Attualità
Il punto sullo scenario politico e militare tra Israele e Palestina

Se a Gaza nelle ultime settimane permangono delle condizioni socio-sanitarie a dir poco preoccupanti, con civili palestinesi che continuano ad essere uccisi dagli attacchi condotti dall’esercito israeliano, la situazione sullo scacchiere medio-orientale, fa evidenziare il crescendo di tensioni tra Israele e i Paesi Arabi.
LA CRISI IN MEDIO-ORIENTE (IL G7 ESTERI)
Il tema sul possibile accordo temporaneo tra Israele e Hezbollah è stato oggetto di discussione al G7, ovvero la riunione internazionale dei Ministri degli Esteri di 7 Paesi: Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti .
Peraltro una delle questioni cruciali trattate nel G7 è stata quella relativa alla auspicabile mediazione tra Israele e Palestina, ribadendo la medesima proposta utopistica dei “2 popoli 2 Stati”.
Sempre in merito alla crisi in Medio-Oriente , nell’evento vi è una dichiarazione che sollecita Israele a garantire la distribuzione degli aiuti umanitari ai civili della Striscia di Gaza.
Dunque nel G7 sono emersi argomenti importanti che mirano ad una soluzione pacifica in Medio-Oriente, tuttavia si tratta comunque di questioni piuttosto complesse, in più i Paesi che aderiscono al G7 sulla questione palestinese non hanno avuto un approccio pragmatico fin dall’inizio del conflitto.
LA SITUAZIONE NEL NORD DI GAZA
Secondo le testimonianze riportate dagli operatori di Oxfam, a Nord di Gaza, da oltre 50 giorni si vive in condizioni drammatiche.
Nello specifico gli abitanti della Striscia sono sprovvisti di cibo, acqua, energia elettrica, peraltro le autorità israeliane bloccano ogni azione umanitaria.
Questa è la cruda realtà presente in tali contesti di guerra, dove anche l’intervento solidale può essere osteggiato da chi di questo popolo vuole fare una pulizia etnica.
Da una nota diramata dall‘ONG si evince infatti che “Israele sta finalizzando il suo piano di pulizia etnica nel Nord di Gaza e da 50 giorni ormai sta impedendo l’ingresso di qualsiasi aiuto , mentre la popolazione sta morendo di fame”.
LE MANIFESTAZIONI DI MILANO E ROMA
I continui massacri che avvengono a Gaza, e nell’ultimo periodo anche in Libano, hanno alimentato la voglia di organizzare cortei a sostegno di tali popoli.
Alle manifestazioni, tenutesi a Milano e a Roma, hanno preso parte numerosissime persone, in particolare nella capitale hanno aderito 30 mila partecipanti, tra cui sigle sindacali e associazioni palestinesi come “Giovani Palestinesi d’Italia” (GPI) e Unione Democratica Arabo-Palestinese (UDAP).
LA TRATTATIVA ISRAELE-HAMAS SUI DETENUTI
Secondo quanto riportato dal giornale qatarino “Al-Araby Al-Jadeed”, si ipotizza che Hamas abbia fornito all’Egitto un elenco di nomi degli ostaggi israeliani tenuti prigionieri a Gaza dal 7 ottobre, i quali potrebbero essere liberati a condizione che vengano scarcerati anche i detenuti palestinesi nelle carceri israeliane.
Oltre all’Egitto la trattaviva vedrà come mediatori anche il Qatar e gli Stati Uniti.
Inoltre il quotidiano qatarino ha rivelato che tra le parti vi è una reciproca collaborazione per avvicinarsi ad un possibile accordo.
Attualità
Guerra in Medio Oriente, notizia shock dagli USA: “L’Israele sta per attaccare L’Iran”

