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MOTOGP: Pecco Bagnaia si aggiudica le pre-qualifiche a Spielberg

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Foto da moto.it
Foto da moto.it

Pecco Bagnaia ha firmato il miglior tempo nelle pre qualifiche del Gran Premio di MotoGp in Austria.

Il pilota della Ducati ufficiale ha chiuso in 1’28″508 precedendo i piloti Ducati Pramac Franco Morbidelli, che ha chiuso in 1’28″789, e Jorge Martin, che chiude in 1’28″827. Al quarto posto Marc Marquez che ha chiuso in 1’28″858.

Brutta caduta nel finale per Fabio Di Giannantonio. Il pilota italiano della Ducati ha rimediato un brutto infortunio alla spalla per il quale è stato necessario il trasporto in ospedale. Caduta anche per Enea Bastianini, senza gravi conseguenze.

Sono rimasti fuori invece, e dovranno passare per la Q1, Pedro Acosta, ancora una volta a terra dopo le due cadute del mattino (undicesimo tempo), e Jack Miller, di poco staccato dalla top ten. Fuori anche l’ottimo Fabio Quartararo, che con la Yamaha è rimasto anch’esso a ridosso dei dieci, fallendo l’accesso diretto alla Q2 per appena 99 millesimi.

Pre-qualifiche MotoGP foto da : Moto.it

Pre-qualifiche MotoGP foto da : Moto.it

Classe 2004. Studente in Scienze della Comunicazione all'Università degli studi di Palermo. Aspirante social media manager e grande appassionato del Motorsport.

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Motori

Motogp: Bagnaia blinda la pole position sulle magiche curve di Misano

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foto da:www.ansa.it

Nelle qualifiche di Misano è pole position di Bagnaia, che dà 285 millesimi a Morbidelli e 305 a Bezzecchi. Martin 4°, Marquez cade nel finale ed è 9°

Una pole position che per Bagnaia, pur convalescente, non è mai in discussione. Evidente la superiorità del numero 1, che crea una sostanziale differenza nel T2 e nel T3, dove guadagna almeno due decimi su Morbidelli e il Bez. Diversi i problemi di Jorge Martin – quarto in griglia -, molto lento soprattutto nel T1 e che deve rinunciare all’ultimo time attack proprio per un errore alla prima curva.

Terza fila con Alex Marquez (promosso dal Q1) che precede Enea Bastianini e Marc Marquez. Deludenti questi ultimi, con il numero 23 che si butta via nel T3 e nel T4, mentre il trionfatore di Aragón cade alla Misano, e chiude la sua caccia alla pole in anticipo. Ancora buio per Aprilia: Maverick Viñales 11esimo, Aleix Espargaró addirittura escluso dal Q2.

 

 

 

 

foto da: static.sky.it

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Calcio

Inter da sogno: 4-0 all’Atalanta e tifosi in delirio

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I nerazzurri dominano l’Atalanta chiudendo i giochi con un sonoro 4-0 nell’anticipo del venerdì e riprendono momentaneamente la vetta della classifica. La Dea esce sconfitta per la seconda volta in tre partite.

L’Inter parte a razzo e dopo cinque minuti accende i giochi a San Siro. Thuram in area da posizione defilata cerca Lautaro ma il pallone carambolato su Djimsiti beffa il portiere che non può far nulla per evitare l’autorete. Raddoppio clamoroso dell’Inter al 9′ con l’eurogol di Barella: dopo una serie di deviazioni aeree sui risvolti di un calcio d’angolo, il pallone finisce al limite dell’area e il centrocampista insacca sotto al sette colpendo di mancino al volo. La Dea accenna una reazione con Zappacosta che, calciando a sorpresa da fuori costringe Sommer a volare, sulla ribattuta si fionda Retegui ma non trova la porta. Dominio milanese totale nel corso del primo tempo. Thuram lanciato verso la porta si fa ingolosire dal gol e ignora Mhkitarian tutto solo, poi calcia col piede debole e colpisce il legno, salvando l’Atalanta. Dopo la mezz’ora i ritmi si abbassano e la Dea prova a rientrare in partita senza impensierire la retroguardia nerazzurra. Un primo tempo a senso unico che vede i ragazzi di Inzaghi dominare nel rettangolo di gioco. Le due reti siglate nei primi dieci minuti indirizzano il match e l’Atalanta è chiamata a fare il miracolo.

La ripresa non cambia l’andazzo visto nel primo tempo, i nerazzurri fanno 3-0 dopo tre minuti dal fischio d’inizio. La rimessa lunga di Bastoni viene deviata in modo impreciso da Djjimsiti e Thuram, da vero rapace d’area allunga la gamba illudendo Carnesecchi e insaccando la rete del tris. Continua l’incubo senza fine per la Dea, l’Inter cala il poker approfittando di una difesa totalmente passiva e allo sbaraglio: Thuram ributta in mezzo un pallone di testa che viene lasciato incustodito dopo il contrasto aereo,  lo stesso francese ne approfitta siglando la sua seconda doppietta stagionale in tre partite. I padroni di casa gestiscono il vantaggio nella seconda metà del secondo tempo approfittando di una Dea annichilita dai gol subiti. L’Atalanta con questa sconfitta prosegue una striscia grigia, povera di vittorie contro l’Inter a San Siro, che dura dal marzo 2014.

