Cronaca

Matthew Perry, caso riaperto: indagini sulle cause sospette della morte dell’attore

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Foto: Adnkronos Foto: Lega Nerd

La notizia della morte di Matthew Perry, l’attore noto per il suo ruolo di Chandler Bing nella serie cult “Friends“, ha scosso il mondo dello spettacolo e milioni di fan in tutto il mondo.

L’attore, aveva una quantità significativa di ketamina nel suo corpo, come rivelato dall’esame del medico legale, che ha determinato che la sostanza avrebbe causato il decesso.

La polizia di Los Angeles e l’agenzia federale antidroga (DEA) hanno avviato un’inchiesta congiunta per chiarire le circostanze della tragedia. L’indagine si concentrerà principalmente su come sia riuscito a ottenere la ketamina, una sostanza nota per i suoi usi medici ma anche per il suo potenziale di abuso e dipendenza.

Le autorità intendono approfondire il processo attraverso il quale l’attore ha ottenuto una prescrizione medica per la ketamina, e soprattutto, le dosi elevate che sono state trovate nel suo corpo. Questo include esaminare il ruolo dei medici che potrebbero aver fornito la prescrizione e valutare se ci siano state violazioni delle norme legali e deontologiche.

La ketamina è utilizzata in ambito medico principalmente come anestetico e per trattare alcune forme di depressione resistente ai trattamenti convenzionali. Tuttavia, è anche una sostanza controllata a causa del suo potenziale di abuso. L’uso non supervisionato e le dosi elevate possono avere gravi conseguenze, come sembra essere accaduto nel caso di Perry.

Matthew Perry ha spesso lottato con le dipendenze durante la sua vita; si tratta di un tema che ha affrontato pubblicamente più volte, e la sua morte riaccende il dibattito sulla disponibilità e l’abuso di farmaci potentemente psicoattivi e sulla responsabilità dei professionisti della salute nel prevenire tragedie simili.

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