagio maggiore di quanto tu possa gestire, allora è il momento di rivolgerti alla tua cerchia per ricevere supporto.

PICCOLI GESTI

Si sa, nessuna relazione può essere sempre fantastica e facile. Non si può aggiustare qualcuno ma lo si può rassicurare che quando ci si trova nei momenti peggiori, passeranno. Con semplici e piccoli gesti come portare il thè nelle brutte mattine e farlo ridere a ogni occasione aiuta molto e crea bei momenti come degli squarci di sole durante queste buie giornate. Anche banalmente sedersi nel divano accanto al proprio partner quando è sdraiato, prendendo i suoi piedi con i calzini in grembo e stringerli, leggere quello che chiede di leggere su come si sente e tanti altri di questo tipo. Ma non puoi mai e poi mai salvarlo del tutto e nell’eventualità che si potesse fare, non è compito tuo. Invece il tuo compito è quello di qualsiasi partner: amare, apprezzare e fare tutto il possibile per rendere felice l’altro.

 

 

 

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Green Living: come il giardinaggio può diventare uno stile di vita

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Foto: Pinterest

Negli ultimi anni, il giardinaggio ha smesso di essere solo un hobby per esperti, trasformandosi in una pratica amata da tutte le generazioni, soprattutto dai più giovani.

Secondo uno studio recente, la Generazione Z e i Millennials stanno abbracciando il “green living” non solo per i suoi benefici estetici, ma anche per quelli psicologici. Dalla creazione di piccoli giardini urbani sui balconi alla coltivazione di erbe aromatiche in cucina, l’obiettivo è ritrovare calma e connessione con il ciclo della natura.

Anche chi vive in città può abbracciare questa passione. Non servono grandi spazi: basta un balcone, un terrazzo o persino un angolo luminoso in casa. Le tendenze principali per i giardini urbani includono:

  • Orti verticali: Strutture modulari che permettono di coltivare piante su pareti, ideali per spazi ridotti.
  • Micro-piante e bonsai: Perfette per chi ha poco tempo o spazio, richiedono cure minime ma regalano grande soddisfazione.
  • Giardini idroponici:Una soluzione tecnologica che consente di coltivare senza terra, utilizzando solo acqua e nutrienti.

LE PIANTE DEL MOMENTO

Monstera Deliciosa: che con le amoie foglie che si ritrova, necessita di un posto all’ombra lontano dai raggi del sole

Piante aromatiche: Rosmarino, basilico e menta sono amate per la loro versatilità in cucina e il loro profumo rilassante.

Fiori selvatici: ideali da piantare a settembre o ottobre, perchè in questo periodo la piovosità e la temperature sono adatte alla germinazione

Inoltre, una delle grandi attrattive del giardinaggio è la sua capacità di ridurre l’impatto ambientale. Coltivare piante autoctone, installare sistemi di irrigazione a basso consumo e utilizzare compost naturale sono solo alcune delle pratiche che rendono questa attività un contributo concreto alla lotta contro il cambiamento climatico.

E tu, sei pronto a sporcarti le mani di terra e a far fiorire la tua passione per il verde?

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