Connect with us

Intrattenimento

Ranch è un calcio al petto all’industria musicale

Published

on

Foto: Rolling Stone

Il nuovo disco di Salmo è un manifesto di resistenza: niente numeri, solo musica, verità e contenuto.


Quanto può essere liberatorio un disco? Nel caso di
Ranch, l’ultima opera di Salmo, la risposta è: immensamente. Si tratta, con ogni probabilità, di uno dei lavori più intensi e sinceri del panorama musicale recente. Un album che sorprende non solo per la qualità musicale, a cui Salmo ci ha abituati negli anni, ma soprattutto per la sua trasparenza. Ranch è un disco introspettivo, coraggiosamente fuori rotta rispetto alle logiche spietate del mercato odierno, che impongono agli artisti la continua rincorsa al tormentone, destinato a essere cantato fino allo sfinimento… e dimenticato con altrettanta rapidità.

Salmo ha scelto l’isolamento creativo come forma di resistenza. Si è disintossicato da un sistema soffocante, preferendo la solitudine della verità alla compagnia delle mode. Ha dato vita a un progetto che ignora deliberatamente i numeri, le classifiche, le aspettative dell’algoritmo, per rimettere al centro la musica, la parola, la narrazione. “Ho capito l’intenzione, sì, confondere la verità con l’opinione che va per la maggiore / La direzione opposta è sempre la migliore”, canta in Bye Bye, quasi a definire la filosofia che anima l’intero disco: andare controcorrente, anche a costo di alienarsi da un pubblico abituato all’usa e getta.

Un’opera pensata non per le masse, ma per quei pochi — eppure preziosiascoltatori che oggi ancora cercano un significato, un peso, un’identità nei testi. Per chi, in un mondo sempre più rapido e superficiale, sceglie ancora di ascoltare, e non semplicemente di sentire.
Non mi piego, non credo, non mi spezzo nemmeno / Se non fossi sincero, non ti piacerei, spiega in Sincero, riaffermando un’urgenza espressiva che non si piega al compromesso.

In un’epoca in cui artisti e canzoni scorrono via come storie su uno schermo, Ranch si fa roccia: un punto fermo a cui aggrapparsi per non essere travolti dal grande oblio musicale che sta inghiottendo una generazione. L’ironia tagliente di Salmo si fa denuncia: Bravo, ma non ti confermi / State tutti lì come Enrico: fermi — una stoccata contenuta in N€urologia che descrive perfettamente l’immobilismo creativo di molti colleghi, più preoccupati di restare a galla che di lasciare un segno.

Ma non è solo un discorso tecnico o musicale. C’è anche una presa di posizione culturale. In Beatcoin, Salmo smaschera l’apparenza che domina la scena, e lo fa senza mezzi termini: Meno male che non me la meno, me ne frego / Perché almeno io non nego che potremmo farne a meno / Della moda di ’sti rapper che si vestono come le zie / Che vanno a far la spesa la domenica a Natale. Il bersaglio non è tanto il look, quanto il vuoto d’identità che dilaga, l’ansia di visibilità che cancella ogni traccia di autenticità. Chi non vuole apparire alla fine scompare, ti sembra normale?” — una domanda che diventa accusa, ma anche invito a riflettere.

Salmo, o forse sarebbe più giusto dire Maurizio, ha abbattuto ogni filtro, scegliendo la nudità come unica estetica possibile. Si è esposto senza riserve, senza mediazioni, con la forza e la fragilità di chi sa che l’arte non è mai compromesso, ma verità.

Ora sta a noi decidere se accogliere questa scelta. Se concedere un ascolto autentico, un tempo dilatato e consapevole a un disco che non cerca l’approvazione, ma offre una possibilità: quella di ritrovare, nella musica, un rifugio. O forse, finalmente, una direzione.

Foto: Radio Clodia

“Titoli di coda”: sette minuti contro il sistema

Il brano che chiude Ranch, Titoli di coda, è un manifesto satirico contro le regole non scritte dell’industria musicale. L’idea richiama quella di Peyote (nota anche come Mr Thunder su YouTube): Salmo inscena un confronto surreale con un manager discografico, interpretato da sé stesso, che incarna la voce della pressione commerciale.

Si parte con un ringraziamento: Salmo, in chiave rap, parla a cuore aperto con chi ha ascoltato l’intero disco. Ringrazia tutti — amici, famiglia, haters di ieri e forse anche di oggi. E infine, ringrazia soprattutto sé stesso:

A chi si è ritrovato, a chi si è perso / A chi è cambiato, a chi è lo stesso / A chi ha dato tutto e chi si tiene il resto / Ma soprattutto grazie a me stesso.