Gli Stati Uniti sono in massima allerta, in Medio Oriente, in vista di un possibile attacco israeliano contro l’Iran, nonostante il presidente americano Donald Trump sia in trattative avanzate con Teheran per un accordo diplomatico volto a limitare il suo programma nucleare.
Il dipartimento di Stato ha autorizzato l’evacuazione di parte del personale in Iraq, mentre il Pentagono ha dato il via libera alla partenza dei familiari dei militari in tutto il Medio Oriente.
Ordine al personale non essenziale e alle famiglie di lasciare anche le ambasciate in Bahrain e in Kuwait.
IL COMUNICATO DELL’IRAN
L’Iran non rinuncerà al suo diritto all’arricchimento dell’uranio a causa delle crescenti tensioni nella regione. Lo ha detto un alto funzionario iraniano alla Reuters, come riporta l’agenzia sul proprio sito, aggiungendo che un Paese della regione “amico” aveva avvisato Teheran di un possibile attacco militare da parte di Israele.
Il funzionario ha affermato che le tensioni hanno lo scopo di “influenzare Teheran affinché cambi la sua posizione” in vista del nuovo round di colloqui con gli Stati Uniti previsti domenica in Oman.
LE PAROLE DI ISRAELE SUL MEDIO ORIENTE
Il ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato che “l’Iran è impegnato in un programma di armamento nucleare segreto e sistematico“.
Secondo Gerusalemme: “l’accumulo rapido di uranio altamente arricchito dimostra chiaramente che la natura del programma non è civile, l’Iran ostacola in modo costante le attività di verifica e monitoraggio dell’Aiea, ha espulso ispettori, ripulito e nascosto siti sospetti non dichiarati – ha aggiunto il ministero -. Israele avverte che tali azioni minano il regime globale di non proliferazione e rappresentano una minaccia immediata alla sicurezza e alla stabilità regionale e internazionale“.
CONTINUA IL CONFLITTO NEL MEDIO ORIENTE
L’esercito israeliano ha ordinato agli abitanti di Gaza City, in Medio Oriente, di evacuare diverse aree, definendole “zone di combattimento“, nel territorio palestinese settentrionale.
I soldati israeliani “stanno operando nella zona in cui vi trovate per eliminare le infrastrutture terroristiche”, ha dichiarato su Telegram il portavoce dell’esercito in lingua araba, Avichay Adraee, mostrando una mappa che evidenzia in rosso diversi quartieri, tra cui la Città Vecchia di Gaza:”Per la vostra sicurezza, evacuate immediatamente verso i rifugi noti nella parte occidentale di Gaza City“, ha aggiunto.
“Tutti i servizi di comunicazione Internet e di linea fissa nella Striscia di Gaza sono stati interrotti in seguito all’attacco all’ultima linea principale in fibra ottica rimasta a Gaza“: lo ha reso noto il ministero delle Telecomunicazioni dell’Autorità Nazionale Palestinese in una nota, accusando Israele di tentare di isolare Gaza dal mondo.

Foto: La Repubblica
RIMPATRIATA GRETA THUNBERG
Nella giornata di mercoledì 11 giugno l’attivista svedese, che era a bordo del veliero della Freedom Flotilla abbordato dall’esercito israeliano, è stata portata all’aeroporto più vicino e rimpatriata in Francia insieme ai restanti 12 volontari.
L’Ong ha dichiarato: “Faranno lavoro di comunicazione e sensibilizzazione della stampa per conto degli altri che sono rimasti: questo perché chi non ha accettato di essere rimpatriato verrà trasportato nella prigione di Ramle, in attesa dell’udienza davanti a una corte israeliana che, disporrà l’espulsione degli attivisti.

