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Università: aboliti i test d’ingresso a medicina

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Foto: Freepik

Secondo quanto dichiarato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, nel prossimo anno accademico, si punterà a sancire lo stop ai test d’ingresso per quanto concerne la facoltà di medicina.

IN COSA CONSISTE LA RIFORMA?

Si tratta di un disegno di legge delega, presentato recentemente in Senato dal presidente della commissione istruzione Roberto Marti , e dal presidente della commissione sanità Francesco Zaffini, che prevede l’ingresso alla facoltà dopo un semestre ad accesso libero, con la successiva definizione della graduatoria nazionale.

In merito alla prosecuzione degli studi al secondo semestre, lo studente per accedervi, dovrà conseguire tutti gli esami relativi al primo semestre, considerando anche la posizione nella graduatoria di merito nazionale. Nel caso in cui gli studenti non dovessero superare la selezione al secondo semestre, si potrà usufruire dei crediti formativi che si acquisiscono nei primi sei mesi, per garantire l’iscrizione ad altri corsi di laurea, ed evitare di perdere l’anno accademico.

Questa riforma riguarda anche i corsi di laurea in odontoiatria e protesi dentaria, e medicina veterinaria.
Inoltre, tale legge, approvata dalla commissione istruzione del Senato, dovrà prima passare in aula e poi alla Camera.

Sui tempi di realizzazione, si ipotizza che il governo introduca questo cambiamento a partire dall’anno accademico 2025-2026, ma bisogna comunque considerare gli iter parlamentari ,che di certo non saranno brevi.

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Attualità

Entrano in vigore le “Safe Access Zones” per rendere più tranquillo l’aborto

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Foto: CDI

Da oggi, in Inghilterra e Galles, le donne che scelgono di accedere ai servizi di interruzione volontaria di gravidanza potranno farlo in un clima più sereno, lontano da pressioni esterne e proteste.

Il governo laburista di Sir Keir Starmer ha introdotto le “Safe Access Zones“, aree di accesso sicuro che mirano a garantire la privacy e la sicurezza delle donne attorno a consultori e cliniche per l’aborto.

L’idea di fondo è semplice: all’interno di queste zone, nessuna forma di protesta contro l’aborto sarà consentita. Sono vietati i volantini, le proteste attive o silenziose, le preghiere, le veglie religiose e ogni tentativo di interazione con le donne dirette ai consultori. L’obiettivo della legge è chiaro: difendere il diritto di accesso ai servizi di salute riproduttiva senza che le pazienti siano esposte a pressioni o giudizi.

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La normativa prevede che chiunque violi il divieto possa essere denunciato penalmente dalle autorità, con pene che variano a seconda della gravità della violazione. Gli attivisti che non rispetteranno le Safe Access Zones rischiano così conseguenze legali rilevanti.

Le “Safe Access Zones” hanno una chiara finalità di contrasto nei confronti delle campagne anti-aborto condotte da attivisti e gruppi religiosi radicali, in particolare quelli cristiani “pro-life” che in passato hanno tenuto dimostrazioni, anche simboliche, nelle vicinanze delle strutture per l’aborto. Da tempo, infatti, questi gruppi esercitano pressioni fuori dai consultori, cercando di scoraggiare le donne a entrare e offrendo spesso materiale informativo contro l’aborto.

La legge è già vista come una vittoria significativa per i movimenti che sostengono il diritto all’aborto e l’autodeterminazione delle donne, nonché come un ulteriore passo per normalizzare l’accesso ai servizi di interruzione di gravidanza, ancora spesso stigmatizzati.

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Aggiornamento Spagna, quasi 220 vittime: gli spagnoli lanciano del fango alla famiglia reale

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La situazione in Spagna è davvero critica, con i morti che sono saliti a 217 a causa delle devastanti alluvioni. Durante una visita nelle aree colpite, il re Felipe e la regina Letizia si sono trovati faccia a faccia con la rabbia della gente.

IL FANGO LANCIATO AI REALI E L’AGGRESSIONE A SÁNCHEZ

A Paiporta, nella Comunità Valenciana, la folla ha lanciato fango contro il re e la regina urlando “assassini”. Al premier Pedro Sánchez non è andata meglio; mentre era lì, un membro del pubblico lo ha colpito alle spalle con un bastone. “Sono vicino a chi soffre, ma condanno le violenze”, ha dichiarato Sánchez.

L’AGENZIA METEOROLOGICA SPAGNOLA

Nel frattempo, l’Agenzia Meteorologica Spagnola (Aemet) ha alzato il livello di allerta rossa per tutta la provincia di Almeria e lungo la Costa meridionale di Valencia. I militari stanno cercando persone disperse anche in un supermercato a Benetusser.

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LE PAROLE DI RE FELIPE

“Bisogna comprendere la rabbia e la frustrazione” dei cittadini colpiti da queste terribili inondazioni — così afferma il re Felipe in un video postato sui social media dopo essere stato costretto a interrompere la sua visita. Nel filmato ha anche detto che dobbiamo “dare loro speranza e garantire loro che lo Stato in tutta la sua pienezza è presente”

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Attualità

Inaugurata la nuova fermata Libertà dell’anello ferroviario di Palermo

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Con l’inaugurazione della fermata Libertà, Palermo sta pian piano creando il suo anello ferroviario, con l’aggiunta del simbolo internazionale della Metropolitana sull’insegna. 

L’altro ieri è stata inaugurata la stazione Libertà, posizionata in Via Lazio all’angolo con via Sicilia, è una parte essenziale della chiusura dell’anello ferroviario che dovrebbe permettere molto presto la possibilità di spostarsi con una sorta di metropolitana in una città in cui i trasporti pubblici sono oggettivamente carenti.

RIAPERTURA

Dopo diversi ritardi e disagi, la fermata Libertà dell’anello ferroviario di Palermo è finalmente aperta. La nuova stazione è situata in via Lazio, nel tratto tra via Libertà e via Sicilia, rappresentando un importante snodo per la mobilità dei cittadini.

foto credit: Gazzetta Palermo

Alla presentazione sono intervenuti: Renato Schifani (Presidente Regione Siciliana), Roberto Lagalla (Sindaco Comunale di Palermo) e Dario Lo Bosco (Presidente Rete Ferroviaria Italiana).

foto credit: Comune di Palermo

I LAVORI SVOLTI

I lavori inizialmente si sarebbero dovuti concludere nel lontano 2014, come stava scritto sul cartello installato all’epoca, ma si sono conclusi quest’anno.

Rappresenta uno degli interventi più complessi del primo lotto dell’anello ferroviario, il cui avanzamento riuscirà a collegare l’attuale tratta Notarbartolo-Giachery fino ad arrivare a piazza Castelnuovo, nel centro della città.

L’apertura totale di questo tratto e di conseguenza delle altre stazioni, è prevista entro il 2025, ma probabilmente sarà completata già la prossima estate.

foto credit: Mobilita Palermo

LAVORI IN CORSO E PROGRESSI

Già completati nei mesi scorsi, lo scavo della stazione Politeama è profonda 16 metri, mentre la galleria Crispi-Amari è di 850 metri. In più è stato ultimato il collegamento Politeama-Notarbartolo, nel frattempo però procedono i lavori della fermata Giachery, che segnerà la fine del primo lotto. A seguire ci sarà l’allestimento tecnologico dell’intero percorso sotterraneo.

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