Poi il gioco parte davvero. Il manager lo interrompe: vuole una canzone da stadio, “una di quelle che cantano tutti”. Salmo accetta la sfida con una parodia tanto assurda quanto credibile, che suona come un tormentone costruito a tavolino:

È una canzone da stadio, uoh, uoh / Quella che cantano tutti, proprio tutti, proprio tutti.

Un colpo secco e sarcastico al cuore dell’omologazione.

Ma non basta. Serve una hit. E allora Salmo prova anche quella, con un ritmo incalzante e una metariflessione costante:

Tu vuoi il beef, hai capito il trick / Ma io volevo fare l’OG / E questi qui mi chiedono la hit […] Tutti vogliono una hit.”

Una presa in giro così precisa che — ironia della sorte — ha davvero l’energia di una hit.

Infine, l’ultima carta: un dissing, ma stavolta contro se stesso. Salmo si autoaccusa, si prende in giro, si espone, e lo fa con un’autoironia spietata:

Sono uno stupido, nonostante il successo sono rimasto umido / Se scopo questo mondo, vengo subito / Alla gara dei coglioni per fortuna arrivo ultimo.

Il tono è provocatorio, ma anche lucidissimo. Un attacco all’artista, all’industria, e a tutto ciò che di finto ruota attorno alla musica.

Titoli di coda dura sette minuti ma vale un intero manifesto. È il riassunto perfetto del disco: spiazzante, diretto, libero.

In un unico brano, Salmo ha messo in scena tre pezzi diversi — un ringraziamento sincero, una parodia da stadio, una hit commerciale e un dissing — dimostrando che l’unico vero potere dell’artista è restare imprevedibile.

Ed è proprio così che, ancora una volta, Salmo mette a tappeto il sistema: con un sorriso amaro e una penna affilata.

Classe 2001. Studente in Scienze della Comunicazione all'Università degli studi di Palermo. Aspirante telecronista/giornalista sportivo e grande appassionato di calcio e di musica

Continue Reading
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Intrattenimento

Frankenstein: pubblicato il trailer ufficiale del nuovo film di Guillermo del Toro

Published

on

Presentato in concorso all’82° edizione del Festival del Cinema di Venezia, con l’impeccabile interpretazione di Oscar Isaac, Jacob Elordi, Mia Goth e Christoph Waltz, è stato pubblicato il trailer finale della nuova trasposizione cinematografica di Frankenstein firmata dal regista Guillermo del Toro. Sarà disponibile in anteprima nei cinema selezionati dal 22 ottobre e sulla piattaforma streaming Netflix dal 7 novembre. 

Netflix ha pubblicato online il trailer finale e rilasciato anche il poster del nuovo film sulla storia del mostro di Frankenstein, ispirandosi al celebre romanzo di Mary Shelley e proiettata sullo schermo dalla mente geniale di Guillermo del Toro.

Il regista, dopo più di 20 anni di desiderio, è riuscito a dare vita alla sua personale trasposizione cinematografia sula storia della Creatura che rappresenta uno dei mostri simbolo della storia del cinema horror. Ci è riuscito per la seconda volta consecutiva con Netflix, dopo il suo Pinocchio.

La nuova versione di Frankenstein sarà disponibile in anteprima ai cinema aderenti il 22 ottobre e in streaming su Netflix dal 7 novembre.

TRAILER FINALE

POSTER

@Netflix

Come mostra il trailer, del Toro ci ha regalato in questo breve video, alcune oscure sequenze ambientate in Transilvania con il dottor Viktor Frankenstein, colui che creò il mostro del quale rimase sconvolto prima di fuggire.

TRAMA

Il film, come già anticipato, è l’adattamento cinematografico del celebre romanzo di Mary Shelley e racconta la storia dello scienziato Viktor Frankenstein, interpretato da Oscar Isaac, un dottore estremamente brillante ma condannato dall’ossessione, che attraverso un mostruoso esperimento, riesce a dar vita ad una creatura.

Tuttavia, la sua ambizione e bramosia di potere lo conducono alla rovina insieme alla sua stessa creatura. Non si vedrà la storia solo dal punto di vista dello scienziato, ma anche della creatura stessa, facendo riferimento al fatto che a volte, i veri mostri sono ancor prima, coloro che vogliono giocare a fare Dio.

CAST

All’interno del film saranno presenti oltre ai due protagonisti per eccellenza Oscar Isaac e Jacob Elordi anche: Mia Goth (Elizabeth Lavenza), Felix Kammerer (Williams), Lars Mikkelsen, David Bradley, Charles Dance, Ralph Ineson e Burn Gorman.

