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Cronaca

Matthew Perry, caso riaperto: indagini sulle cause sospette della morte dell’attore

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Foto: Adnkronos Foto: Lega Nerd

La notizia della morte di Matthew Perry, l’attore noto per il suo ruolo di Chandler Bing nella serie cult “Friends“, ha scosso il mondo dello spettacolo e milioni di fan in tutto il mondo.

L’attore, aveva una quantità significativa di ketamina nel suo corpo, come rivelato dall’esame del medico legale, che ha determinato che la sostanza avrebbe causato il decesso.

La polizia di Los Angeles e l’agenzia federale antidroga (DEA) hanno avviato un’inchiesta congiunta per chiarire le circostanze della tragedia. L’indagine si concentrerà principalmente su come sia riuscito a ottenere la ketamina, una sostanza nota per i suoi usi medici ma anche per il suo potenziale di abuso e dipendenza.

Le autorità intendono approfondire il processo attraverso il quale l’attore ha ottenuto una prescrizione medica per la ketamina, e soprattutto, le dosi elevate che sono state trovate nel suo corpo. Questo include esaminare il ruolo dei medici che potrebbero aver fornito la prescrizione e valutare se ci siano state violazioni delle norme legali e deontologiche.

La ketamina è utilizzata in ambito medico principalmente come anestetico e per trattare alcune forme di depressione resistente ai trattamenti convenzionali. Tuttavia, è anche una sostanza controllata a causa del suo potenziale di abuso. L’uso non supervisionato e le dosi elevate possono avere gravi conseguenze, come sembra essere accaduto nel caso di Perry.

Matthew Perry ha spesso lottato con le dipendenze durante la sua vita; si tratta di un tema che ha affrontato pubblicamente più volte, e la sua morte riaccende il dibattito sulla disponibilità e l’abuso di farmaci potentemente psicoattivi e sulla responsabilità dei professionisti della salute nel prevenire tragedie simili.

Classe 2004. Studentessa in Lettere all’Università degli studi di Palermo. Aspirante editor e giornalista. Appassionata di musica, vintage e letteratura.

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Cronaca

Razzo israeliano rinvenuto tra Lampedusa e l’isolotto di Lampione

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Foto: Repubblica di Palermo

Pochi giorni fa, tra Lampedusa e l’isolotto di Lampione, i pescatori del motopeschereccio Andrea Doria hanno avvistato un relitto metallico. Si tratta di un cilindro lungo circa 5 metri e largo 1,5.

Sulle fiancate sono ben visibili il logo dell’Agenzia Spaziale israeliana Minhalat HaHalal, che dipende dal ministero della Difesa e si occupa di missili e satelliti, oltre che una scritta in ebraico.

La zona resta sotto controllo, in attesa di decidere se procedere al recupero.

Il ministro della difesa Guido Crosetto ha escluso che l’oggetto faccia parte di un sistema militare israeliano in funzione, spiegando che si tratta con ogni probabilità di un frammento legato a un recente lancio spaziale.

La vicenda, tra indagini tecniche e risvolti diplomatici, è solo all’inizio.

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Attualità

Greta Thunberg e la Global Sumud: nave colpita da drone in Tunisia -Video

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Dal ronzio al boato: così gli attivisti hanno vissuto l’attacco in piena notte.

Nella notte tra lunedì e martedì la Global Sumud Flotilla, la missione di attivisti diretta verso Gaza, ha vissuto momenti di panico: una delle navi pricipali, la Family Boat con a bordo anche Greta Thunberg, sarebbe stata colpita da un drone militare al largo delle coste tunisine.

Chi era di guardia ha raccontato di aver sentito un ronzio, poi un’esplosione e subito le grida: “Al fuoco, al fuoco!”.

 

L’equipaggio si è svegliato di corsa e ha cercato di mettersi in salvo. Oltre a Greta, sulla nave c’erano anche Yasemin Acar e Thiago Avila, figure chiave nell’organizzazione della Flotilla.

L’azione fa parte di una protesta internazionale e partecipata contro l’invasione israeliana a Gaza. La delegazione stava navigando vicino al porto tunisino di Sidi Bou Said quando è avvenuto l’attacco.

Le autorità tunisine però smentiscono: secondo Houcem Eddine Jebabli, portavoce della guardia nazionale, nell’area non c’erano droni. Per lui il fuoco potrebbe essere stato causato semplicemente da “delle sigarette”.

 

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Cronaca

Morti due giovani in via duca degli Abruzzi a Palermo dopo un incidente frontale in moto: ecco chi sono

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Foto: Palermo Today

Palermo – Via Duca degli Abbruzzi

Aliberti Gabriel e Lopriore Alessandro (21 e 17 anni) sono rimasti coinvolti in un brusco schianto frontale in moto, in seguito il quale i due hanno perso la vita ed un sedicenne è rimasto ferito.

Il tutto è accaduto davanti la Palazzina Cinese, in Via Duca degli Abruzzi.

Le strade attualmente sono state chiuse al traffico per poter effettuare eventuali rilievi.

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