L’Anticipo del venerdì si chiude con una vera batosta per la Dea, un solo punto ottenuto in tre partite mette in salita il cammino in campionato per i ragazzi di Giampiero Gasperini. L’Inter riprende la vetta della classifica e dimostra uno stato di forma invidiabile, infiammando San Siro per il derby imminente.

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Il duello dagli undici metri ha un eroe, Diogo Costa blinda la porta e manda ai quarti il Portogallo

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In una serata di tensione e passione calcistica, l’ottavo di finale degli Europei si è trasformato in un palcoscenico di emozioni forti, dove il Portogallo e la Slovenia hanno dato vita a uno spettacolo che resterà impresso nella memoria dei tifosi. Dopo un match giocato con ardore e determinazione, il destino ha voluto che fossero i rigori a decidere l’esito di questo match combattutissimo fino all’ultimo. Nella lotteria dei rigori, Diogo Costa ne para tre su tre, portando il Portogallo ai quarti contro la Francia.

L’avvio vede sin da subito un approccio propositivo da parte dei portoghesi, soprattutto grazie alle sgasate di Leao, che spaventano la difesa della Slovena. Al 13‘, la palla gol messa in mezzo da Bernardo Silva non trova le deviazioni di Ronaldo e Bruno Fernandes, col risultato che rimane inchiodato sullo 0-0. Superata la prima metà del primo tempo, la Slovenia riesce a prendere le misure e uscire palla al piede provando a rendersi pericolosa in contropiede. Alla mezz’ora, uno straripante Leao si scatena in campo aperto e viene steso al limite dell’area da Drkusic. Dai venti metri Cr7 non trova il gol per centimetri. Al 38Stojanovic scappa dalla marcatura di Pepe e si invola verso la porta, ma l’assist servito per Sporar viene neutralizzato dallo straordinario intervento di Nuno Mendes. La prima fazione si chiude con la conclusione dal limite di Palhinha, che si spegne sul fondo dopo aver scheggiato il legno. In questa prima metà del match, il Portogallo ha avuto le occasioni più nitide ma non ha ancora espresso la grande qualità che ha a disposizione, complice anche una buona fase difensiva della Slovenia ed un campo in condizioni non ottimali che non sta aiutando i giocatori.

Alla ripresa, Cancelo con una giocata da brividi manda al bar la difesa slovena, ma il traversone basso viene sprecato dalla conclusione fuori  misura di Bernardo Silva. Continua la partita a senso unico portoghese, al 57′ Cristiano Ronaldo prova sfondare la porta su punizione calciando forte su Oblak, ma l’estremo difensore risponde presente sventando il pericolo. Allo scoccare dell’ora di gioco, Sesko in contropiede prova ad andare in solitaria contro Diogo Costa, ma la conclusione, disturbata dall’intervento di Pepe, non crea problemi al portiere. Il secondo tempo rispecchia l’andazzo del primo, il Portogallo costantemente alla ricerca del vantaggio con la Slovenia che cerca di graffiare nelle ripartenze. Al 89Ronaldo viene servito alla perfezione da Diogo Jota, il numero sette però, viene fermato ancora una volta da un incredibile Oblak. Non bastano i tempi regolamentari per scoprire l’avversaria della Francia ai quarti di finale.

Al 95′ un controllo impreciso di Cancelo rischia di diventare un incubo per la nazionale allenata da Martinez, Verbic riconquista la sfera e calcia dal limite con Ruben Dias che devia la conclusione di poco al lato, concedendo il corner. Il Portogallo prosegue con il possesso palla orizzontale, ma la difesa slovena rimane impenetrabile, complice una prestazione monstre di Bijol. Al 104‘ viene concesso un calcio di rigore a favore del Portogallo per un fallo su Diogo Jota, Dagli undici metri, Oblak ferma nuovamente Cristiano Ronaldo con una parata monumentale. Il primo tempo supplementare termina con l’amaro in bocca per il numero sette portoghese, in lacrime in balia delle forti emozioni.

Il secondo tempo supplementare vede l’ingresso in campo di Josip Ilicic. Al 112‘ viene fischiata una punizione pericolosa per la Slovenia,ma la sfera calciata da Ilicic non va oltre la barriera. A cinque minuti dalla fine Pepe dimentica il pallone e regala a Sesko l’occasione della vita mandandolo in solitaria a tu per tu con Diogo Costa che compie un vero miracolo, parando il tiro col piede sinistro. Il risultato termina per 0-0, e si deciderà tutto ai calci di rigore.

Il primo rigore, calciato da Ilicic viene parato da Diogo Costa, a cui risponde Cristiano Ronaldo che stavolta incrocia e non sbaglia.

Diogo Costa para anche il secondo! Bruno Fernandes spiazza Oblak e fa 2-0

Il terzo rigore della Slovenia viene nuovamente parato dall’eroe di questa sera, Diogo Costa. Bernardo Silva sigla il 3-0 e manda ai quarti il Portogallo.

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