Continue Reading

Intrattenimento

IT: Welcome to Derry, annunciata la data di uscita

Published

on

L’attesissima serie tratta dalla dal romanzo IT di Stephen King, arriverà anche in Italia, molto prima del previsto, dato che nei giorni precedenti HBO Max ha rivelato la data di uscita negli Stati Uniti, è giunto il momento anche per l’Italia.

La nuova serie drammatica creata dal regista Andy Muschietti, basata sul romanzo best seller dal maestro dell’horror contemporaneo Stephen King, debutterà in autunno in esclusiva su Sky e in streaming solo su Now, è stata recentemente pubblicata anche la data di uscita.

TRAILER

TRAMA

Ambientata nell’universo di IT di Stephen King, la serie espande la visione cinematografica creata dal regista Muschietti nei suoi precedenti lungometraggi di It (2017) e It – Capitolo due (2019). IT: Welcome to Derry è una serie prequel che narrerà gli avvenimenti successi prima di ciò che accadde nei due film sopracitati, con alla base sempre la storia di paura e amicizia.

DATA DI USCITA

La serie sarà composta da 8 episodi uscendone uno a settimana e debutterà in esclusiva su Sky e in streaming su Now, il 27 ottobre.

CAST

All’interno di questo nuovo cast troviamo: Taylour Paige, Jovan Adepo, Chris Chalk, James Remar, Stephen Rider, Madeleine Stowe, Rudy Mancuso e Bill Skarsgård.

Continue Reading

Intrattenimento

Stranger Things 5: rilasciato il trailer della stagione finale, il ritorno del caos dal sottosopra

Published

on

Dopo la diffusione del poster per annunciare l’arrivo del trailer della quinta e ultima stagione della serie fantasy-horror più amata dal mondo streaming, Netflix ha rilasciato il tanto atteso teaser trailer di Starnger Things 5, ricco di sequenze piene di preoccupazione, sorprese, spirito di squadra e tanto fiato sul collo.

Il momento tanto atteso dai fan di Stranger Things è finalmente arrivato, il 16 luglio 2025 segna un momento decisivo per gli amanti della serie tv: Netflix ha rilasciato il primo teaser trailer della stagione finale della serie cult, Stranger Things 5. Dopo anni di ipotesi, teorie, aspettative e silenzi, i fan possono intravedere con i loro occhi ciò che li attende nell’ultima corsa verso il male, che minaccia Hawkins sin dall’inizio.

TEASER TRAILER

 

Il teaser inizia con la frase: “L’operazione comincerà tra 5, 4, 3, 2 e…lasciando gli spettatori in sospeso, ma riempendo quella suspense con una serie di piccole frequenze una dietro l’altra, regalandoci quasi 3 minuti di anticipazioni. I diversi fotogrammi ci mostrano chiaramente l’esercito che invade la città di Hawkins, attuando un coprifuoco, arrivano poi le immagini di Dustin che contempla afflitto la tomba dell’amico Eddie, subito dopo si vede Max che giace in coma in ospedale mentre Lucas le stringe la mano in lacrime, per poi vedere Steve e gli altri rimasti prepararsi all’ultima e feroce battaglia.

Altri fotogrammi ci mostrano una determinata e coraggiosa Linda Hamilton in tenuta militare, mentre le ultime sequenze anticipano una stagione ricchissima di azione e tante emozioni, concludendo il breve video con la frase di Hopper che dice: “Ovunque conduca il sangue, devi combattere un’ultima volta. Chiudiamo questa storia“.

TRAMA

La stagione finale di Stranger Things ci riporta a Hawkins, nell’autunno del 1987, in uno scenario diverso e profondamente trasformato. Dopo l’apertura delle faglie verso il Sottosopra, la città è totalmente irriconoscibile. Gli amici legati dalla lotta contro il male, sono costretti ad unirsi un ultima volta per la missione finale: scovare e distruggere Vecna una volta per tutte, dato che nel finale della quarta stagione è scomparso misteriosamente nel nulla.

Nel frattempo, il governo impone in tutta la città una quarantena militare, dando il via alla caccia contro Undici, costretta nuovamente a nascondersi per poi aiutare i suoi amici e la città stessa per sfuggire al male in arrivo. Il clima si fa sempre più teso man mano che si avvicina l’anniversario della scomparsa di Will, mentre una nuova terribile oscurità minaccia di consumare ogni cosa, lasciandola nel caos. Per salvare il loro mondo, gli amici dovranno restare uniti, fino all’ultimo. Ancora una volta, un’ultima volta.

Continue Reading

Facebook

Altri articoli in ‘Intrattenimento’

Trending

Copyright © 2024 - by Exit Web Systems

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.