In foto: Greta Thunberg appena rimpatriata in Francia
Foto: NBC news
Attualità
Referendum 2025: il popolo italiano non ha raggiunto il quorum per scarsa affluenza

Come previsto dalle statistiche, il referendum su cittadinanza e lavoro non ha raggiunto il quorum prestabilito, il 50% +1. L’affluenza definitiva, terminata alle 15 di oggi, si è fermata al 30,6%.
Tutti i quesiti del referendum 2025 non hanno raggiunto il quorum necessario per validare il voto. Causa del non raggiungimento è stata la scarsa affluenza degli italiani, fermata, fino all’ultimo minuto, sotto il 31%. La maggioranza dei rappresentati di centro destra parla di vittoria schiacciante e un rafforzamento della compagnia governativa.
REGIONI IN CALO
In base ai risultati riportati sul portale Eligendo, ecco le percentuali di ogni regione: Toscana (39,09%), Emilia-Romagna (38,06%), Liguria (35,08%), Piemonte (34,93%) e Marche (32,70%) registrano i numeri più alti tra tutti, tuttavia restano sotto la soglia del 50% più uno necessaria per l’approvazione. Percentuali molto più basse per il Trentino Alto Adige (22,70%) , con Bolzano addirittura al 15,87% , seguono la Sicilia (23,07%) e la Calabria (23,16%). A dirigere il voto, sono state soprattutto le città più grandi, con più elettori laureati (almeno il 20% della popolazione) e multiculturali e nei comuni con più di 100.000 abitanti.
ESULTANZA DEL CENTRO DESTRA
Alla conclusione dei voti, il centro destra esulta. Tra meme con infradito, summit all’estero e apparizioni simboliche ai seggi, i leader politici hanno dato evidenti segnali di disimpegno al dovere civico. Giorgia Meloni si è presentata senza ritirare le schede, mentre Salvini è volato in Francia e Tajani a Nizza.
SCONFITTA POPOLARE
Alla vista del fallimentare tentativo di questo referendum, si apre ora la strada per raggiungere un possibile cambiamento sulle regole. Si auspica ad alzare il numero minimo di firme per richiedere nuove consultazioni, al fine di evitare futuri referendum-fantasma.
Attualità
Israele aggredisce la Freedom Flotilla, gli attivisti sono stati sequestrati in acque internazionali: c’è anche Greta Thunberg

Durante la scorsa notte, lo Stato di Israele ha sequestrato la Freedom Flotilla, una nave che trasportava aiuti umanitari per la popolazione palestinese, la quale sta affrontando una grave crisi umanitaria.
LE PAROLE DI GRETA THUNBERG
All’interno della nave vi erano degli attivisti, tra cui Greta Thunberg. Quest’ultima in un video, che sarebbe stato pubblicato su Instagram (@gazafreedomflotilla) solo in caso di emergenza, ha dichiarato “Siamo stati rapiti e intercettati dalle forze di occupazione israeliane o forze che sostengono Israele”.
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LA DINAMICA
Inizialmente, gli attivisti sono stati circondati, successivamente minacciati e, prima di essere rapiti, sono stati colpiti da sostanze chimiche. Inoltre, Israele ha pure ostacolato i loro segnali radio al fine di non permettere loro di comunicare ciò che stava accadendo.
Tutto questo è avvenuto in acque internazionali, dove Israele non ha nessuna giurisdizione.
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In rete circola una foto, l’ultima che si ha a disposizione perché poco dopo si sono persi totalmente i segnali, che mostra gli attivisti a bordo senza armi e con le mani ben in vista, non rappresentando minaccia alcuna; se non quella di arrivare a Gaza e aiutare la gente del posto, rompendo l’assedio.

Foto: La Repubblica
UNA POLITICA CHE NON RISPONDE?
Molta gente riflette sull’operato di Israele, che non é solo frutto dell’attacco di Hamas del 7 ottobre, bensì risale a decenni prima. Molti si domandando come mai lo Stato israeliano possa commettere tutti questi crimini di guerra e non essere realmente sanzionato, dopo aver più volte violato molte leggi del diritto internazionale, come si farebbe per qualsiasi altro Stato del mondo.
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Attualmente, secondo quanto riportato dall’ANSA, Il Ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato oggi che la barca umanitaria Madleen, diretta a Gaza, è stata dirottata e sta per attraccare in Israele da dove i suoi passeggeri dovranno “tornare nei loro Paesi”.
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